Saluto ai disassociati?

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pyccolo
00lunedì 20 aprile 2009 16:29
Re: Re:
Molto chiara ed onesta questa tua replica, per quanto discutibile dal punto di vista del libero pensiero.

Non mi piace molto, invece, la questione dell'"anarchia", innanzitutto perchè dici che non vi appartiene ( e qui ci sarebbe da dire qualcosetta) e poi perchè la combattete ( e qui le riflessioni da fare sarebbero molteplici, ma forse non è questo il posto adatto).

Trovo molto interessante la risposta alla questione posta da Lupo sulla rivedibilità del concetto di scomunica.

"Non abbiamo mai affermato che l'ufficio della disassociazione sia perfetto, semmai abbiamo affermato, e gli studi in materia lo dimostrano, che possa essere migliorato o corretto senza stravolgere il pensiero cristiano.
Non siamo una confessione "chiusa", semmai, anche se qualcuno ci considera troppo legalisti ed ortodossi, è da considerarsi in cammino."

Noto innanzitutto il grado di coerenza con un certo concetto di cristianesimo, per quanto contestabile (ma questo è un altro discorso), diversamente da Mario70 che usa la coerenza come un ciuingam (gomma da masticare), a suo uso e consumo, al punto di dichiarare questo o quello corretto o scorretto, cristiano o non cristiano (c'è poi chi lo ritiene addirittura teologo ... non c'è mai fine all'illusione).
Il fatto che riconosciate che l'ufficio della disassociazione non sia perfetto e che sia suscettibile di miglioramento e che la vs confessione non sia "chiusa", ma in cammino, quindi disponibile a rivedersi, è un fatto estremamente positivo.
Devesi però riconoscere: "Non senza le tenaglie, molto spesso, e da infra i denti ...!!!"

Per quel che mi riguarda ritengo che l'ufficio della disassociazione vi rechi molto più danni che benefici.
Un tempo poteva anche funzionare, dato che non c'era modo di diffondere agevolmente l'informazione, ma oggi, per la velocità in cui corrono le informazioni, supporre che quel provvedimento impedisca la miscela dei buoni con i cattivi è illusorio.
La scomunica oggi fa danni irreparabili dappertutto, innanzitutto a chi è colpito, ma soprattutto a chi la emette, gettendo sulla comunità brutte ombre, spesso sinistre.
NON E' CERTO UN AFFARE, ma capisco che le confessioni religiose abbiano bisogno di tempo per capire la portata del danno di provvedimenti antiumanitari come la scomunica, almeno nella forma in cui è amministrato oggi.
Si pensi ai provvedimenti di espulsione della shiaria, come la condanna a morte, avvenuta spietatamente, che abbiamo visto in TV ieri e oggi, nei cofronti di due supposti amanti, che però negavano ogni loro coinvolgimento. Che concetti vi siete fatti voi dell'Islam? Lo stesso concetto, più o meno similare, permea la mente ed il cuore di chi assiste a provvedimenti di scomunica. legati all'ostracismo ed all'emarginazione.
Certamente non dà una pennellata di simpatia per le organizzazioni che la praticano.

Credo che ci siano basi sufficienti, anche bibliche, per ridimensionare un provvedimento che nel corso dei secoli è stato latore di morte, sofferenza, genocidi, caccia alle streghe, roghi, emarginazione e discriminazione, oltre ai danni psicologici e fisici arrecati.
Nessuno nega che alla base di quel provvedimento ci siano buoni motivi, ma, se per questo, anche alla base del provvedimento della sharia ci sono stati buoni motivi.


Non sono d'accordo con coloro che considerano TUTTI i testimoni di Geova dei decerebrati (in rete e perfino anche in questo forum si nota la presenza). Ognuno è libero di fare le proprie scelte e non abbiamo delegato nessuno a liberarci da catene e da profittatori presenti solo in un immaginario catastrofico e manifestamente intollerante.
Chi aderisce al nostro culto aderisce soprattutto per convinzione e non come è sostenuto da diversi fuoriusciti, per debolezza mentale o periodi di sfiducia nel prossimo o per la perdita di una persona cara. Il fatto che alcuni rientrano in questa categoria non è indicazione suprema.





Concordo ... resta però da vedere quanto la revisione del concetto di scomunica si accosterà al rispetto dei diritti umani fondamentali ed alla dignità dell'essere umano nato libero.
Che resti vera la tua affermazione che "Ognuno è libero di fare le proprie scelte", sempre ed in ogni momento, senza che per questo si debba pagare un tributo di sofferenza e disagio alla confessione di appartenenza.

Saluti

Pyccolo





Seabiscuit
00lunedì 20 aprile 2009 16:47
Re: Re: Re:

La scomunica oggi fa danni irreparabili dappertutto, innanzitutto a chi è colpito, ma soprattutto a chi la emette, gettendo sulla comunità brutte ombre, spesso sinistre.




Credo che ci siano basi sufficienti, anche bibliche, per ridimensionare un provvedimento che nel corso dei secoli è stato latore di morte, sofferenza, genocidi, caccia alle streghe, roghi, emarginazione e discriminazione, oltre ai danni psicologici e fisici arrecati.



mi esprimo solo sul quotato.

danni irreparabili a mio modesto parere e per personale esperienza, non ne fa, anzi.

i danni li hanno solo quelle persone che in tale provvedimento non colgono lo scopo reale che ha, cioè quello della disciplina. La disciplina fa male, ma serve e questo in ogni aspetto della vita e non solo in quello religioso.

Inoltre si dimentica volentieri un secondo aspetto. Va tutelata la persona che resta nella congregazione! Perchè si dovrebbe permettere a persone come troviamo qui nel web che, hanno l'unico intendo di minare la fede dei TdG, a poterlo fare indisturbatamente in seno alla congregazione?

