Ma i testimoni di Geova

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(Mario70)
00giovedì 3 settembre 2009 20:23
Re:
Amministrazione Forum., 03/09/2009 20.02:


Lo spirito dei testimoni di Geova è lo stesso: "far capire a coloro che credono alla trinità che non è un insegnamento biblico."

Non vogliamo far cambiare idea alle persone, vogliamo soltanto che prendano coscienza di quello a cui crediamo.

Admin-Stefania




Ma per carità, siete liberi di credere a quello che volete, ma le due domande a cui stiamo rispondendo sono:

2. A cosa credono i trinitari e perché;
3. Cosa dice la Bibbia?

A questo punto sono io a farvi la domanda:
Posso spiegare questi due punti o no?
Se ad ogni minimo commento che faccio vengo interrotto, non lo potrò mai fare, perchè non mi lasciate finire e poi argomentate come meglio credete quello che è stato esposto?
A quel punto potrò anche andarmene, il mio scopo sarà raggiunto e voi potrete argomentare tutto quello che volete.
Se questo post mi darà la soddisfazione di avervi chiarito meglio cosa insegna la trinità in modo che voi non la scambiate più con altro, ne sarò felicissimo.

Saluti
barnabino
00venerdì 4 settembre 2009 00:29
Caro Mario,


Se io iniziassi a discutere su cosa pensavano i cristiani del primo secolo riguardo Cristo, dovrei tirare in ballo la vostra teologia e quindi parlare dell'arcangelo Michele



A parte che nella nostra teologia l'arcangelo Michele è una figura assolutamente priva di significato da un punto di vista cristologico, ed è bizzarro che i nostri oppositori vi diano tanto rilievo, io non ti ho chiesto di parlare della nostra teologia ma di spiegare come nel I secolo poteva essere letti i passi "trinitari" senza la trinità, cioè letti per il valore che quei termini avevano nel contesto religioso, linguistico e cultuale del I secolo.


e tu sai meglio di me che si finirebbe sul sarcasmo e io non resisterei e probabilmente mancherei di rispetto ai tuoi fratelli



Il sarcasmo non vedo che spazio passa avere in una corrette e sobria analisi filologica e storica di un fatto. Ciascuno qui presenta una certa visione storica si spera avvalata da dei documenti, non capisco come questo possa destare un qualche sarcasmo.


di te non me ne importa proprio visto come mi hai etichettato tempo fa e non l'ho dimenticato



Ripeto: io non ne faccio una questione personale.


Te lo ripeto per l'ultima volta: quando ho iniziato a partecipare a questo post l'ho fatto per far capire o chiarire ai tdg cosa insegna la trinità in modo tale che essi la finiscano per scambiarla con altro



Ti ripeto, dal nostro punto di vista non c'è alcuna differenza tra trinità ortodossa ed eterodossa, sono tutte manifestazioni della stessa radice corrotta. E' questo che forse non ti è chiaro.


il mio scopo che a te piaccia o meno è solo di chiarezza



Guarda, un libro elementare come Ragionaniamo contiene la definizione della trinità, non capisco allora la ragione del tuo sermone, visto che non vuoi convincere nessuno.

Trinità: Dottrina fondamentale delle religioni della cristianità. Secondo il Simbolo Atanasiano, ci sono tre Persone divine (il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo), ciascuna delle quali sarebbe eterna e onnipotente, né maggiore né minore delle altre; ciascuna d’esse sarebbe Dio, e tuttavia non formerebbero che un solo Dio. Altre formulazioni del dogma sottolineano che queste tre “Persone” non sono entità separate e distinte, bensì tre manifestazioni dell’essenza divina. Perciò alcuni sostenitori della Trinità dicono di credere che Gesù Cristo sia Dio, o che Gesù e lo Spirito Santo siano Geova.

Shalom

barnabino
00venerdì 4 settembre 2009 00:35
Caro Mario,


Se ad ogni minimo commento che faccio vengo interrotto, non lo potrò mai fare, perchè non mi lasciate finire e poi argomentate come meglio credete quello che è stato esposto?



Il problema è solo di metodo, la tua visione è metodologicamente errata e risente del vasto e scontato materiale apologetico sullargomento, non a caso mi citi Cantalamessa: tu parti dal fondo, cioè parti dal dogma per fare un ipotetico viaggio a ritroso come se tale dogma fosse l'obiettivo finale dei cristiani, come se fosse giùà formulato nel I secolo e ci fosse solo bisogno di sconfiggere le eresie.

Ma non è questo il metodo corretto, tu devi partire non dal fondo ma dall'inzio. Io infatti ti ho domandato, e tu non rispondi: in cosa credevano Giovanni e Paolo? Da questo dobbiamo partire per capire come si è arrivati alla trinità, invece tu parti dalla trinità per capire cosa credevano Paolo e Giovanni?

Capito cosa ti contesto metodologicamente?

Shalom
(Mario70)
00venerdì 4 settembre 2009 09:33
Re:

Caro Mario,


A parte che nella nostra teologia l'arcangelo Michele è una figura assolutamente priva di significato da un punto di vista cristologico, ed è bizzarro che i nostri oppositori vi diano tanto rilievo, io non ti ho chiesto di parlare della nostra teologia ma di spiegare come nel I secolo poteva essere letti i passi "trinitari" senza la trinità, cioè letti per il valore che quei termini avevano nel contesto religioso, linguistico e cultuale del I secolo.



Ed invece è fondamentale perchè mentre dal nostro punto di vista si ammette serenamente che solo alcuni concetti base della dottrina trinitaria sono esposti nella scrittura, dal vostro punto di vista fate credere che la vostra teologia sia completamente dedotta da essa, ed allora dato che non sono uno sprovveduto dovrei rimarcare tutte le incongruenze che esistono nella vostra teologia alla luce di quello che credevano i cristiani del primo secolo e il Michele che scompare e appare nell'uomo Gesù non era assolutamente quello che loro credevano caro.



Ti ripeto, dal nostro punto di vista non c'è alcuna differenza tra trinità ortodossa ed eterodossa, sono tutte manifestazioni della stessa radice corrotta. E' questo che forse non ti è chiaro.



E a me cosa me ne importa?
Ho cercato di spiegarti il mio scopo, che voi vogliate credere ad altro non mi riguarda.



Guarda, un libro elementare come Ragionaniamo contiene la definizione della trinità, non capisco allora la ragione del tuo sermone, visto che non vuoi convincere nessuno.

Trinità: Dottrina fondamentale delle religioni della cristianità. Secondo il Simbolo Atanasiano, ci sono tre Persone divine (il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo), ciascuna delle quali sarebbe eterna e onnipotente, né maggiore né minore delle altre; ciascuna d’esse sarebbe Dio, e tuttavia non formerebbero che un solo Dio. Altre formulazioni del dogma sottolineano che queste tre “Persone” non sono entità separate e distinte, bensì tre manifestazioni dell’essenza divina. Perciò alcuni sostenitori della Trinità dicono di credere che Gesù Cristo sia Dio, o che Gesù e lo Spirito Santo siano Geova.



