Re:
css scrive:
Il nostro libro "Ragioniamo facendo uso delle Scritture" non è un trattato accademico sulla trinità è soltanto un prontuario e come tale dà informazioni generiche su svariati argomenti senza entrare troppo nel merito.
E' Barnabino ad avere avuto l'infelice idea di portarlo a testimonianza della trinità senza rendersi conto di "prestare il fianco all'avversario", io ho solo agito si conseguenza, rilevando le cose errate,
nella seconda parte del periodo, parla di modalismo e su questo non ci piove e il libro non solo non lo specifica ma lascia credere che esso sia la trinità, la tua difesa è encomiabile ma i fatti sono questi.
Delemme scrive:
Caro Mario, Barnabino fa un'osservazione chiara:
"Ma non è questo il metodo corretto, tu devi partire non dal fondo ma dall'inzio. Io infatti ti ho domandato, e tu non rispondi: in cosa credevano Giovanni e Paolo? Da questo dobbiamo partire per capire come si è arrivati alla trinità, invece tu parti dalla trinità per capire cosa credevano Paolo e Giovanni?
Capito cosa ti contesto metodologicamente?"
Ha posto delle domande lecite. Secondo il mio punto di vista non si può sostenere la trinità presentando non le prove di questa supposta dottrina ma direttamente il credo e farlo entrare dappertutto.
Tu dici che è necessario, i testimoni di Geova dicono all'incontrario.
Alla domanda "Cristo ha mai affermato di essere un Dio trino", si dovrebbe rispondere con un sì o con un no. Non mi pare giusto affermare che la domanda è un'eresia, che la domanda appartiene ai modalisti, che la domanda dimostra che i testimoni di Geova non hanno capito niente ecc.
Pertanto, ritengo il "bottaerisposta" un normale scambio di vedute più o meno colorite. Non esistono attacchi personali ma solo dei "punzecchiamenti" all'arma bianca.
La discussione non si è arenata ma ha bisogno solo di risposte determinate e suffragate.
In prima pagina di questo oramai lunghissimo post, feci una premessa proprio immaginando che persone tipo barnabino mi avessero voluto far dire il contrario:
"Cominciamo col dichiarare tranquillamente che il trinitario non ha la necessità di provare quello che crede con la sola scrittura, è un dato di fatto che di solito i trinitari accettano che è la chiesa che ha dato autorità alla scrittura e che si basa anche ad esempio sulla tradizione "quello che si è sempre creduto in tutte le chiese" quando ha stabilito le basi del suo credo.
Che la formulazione trinitaria così come è venuta a crearsi dal IV secolo in poi non è espressamente dichiarata dalla scrittura, non è un problema per noi, sarebbe un problema affermare che quanto insegna la trinità sia contraddetto dalla scrittura, sarebbe questo che si dovrebbe provare al trinitario se si volesse fargli cambiare idea."
Mi sembra quindi che io abbia gia risposto, però ho anche aggiunto:
"Si crede inoltre che il nuovo testamento permetta diverse cristologie, le quali si sono sviluppate nei secoli successivi; a testimonianza di questo fatto, si accetta anche candidmente che la teologia degli scrittori biblici era limitata e che lo Spirito Santo promesso, avrebbe guidato la chiesa nel conoscere meglio le cose profonde di Dio, compresa la sua natura. "
Quindi, il fatto che la dottrina trinitaria non sia esplicitamente evidente dalla scrittura, non significa nulla, perchè Cristo stesso disse che lo Spirito Santo avrebbe spiegato altro, infatti in nona pagina ho scritto:
"Giovanni 16:13-14 13 quando però sarà venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annuncerà le cose a venire. 14 Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve lo annuncerà.
NRV Giovanni 14:26 ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto.
A quanto pare non fu rivelata "tutta la verità" altrimenti a che sarebbe servito lo Spirito Santo?
Il fatto che gia i discepoli di Pietro e Giovanni come policarpo ignazio, Clemente e Ireneo e poi via via gli altri compresero che Gesù fosse Dio, come lo era suo padre, che aveva una duplice natura e che fu generato dall'eternità, posero le basi per quella che diventò poi la dottrina trinitaria.
Ovviamente per noi essi furono ispirati dallo Spirito santo promesso nel capire certe cose, per voi invece furono apostati, anche se il loro martirio qualcosina dovrebbe significare... "
Questo significa che i cristiani del secondo secolo compresero i termini Dio, Figlio, genrato ecc... in direzione trinitaria e non nel senso monolatra ebraico di diversi secoli prima.
I fatti evidenziano che all'inizio la coesistenza del padre identificato come Dio e di Cristo identificato allo stesso modo non creava particolari problemi, io non posso entrare nella testa di quei cristiani per sapere esattamente cosa avessero in mente, e neanche barnabino può farlo, prendo solo atto che prestissimo le cose cominciarono ad essere chiarite in direzione trinitaria e questo non nel IV secolo come spesso ho letto qui, ma gia dal secondo, da persone vicinissime in ordine di tempo agli apostoli.
Un'altra cosa di cui sono convintissimo era che per i discepoli di Cristo egli non poteva certo essere l'arcangelo Michele trasformato nell'uomo Gesù, perchè questo non solo non c'è scritto sulla bibbia, ma non se ne parlò neanche dopo la morte degli apostoli, per tutti loro egli era Dio e questo non era un problema almeno fino ad Ario.
Spero di essere stato sufficientemente chiaro e di poter continuare (mi illudo!)
Saluti