Vi ritenete di avere il diritto di essere trattati diversamente? io ritengo di avere il diritto di non avere a che fare con chi subdolamente tenta di farmi perdere la fede che ho costruito nel tempo in base alle scritture e di trovarmi tali persone in congregazione libere di agire come vogliono in tal senso.
parliamonepino
00lunedì 20 aprile 2009 17:08
Re: Re: Re: Re:
Seabiscuit, 20/04/2009 16.47:


La scomunica oggi fa danni irreparabili dappertutto, innanzitutto a chi è colpito, ma soprattutto a chi la emette, gettendo sulla comunità brutte ombre, spesso sinistre.




Credo che ci siano basi sufficienti, anche bibliche, per ridimensionare un provvedimento che nel corso dei secoli è stato latore di morte, sofferenza, genocidi, caccia alle streghe, roghi, emarginazione e discriminazione, oltre ai danni psicologici e fisici arrecati.



mi esprimo solo sul quotato.

danni irreparabili a mio modesto parere e per personale esperienza, non ne fa, anzi.

i danni li hanno solo quelle persone che in tale provvedimento non colgono lo scopo reale che ha, cioè quello della disciplina. La disciplina fa male, ma serve e questo in ogni aspetto della vita e non solo in quello religioso.

Inoltre si dimentica volentieri un secondo aspetto. Va tutelata la persona che resta nella congregazione! Perchè si dovrebbe permettere a persone come troviamo qui nel web che, hanno l'unico intendo di minare la fede dei TdG, a poterlo fare indisturbatamente in seno alla congregazione?

Vi ritenete di avere il diritto di essere trattati diversamente? io ritengo di avere il diritto di non avere a che fare con chi subdolamente tenta di farmi perdere la fede che ho costruito nel tempo in base alle scritture e di trovarmi tali persone in congregazione libere di agire come vogliono in tal senso.



Caro Seabiscuit,

Quello che tu chiami "disciplina" è discriminazione!

In questi "spazi" di persone che hanno un comportamento "subdolo" ce ne sono a bizzeffe anche fra le file di alcuni che si dichiarano tdG (mi auguro che siano solo impostori).

Nelle cose che scrivi, per "accomodare" le cose, non ci credi neanche tu che le scrivi.

Trovo molto più coerente e onesto quello che afferma Macarrone.

Saluti
Pino Lupo




(Gladio)
00lunedì 20 aprile 2009 17:19
Re: Re: Re:
pyccolo, 20/04/2009 16.29:

Molto chiara ed onesta questa tua replica, per quanto discutibile dal punto di vista del libero pensiero.

Non mi piace molto, invece, la questione dell'"anarchia", innanzitutto perchè dici che non vi appartiene ( e qui ci sarebbe da dire qualcosetta) e poi perchè la combattete ( e qui le riflessioni da fare sarebbero molteplici, ma forse non è questo il posto adatto).

Trovo molto interessante la risposta alla questione posta da Lupo sulla rivedibilità del concetto di scomunica.

"Non abbiamo mai affermato che l'ufficio della disassociazione sia perfetto, semmai abbiamo affermato, e gli studi in materia lo dimostrano, che possa essere migliorato o corretto senza stravolgere il pensiero cristiano.
Non siamo una confessione "chiusa", semmai, anche se qualcuno ci considera troppo legalisti ed ortodossi, è da considerarsi in cammino."

Noto innanzitutto il grado di coerenza con un certo concetto di cristianesimo, per quanto contestabile (ma questo è un altro discorso), diversamente da Mario70 che usa la coerenza come un ciuingam (gomma da masticare), a suo uso e consumo, al punto di dichiarare questo o quello corretto o scorretto, cristiano o non cristiano (c'è poi chi lo ritiene addirittura teologo ... non c'è mai fine all'illusione).
Il fatto che riconosciate che l'ufficio della disassociazione non sia perfetto e che sia suscettibile di miglioramento e che la vs confessione non sia "chiusa", ma in cammino, quindi disponibile a rivedersi, è un fatto estremamente positivo.
Devesi però riconoscere: "Non senza le tenaglie, molto spesso, e da infra i denti ...!!!"

Per quel che mi riguarda ritengo che l'ufficio della disassociazione vi rechi molto più danni che benefici.
Un tempo poteva anche funzionare, dato che non c'era modo di diffondere agevolmente l'informazione, ma oggi, per la velocità in cui corrono le informazioni, supporre che quel provvedimento impedisca la miscela dei buoni con i cattivi è illusorio.
La scomunica oggi fa danni irreparabili dappertutto, innanzitutto a chi è colpito, ma soprattutto a chi la emette, gettendo sulla comunità brutte ombre, spesso sinistre.
NON E' CERTO UN AFFARE, ma capisco che le confessioni religiose abbiano bisogno di tempo per capire la portata del danno di provvedimenti antiumanitari come la scomunica, almeno nella forma in cui è amministrato oggi.
Si pensi ai provvedimenti di espulsione della shiaria, come la condanna a morte, avvenuta spietatamente, che abbiamo visto in TV ieri e oggi, nei cofronti di due supposti amanti, che però negavano ogni loro coinvolgimento. Che concetti vi siete fatti voi dell'Islam? Lo stesso concetto, più o meno similare, permea la mente ed il cuore di chi assiste a provvedimenti di scomunica. legati all'ostracismo ed all'emarginazione.
Certamente non dà una pennellata di simpatia per le organizzazioni che la praticano.

Credo che ci siano basi sufficienti, anche bibliche, per ridimensionare un provvedimento che nel corso dei secoli è stato latore di morte, sofferenza, genocidi, caccia alle streghe, roghi, emarginazione e discriminazione, oltre ai danni psicologici e fisici arrecati.
Nessuno nega che alla base di quel provvedimento ci siano buoni motivi, ma, se per questo, anche alla base del provvedimento della sharia ci sono stati buoni motivi.


Non sono d'accordo con coloro che considerano TUTTI i testimoni di Geova dei decerebrati (in rete e perfino anche in questo forum si nota la presenza). Ognuno è libero di fare le proprie scelte e non abbiamo delegato nessuno a liberarci da catene e da profittatori presenti solo in un immaginario catastrofico e manifestamente intollerante.
Chi aderisce al nostro culto aderisce soprattutto per convinzione e non come è sostenuto da diversi fuoriusciti, per debolezza mentale o periodi di sfiducia nel prossimo o per la perdita di una persona cara. Il fatto che alcuni rientrano in questa categoria non è indicazione suprema.