Senza accorgertene mi hai servito su un piatto d'argento quello che ho cercato di spiegare fino ad ora, e secondo te questa riportata sopra sarebbe la dottrina trinitaria?
Ho sempre cercato di difendervi dicendo che lo scambiarla col modalismo non è una mossa precostituita ma dovuta all'ignoranza della dottrina, ma se addirittura ragioniamo crea la confusione volutamente, mi ricredo anche io.
Quando il libro ferma il periodo nel quale ha accennato alla trinità ortodossa ed inizia dicendo "altre formulazioni del dogma sottolineano che" il lettore ignorante sulla dottrina che capisce?
Che si sta parlando sempre della stessa, in italiano la conclusione è ovvia, invece si parla proprio del modalismo infatti per la trinità le tre persone sono veramente distinte (parola usata proprio nella terminologia trinitaria) ma non nel modalismo nel quale sono solo tre manifestazioni dell'unico Dio "Geova" secondo il vostro modo di chiamarlo, e tu mi vieni a dire che conoscete la dottrina trinitaria?

Mi dispiace comunque che il post abbia preso questa piega, io avrei voluto diversamente ma non posso certo far finta di nulla dietro agli attacchi incessanti di questo personaggio.
saluti



csssstrinakria
00venerdì 4 settembre 2009 12:00
"Quando il libro ferma il periodo nel quale ha accennato alla trinità ortodossa ed inizia dicendo "altre formulazioni del dogma sottolineano che" il lettore ignorante sulla dottrina che capisce?
Che si sta parlando sempre della stessa, in italiano la conclusione è ovvia, invece si parla proprio del modalismo infatti per la trinità le tre persone sono veramente distinte (parola usata proprio nella terminologia trinitaria) ma non nel modalismo nel quale sono solo tre manifestazioni dell'unico Dio "Geova" secondo il vostro modo di chiamarlo, e tu mi vieni a dire che conoscete la dottrina trinitaria?"



Mi pare una giustificazione puerile questa. "...Il lettore ignorante cosa capisce?".
Se parliamo di cose serie è il momento di fare le persone serie. Il libro non fa distinzioni fra persone intelligenti e ignoranti.
Spiega chiaramente qual é la dottrina trinitaria ed evidenzia che la formula è suscettibile di cambiamento o interpretazione a secondo della confessione religiosa.
La trinità (o I CONCETTI TRINITARI) non armonizza il concetto di DIO, Cristo e lo spirito santo, semmaia lo complica.
Questo è evidenziato nel libro.
Il resto sono solo delle supposizioni faziose
.
Jon Konneri
00venerdì 4 settembre 2009 13:02
Re:
csssstrinakria, 04/09/2009 12.00:





Mi pare una giustificazione puerile questa. "...Il lettore ignorante cosa capisce?".
Se parliamo di cose serie è il momento di fare le persone serie. Il libro non fa distinzioni fra persone intelligenti e ignoranti.
Spiega chiaramente qual é la dottrina trinitaria ed evidenzia che la formula è suscettibile di cambiamento o interpretazione a secondo della confessione religiosa.
La trinità (o I CONCETTI TRINITARI) non armonizza il concetto di DIO, Cristo e lo spirito santo, semmaia lo complica.
Questo è evidenziato nel libro.
Il resto sono solo delle supposizioni faziose
.



Il probblema è capire realmente cosa credono i trinitari , senza fare confusioni


(helzapoppin)
00venerdì 4 settembre 2009 13:38
Re: Re:
Mario scrive:


Mi dispiace comunque che il post abbia preso questa piega, io avrei voluto diversamente ma non posso certo far finta di nulla dietro agli attacchi incessanti di questo personaggio.
saluti


-----

Trovo molto interessante la discussione che Mario sta cercando di portare avanti, e ho come l'impressione che glielo si voglia impedire.
Se non ho capito male questa discussione non è stata aperta per "convertire" i Testimoni di Geova ad un credo trinitario, e nemmeno per stabilire la liceità o meno di questa dottrina, ma solo per chiarire alcuni concetti che a quanto pare appaiono a molti piuttosto nebulosi e confusionari.
Del resto, prima di criticare qualcosa, è sempre doveroso conoscere ciò di cui si parla, e mi sembra quasta l'unica intenzione di Mario.

Grazie per l'attenzione
H.



(Mario70)
00venerdì 4 settembre 2009 14:11
Re: Re: Re:
(helzapoppin), 04/09/2009 13.38:

Mario scrive:


Mi dispiace comunque che il post abbia preso questa piega, io avrei voluto diversamente ma non posso certo far finta di nulla dietro agli attacchi incessanti di questo personaggio.
saluti


-----

Trovo molto interessante la discussione che Mario sta cercando di portare avanti, e ho come l'impressione che glielo si voglia impedire.
Se non ho capito male questa discussione non è stata aperta per "convertire" i Testimoni di Geova ad un credo trinitario, e nemmeno per stabilire la liceità o meno di questa dottrina, ma solo per chiarire alcuni concetti che a quanto pare appaiono a molti piuttosto nebulosi e confusionari.
Del resto, prima di criticare qualcosa, è sempre doveroso conoscere ciò di cui si parla, e mi sembra quasta l'unica intenzione di Mario.

Grazie per l'attenzione
H.







Infatti a questo punto il dubbio sorge anche a me...

css... scrive:


Mi pare una giustificazione puerile questa. "...Il lettore ignorante cosa capisce?".
Se parliamo di cose serie è il momento di fare le persone serie. Il libro non fa distinzioni fra persone intelligenti e ignoranti.
Spiega chiaramente qual é la dottrina trinitaria ed evidenzia che la formula è suscettibile di cambiamento o interpretazione a secondo della confessione religiosa.
La trinità (o I CONCETTI TRINITARI) non armonizza il concetto di DIO, Cristo e lo spirito santo, semmaia lo complica.
Questo è evidenziato nel libro.
Il resto sono solo delle supposizioni faziose.



