Caro Ortodox,
Ti stiamo proprio simpatici vero? Ti diverti con noi
In effetti... è divertente vedere dove arrivate pur di non arrivare ad una semplice constatazione: mon c'è motivo di accusare una traduzione di "tradimento" del testo laddove il testo è palesemente ambiguo.
Spero non scappi prima tu
Sono qui
per quanto mi diverta da matti rispondere alle tue asserzioni copy/paste
Dove avrei fatto un copia/incolla?
Il Sinaitico è la traduzione dal greco del IV secolo e la costruzione della frase riporta la versione tradizionale. Di che punteggiatura vai vaneggiando? Hai esaminato il manoscritto?
Sei tu che hai parlato di punteggiatura, io non l'ho esaminato e mi sono fidato di quello che hai scritto tu.
Cosa vuol dire che la "
costruzione della frase riporta la versione tradizionale"? Se il testo siriaco
non ha punteggiatura allora è semplicemente ambiguo, come il testo greco, e non mi pare che possa aggiungere molto al dibattito perché anche in siriaco il testo si può leggere in due modi, con la differenza che se quello è un semitismo poteva essere compreso anche senza cambiare l'ordine delle parole.
E perchè solo la Curetoniana dovrebbe essere basato sul testo del II-III secolo e il Sinaitico no?
Scusami, forse non riesco a spiegarmi, ma io parlavo
della punteggiatura della Siriaca a cui tu hai fatto riferimento. Se c'è punteggiatura, perché a questo punto non ho capito cosa vuoi dire, è stata aggiunta nel V secolo e non può essere del II-III secolo.
Viceversa nella Curetoniana è diverso l'ordine delle parole, un copista poteva aggiungere la punteggiatura, ma difficilmente arrivava a cambiare l'ordine delle parole, e se lo avesse fatto significherebbe che quella lettura
doveva essere ampiamente accettata anche nel V secolo.
la Curetoniana è del V ed è meno accurata e meno filologicamente probante della Sinaitica che è del IV che a detta di tutti gli studiosi presenta una cura maggiore nella traduzione
Se la Siriaca non ha punteggiatura non è probante per nulla perché riporta solo lo stesso ordine greco. Circa la sua presunta "cura maggiore" della Siriaca il Metzger scrive che: "
quando vennero confrontati ci si avvide che il Syrus Sinaiticus rappresenta una forma leggermente più antica di quella del Curetonianus, anche se può recare in alcuni punti corruttele evitate da quest'ultimo" (TNT, p. 72).
Se poi questa cosa non ti va bene puoi sempre crederla a modo tuo, mi sono stancato di ripeterti sempre le stesse (ovvie) cose.
Non capisco cosa vuoi dimostrare, che la lettura della Curetoniana era
inesistente? Il senso della discussione è che una delle fonti più antiche in nostro possesso che ci permette di fare una distinzione (perché se la Siriaca non ha punteggiatura
non ci permette di fare alcuna distinzione) legge in semeron collegato a amen soi lego.
Come minimo
dobbiamo ammettere che nel II-III secolo esistevano due lettura del passo.
Il testo non era ambiguo per Luca che lo ha scritto e non era ambiguo per i suoi contemporanei
Ma va! E' ovvio che non lo era, ma lo è per tutti quelli che non erano suoi contemporanei. L'assenza della punteggiatura impedisce di sapere con certezza con lo leggesse Luca e come fosse letto nel I secolo.
Era invece chiarissimo per chi parlasse il greco di koinè
Non si direbbe, visto che
ci sono testimonienze di letture contrastanti almeno fino la V secolo, e persino il copista del Codex Vaticanus aggiunge perfino un punto
dopo semeron, proprio per eliminare l'ambiguità del testo.
E' evidente che
la lettura non era univoca neppure tra chi parlava greco, come d'altronde non lo è neppure in italiano se togliessimo la punteggiatura.
Tanto più se in Luca
ci troviamo davanti ad una formula semitica è alquanto probabile che il significato sfuggisse a chi parlava solo il greco ellenistico o avesse forti idee preconcette sulla sorte del ladrone.
la costruzione diretta della frase può far sorgere dubbi solo a voler cercare il pelo nell'uovo
Che non ci si fermi alle apparenze non mi pare un difetto! La presenza di un semitismo, come detto e come è capitato anche a te e Teodoro, potrebbe sfuggire ad una prima lettura, ma se pensi al contesto immediato (con
quella sequenza di termini tutti semitici) e quello lucano più in generale mi pare che sia la spiegazione più probabile.
per apportare una possibile giustificazione hanno dovuto ipotizzare i tuoi famosi "settantismi" e "aramaismi" senza peraltro mai dimostrarli in modo definitivo
Cosa vuol dire questa frase sconclusionata? I settantismi (o semitismi) ci sono e sono ben evidenti in quetso contesto... secondo te "amen", "soi lego" e "paradeisos" cosa sarebbero? Cosa vuol dire "mai dimostrali in modo definitivo"?
Sono studi ormai superati e solo tu non te ne rendi conto. Ti è chiaro il concetto?
Studi superati? Ma se ti ho citato il grecista Carl Conrad, la TOB, Robert F. O'Toole del 1978,il Bible Transaltor:
"
For the punctuation marks in Luke 23:43, three possibilities have been offered: to put a comma before the word "today" to put it after "today" or to put a comma both before and after "today." (Understanding and Translating 'Today' in Luke 23.43 di J. Hong, pubblicato in "The Bible Translator," Vol. 46, 1995, pp. 408-417)
Non mi sembrano studi superati o di incompetenti... e poi,
quali studi recenti sosterebbero che esiste solo una versione possibile e tutte le altre sono dei "tradimenti" del testo? Il Bible Translator, che non mi pare davvero l'ultima delle riviste scientifiche dice che entrambe le versioni sono accettabili e che il traduttore potrebbe metterle entrambe (una nel testo e l'altra in nota) oppure usare la formula che mantiene l'ambiguità greca (con la virgola prima e dopo "oggi").
Insomma, non sostiene alcuna posizione dogmatica basata sulla comprensione patristica del III-IV secolo o sulla univocità di "amn soi lego" come hai fatto tu in principio,
riconosce l'esistenza di più orientamente esegetico che possono coesistere. Questo il Bible Translator e non qualche oscuro testo ottocentesco.
Non c'erano 2 versioni possibili, ma solo una
Tu stai perdendo il lume della ragione.
Se semeron è un semitismo
ci sono due versioni possibili, come dimostra il fatto che nel passato la Vetus Syra, diversi cristiani, i testi ricordati da Tischendorf e il copista del Codex Vaticanus leggevano in quel modo. Ora, che tu possa negare queste realtà è cosa che fa meditare.
Per stasera ti basti, prossimamente ho altre cosette da scriverti
Guarda, mi pare che tu stia girando sempre attorno allo stesso argomento:
la filologia non esiste, sono i Padri della Chiesa a darci la corretta interpretazione di un passo. Vedi un pò tu se questa è scienza o se è una posizione dogmatica.
Shalom
[Modificato da barnabino 18/01/2009 17:14]
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