Concordo ... resta però da vedere quanto la revisione del concetto di scomunica si accosterà al rispetto dei diritti umani fondamentali ed alla dignità dell'essere umano nato libero.
Che resti vera la tua affermazione che "Ognuno è libero di fare le proprie scelte", sempre ed in ogni momento, senza che per questo si debba pagare un tributo di sofferenza e disagio alla confessione di appartenenza.

Saluti

Pyccolo









Anche un verbale per divieto di sosta credo faccia soffrire come un brutto voto a scuola fà soffrire come un amore non corrisposto fà soffrire.

Allora che facciamo aboliamo il codice stradale,gli insegnanti e obblighiamo chi vogliamo ad amarci per nonfarci soffrire?

siamo seri.....

Ma pensiamo davvero che le nostre azioni non provochino reazioni ?

E in basa a quale principio qualcuno deve astenersi dall'applicare una norma,se largamente condivisa,(ovviamente nel mondo tdg),per evitare un disagio psicologico a qualcuno.......quel lieve imbarazzo.

Mio padre deve essere stato un sadico a darmi sonori rimproveri e ceffoni quella volta a 12 anni quando dissi a mia madre che era una stupida.

Il fatto che questo provvedimento non sia "simpatico" a noi non serve noi non agiamo in funzione di quello che la maggioranza delle persone può pensare in merito al provvedmento della disassociazione.

Le cose non le facciamo per essere più simpatici o ben accetti le facciamo pensandodi fare la cosa giusta in armonia con la bibbia.

Oggi si assiste perfino da parte di qualcuno al negazionismo della shoà.....tutto viene rimesso in discussione ma al rinnovamento c'è un limite.........dall'oggi al domani quello che è nero non può diventare bianco solo perchè su molti gli effetti di questa decisione sono stati dolorosi.
Lo ripeto ,queste persone non hanno l'esclusività della sofferenza anche perchè non ne colgono lo spirito ma lo vivono come un soppruso

A nessuno piace essere disciplinato e corretto,e a volte si sbaglia il caso singolo, ma devi avere anche il coraggio di affrontare le conseguenze del tuo errore ,errore visto da noi ovviamente.

Ma ne avete figli piccoli? avete mai notato che a volte non dare loro confidenza,non abbracciarli ,non coccolarli è una riprensione più dolorosa che il ceffone passaggero?

Quando si viene disassociati la congregazione tramite il corpo degli anziani non perde di vista il disassociato e dopo pochi mesi si cerca un contatto un incontro per capire se la situazione è cambiata o se sei rimasto nelle tue posizioni, non solo........anche quando tù rifiuti questa forma di avvicinamento che è interesse
non è che sei depennato perchè ci hai mandato a quel paese.....verrai contattato per la commemorazione e una volta l'anno riceverai una visita.

Adesso piantiamola co sta cosa dell'abbandono perchè è veramente ridicola.

Se nella vita volete evitare il disagio....forme di sofferenza o di imbarazzo trasferitevi sù Marte. [SM=g8074]

Luteranamanier
00lunedì 20 aprile 2009 17:31
Re:
csssstrinakria, 20/04/2009 13.13:




Considero interessante questa affermazione.
Un esegeta di fama mondiale, sui suoi scritti si sono preparati molti studenti universitari presentando tesi eccellenti, Wolfang Schrage, è spesso criticato dagli studiosi e teologi cattolici più per partito preso che per gli studi approfonditi.
Questo ne è un esempio su uno studio sul significato di Ekklêsia nel I secolo:
"Nella LXX il termine ha circa cento ricorrenze e nella maggior parte dei casi ha un senso piuttosto preciso, di assemblea con carattere liturgico e istituzionale, convocata da Dio, con poteri decisionali. Ekklêsia ha il suo corrispondente ebraico in qahal, anche se talvolta
qahal viene tradotto anche con synagôgê che, di per sé, rende però un altro termine ebraico che significa adunanza: il termine ‘edah. Sia qahal che ‘edah hanno comunque una sufficiente compattezza semantica, nel senso che ambedue hanno per lo più un significato religioso-cultuale (un testo significativo è 1 Re 8,14.22.55.65). Si tratta dell’ekklesia kyriou, definizione che corrisponde all’ebraico qehal Jhwh, la comunità di Jahwh. Pertanto, la tesi di Schrage che il termine ekklesia derivi dall’ellenismo - e non dalla coscienza della comunità cristiana primitiva di essere in rapporto con il popolo di Dio testimoniato nel Primo Testamento - non è accettabile.

Il neretto evidenziato è mio.

Prima di citare i critici a sostegno di una tesi e gli studiosi di fama mondiale, io ci penserei due volte.




Eegeta di fama mondiale?
Hmm, diciamo che egli è un teologo luterano specializzato in etica neotestamentaria ed insegna all'Università di Bonn ma che sia un esegeta di fama mondiale non lo so, tu dove lo hai dedotto?

Quello che poi mi meraviglia che citate spesso dei teologi che si mettono le mani nei capelli trovandosi di fronte alla vostra "cristologia", chi perciò vi dice che quello che il teologo anzì l'esegeta di fama mondiale scrive sia affidabile?


(Mario70)
00lunedì 20 aprile 2009 18:53
Re: Re: Re:
pyccolo, 20/04/2009 16.29:

Molto chiara ed onesta questa tua replica, per quanto discutibile dal punto di vista del libero pensiero.

Non mi piace molto, invece, la questione dell'"anarchia", innanzitutto perchè dici che non vi appartiene ( e qui ci sarebbe da dire qualcosetta) e poi perchè la combattete ( e qui le riflessioni da fare sarebbero molteplici, ma forse non è questo il posto adatto).

Trovo molto interessante la risposta alla questione posta da Lupo sulla rivedibilità del concetto di scomunica.