Ma non credo proprio! la formula della trinità ortodossa così come formulata nel credo Niceno costantinopolitano (così come formulata nel IV secolo) che stiamo esaminando è accettata da tutti i cristiani trinitari, dai cattolici agli otodossi ai protestanti.
Le divergenze riguardano altro, ma la base di essa è chiara e senza confusione alcuna.
La seconda parte del paragrafo del libro ragioniamo riportata sopra, non è la trinità ma è il modalismo e come sto cercando di spiegare dall'inizio di questo tread, è stata giudicata un eresia dai trinitari stessi, più colpevole di quello che proponevano gli ariani e i canoni dei concili lo evidenziano, mentre ad esempio bastava un'abiura per riportare un ariano al cattolicesimo, il modalista si sarebbe dovuto ribattezzare.
Non tener conto di questa differenza ma addirittura voler confondere il credo modalista con la trinità, che scopo ha?
Studiare la trinità nelle pubblicazioni il cui obiettivo è quello di screditarla è come voler studiare i testimoni di Geova leggendo un sito apostata [SM=g27988] prima bisognerebbe andare dai diretti interesati e poi vedere cosa ne pensa l'altra campana.
Nei decenni in cui sono stato tdg non ho conosciuto nessuno che si prese la briga di studiarla dalle fonti, tutti si fidavano di quello che le pubblicazioni divevano di essa con i risultati che stiao vedendo.
Non voglio giudicare questo approccio, ma se questo post potrebbe servire a conoscerla meglio perchè impedire che questo avvenga?
Preferiamo forse che i tdg continuino a credere che essa sia il modalismo o che sia tanto confusa?

saluti.
csssstrinakria
00venerdì 4 settembre 2009 14:59
Re: Re: Re:
(helzapoppin), 04/09/2009 13.38]Mario scrive:


Mi dispiace comunque che il post abbia preso questa piega, io avrei voluto diversamente ma non posso certo far finta di nulla dietro agli attacchi incessanti di questo personaggio.
saluti


-----

Trovo molto interessante la discussione che Mario sta cercando di portare avanti, e ho come l'impressione che glielo si voglia impedire.

Innanzitutto la discussione è stata aperta dalla moderazione del forum. Dai vari post esce fuori una diversità di pensiero evidente. Questo non vuol dire impedire a Mario di spiegare il dogma a cui crede. Quando Mario ha tentato di fare apologia, nessuno l'ha criticato anche se stava facendo un gioco scorretto.
Mario cade in certe tentazioni ed è normalissimo che gli altri risentano di quest'atteggiamento.


Se non ho capito male questa discussione non è stata aperta per "convertire" i Testimoni di Geova ad un credo trinitario, e nemmeno per stabilire la liceità o meno di questa dottrina, ma solo per chiarire alcuni concetti che a quanto pare appaiono a molti piuttosto nebulosi e confusionari.

La discussione è stata aperta perché Mario "accusa" di modalismo i testimoni di Geova. E' stato dato questo spazio per spiegare CON LA BIBBIA il concetto trinitario.
Mario è costretto a citare fonti diverse dalla Bibbia e come da lui affermato, il suo punto di riferimento è la trinità e cerca costantemente di trovare "segnali" che ne giustifichino la credenza.
I testimoni di Geova con la Bibbia presentano Dio, Cristo e lo spirito santo così come sono presentati negli scritti sacri, non facendosi influenzare da chicchessia.


Del resto, prima di criticare qualcosa, è sempre doveroso conoscere ciò di cui si parla, e mi sembra quasta l'unica intenzione di Mario.

I testimoni di Geova non hanno criticato la trinità senza conoscerne l'origine, semmai il testimone medio ha un concetto "generico" e diciamo elementare di ciò a cui credono i trinitari. Aggiungendo a questo la difficile comprensione del dogma trinitario per la stragrande maggioranza dei cattolici (generici ed elementari).
Pertanto la discussione è fra persone che escono fuori dalla "mediocrità" conoscitiva di questo dogma, le quali non confondono il trinitarismo col modalismo.


(Mario70)
00venerdì 4 settembre 2009 15:16
Re: Re: Re: Re:
csssstrinakria, 04/09/2009 14.59:



[La discussione è stata aperta perché Mario "accusa" di modalismo i testimoni di Geova. E' stato dato questo spazio per spiegare CON LA BIBBIA il concetto trinitario.
Mario è costretto a citare fonti diverse dalla Bibbia e come da lui affermato, il suo punto di riferimento è la trinità e cerca costantemente di trovare "segnali" che ne giustifichino la credenza.
I testimoni di Geova con la Bibbia presentano Dio, Cristo e lo spirito santo così come sono presentati negli scritti sacri, non facendosi influenzare da chicchessia.




Giusto per essere chiari, Mario accusa i testimoni di Geova di confondere la trinità col modalismo, non che essi siano modalisti!
Ci mancherebbe altro, sono agli antipodi infatti.
csssstrinakria
00venerdì 4 settembre 2009 15:26
Re: Re: Re: Re:
:96800908=(Mario70), 04/09/2009 14.11


Infatti a questo punto il dubbio sorge anche a me...


Ogni domanda esige una o più risposte più o meno articolate. Se ci siamo soffermati su un aspetto particolare questo dimostra che l'argomento è ricciuto e non di facile definizione. Da questo a dire che si tenti di arenare la discussione mi pare "azzardoso" affermarlo.

css... scrive:


Mi pare una giustificazione puerile questa. "...Il lettore ignorante cosa capisce?".
Se parliamo di cose serie è il momento di fare le persone serie. Il libro non fa distinzioni fra persone intelligenti e ignoranti.
Spiega chiaramente qual é la dottrina trinitaria ed evidenzia che la formula è suscettibile di cambiamento o interpretazione a secondo della confessione religiosa.
La trinità (o I CONCETTI TRINITARI) non armonizza il concetto di DIO, Cristo e lo spirito santo, semmaia lo complica.
Questo è evidenziato nel libro.
Il resto sono solo delle supposizioni faziose.



Ma non credo proprio! la formula della trinità ortodossa così come formulata nel credo Niceno costantinopolitano (così come formulata nel IV secolo) che stiamo esaminando è accettata da tutti i cristiani trinitari, dai cattolici agli otodossi ai protestanti.
Le divergenze riguardano altro, ma la base di essa è chiara e senza confusione alcuna.
La seconda parte del paragrafo del libro ragioniamo riportata sopra, non è la trinità ma è il modalismo e come sto cercando di spiegare dall'inizio di questo tread, è stata giudicata un eresia dai trinitari stessi, più colpevole di quello che proponevano gli ariani e i canoni dei concili lo evidenziano, mentre ad esempio bastava un'abiura per riportare un ariano al cattolicesimo, il modalista si sarebbe dovuto ribattezzare.
Non tener conto di questa differenza ma addirittura voler confondere il credo modalista con la trinità, che scopo ha?
Studiare la trinità nelle pubblicazioni il cui obiettivo è quello di screditarla è come voler studiare i testimoni di Geova leggendo un sito apostata [SM=g27988] prima bisognerebbe andare dai diretti interesati e poi vedere cosa ne pensa l'altra campana.
Nei decenni in cui sono stato tdg non ho conosciuto nessuno che si prese la briga di studiarla dalle fonti, tutti si fidavano di quello che le pubblicazioni divevano di essa con i risultati che stiao vedendo.
Non voglio giudicare questo approccio, ma se questo post potrebbe servire a conoscerla meglio perchè impedire che questo avvenga?
Preferiamo forse che i tdg continuino a credere che essa sia il modalismo o che sia tanto confusa?

saluti.


