Caro Ortodox,
A ma pare che a questo punto tu sostenga che dovremmo accettare come assolutamente corretta l'interpretazione tradizionale di un testo perché... questa è quella tramandata dalla tradizione della Chiesa del IV-V secolo?
Mi pare una tesi, quanto meno, affetta da qualche vizio di logica Sarebbe come dire che una traduzione particolare (quella dei Padri) esautorerebbe non solo
tutte le altre tradizioni, ma persino la grammatica, la filologia e l'esegesi! In base a quale ragionamento? I Padri del IV-V secolo non avevano un versione con la punteggiatura, e
loro stessi si trovavano ad interpretare il testo, esattamente come noi o come gli altri cristiani loro contemporanei.
Le sue contraddizioni sono alla portata di qualunque lettore del forum, specialmente dopo l'ultima risposta che mi ha dato
Non capisco di queli contraddizioni tu stia parlando, sinceramente. Puoi essere più chiaro?
E' notorio infatti che tutti i Padri della Chiesa, chi più chi meno, hanno fatto abbondante esegesi delle sacre scritture, vuoi che non ce ne sia qualcuno che abbia commentato un passo così importante?
Girolamo
visse tra il IV ed il V secolo, e lo stesso Crisostomo, la loro testimonianza e dunque ininfluente per capire la corretta punteggiatura di Luca, i testi apocrifi citati da Tischendorf e la Vetus Syra rappresentano di gran lunga testimonianze più antiche.
D'altronde qui
non ci stiamo discutendo di come i Padri della Chiesa interpretassero il passo tra IV e V secolo, quella è solo una loro lettura, basata sulla loro speculazione teologica, ma
non significa che fosse quella del I secolo o che non ci fossero altri che leggessero il passo in modo opposto, come in effetti avveniva secondo le testimonianze di Macario ed Esichio.
Insomma, tu mi accusi di fare una lettura teologica del passo, e poi come testimonianza mi porti la lettura, a suoa volta teologica, di autori del IV-V secolo? Fammi capire: su
quale base filologica l'interpretazione di questi autori tra IV e V secolo potrebbere portarci
ad escludere che nel I secolo la pausa potesse cadere dopo semeron e non prima?
Origene visse in un'epoca in cui gli originali del NT erano ancora in circolazione
Perché? Gli "originali" del NT (ti riferisci agli autografi), anche ammesso che Origene gli avesse mai visti, contenevano la punteggiatura? Origene dice
specificamente che in Luca 23:43 c'era una pausa prima di semerom? Dove, precisamente Origene, commenterebbe questo passo di Luca?
non solo leggeva, ma parlava un greco praticamente identico a quello dei vangeli e non ha alcun dubbio su come vada letto il passo
Questo è vero anche per il traduttore della Vetus Syra, che aveva il vantaggio di essere madre lingua aramaico, e dunque poteva riconoscere meglio di Origene l'uso enfatico di semerom.
Coloro fra i Padri della Chiesa che riportano l'altro modo di rendere il versetto (Macario, Teofilatto) lo fanno solo per denunciare una alterazione del testo (aggiunta di punti ecc.) e una conseguente forzatura nella sua interpretazione
Forse non hai capito, te lo ripeto: qui non ci stiamo interrogando su quale fosse l'interpretazione ortodossa nel IV-V secolo. Questo è assolutamente ininfluente, dal punto di vista filologico dobbiamo piuttosto osservare che
la lettura era disputata: certi comprendevano che la pausa era da mettere prima altri dopo,
è ovvio che ciascun gruppo giudicava "forzata" la lettura dell'altro!
Mi scordo sempre che i Padri della Chiesa probabilmente erano degli apostati indegni di credito
Ma siamo matti? Ti pare questo
un modo corretto di discutere? I Padri non sono "apostati indegni di credito" ma qui rispecchiano solo l'interpretazione tra IV e V secolo, la loro testimonienza e dunque limitata a farci conoscere una possibile interpretazione del testo, ma ti renderai conto che a un punto di vista filologico non può certo essere definitiva per decidere dove un autore vissuto tre secoli prima mise la pausa!
Sono sicuro che l'avrai notata in azione quando parla della versione curetoniana della Vetus Syra che da manoscritto del V secolo d.C. si trasforma in traduzione di II o III secolo!
Non è che si "trasforma". Il manoscritto è semplicemente una copia di un testo precedente, che risale al II-III secolo, dunque
il testo in sé (non il supporto materiale) riporta una lezione della fine del II secolo, almeno così leggo sul Metzger.
fra una traduzione accurata e più antica come quella contenuta nel Codice Sinaitico (rialente al IV secolo d.C.) e una parafrasi approssimativa e tarda come la curetoniana (V secolo d.C.) quale riterresti più degna di fede?
Ma ti rendo conto che è assolutamente indifferente quello che dici? Perché
1. se
il copista del codice Sinaitico (del V secolo) avesse aggiunto la punteggiatura secondo la lettura tradizionale questo ci direbbe solo che in quell'area
nel V secolo il testo era letto in quella maniera, ma con questo non dici nulla di nuovo, lo sappiamo dai Padri della Chiesa di quel periodo, ed il copista avrebbe aggiunto la puntaggiatura solo in base alla comprensione del V secolo.