"Non abbiamo mai affermato che l'ufficio della disassociazione sia perfetto, semmai abbiamo affermato, e gli studi in materia lo dimostrano, che possa essere migliorato o corretto senza stravolgere il pensiero cristiano.
Non siamo una confessione "chiusa", semmai, anche se qualcuno ci considera troppo legalisti ed ortodossi, è da considerarsi in cammino."

Noto innanzitutto il grado di coerenza con un certo concetto di cristianesimo, per quanto contestabile (ma questo è un altro discorso), diversamente da Mario70 che usa la coerenza come un ciuingam (gomma da masticare), a suo uso e consumo, al punto di dichiarare questo o quello corretto o scorretto, cristiano o non cristiano (c'è poi chi lo ritiene addirittura teologo ... non c'è mai fine all'illusione).
Il fatto che riconosciate che l'ufficio della disassociazione non sia perfetto e che sia suscettibile di miglioramento e che la vs confessione non sia "chiusa", ma in cammino, quindi disponibile a rivedersi, è un fatto estremamente positivo.
Devesi però riconoscere: "Non senza le tenaglie, molto spesso, e da infra i denti ...!!!"

Per quel che mi riguarda ritengo che l'ufficio della disassociazione vi rechi molto più danni che benefici.
Un tempo poteva anche funzionare, dato che non c'era modo di diffondere agevolmente l'informazione, ma oggi, per la velocità in cui corrono le informazioni, supporre che quel provvedimento impedisca la miscela dei buoni con i cattivi è illusorio.
La scomunica oggi fa danni irreparabili dappertutto, innanzitutto a chi è colpito, ma soprattutto a chi la emette, gettendo sulla comunità brutte ombre, spesso sinistre.
NON E' CERTO UN AFFARE, ma capisco che le confessioni religiose abbiano bisogno di tempo per capire la portata del danno di provvedimenti antiumanitari come la scomunica, almeno nella forma in cui è amministrato oggi.
Si pensi ai provvedimenti di espulsione della shiaria, come la condanna a morte, avvenuta spietatamente, che abbiamo visto in TV ieri e oggi, nei cofronti di due supposti amanti, che però negavano ogni loro coinvolgimento. Che concetti vi siete fatti voi dell'Islam? Lo stesso concetto, più o meno similare, permea la mente ed il cuore di chi assiste a provvedimenti di scomunica. legati all'ostracismo ed all'emarginazione.
Certamente non dà una pennellata di simpatia per le organizzazioni che la praticano.

Credo che ci siano basi sufficienti, anche bibliche, per ridimensionare un provvedimento che nel corso dei secoli è stato latore di morte, sofferenza, genocidi, caccia alle streghe, roghi, emarginazione e discriminazione, oltre ai danni psicologici e fisici arrecati.
Nessuno nega che alla base di quel provvedimento ci siano buoni motivi, ma, se per questo, anche alla base del provvedimento della sharia ci sono stati buoni motivi.


Non sono d'accordo con coloro che considerano TUTTI i testimoni di Geova dei decerebrati (in rete e perfino anche in questo forum si nota la presenza). Ognuno è libero di fare le proprie scelte e non abbiamo delegato nessuno a liberarci da catene e da profittatori presenti solo in un immaginario catastrofico e manifestamente intollerante.
Chi aderisce al nostro culto aderisce soprattutto per convinzione e non come è sostenuto da diversi fuoriusciti, per debolezza mentale o periodi di sfiducia nel prossimo o per la perdita di una persona cara. Il fatto che alcuni rientrano in questa categoria non è indicazione suprema.





Concordo ... resta però da vedere quanto la revisione del concetto di scomunica si accosterà al rispetto dei diritti umani fondamentali ed alla dignità dell'essere umano nato libero.
Che resti vera la tua affermazione che "Ognuno è libero di fare le proprie scelte", sempre ed in ogni momento, senza che per questo si debba pagare un tributo di sofferenza e disagio alla confessione di appartenenza.

Saluti

Pyccolo










Immagino che tu sappia che delle tue opinioni nei miei riguardi me ne sbatto altamente, per mia fortuna raramente mi imbatto in giudici come te e con questo almeno con te chiudo.
Ancora una volta condivido il punto di vista di Pino esposto precedentemente nei riguardi delle due persone che ha citato.
Per quanto riguarda glauco se tratta i suoi figli come i tdg in generale trattano i disassociati, ho pena per loro...

Mario
Luteranamanier
00lunedì 20 aprile 2009 19:12
Re: Re: Re: Re:
(Mario70), 20/04/2009 16.10:




E di grazia, chi avrei bannato?
Informati bene caro mio perchè caso mai ho fatto esattamente l'opposto, poi sei pregato di leggere meglio quello che scrivo perchè non ho mai detto di essere contro la disassociazione e pyccolo mi ha pure ripreso su questo punto proprio perchè la condivido, l'ho ripetuto due volte, ma a quanto pare a te sarà sfuggito...
Da quel che vedo cerchi solo polemica le tue risposte parlano chiaro.



Credo che seab con le parole "buffo sentir dire questa cosa da un moderatore di un forum che,... ma poi allo stesso tempo disassocia. bannando utenti scomodi dal proprio forum"
si riferisse al forum in generale e non a te.

Ops, fai finta di nn aver ricevuto il post appena visto che seab ha già chiarito, scusate.

Ciao
Veronika


pyccolo
00lunedì 20 aprile 2009 20:22
Re: Re: Re: Re:
(Mario70), 20/04/2009 18.53:





Immagino che tu sappia che delle tue opinioni nei miei riguardi me ne sbatto altamente, per mia fortuna raramente mi imbatto in giudici come te e con questo almeno con te chiudo.
Ancora una volta condivido il punto di vista di Pino esposto precedentemente nei riguardi delle due persone che ha citato.
Per quanto riguarda glauco se tratta i suoi figli come i tdg in generale trattano i disassociati, ho pena per loro...

Mario




Ogni trovata è occasione per non rispondere.
Ma perchè non rispondi?
Semplice: perchè non hai risposte, nè potresti averle.

Io giudice?
Quanto è buffa questa affermazione in bocca a chi, ritenendosi cristiano, ancora è del parere di amministrare la giustizia divina e nel suo nome scomunicare, ma nel frattempo critica la disciplina impartita dai TdG ... poi dà del giudice a me?
Pensa e rifletti ... la coerenza non è virtù di tutti.