Il nostro libro "Ragioniamo facendo uso delle Scritture" non è un trattato accademico sulla trinità è soltanto un prontuario e come tale dà informazioni generiche su svariati argomenti senza entrare troppo nel merito.
Nel caso specifico, quando afferma che la trinità è la "Dottrina fondamentale delle religioni della cristianità", sta dicendo una verità inconfutabile. Dicendo che "Secondo il Simbolo Atanasiano, ci sono tre Persone divine (il Padre, il Figlio e lo Spirito santo), ciascuna delle quali sarebbe eterna e onnipotente, né maggiore né minore delle altre; ciascuna sarebbe Dio, e tuttavia non formerebbero che un solo Dio" è in effetti quello che insegna il Simbolo Atanasiano.
Mettendo in risalto che "Altre formulazioni del dogma sottolineano che queste tre "Persone" non sono entità separate e distinte, bensì tre manifestazioni dell'essenza divina", sta dicendo una cosa verissima.
Il manuale è ad uso esclusivo dei testimoni di Geova e dà delle risposte alle credenze generiche di coloro che professano Credi diversi. Il testimone di Geova che volesse allargare la sua conoscenza o volesse informazioni più ampie sull'argomento, è libero di andare a farsi le proprie ricerche. Come conclude il libro: "Questo manuale dovrebbe aiutarvi a sviluppare la capacità di ragionare facendo efficacemente uso delle Scritture per aiutarre altri a conoscere le "magnifiche cose di Dio".

Pertanto, accusare gli autori del manuale di non presentare in modo corretto le informazioni, è privo di fondamento oggettivo.

F.Delemme
00venerdì 4 settembre 2009 15:53

Caro Mario, Barnabino fa un'osservazione chiara:

"Ma non è questo il metodo corretto, tu devi partire non dal fondo ma dall'inzio. Io infatti ti ho domandato, e tu non rispondi: in cosa credevano Giovanni e Paolo? Da questo dobbiamo partire per capire come si è arrivati alla trinità, invece tu parti dalla trinità per capire cosa credevano Paolo e Giovanni?

Capito cosa ti contesto metodologicamente?"


Ha posto delle domande lecite. Secondo il mio punto di vista non si può sostenere la trinità presentando non le prove di questa supposta dottrina ma direttamente il credo e farlo entrare dappertutto.
Tu dici che è necessario, i testimoni di Geova dicono all'incontrario.
Alla domanda "Cristo ha mai affermato di essere un Dio trino", si dovrebbe rispondere con un sì o con un no. Non mi pare giusto affermare che la domanda è un'eresia, che la domanda appartiene ai modalisti, che la domanda dimostra che i testimoni di Geova non hanno capito niente ecc.

Pertanto, ritengo il "bottaerisposta" un normale scambio di vedute più o meno colorite. Non esistono attacchi personali ma solo dei "punzecchiamenti" all'arma bianca.

La discussione non si è arenata ma ha bisogno solo di risposte determinate e suffragate.
(Mario70)
00venerdì 4 settembre 2009 17:45
Re:
css scrive:


Il nostro libro "Ragioniamo facendo uso delle Scritture" non è un trattato accademico sulla trinità è soltanto un prontuario e come tale dà informazioni generiche su svariati argomenti senza entrare troppo nel merito.



E' Barnabino ad avere avuto l'infelice idea di portarlo a testimonianza della trinità senza rendersi conto di "prestare il fianco all'avversario", io ho solo agito si conseguenza, rilevando le cose errate, nella seconda parte del periodo, parla di modalismo e su questo non ci piove e il libro non solo non lo specifica ma lascia credere che esso sia la trinità, la tua difesa è encomiabile ma i fatti sono questi.


Delemme scrive:



Caro Mario, Barnabino fa un'osservazione chiara:

"Ma non è questo il metodo corretto, tu devi partire non dal fondo ma dall'inzio. Io infatti ti ho domandato, e tu non rispondi: in cosa credevano Giovanni e Paolo? Da questo dobbiamo partire per capire come si è arrivati alla trinità, invece tu parti dalla trinità per capire cosa credevano Paolo e Giovanni?

Capito cosa ti contesto metodologicamente?"


Ha posto delle domande lecite. Secondo il mio punto di vista non si può sostenere la trinità presentando non le prove di questa supposta dottrina ma direttamente il credo e farlo entrare dappertutto.
Tu dici che è necessario, i testimoni di Geova dicono all'incontrario.
Alla domanda "Cristo ha mai affermato di essere un Dio trino", si dovrebbe rispondere con un sì o con un no. Non mi pare giusto affermare che la domanda è un'eresia, che la domanda appartiene ai modalisti, che la domanda dimostra che i testimoni di Geova non hanno capito niente ecc.

Pertanto, ritengo il "bottaerisposta" un normale scambio di vedute più o meno colorite. Non esistono attacchi personali ma solo dei "punzecchiamenti" all'arma bianca.

La discussione non si è arenata ma ha bisogno solo di risposte determinate e suffragate.



In prima pagina di questo oramai lunghissimo post, feci una premessa proprio immaginando che persone tipo barnabino mi avessero voluto far dire il contrario:

"Cominciamo col dichiarare tranquillamente che il trinitario non ha la necessità di provare quello che crede con la sola scrittura, è un dato di fatto che di solito i trinitari accettano che è la chiesa che ha dato autorità alla scrittura e che si basa anche ad esempio sulla tradizione "quello che si è sempre creduto in tutte le chiese" quando ha stabilito le basi del suo credo.
Che la formulazione trinitaria così come è venuta a crearsi dal IV secolo in poi non è espressamente dichiarata dalla scrittura, non è un problema per noi, sarebbe un problema affermare che quanto insegna la trinità sia contraddetto dalla scrittura, sarebbe questo che si dovrebbe provare al trinitario se si volesse fargli cambiare idea."


Mi sembra quindi che io abbia gia risposto, però ho anche aggiunto:

"Si crede inoltre che il nuovo testamento permetta diverse cristologie, le quali si sono sviluppate nei secoli successivi; a testimonianza di questo fatto, si accetta anche candidmente che la teologia degli scrittori biblici era limitata e che lo Spirito Santo promesso, avrebbe guidato la chiesa nel conoscere meglio le cose profonde di Dio, compresa la sua natura. "

Quindi, il fatto che la dottrina trinitaria non sia esplicitamente evidente dalla scrittura, non significa nulla, perchè Cristo stesso disse che lo Spirito Santo avrebbe spiegato altro, infatti in nona pagina ho scritto:

"Giovanni 16:13-14 13 quando però sarà venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annuncerà le cose a venire. 14 Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve lo annuncerà.


NRV Giovanni 14:26 ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto.

A quanto pare non fu rivelata "tutta la verità" altrimenti a che sarebbe servito lo Spirito Santo?

