Nuova Discussione
Rispondi
 

Luca 23,43

Ultimo Aggiornamento: 29/01/2019 14:23
Autore
Stampa | Notifica email    
15/01/2009 16:18
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 67.472
Caro Ortodox,


Questa è veramente la prova del nove!! Mamma mia sono rimasto impressionato



Non c'era nulla da "impressionare"! Cosa volevi, una glossa manoscritta di San Luca? Quelle le producevano i copisti per aver la meglio sulle dispute teologiche, semmai, mica i filologi!

Come già ho scritto a Teodoro i testi citati da Tischendorf sono solo tasselli di un quadro più ampio (la testimonienza della Vetus Syra del Ii-III secolo, quella dei Padri che lamentavano la presenza di cristiani che mettevano la pausa dopo semeron e del punto aggiunto al Codex Vaticanus) e dimostra come fino al V secolo vi erano due letture contrapposte della pausa, più o meno diffuse non ci interessa dal punto di vista filologico, dato che una lettura diffusa nel V secolo non significa che fosse la più diffusa anche nel I secolo.


è proprio questo che intendevo quando parlavo di insulti a Teodoro, credere cioè di essere più preparato di una persona che fa il suo mestiere da una vita



Ma io non ho mai detto di essere più preparato di lui. Dimmi dove! Ti ho detto che qui mi limito a citare Bullinger, Condard, il Bible Translator, certamente più preparati di tutti noi e che mi pare affrontino il problema in maniera molto meno dogmatica di te e Teodoro. Quali argomenti "filologici" avrebbe portato Teodoro a favore della tesi tradizionale o contro quella presentata da Bullinger? Di fatto in base a quali "prove" (ma sarebbe meglio dire argomenti filologici!) Teodoro può escludere tassativamente (come fai tu) la lettura della Vetus Syra?

Per di più Teodoro mi risulta essere dentista ufficiale della Santa Sede e non filologo "da una vita", ha mai discusso la tesi di laurea? Sua unica opera di rilievo è un libro contro la TNM pieno di errori, può essere una fonte filologicamente affidabile? Naturalmente non metto in dubbio la sua preparazione, solo una certa dogmaticità nella lettura del testo che poco ha a che fare con l'autentico spirito filologico e un pesante pregiudizio verso le scelte della TNM, da lui definite "teologiche" senza neppure prendere in considerazione motivazioni filologiche.


Hai completamente trascurato di esaminare la costruzione di "Amen soi lego" che evidentemente a te sembra secondaria quando invece è la prova filologica per eccellenza



Ma cosa dici? Guarda che non stiamo discutendo di altro che di questa espressione: ti ho già detto che lego seguito da semeron diventa una costruzione semitica, tipica della LXX e che si trova altrove in Luca. In quel caso semeron avrebbe valore non temporale ma enfatico e starebbe con la frase precedente, tesi che è anche di Conrad, non certo un incompetente. Capito? Non a caso Luca usa non il più comune "lego soi" ma "soi lego" in modo che "semeron" sia subito dopo il verbo, omettendo anche l'hoti.

D'altronde, tu conosci altri passi in cui c'è "soi lego semeron" in modo da fare un confronto?


Continui ad attribuire il manoscritto della Syra Curetoniana al II-III secolo quando in realtà è del V e a trascurare il fatto che il manoscritto Sinaitico (che è del IV) riporta la versione tradizionale



I manoscritti non ci interessano, perché il Sinaitico (ma vorrei vedere la punteggiatura) riporta non la punteggiatura del testo del II-III secolo ma quella del IV-V e non dimostra nulla. Invece la Curetoniana sicuramente copia un testo del II-III secolo con un ordine di parole diverso, e dunque è CERTAMENTE una prova che in quell'epoca si leggeva in quel modo. Hai capito?


prima affermando che essi sostenevano la tua lettura, poi sfidandomi a trovare loro commenti al passo di Luca anteriori al V secolo, infine ad ignorarli bellamente appena te li ho forniti.



Infatti essi SOSTENGONO la mia lettura, essi testimoniano che c'erano cristianio in disaccordo con loro che usavano la pausa dopo semeron... per i filologi "sostenere" non significa che i Padri dobbano essere d'accordo con quella lettura, devono solo testimoniare che esisteva.

Circa Origene è solo il parere di uno scrittore del III secolo... aveva parlato con Luca per chiedere dova andava la Pausa o anche lui interpretava, per di più con metodo allegorico, il passo, intuendo dove secondo lui doveva essere?


Origene, la cui madrelingua era praticamente lo stesso greco del nuovo testamento, sarebbe bastata a far pendere la bilancia per la nostra lettura



Perché? Non poteva sfuggirgli un semitismo di imitazione? Non fa mai errori di interpretazione? Non poteva essere guidato dalla sua intepretazione allegorica del testo? Ma soprattutto: se il testo è ambiguo cosa significa che fosse madrelingua o meno? Il testo è ambiguo per un madrelingua come per un lettore odierno, con il vantaggio che oggi possiamo far affidamento su metodologie più scientifiche.


Il consiglio prezioso che ti voglio dare però è questo: visto che consideri me e Teodoro indegni dell'appellativo di filologi e di conseguenza indegni di tener testa al tuo discorso



Ma non ho mai detto questo, ho detto solo che la vostra tesi è irragionevolmente dogmatica, dove la TOB accetta l'ambiguità del testo voi sostenete la possibilità di una sola lettura, cosa del tutto irragionevole alla luce del testo.


prendi tutto il materiale che hai raccolto e vai nel più vicino dipartimento di filologia classica, trova un professore che ritieni non schierato e sottoponi il tutto a lui



Posso farlo, ma dubito che tu cambiersti posizione. Tanto più che quel giudizio c'è già, era stato chiesto alla mailing list B-greek ed il prof. Carl W. Conrad che insegnava in un dipartimento di filologia classica ha tratto le seguenti conclusioni:

"I have personally come around to think that associating the SHMERON with AMHN LEGW SOI is not only likely but that Jesus-saying here cited in Luke's narrative seems better suited to its context. I'll add too, that while some may have theological reasons for wanting to understand SHMERON with ESHi MET' EMOU ..., my own thinking here has more to do with a judgment of historical probability in the context"

Te lo avevo già postato. Ora, non è che dobbiamo fare un'indagine demoscopica, quello che mi pare palese è che il passo è ambiguo e la filologia, a seconda di come consideriamo del semeron (temporale o un semitismo o settantismo enfatico) cambia la prospettiva.

Io ti ripeto: perché in mezzo ad espressioni tipicamente semitiche, come "amen", "lego soi", "paradeisos" non dovrebbe esserlo anche "semeron"? Non è la spiegazione più naturale che tra tanti semitismi anche semeron sia un semitismo? A questo non avete risposto in maniera adeguata.

Shalom

[Modificato da barnabino 16/01/2009 11:04]
--------------------------------------------------------------------
Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte

FORUM TESTIMONI DI GEOVA
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 08:25. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com