E poi, chi sarebbero le due persone citate da Pino?
Non è che tu leggi in un forum e rispondi in un altro?
[SM=g7405] [SM=g7405] [SM=g7405]

Tanti saluti.

Pyccolo


pyccolo
00lunedì 20 aprile 2009 20:38
Re: Re: Re: Re:
(Gladio), 20/04/2009 17.19:




Anche un verbale per divieto di sosta credo faccia soffrire come un brutto voto a scuola fà soffrire come un amore non corrisposto fà soffrire.

Allora che facciamo aboliamo il codice stradale,gli insegnanti e obblighiamo chi vogliamo ad amarci per nonfarci soffrire?

siamo seri.....

Ma pensiamo davvero che le nostre azioni non provochino reazioni ?

E in basa a quale principio qualcuno deve astenersi dall'applicare una norma,se largamente condivisa,(ovviamente nel mondo tdg),per evitare un disagio psicologico a qualcuno.......quel lieve imbarazzo.

Mio padre deve essere stato un sadico a darmi sonori rimproveri e ceffoni quella volta a 12 anni quando dissi a mia madre che era una stupida.

Il fatto che questo provvedimento non sia "simpatico" a noi non serve noi non agiamo in funzione di quello che la maggioranza delle persone può pensare in merito al provvedmento della disassociazione.

Le cose non le facciamo per essere più simpatici o ben accetti le facciamo pensandodi fare la cosa giusta in armonia con la bibbia.

Oggi si assiste perfino da parte di qualcuno al negazionismo della shoà.....tutto viene rimesso in discussione ma al rinnovamento c'è un limite.........dall'oggi al domani quello che è nero non può diventare bianco solo perchè su molti gli effetti di questa decisione sono stati dolorosi.
Lo ripeto ,queste persone non hanno l'esclusività della sofferenza anche perchè non ne colgono lo spirito ma lo vivono come un soppruso

A nessuno piace essere disciplinato e corretto,e a volte si sbaglia il caso singolo, ma devi avere anche il coraggio di affrontare le conseguenze del tuo errore ,errore visto da noi ovviamente.

Ma ne avete figli piccoli? avete mai notato che a volte non dare loro confidenza,non abbracciarli ,non coccolarli è una riprensione più dolorosa che il ceffone passaggero?

Quando si viene disassociati la congregazione tramite il corpo degli anziani non perde di vista il disassociato e dopo pochi mesi si cerca un contatto un incontro per capire se la situazione è cambiata o se sei rimasto nelle tue posizioni, non solo........anche quando tù rifiuti questa forma di avvicinamento che è interesse
non è che sei depennato perchè ci hai mandato a quel paese.....verrai contattato per la commemorazione e una volta l'anno riceverai una visita.

Adesso piantiamola co sta cosa dell'abbandono perchè è veramente ridicola.

Se nella vita volete evitare il disagio....forme di sofferenza o di imbarazzo trasferitevi sù Marte. [SM=g8074]





Lo sai che è difficile usare argomenti con te? [SM=g7364]

Sei rimasto al tempo dei ceffoni ai bimbi?

Ti chiedi ancora se servano o meno i ceffoni?
T'assicuro che non servono, anzi, dirò di più, sono controproducenti ed attestano l'incapacità dei genitori di fornire ai figli una guida concreta che li aiuti a districarsi autonomamente nel sentiero della vita.
Servono ad instillare nei figli il concetto di sudditanza ed a condizionarli, a niente altro servono.

Quello che poi affermi sul disagio è semplicimente indicibile, oltre che ignobile, offensivo di ogni più elementare diritto alla dignità ed al rispetto verso i propri simili.
Non so come si concili questo tuo scritto con quello del sig.r Maccarone.
O pensi di vivere su di un mondo tutto tuo, magari Marte, che vuoi regalare agli altri?

E poi questa perla di psicologia, o di psicanalisi:


Ma ne avete figli piccoli? avete mai notato che a volte non dare loro confidenza,non abbracciarli ,non coccolarli è una riprensione più dolorosa che il ceffone passaggero?



Io, da amico, ti suggerirei di cancellarla...non si sa mai.
Un saluto

Pyccolo







Seabiscuit
00lunedì 20 aprile 2009 21:30
Re: Re: Re: Re: Re:



Quello che tu chiami "disciplina" è discriminazione!



chi studia e si battezza per essere un TdG è come chi studia e poi prende la patente. Entrambi sanno che ci sono delle regole da rispettare, altrimenti scatta la multa (esempio banale, ma dovrebbe far riflettere!)

quando becchi una multa come mai non gridi alla discriminazione? Mi spieghi?
(Mario70)
00lunedì 20 aprile 2009 21:36
Re: Re: Re: Re: Re:
pyccolo, 20/04/2009 20.22:




Ogni trovata è occasione per non rispondere.
Ma perchè non rispondi?
Semplice: perchè non hai risposte, nè potresti averle.

Io giudice?
Quanto è buffa questa affermazione in bocca a chi, ritenendosi cristiano, ancora è del parere di amministrare la giustizia divina e nel suo nome scomunicare, ma nel frattempo critica la disciplina impartita dai TdG ... poi dà del giudice a me?
Pensa e rifletti ... la coerenza non è virtù di tutti.

E poi, chi sarebbero le due persone citate da Pino?
Non è che tu leggi in un forum e rispondi in un altro?
[SM=g7405] [SM=g7405] [SM=g7405]

Tanti saluti.

Pyccolo






Mettiti gli occhiali Pino ha citato maccarone e sea, mi riferivo a loro, non ho ancora 40 anni quindi non sono ancora rincoglionito (come si dice dalle mie parti)
saluti
Seabiscuit
00lunedì 20 aprile 2009 21:39
Re: Re: Re: Re: Re: Re:

non ho ancora 40 anni quindi non sono ancora rincoglionito (come si dice dalle mie parti)



povero Pino allora [SM=g7405]



parliamonepino
00lunedì 20 aprile 2009 21:55
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Seabiscuit, 20/04/2009 21.30:




Quello che tu chiami "disciplina" è discriminazione!



chi studia e si battezza per essere un TdG è come chi studia e poi prende la patente. Entrambi sanno che ci sono delle regole da rispettare, altrimenti scatta la multa (esempio banale, ma dovrebbe far riflettere!)

quando becchi una multa come mai non gridi alla discriminazione? Mi spieghi?