Il fatto che gia i discepoli di Pietro e Giovanni come policarpo ignazio, Clemente e Ireneo e poi via via gli altri compresero che Gesù fosse Dio, come lo era suo padre, che aveva una duplice natura e che fu generato dall'eternità, posero le basi per quella che diventò poi la dottrina trinitaria.
Ovviamente per noi essi furono ispirati dallo Spirito santo promesso nel capire certe cose, per voi invece furono apostati, anche se il loro martirio qualcosina dovrebbe significare... "



Questo significa che i cristiani del secondo secolo compresero i termini Dio, Figlio, genrato ecc... in direzione trinitaria e non nel senso monolatra ebraico di diversi secoli prima.
I fatti evidenziano che all'inizio la coesistenza del padre identificato come Dio e di Cristo identificato allo stesso modo non creava particolari problemi, io non posso entrare nella testa di quei cristiani per sapere esattamente cosa avessero in mente, e neanche barnabino può farlo, prendo solo atto che prestissimo le cose cominciarono ad essere chiarite in direzione trinitaria e questo non nel IV secolo come spesso ho letto qui, ma gia dal secondo, da persone vicinissime in ordine di tempo agli apostoli.
Un'altra cosa di cui sono convintissimo era che per i discepoli di Cristo egli non poteva certo essere l'arcangelo Michele trasformato nell'uomo Gesù, perchè questo non solo non c'è scritto sulla bibbia, ma non se ne parlò neanche dopo la morte degli apostoli, per tutti loro egli era Dio e questo non era un problema almeno fino ad Ario.

Spero di essere stato sufficientemente chiaro e di poter continuare (mi illudo!)

Saluti


barnabino
00venerdì 4 settembre 2009 18:35
Caro Mario,



dato che non sono uno sprovveduto dovrei rimarcare tutte le incongruenze che esistono nella vostra teologia alla luce di quello che credevano i cristiani del primo secolo e il Michele che scompare e appare nell'uomo Gesù non era assolutamente quello che loro credevano caro



E io ti ripeto che l'identificazione di Michele con Gesù non ha alcuna implicazione teologica, per essere più chiari per i TdG che Gesù sia chiamato o no Michele non cambia di una virgola il ruolo Scritturale di Cristo. Capito?


Ho cercato di spiegarti il mio scopo, che voi vogliate credere ad altro non mi riguarda



Il problema che il "tuo scopo" è assolutamente provo di una metodologia seria. Non ha senso spiegare cosa è per te l'ortodossia di qualcosa che per noi è eretica a partore dalla radice! Se vuoi chiarire qualcosa parti dalla radice. Chiaro?


o sempre cercato di difendervi dicendo che lo scambiarla col modalismo non è una mossa precostituita ma dovuta all'ignoranza della dottrina



Non vedo nulla di modalista nella definizione:

"Secondo il Simbolo Atanasiano, ci sono tre Persone divine (il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo), ciascuna delle quali sarebbe eterna e onnipotente, né maggiore né minore delle altre; ciascuna d’esse sarebbe Dio, e tuttavia non formerebbero che un solo Dio"

Spiegami dove sarebbe qui il modalismo, semmai il modalismo è quello che professano molti cattolici o protestanti, confusi da una dottrina lontana sia dalla logica e dalla sensibilià della maggior parte delle persone....

Shalom


barnabino
00venerdì 4 settembre 2009 18:46
Caro Mario,


nella seconda parte del periodo, parla di modalismo



Molti cristiani consciemente o meno sono modalisti. E comunque il modalismo è una forma di trinità non ortodossa. I modalisti si ritenevano non meno trinitari di quelli che poi divennero ortossi, e per secoli milioni di cristiani sono stati convintamente modalisti.


Si crede inoltre che il nuovo testamento permetta diverse cristologie, le quali si sono sviluppate nei secoli successivi



Ripeto la domanda: a quale di queste cristologia, allora, aderivano Giovanni, Pietro, Paolo e i cristiani del I secolo? A tutte queste? Ad una in particolare? A nessuna di esse?


Quindi, il fatto che la dottrina trinitaria non sia esplicitamente evidente dalla scrittura, non significa nulla, perchè Cristo stesso disse che lo Spirito Santo avrebbe spiegato altro



Ripeto, in attesa che lo spirito spiegasse ad Atanasio piuttosto che ad Ario la "verità" (perché Ario avrebbe sbagliato secondo te? Perché non aveva l'illuminazione dello spirito?) in cosa crdevano Giovanni, Pietro e Paolo ed i cristiani del I secolo?


Questo significa che i cristiani del secondo secolo compresero i termini Dio, Figlio, generato ecc... in direzione trinitaria e non nel senso monolatra ebraico di diversi secoli prima.



Per forza, erano cristiani gentilo-pagani, e dunque ci troviamo di fronte ad un messaggio semitico, giudaico, trapiantato in un terreno greco pagano. Il problema è: come quelle espressioni e concetti erano letti nel loro paradigma d'origine?

Inoltre i TdG non credono in nessun paradigma di "monolatra ebraica" termine che prendi da Polymetis che, come ho spiegato, ti prende in giro. Il significato di quelle parole va spiegato nel giudaismo del I secolo, la monolatria nel senso a cui egli fa riferimento non ha nulla a che vedere con quello che credono i TdG ed i primi cristiani.

Ma è ovvio che su questo terreno non vuoi entrare, perché non hai argomenti se non quelli ripatuti da Polymetis, che di giudaismo del I secolo non sa nulla.

Shalom






(helzapoppin)
00venerdì 4 settembre 2009 18:51
Re:

barnabino scrive: 04/09/2009 18.35


Il problema che il "tuo scopo" è assolutamente provo di una metodologia seria. Non ha senso spiegare cosa è per te l'ortodossia di qualcosa che per noi è eretica a partore dalla radice! Se vuoi chiarire qualcosa parti dalla radice. Chiaro?



forse a te non è chiaro che Mario non vuol convincere te/voi a credere nella trinità, ma semplicemente spiegare ciò che credono i trinitari.E' ovvio che voi essendo tdG e basandovi sulla "sola scriptura" avete una visione diversa rispetto all'assistenza dello Spirito Santo e a ciò che sarebbe stato "svelato in futuro" ma ciò non vi autorizza a bollare i Padri della Chiesa insieme a fior di teologi che sostengono il Credo Trinitario come privi di una metodologia seria.
Tra l'altro mi chiedo come possano essere considerate meno affidabili persone vissute nei primi secoli dopo Cristo rispetto a persone nate secoli e secoli dopo, in un contesto linguistico e culturale totalmente diverso..
Ma questo è un altro discorso.
Sarebbe anche interessante capire perché voi accettate il Nuovo Testamento assemblato e chiuso da una Chiesa "apostata" ma anche questo meriterebbe un topic a parte.

Lasciamo, per cortesia, proseguire Mario?

Grazie
H.
barnabino
00venerdì 4 settembre 2009 19:56
Caro Helzappoppin,


forse a te non è chiaro che Mario non vuol convincere te/voi a credere nella trinità, ma semplicemente spiegare ciò che credono i trinitari



Mi pare che la semplice definizione del credo Atanasiano basti e avanzi. Non vedo che senso ha farci la cronistoria di 6 secoli di speculazioni teologiche e un riassunto del modo in cui, dopo sei secoli, vennero letti cert passi biblici.

