Caro Mario,
Sono stato il primo a dire che chi scrisse il NT non aveva ancora compreso bene come stavano le cose
Forse, allora, è questa affermazioni che dovresti spiegare, perché
a me invece pare che il NT abbia capito benissimo come stavano le cose, e semmai sono i padri del II-III secolo, che non parlavano neppure ebraico e di cultura completamente diversa dagli scrittori del NT, ad aver
frainteso quei testi.
dalla scrittura si possono evincere solo alcune cose come ad esempio il fatto che Cristo è chiamato Dio
Che Gesù possa essere chiamato "theos" in due o tre passi è
assolutamente spiegabile all'interno del monoteismo del I secolo. Anche qui il problema fu il passaggio alla cultura greca. Tanto è vero che che l'uso di questo attributo per Gesù non ha creato alcun problema rispetto all'identificazione del "solo vero Dio" fino al II-III secolo.
Nel I-II secolo, pur senza ricorrere a concetti trinitari, nessuno trova che chiamare Gesù "theos" potesse in qualche modo mettere in dubbio l'assoluta e unica divintà di Geova.
che i titoli propri del padre improvvisamente gli vengono attribuiti
Ma neppure questo richiede di ricorrere alla trinità per essere spiegato, se Gesù è il perfetto ed assoluto rappresentanto divino è ovvio che sia insignito dei titoli di colui che lo ha invato. Ma questo concetto è chiarissimo in tutto il NT oltre che perfettamente inserito nella cultura del tempo.
che è colui tramite il quale tutta la creazione è venuta all'esistenza
Neppure questo è strano per il monotesimo dell'epoca, l'esistenza di figure intermedie per la creazione non era certo estranea a quegli scrittori.
dalla costruzione grammaticale di gv 1:1 e da altri passi si può estrapolare che egli abbia la natura divina, e che anche lo spirito santo sia qualcosa di più di una semplice energia
Giovanni 1,1 è variamente interpretabile, ma non possiamo certo trarre la conclusione che Gesù e Dio siamo lo stesso Dio, anzi, Giovanni mantiene molto chiara la distinzione tra "ho theos" e "ho logos" sempre identificato come mezzo della creazione, come immagine di Dio, come rivelatore di Dio, ma non come Dio stesso.
Circa la "natura" di nuovo è da capire cosa significa nella Bibbia appartenere alla cetegoria o classi dei "theoi". Nel contesto biblico è chiarissimo, è quello greco-ellenistico che richiede il ricorso alla trinità se non si vuol cadere nel politeismo.
Ma sarebbe
bizzarro che Giovanni si esprimesse in termini politeistici, non trovi?
dal momento che sono solo alcuni fondamentalisti a non aver capito che la scrittura non è assolutamente chiara in questo
A me pare che su questo argomento la Scrittura sia molto chiara
se letta nel suo naturale contesto, diventa invece poco chiara se cerchiamo di leggerla secondo concetti ellenistici (natura, dio, monoteismo, generazione) che non facevano parte di quel linguaggio e contesto culturale e linguistico.
ne sono la prova tutte le eresie che nei secoli si sono succedute
Infatti
le controversie critologiche non riguardano, guarda caso, i primi secoli ma nascono tutte in ambiente ellenistico a partire del II-III secolo. I documenti cristiani più antichi ci riportano polemiche sull'osservanza della Legge, ad esempio, ma nessuna polemica sulla deità di Cristo.
I cristiani di origine giudaica non hanno alcun problema ad accettare le affermazioni su Cristo in modo naturalissimo,
cosa impossibile se questo avesse in qualche modo intaccato l'unicità di Dio, che era il primo comandamento e fondamento della loro fede.
così stai facendo arenare il tread
Io non faccio arenare nulla,
ma non possiamo discutere di nulla se non partiamo da basi storiche, linguistiche e critiche non condivise e corrette.
E' questo che ti voglio sottolineare, è ovvio che
se tu parti leggendo certi passi scritturali e termini come venivano letti dai cristiani ortodossi del III secolo è inevitabile giungere a certe conclusioni, io ti invito a fare un passo indietro, e leggere quei termini nella loro collocazione linguistica e storica, evotando
anacronismi ridicoli, per cui Giovanni scrisse come un politeista in attesa di Atanasio che spiegasse le sue parola!
Shalom