Credimi, Gaetano, non voglio rispondere a questa tuo ultimo pensiero per rispetto della Bibbia e dell'insegnamento del Cristo, che tu vedi vestito da vigile con il fischietto.

E' vergognoso ridicolizzare in questo modo le Sacre Scritture!

Evita, se puoi, di parlare con il sottoscritto. Trovo insopportabili le persone banali e prive dei valori più nobili del rispetto per la vita.

Purtroppo, il tuo tipo di ignoranza è invincibile.

Se mi dai il tuo indirizzo, ti spedisco un fischietto che potrai usare ogni volta che vuoi "multare" qualcuno.

Che Dio mi trattenga!!!!

Pino Lupo

[SM=g7304]




pyccolo
00lunedì 20 aprile 2009 22:02
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Seabiscuit, 20/04/2009 21.30:




Quello che tu chiami "disciplina" è discriminazione!



chi studia e si battezza per essere un TdG è come chi studia e poi prende la patente. Entrambi sanno che ci sono delle regole da rispettare, altrimenti scatta la multa (esempio banale, ma dovrebbe far riflettere!)

quando becchi una multa come mai non gridi alla discriminazione? Mi spieghi?



E' già stato fatto questo paragone.

L'analogia non regge, caro See.

Difatti, chi è l'autorictas nei due esempi?

Nel caso della multa ti risulta che, pagata o non pagata, il reato implichi discriminazione perenne o che sia richiesto al trasgressore una sorta di pentimento?

Nei due casi chi ha formulato le regole?
Tu sai che i cittadini sono lo Stato e lo Stato è composto da cittadini. Le regole sono regole fra cittadini, regole condivise, scritte su di un codice. Sono soggette ad interpretazioni e, all'interpretazione, è chiamato lo stesso eventuale reo cittadino, che ha diritto di pronunciarsi e far valere le sue spiegazioni e le sue ragioni ... ha diritto di difesa, PARI al diritto di chi fa valere l'offesa. La difesa non è mai subalterna all'offesa e, nella peggiore delle ipotesi, sono garantiti i suoi sacrosanti diritti umani fondamentali. Nessuno lo priverà del saluto e della facoltà di cenare con amici cittadini. Nessuno gli toglierà il diritto di replica e di cimentarsi in discussioni per mutare le norme che ritiene inadatte, o di farsi promotore di iniziative per mettere in luce la carenza dello Stato.
Nessuno ha diritto di appropriarsi della sua esistenza e vietare al resto degli altri ogni contatto con lui.
Come vedi ci va uno sforzo immane per concepire qualche accostamento.

Dove ce lo vedi, dunque, il paragone?

Mi auguro invece che le indicazioni fornite da Maccarone trovino spazio e conferma, onde rendere più umane, gratificanti e condivisibili, per gli stessi credenti che continuano a ritenersi fedeli, i provvedimenti di chiarimento sul da farsi con chi rinuncia alla sua posizione di credente o con chi, pur non rinunciando, trovi in esse maggiore umanità e senso della dignità, umana da un lato e cristiana dall'altra.
Che ogni provvedimento sia visto come il ceffone, un tempo condiviso, ma oggi ritenuto attentato alla dignità del bimbo ed alla sua statura umana futura. Non per nulla è stato istituito il telefono azzurro.

Ciao [SM=g7348]

Pyccolo












Seabiscuit
00lunedì 20 aprile 2009 22:26
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:



E' già stato fatto questo paragone.

L'analogia non regge, caro See.



caro Pyccolo,

mi tocca pagare i diritti d'autore allora...pensavo di avere l'esclusiva su questa
[SM=g27993]

a parte gli scherzi, ho pure scritto che era un esempio banale che, non voleva di certo paragonare le due cose e metterli sullo stesso piano. L'intento era di far capire che, si sa fin dal inizio cosa comporta essere un TdG. Nessuno può dirti, NON LO SAPEVO che avrei potuto subire un certo tratamento se ad un certo punto inizio a cambiare idea o se non mi pento di un peccato commesso. Quando ci si dedica come TdG è una solenne promessa fatta a Geova Dio e questo non è di poco conto.



parliamonepino
00lunedì 20 aprile 2009 22:35
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Seabiscuit, 20/04/2009 22.26:




E' già stato fatto questo paragone.

L'analogia non regge, caro See.



caro Pyccolo,

mi tocca pagare i diritti d'autore allora...pensavo di avere l'esclusiva su questa
[SM=g27993]

a parte gli scherzi, ho pure scritto che era un esempio banale che, non voleva di certo paragonare le due cose e metterli sullo stesso piano. L'intento era di far capire che, si sa fin dal inizio cosa comporta essere un TdG. Nessuno può dirti, NON LO SAPEVO che avrei potuto subire un certo tratamento se ad un certo punto inizio a cambiare idea o se non mi pento di un peccato commesso. Quando ci si dedica come TdG è una solenne promessa fatta a Geova Dio e questo non è di poco conto.





Tu hai violato la "solenne promessa fatta a Geova Dio", perchè non ti sei accertato su che cosa ha insegnato Gesù Cristo sull'amore verso il prossimo. Ti sei specializzato nella condanna, nella disciplina e nel giudizio.
Sai solo scagliare "pietre", quando anche tu sei un peccatore come tutti gli uomini.....

Saluti
Pino Lupo




Seabiscuit
00lunedì 20 aprile 2009 22:53
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
parliamonepino, 20.04.2009 22:35:



Tu hai violato la "solenne promessa fatta a Geova Dio", perchè non ti sei accertato su che cosa ha insegnato Gesù Cristo sull'amore verso il prossimo. Ti sei specializzato nella condanna, nella disciplina e nel giudizio.
Sai solo scagliare "pietre", quando anche tu sei un peccatore come tutti gli uomini.....