A noi interessa capire se quello in cui crdevano Giovanni, Paolo ed i cristiani del I secolo fosse quello che insegna la trinità, per il resto si tratta di controversie tra trinitari: modalismo ed altre "eresie" sono tutte distorisioni delle scritture che hanno la stessa origine.


E' ovvio che voi essendo tdG e basandovi sulla "sola scriptura" avete una visione diversa rispetto all'assistenza dello Spirito Santo e a ciò che sarebbe stato "svelato in futuro"



Ma cosa stai farneticando? Io non mi baso su niente, io chiedo solo di analizzare il tutto da un punto di vista storico-critico. Lo spirito santo può rivelare quello che gli pare, ma a me interessa capire cosa storicamente credevano gli apostoli ed i cristiano del I secolo.


ciò non vi autorizza a bollare i Padri della Chiesa insieme a fior di teologi che sostengono il Credo Trinitario come privi di una metodologia seria



Ma siamo matti? E dove avrei mai bollato i Padri di questo? Io parlo di metologia storica. Paolo visse nella prima metà del I secolo, a me non frga nulla della teologia dei Padri, a me interessa capire storicamente come comprendeva i testi Paolo, e non come Atanasio capiva i testi di Paolo tre secoli dopo.

Insomma, lo ripeto: Mario cerca di spiegare la trinità a partire dalle idee del IV secolo, ma questo è medodologicamente scorretto, dove spiegarla a partire dalle idee, dal linguaggio e dall'ambiente del I secolo.


mi chiedo come possano essere considerate meno affidabili persone vissute nei primi secoli dopo Cristo rispetto a persone nate secoli e secoli dopo, in un contesto linguistico e culturale totalmente diverso..



Infatti io ti chiedo di spiegare in cosa credevano Paolo e Giovanni in base al contesto linguistico e culturale del I secolo, non certo quello di "secoli e secoli dopo"!


Sarebbe anche interessante capire perché voi accettate il Nuovo Testamento assemblato e chiuso da una Chiesa "apostata"



Obiezione del tutto ininfluente, anche Ario faceva parte di quella chiesa e così altri che non crdevano nella trinità, accettando quello stesso Nuovo Testamento. E d'altronde la chiesa ortodossa ci ha provato ad inquinare il testo, a parte il comma giovanneo sono centinaia le manipolazioni cristologiche più o meno palesi rivelate dalla critica testuale...


Lasciamo, per cortesia, proseguire Mario?



E perché mai se parte da una metodologia totalmente scorretta e, se mi permetti, puramente apologetica? Non ho capito, dobbiamo fare un discorso scientifico o sentire un sermone?

Shalom



(Mario70)
00venerdì 4 settembre 2009 20:44
Re:
barnabino, 04/09/2009 19.56:

Caro Helzappoppin,


forse a te non è chiaro che Mario non vuol convincere te/voi a credere nella trinità, ma semplicemente spiegare ciò che credono i trinitari



Mi pare che la semplice definizione del credo Atanasiano basti e avanzi. Non vedo che senso ha farci la cronistoria di 6 secoli di speculazioni teologiche e un riassunto del modo in cui, dopo sei secoli, vennero letti cert passi biblici.

A noi interessa capire se quello in cui crdevano Giovanni, Paolo ed i cristiani del I secolo fosse quello che insegna la trinità, per il resto si tratta di controversie tra trinitari: modalismo ed altre "eresie" sono tutte distorisioni delle scritture che hanno la stessa origine.


E' ovvio che voi essendo tdG e basandovi sulla "sola scriptura" avete una visione diversa rispetto all'assistenza dello Spirito Santo e a ciò che sarebbe stato "svelato in futuro"



Ma cosa stai farneticando? Io non mi baso su niente, io chiedo solo di analizzare il tutto da un punto di vista storico-critico. Lo spirito santo può rivelare quello che gli pare, ma a me interessa capire cosa storicamente credevano gli apostoli ed i cristiano del I secolo.


ciò non vi autorizza a bollare i Padri della Chiesa insieme a fior di teologi che sostengono il Credo Trinitario come privi di una metodologia seria



Ma siamo matti? E dove avrei mai bollato i Padri di questo? Io parlo di metologia storica. Paolo visse nella prima metà del I secolo, a me non frga nulla della teologia dei Padri, a me interessa capire storicamente come comprendeva i testi Paolo, e non come Atanasio capiva i testi di Paolo tre secoli dopo.

Insomma, lo ripeto: Mario cerca di spiegare la trinità a partire dalle idee del IV secolo, ma questo è medodologicamente scorretto, dove spiegarla a partire dalle idee, dal linguaggio e dall'ambiente del I secolo.


mi chiedo come possano essere considerate meno affidabili persone vissute nei primi secoli dopo Cristo rispetto a persone nate secoli e secoli dopo, in un contesto linguistico e culturale totalmente diverso..



Infatti io ti chiedo di spiegare in cosa credevano Paolo e Giovanni in base al contesto linguistico e culturale del I secolo, non certo quello di "secoli e secoli dopo"!


Sarebbe anche interessante capire perché voi accettate il Nuovo Testamento assemblato e chiuso da una Chiesa "apostata"



Obiezione del tutto ininfluente, anche Ario faceva parte di quella chiesa e così altri che non crdevano nella trinità, accettando quello stesso Nuovo Testamento. E d'altronde la chiesa ortodossa ci ha provato ad inquinare il testo, a parte il comma giovanneo sono centinaia le manipolazioni cristologiche più o meno palesi rivelate dalla critica testuale...


Lasciamo, per cortesia, proseguire Mario?



E perché mai se parte da una metodologia totalmente scorretta e, se mi permetti, puramente apologetica? Non ho capito, dobbiamo fare un discorso scientifico o sentire un sermone?

Shalom







Forse non te ne sei accorto o forse fai finta di non accorgertene, ma io sto semplicemente rispondendo alla domanda posta da Delemme ovvero:

2. A cosa credono i trinitari e perché

Questa domanda non l'ho scritta io e sono stato invitato ad esporre il credo trinitario proprio perchè ci credo (chi meglio di uno che lo studia può servire allo scopo?).
A questo punto chiedo a Delemme che ha aperto il post di prendere posizione e di dirmi chiaramente cosa devo fare, posso continuare o devo fermarmi per far piacere a Barnabino lasciandogli fare il bello e il cattivo tempo?
Se preferite fare tutto a casa vostra, dicendo cosa è giusto e cosa è sbagliato da soli, fate pure io non ho problemi, ma credo che il confronto con chi questa dottrina la studia seriamente possa contribuire meglio alla conoscenza di questa, senza per questo aver paura che qualcuno possa cominciare a crederci, del resto se la verità è la vostra che paura avete?

Fatemi sapere cosa devo fare perchè comincio a stancarmi.