2. Se anche fosse stato
il copista del codice Curetoniano a cambiare l'ordine delle parole (cosa molto imporbabile che un copista cambiasse l'ordine delle parole) questo dimostrerebbe solo che nel V secolo
anche l'altra lettura era comunque ritenuta possibile, e quindi che
la posizione della virgola era disputata. Questo è quello che è importante riconoscere rispetto a chi vuole chiudere ogni possibile di lettura diversa da quella tradizionale, di fatto nel V secolo, ma la Vetus Syra testimonierebbe un testo del II-III secolo, che
quella lettura non era la sola ma coesisteva con altre.
Ma allora perchè la TNM ha preso W&H come riferimento per la propria traduzione se di essi aveva una tale opinione?
Il W&H (mediato da NA26, Merk, UBS) è un testo molto affidabile, e l'opinione che ne ha la TNM è molto alta, infatti ad esso i traduttori si attengono molto fedelmente.
Quello che non riesci a capire è che qui
non parliamo di testo, ma parliamo di punteggiatura. Il testo della W&H è importante perché tiene conto dei manoscritti più antichi ed affidabili, ma nessuno di essi contiene la punteggiatura (tranne forse il Codex Vaticanus con la pausa proprio dopo semeron) e per aggiungerla gli autori del testo critico
fanno affidamento a mss relativemente recenti, che ovviamente rispecchiano l'interpretazione dei copisti che li hanno prodotti.
E' ovvio che sulla punteggiatora
tutti i traduttori si sentono liberi di usare maggior libertà, come potrai notare.
Ma qui si tratta per l'appunto di una ipotesi, di una possibile di interpretazione che certo da sola non può avere la stessa forza di una versione universalmente accettata e fondata su una lunga e vasta tradizione
Mi ripeto, questo è un argomento che
non significa nulla. Che dal IV-V secolo una lettura si sia affermata su un'altra (soprattutto per ragioni teologiche come appare dagli scritti dei Padri della Chiesa) non può inficiare completamenteo rendere meno fondata una ipotesi filologica fondata su solide basi testuali, la LXX, c
he come abbiamo detto è ispiratrice del greco di Luca.
Insomma, quella di Bullinger, accetatta anche importanti traduttori ed come Segond, la TOB, Rotherham, Michaelis,
non è certo campata in aria al punti di parlare di "tradimento" del testo, come fai in modo del tutto privo di senso.
Ti riporto ancora le parole di Carl Conrad, in un contesto che nulla ha a che fare con la TNM:
"
I have personally come around to think that associating the SHMERON with AMHN LEGW SOI is not only likely but that Jesus-saying here cited in Luke's narrative seems better suited to its context"
Un giudizio
ben diverso e più equilibrato del tuo!
Hai capito quale sarebbe la prova schiacciante relativa a tale contesto?
Guarda, qui di prove schiaccianti,
non ha mai parlato nessuno, mi pare assurdo in quest'ambito, e mi stupisce che uno che si spaccia per "filologo" esca con queste affermazioni, piuttosto sei tu che ti ostini
a voler escludere tassativamente una delle due letture! Io dico solo che vi sono argomenti a favore o contro entrambe le letture, e che nessuno è di per sé decisivo, dunque
io sostengo che il testo è ambiguo, e ciascun traduttore renderà secondo la propria comprensione, avvertendo eventualemente in nota dell'ambiguità del passo. Oppure fai come la TOB (anche loro incompetento, vero?) che mettono semplicemente "oggi" tra due virgole,
mantenendo in francese l'ambiguità del testo greco.
Comunque il contesto mostra che:
1. La domanda del ladrone riguardava la "venuta di Gesù nel suo regno".
2. Non abbiamo attestazioni lucane secondo cui Gesù quel "giorno" (se gli attribuiamo valore temporale e non enfatico)
venne nel suo Regno, né che andò in un luogo chiamato "paradiso", qualunque cosa significhi.
3. Luca afferma che Gesù in quel giorno (sempre se gli attribuiano valore temporale e non enfatico) fu sepolto nella tomba per risorgere dopo tre giorni
4. Luca afferma che Gesù ascese al cielo dopo 40 giorni
5. Luca non dice nulla sulla presunta sorte del ladrone, argomento su cui invece specularono gli scritti apocrifi
6. Come scrive Conrad, in modo molto interessante: "
I should add also that one thing about this text that's always struck me as fascinating is that, IF one assumes that SHMERON belongs with ESHi (as I have until now thought preferable), this Jesus-saying is surely inconsistent with the generally-consistent futuristic eschatology of a delayed Parousia which we find set forth in Luke. And while one may occasionally find items in any one NT book that are hard to square with other data in the same NT book, yet this is jarringly inconsistent, and the more I've thought about it, the more unlikely the meaning derived from understanding SHMERON with ESHi seems to me."
Insomma, a me pare che
tu stia mostrando un atteggiamento dogmatico, ben poco filologico e scientifico, basando la tua tesi
sulla presunzione che la lettura fornita dalla tradizione della Chiesa nel IV-V secolo sia la sola accettabile, atteggiamento ripeto, che nulla ha di filologico. Ribadisco il concetto:
possiamo parlare di una lettura più o meno probabile, ma è assolutamente scorretto dire che la TNM (e gli altri che rendono in modo simile) qui tradirebbero il testo!
Shalom
[Modificato da barnabino 12/01/2009 20:33]
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