Saluti
Pino Lupo




Pino, sono proprio l'ultima persona a cui puoi fare queste prediche, proprio per il percorso di vita che ho avuto sia dentro che fuori l'organizazione.

Sono fra le prime file di peccatori, ma sono anche il primo a non dare ad altri la colpa delle mie azioni!


Amministrazione Forum.
00lunedì 20 aprile 2009 23:17

Prego caldamente di lasciare fuori da questa discussione le chiacchiere fuori tema e a carattere personale.

Grazie
parliamonepino
00martedì 21 aprile 2009 08:42
Re:
Amministrazione Forum., 20/04/2009 23.17:


Prego caldamente di lasciare fuori da questa discussione le chiacchiere fuori tema e a carattere personale.

Grazie



Stiamo parlando fra persone non fra entità!

E' normale che se qualcuno dica delle "stupidaggini", non si può rimanere sul vago.

Questo tipo di esortazioni, non servono, per il semplice motivo che Seabiscuit, con la sua ultima risposta, è entrato nel "vivo" del tema.

Si vede che non hai studiato la "risonanza creativa della comunicazione".

Se non hai niente da dire, lascia fare, o introduci la tua "autorità", quando è veramente "utile".

Saluti
Pino Lupo




parliamonepino
00martedì 21 aprile 2009 08:50
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Seabiscuit, 20/04/2009 22.53:



Pino, sono proprio l'ultima persona a cui puoi fare queste prediche, proprio per il percorso di vita che ho avuto sia dentro che fuori l'organizazione.

Sono fra le prime file di peccatori, ma sono anche il primo a non dare ad altri la colpa delle mie azioni!





Allora, caro Gaetano, rileggiti e collegalo con quanto hai scritto fino ad ora sul "saluto ai disassociati".

C'è qualcosa che non va con l'atteggiamento riservato ai disassociati. Non si tratta di un "pettegolezzo", o di qualche sparuta esperienza, stiamo parlando di migliaia di persone.

Cercare di sminuire, quando esiste un "mondo sommerso" di persone in difficoltà, non serve a nulla. Fare esempi di una banalità che, oltre a non rispecchiare le Scritture, sono privi di significato didattico, non serve.

Se non sai cosa dire, lascia parlare chi ha esperienza e prove. Gli esempi e le teorie lasciamole da parte.

Un abbraccio
Pino Lupo




Amministrazione Forum.
00martedì 21 aprile 2009 08:54
Re: Re:
parliamonepino, 21/04/2009 8.42:



Stiamo parlando fra persone non fra entità!

E' normale che se qualcuno dica delle "stupidaggini", non si può rimanere sul vago.

Questo tipo di esortazioni, non servono, per il semplice motivo che Seabiscuit, con la sua ultima risposta, è entrato nel "vivo" del tema.

Si vede che non hai studiato la "risonanza creativa della comunicazione".

Se non hai niente da dire, lascia fare, o introduci la tua "autorità", quando è veramente "utile".

Saluti
Pino Lupo




Mi riferivo al botta e risposta fra Axelrose e Seabiscuit.
parliamonepino
00martedì 21 aprile 2009 08:56
Re: Re: Re:
Amministrazione Forum., 21/04/2009 8.54:



Mi riferivo al botta e risposta fra Axelrose e Seabiscuit.



Scusa!

Pino Lupo




Amministrazione Forum.
00martedì 21 aprile 2009 09:12
Re: Re: Re: Re:
parliamonepino, 21/04/2009 8.56:



Scusa!

Pino Lupo








[SM=g7294]
Seabiscuit
00martedì 21 aprile 2009 09:46
Re: Re: Re:
Amministrazione Forum., 21.04.2009 08:54:



Mi riferivo al botta e risposta fra Axelrose e Seabiscuit.




i'm sorry [SM=g27995]
Amministrazione Forum.
00martedì 21 aprile 2009 09:49
Re: Re: Re: Re:
Seabiscuit, 21/04/2009 9.46:




i'm sorry [SM=g27995]




[SM=g7309]
(Gladio)
00martedì 21 aprile 2009 10:14
Qui mi pare che ci si stà perdendo e impantanando in mille discorsi che generano più confusione che chiarezza.

Mi sembra di capire che tra chi non la pensa come i tdg sul provvedimento della disassociazione non ci sia ostilità tanto sul provvedimento stesso di espulsione dalla congregazione perchè ritenuto leggittimo secondo i canoni del movimento quanto sulla modalità di trattamento riservato al dopo.......nel senso che, si fà per dire,..........quella forma di disciplina dura nel tempo,sparisce se rientri nei tdg.....ti segue tutta la vita se ne stai fuori.
Giusto?

Mi spiace anche molto che i toni si siano un pò riscaldati e invito tutti ,mè compreso,alla calma.

Si asserisce che le persone espulse vivano una condizione di disagio sociale,che perdono gli amici ,gli affetti,i punti di riferimento e si rimarca quanto sia crudele,a parer vostro ovviamente,questo tipo di condotta.

Io non credo che tutti i cattolici facciano sesso solo con l'intenzione di procreare visto che la chiesa dice che l'atto è lecito solo per il concepimento.(conosco tdg che agiscono in modo diverso non tanto perchè non credono nella leicità dell'espulsione ma per paura dell'uomo ,si per timore di non saper gestire la cosa e quindi piuttosto che creare situazioni che emotivamente non sanno gestire allargano le maglie)

Cerchiamo di capirci..........quando una persona è disassociata e togliamo i casi di immoralità sfacciata e perpetuata dove credo che non guardarli in faccia,altro che saluto, sia davvero il minimo

Per quei casi diciamo di opinione che per noi poi diventa apostasia
Se quando fai lo studio improvvisamente lo interrompi perchè quello che studi non ti piace o non lo condividi e molli tutto l'atteggiamento del tdg verso di tè non cambia perche si suppone che tù non abbia una visione chiara di quelli che sono gli insegnamenti biblici,non ti sei battezzato e dunque non hai preso un impegno verso nessuno.