Saluti
Amministrazione Forum.
00venerdì 4 settembre 2009 20:55

Per riprendere le fila del discorso, direi di rispondere a tutti coloro che stanno partecipando alla discussione con dei versetti biblici. Questo ci aiuterà a capire cosa pensavano gli scrittori biblici.
L'esempio più immediato è esposto nella prima lettera ai corinti (15:28).
“Ma quando tutte le cose gli saranno state sottoposte, allora anche il Figlio stesso si sottoporrà a Colui che gli ha sottoposto tutte le cose, affinché Dio sia ogni cosa a tutti.”

In questo versetto, Paolo ha in mente un Dio=Cristo e un Cristo=Dio?

Stabiliamo se:
1. Paolo sta parlando delle nature diverse.
2. Paolo fa riferimento all'autorità dell'Uno e la subordinazione dell'Altro.
3. Paolo "sta pensando" alla natura umana di Cristo in cielo.
4. Paolo era a "conoscenza" di questa diversità? Fa una distinzione fra le due nature.
5. Poteva pensare Paolo ad una natura umana di Cristo in cielo essendo stato Cristo risuscitato non in carne ed ossa.

La logica ci aiuterà a dare le risposte e a continuare questa discussione.

Admin-Stefania
(Mario70)
00venerdì 4 settembre 2009 23:11
Re:
Amministrazione Forum., 04/09/2009 20.55:


Per riprendere le fila del discorso, direi di rispondere a tutti coloro che stanno partecipando alla discussione con dei versetti biblici. Questo ci aiuterà a capire cosa pensavano gli scrittori biblici.
L'esempio più immediato è esposto nella prima lettera ai corinti (15:28).
“Ma quando tutte le cose gli saranno state sottoposte, allora anche il Figlio stesso si sottoporrà a Colui che gli ha sottoposto tutte le cose, affinché Dio sia ogni cosa a tutti.”

In questo versetto, Paolo ha in mente un Dio=Cristo e un Cristo=Dio?

Stabiliamo se:
1. Paolo sta parlando delle nature diverse.
2. Paolo fa riferimento all'autorità dell'Uno e la subordinazione dell'Altro.
3. Paolo "sta pensando" alla natura umana di Cristo in cielo.
4. Paolo era a "conoscenza" di questa diversità? Fa una distinzione fra le due nature.
5. Poteva pensare Paolo ad una natura umana di Cristo in cielo essendo stato Cristo risuscitato non in carne ed ossa.

La logica ci aiuterà a dare le risposte e a continuare questa discussione.

Admin-Stefania




prima di rispondere a questa domanda gradirei di poter finire di spiegare il credo niceno da dove ci eravamo fermati prima della interruzione di barnabino, pregherei quindi jepi di continuare, a me piace finire un argomento prima di passare ad altro.


grazie
barnabino
00sabato 5 settembre 2009 00:10
Caro Mario,


Forse non te ne sei accorto o forse fai finta di non accorgertene, ma io sto semplicemente rispondendo alla domanda posta da Delemme ovvero: 2. A cosa credono i trinitari e perché



Se la domanda era da un punto di vista storico, come penso che sia vista al posizione di Dalemme, tu non stai rispondendo. Stai facendo un sermone, ma da un punto di vista storico non vedo alcuna analisi obiettiva dei fatti.


Se preferite fare tutto a casa vostra, dicendo cosa è giusto e cosa è sbagliato da soli, fate pure io non ho problemi



Da un punto di vista storico-critico non c'è "giusto" e "sbagliato" ma una descrizione dei fatti. Dov'è? Per il momento non l'ho vista, ti sei limitato a fare dell'apologia.


se la verità è la vostra che paura avete?



Appunto, perché non parti del I secolo invece di partire dal IV secolo? Storicamente mi sembra un'idea bizzarra.


Fatemi sapere cosa devo fare perchè comincio a stancarmi



Figurati noi


prima di rispondere a questa domanda gradirei di poter finire di spiegare il credo niceno da dove ci eravamo fermati



Che cosa ci interessa storicamente del credo "niceno"? Storicamente è solo il tardo prodotto di uno dei tanti movimenti cristiani. La trinità modalista o l'arianesimo, storicamente, non sono meno importante... perché ti devi concentrare sul credo "niceno"? A che titolo storico? Perché lo spirito avrebbe guidato Atanasio e non Ario o Sabellio? Capisci cosa voglio dire: tu non descivi processi storici, ma parti dall'idea che la "trinità" sia solo quella di Atanasio. Storicamente è folle...

Shalom


(helzapoppin)
00sabato 5 settembre 2009 10:15
Prendo atto che a Barnabino disturba molto che un trinitario possa esporre il proprio punto di vista.

Peccato, poteva essere una bella opportunità di dialogo e confronto.

H.
(Mario70)
00sabato 5 settembre 2009 10:33
Re:
(helzapoppin), 05/09/2009 10.15:

Prendo atto che a Barnabino disturba molto che un trinitario possa esporre il proprio punto di vista.

Peccato, poteva essere una bella opportunità di dialogo e confronto.

H.




Tra l'altro fino a quando non si è intrufolato dettando legge, tutto andava bene e a nessuno dispiaceva come stavano andando le cose.
Il punto di vista storico l'ho anche inserito quando ho parlato del logos e di come Giovanni lo ha adattato alla sua teologia, ho mostrato come i diretti discepoli di Giovanni compresero quelle parole, ma questo a Barnabino non basta, lui invece di portare le prove si limita a dire che era sott'inteso che Gesù fosse una creatura, che fosse l'arcangelo materializzato nel seno di Maria.
Comunque sia non è certo Barnabino che mi deve dire come io debba rispondere al secondo punto, si chiedeva a cosa credono i trinitari e a questa domanda stavo rispondendo, ed ho intenzione di finire di rispondere, lui qui non è ne amministratore ne moderatore quindi gradirei sapere da chi amministra il forum, cosa devo fare.



Saluti
F.Delemme
00sabato 5 settembre 2009 10:59
Re:
(helzapoppin), 05/09/2009 10.15:

Prendo atto che a Barnabino disturba molto che un trinitario possa esporre il proprio punto di vista.

Peccato, poteva essere una bella opportunità di dialogo e confronto.

H.




Io credo che questo sia un attacco strumentale.
Barnabino non ha mai detto questo, pertanto vi prego di non dire le cose a vanvera. Barnabino ha evidenziato un aspetto importante, spiegare il concetto trinitario così come presentato (se presentato) prima del IV secolo.
Che Mario abbia fatto apologia è evidente ed è stato evidenziato anche negli altri post.

Vorrei ricordare a Helzapoppin che il forum è moderato e pertanto sarebbe gradita una collaborazione non nella moderazione ma nella discussione con documentazione atta a chiarire i punti in questione.
F.Delemme
00sabato 5 settembre 2009 11:05
Re: Re:
(Mario70), 05/09/2009 10.33:




Tra l'altro fino a quando non si è intrufolato dettando legge, tutto andava bene e a nessuno dispiaceva come stavano andando le cose.
Il punto di vista storico l'ho anche inserito quando ho parlato del logos e di come Giovanni lo ha adattato alla sua teologia, ho mostrato come i diretti discepoli di Giovanni compresero quelle parole, ma questo a Barnabino non basta, lui invece di portare le prove si limita a dire che era sott'inteso che Gesù fosse una creatura, che fosse l'arcangelo materializzato nel seno di Maria.
Comunque sia non è certo Barnabino che mi deve dire come io debba rispondere al secondo punto, si chiedeva a cosa credono i trinitari e a questa domanda stavo rispondendo, ed ho intenzione di finire di rispondere, lui qui non è ne amministratore ne moderatore quindi gradirei sapere da chi amministra il forum, cosa devo fare.

Saluti




Io credo si stia cercando il "classico pelo nell'uovo". La discussione può liberamente continuare. Nessuno ti sta impedendo di esporre i tuoi concetti ma non puoi pretendere che Barnabino o altri forumisti accettino senza fiatare.
La libertaà della discussione sta in questo: DARE LA POSSIBILITA' AGLI INTERLOCUTORI DI RISPONDERE E CONTRO-REPLICARE.

Non abbiamo un tempo limite per rispondere a tutte le domande poste da Gepy ad inizio della discussione. Quindi, se saltuariamente ci fermiamo a sorseggiare un caffè, non deve essere considerato ostruzionismo ma soltanto una "sosta-rinfresco".
(Mario70)
00sabato 5 settembre 2009 14:04
Re: Re: Re:
F.Delemme, 05/09/2009 11.05:




Io credo si stia cercando il "classico pelo nell'uovo". La discussione può liberamente continuare. Nessuno ti sta impedendo di esporre i tuoi concetti ma non puoi pretendere che Barnabino o altri forumisti accettino senza fiatare.
La libertaà della discussione sta in questo: DARE LA POSSIBILITA' AGLI INTERLOCUTORI DI RISPONDERE E CONTRO-REPLICARE.

Non abbiamo un tempo limite per rispondere a tutte le domande poste da Gepy ad inizio della discussione. Quindi, se saltuariamente ci fermiamo a sorseggiare un caffè, non deve essere considerato ostruzionismo ma soltanto una "sosta-rinfresco".



Caro Filippo, se la cosa fosse stata fatta al contrario ovvero in un forum cattolico si fosse chiesto ad un testimone di Geova di esporre la dottrina in cui crede, invitando un tdg a farlo, e ad ogni suo commento gli si imponesse di rispondere secondo il punto di vista di un cattolico fervente che si fosse intrufolato nella discussione, come credi che si sentirebbe il tdg?
Sarebbe giusto interromperlo giudicando il suo modo di esporre i fatti che riguardano la sua dottrina?
Le domande che seguono la seconda domanda riguarderanno altro, tra cui cosa dice la bibbia ecc...
Sarebbe rispettoso secondo me prima farmi finire e nel frattempo chiedere chiarimenti se qualcosa non è chiara, e poi una volta concluso, argomentare con le scritture quello che volete nel modo che più vi aggrada.
Questo è quello che penso.

Ciao
Amministrazione Forum.
00sabato 5 settembre 2009 15:10
Re: Re: Re: Re:
(Mario70), 05/09/2009 14.04:



Caro Filippo, se la cosa fosse stata fatta al contrario ovvero in un forum cattolico si fosse chiesto ad un testimone di Geova di esporre la dottrina in cui crede, invitando un tdg a farlo, e ad ogni suo commento gli si imponesse di rispondere secondo il punto di vista di un cattolico fervente che si fosse intrufolato nella discussione, come credi che si sentirebbe il tdg?
Sarebbe giusto interromperlo giudicando il suo modo di esporre i fatti che riguardano la sua dottrina?
Le domande che seguono la seconda domanda riguarderanno altro, tra cui cosa dice la bibbia ecc...
Sarebbe rispettoso secondo me prima farmi finire e nel frattempo chiedere chiarimenti se qualcosa non è chiara, e poi una volta concluso, argomentare con le scritture quello che volete nel modo che più vi aggrada.
Questo è quello che penso.

Ciao




Ma non mi pare che sia stato espressamente chiesto solo ad un trinitario di presentare la sua tesi. Nè tantomeno è stato detto che il pensiero dei trinitari non possa essere confutato. Quì si espone il proprio credo ed anche il dibattimento tra le diverse ideologie.

Admin-Stefania
barnabino
00domenica 6 settembre 2009 14:25
Cara Helzapoppin,


Prendo atto che a Barnabino disturba molto che un trinitario possa esporre il proprio punto di vista



La mia reazione non è sui contenuti, che per altro conosciamo benissimo, visto che il libro Ragioniamo è corretto nel definire il credo Atanasiano, ma sul metodo, copito.

Non solo, ma devo constatare che tra i tuoi commenti non ne ho letto neppure uno relativo al metodo corretto da seguire e lo stesso Mario evita di entrare in tema. Cosa ne posso dedurre?

VI pare possibile trattare di un argomento senza premesse metodologiche, pensando di trattare della trinità solo da un punto di vista ortodosso? Tutto questo non ha alcun senso storicamente parlando!

Se poi, ripeto, invece di storia volete fare catechismo ditelo chiaro, in quel caso non sono discussioni che mi interessano.

Shalom
(Mario70)
00domenica 6 settembre 2009 14:46
Re: Re:
(Mario70), 05/09/2009 10.33:




Tra l'altro fino a quando non si è intrufolato dettando legge, tutto andava bene e a nessuno dispiaceva come stavano andando le cose.
Il punto di vista storico l'ho anche inserito quando ho parlato del logos e di come Giovanni lo ha adattato alla sua teologia, ho mostrato come i diretti discepoli di Giovanni compresero quelle parole, ma questo a Barnabino non basta, lui invece di portare le prove si limita a dire che era sott'inteso che Gesù fosse una creatura, che fosse l'arcangelo materializzato nel seno di Maria.
Comunque sia non è certo Barnabino che mi deve dire come io debba rispondere al secondo punto, si chiedeva a cosa credono i trinitari e a questa domanda stavo rispondendo, ed ho intenzione di finire di rispondere, lui qui non è ne amministratore ne moderatore quindi gradirei sapere da chi amministra il forum, cosa devo fare.



Saluti



UP!
amedeo.modigliani
00martedì 8 settembre 2009 09:46
Perché le pubblicazioni dei TdG a volte trattano l'argomento trinità in chiave modalista?

La risposta ce la dà Michael J. Svigel


Assistant Professor of Theological Studies (Dallas Theological Seminary). Th.M. (New Testament). Ph.D. (Theological Studies [Historical Theology]).


svigel.blogspot.com/2007/01/evangelical-modalism.html

If I polled members of most evangelical churches in America today, I’m afraid I would discover that most are basically modalists in their understanding of the Trinity. ... continua

-- vedi link

Se le pubblicazioni sono rivolte al grande pubblico (di cui fa parte anche il pubblico americano) è inevitabile che parlino la medesima lingua della gente. Quindi ora è più chiaro per quale ragione è sbagliato credere che la trinità sia compresa ovunque nello stesso modo.
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