Se una persona si battezza,stà a significare che accetta in toto tutti gli insegnamenti di quel credo ne condivide i valori e le scelte.

Se domani per motivo x decidi di remare contro quelle disposizioni che precedentemente hai accettato in maniera consapevole e libera perchè gridare allo scandalo se ,applicando una norma biblica ,noi non rivolgiamo più il saluto alla stessa persona?

Le scritture che quà dentro asseriamo pomposamente di conoscere tutti e che citiamo molto poco(forse per non perderci in diatribe teologiche che spaventano un pò tutti)descrivono colui che abbandona la fede come una persona meschina,come una pietra d'inciampo e per questo si dà disposizioni di espellerlo perchè la cosa è considerata grave.

Adesso che qualcuno cerchi di coprire o alleggerire questi compotamenti svuotandone il significato e coprendoli dalla misericordia di Nostro signore Gesù Cristo francamente non lo capisco.

Ma prima di continuare a spiegarmi io ho una vera difficoltà a raffrontarmi con queste persone perchè non capiscoe questo è un mio limite evidente cosa significa per loro in ambito cristiano la parola riprensione o disciplina

Vorrei capire fin dove per queste persone può arrivare la disciplina e in che misura e forma và impartita nei casi di palese gravità.

Aiutatemi a capirvi........che forse riesco a farmi capire pure io meglio

Ps:ovviamente il discorso sviluppatelo facendo uso del manuale
visto che siamo su un forum cristiano.
Grazie.
Amministrazione Forum.
00martedì 21 aprile 2009 10:25
La risposta è semplice: non sono d'accordo sulle nostre scelte/regole e ne vogliono imporre delle altre. Cioè si vogliono sostituire al corpo direttivo.
Ora qualcuno dirà che non è vero ed io vi faccio un esempio.

Uno che si macchia di pedofilia, voi liberali, se aveste la possibilità, non lo disassociereste, lo lapidereste alla faccia della misericordia cristiana.

Un terrorista che fa una strage, lo tagliereste a pezzi alla faccia della misericordia divina.

O la mostriamo a tutti questa misericordia o si stabiliscono delle regole. Nel frattempo, noi le abbiamo già e le applichiamo.
Luteranamanier
00martedì 21 aprile 2009 11:49
Re:
(Gladio), 21/04/2009 10.14:



Se una persona si battezza,stà a significare che accetta in toto tutti gli insegnamenti di quel credo ne condivide i valori e le scelte.

Se domani per motivo x decidi di remare contro quelle disposizioni che precedentemente hai accettato in maniera consapevole e libera perchè gridare allo scandalo se ,applicando una norma biblica ,noi non rivolgiamo più il saluto alla stessa persona?




Perché primo per il semplice motivo che questo provvedimento non è biblicamente parlando applicabile a tutti i dissociati/disassociati, secondo perché questo provvedimento diventa strumento per il ricatto morale cioè tu caro gladio mi devi dire secondo te quanti tdG restano a causa di questo provvedimento dei tdG pur non essendo più convinti di molte dottrine della WTS?
E quante persone che escano dal movimento e rientrano lo fanno soltanto per questo motivo?
Io per esempio e già te l'ho detto non ho avuto particolari problemi nel dire addio alla cctdG perché avevo sempre (ignorando il consiglio del CD) coltivate amicizie fuori della congrea nessuno dei miei famigliari ha aderito alla religione dei tdG e allora anche se non è stato una decisione facile non ho incontrato particolari difficoltà una volta uscita fuori sennon il fatto di vedere quasi tutti i giorni ( vivo in un paesino) qualche ex-fratello passandomi davanti e far finta di nn vedermi e credimi nn è affatto una bella cosa, una cosa è di sapere cosa ti aspetta se dovessi lasciare la cctdg una cosa è di sentirla sulla propria pelle.
Ma immaginiamoci il caso se io nn avessi coltivate amicizie fuori della congrea e tutta la mia famiglia avesse aderito alla cctdG allora la cosa secondo sarebbe stata diversa?
Ma quale scandalo hai ragione, mio marito avrebbe continuato soltanto i normali rapporti coniugali quelli spirituali sarebbero stato diventato un totale tabu , mio figlio se fosse stato una persona spirituale una volta lasciato casa mi avrebbe detto cara mamma sai finché tu nn ti penti ( pentirsi poi di che cosa se uno nn condivide più l'insegnamento watchtoweriano) e meglio che io e te ci limitiamo a dei contatti strettamente necessarii quindi nn mi chiamare più al telefono soltanto per sapere come sto, la stessa cosa avrebbe fatto mia madre da tdG spirituale mia cugina mia nonna e compagnia bella, niente scandalo allora tanto chi se ne frega...se tutti i legami famigliari si ridocono allo strettamente necessario.
Ma fammi un piacere per favore...




Bye
Veronika


F.Delemme
00martedì 21 aprile 2009 15:14
Re: Re:
Luteranamanier, 21/04/2009 11.49

Perché primo per il semplice motivo che questo provvedimento non è biblicamente parlando applicabile a tutti i dissociati/disassociati,

Le indicazioni bibliche sono chiare, "Rimuovere l'uomo malvagio"; "Espellere quelli chiamati fratelli e che non portano l'insegnamento di Cristo"; "Non mangiare con gli apostati"; "Non parlare con gli anticristi".
Il provvedimento della disassociazione si applica a questo tipo di persone.


secondo perché questo provvedimento diventa strumento per il ricatto morale

Queste sono considerazioni puerili. Se una persona persiste nel praticare cose non in armonia ai principi biblici, l'espulsione è un bene per la Congregazione e per il peccatore.
Si tratta di norme bibliche e non di ricatti.
Chi ricattava Giovanni e chi Paolo?


cioè tu caro gladio mi devi dire secondo te quanti tdG restano a causa di questo provvedimento dei tdG pur non essendo più convinti di molte dottrine della WTS?

Le statistiche non dimostrano nulla per il semplice motivo che non si possono fare. Chi non condivide qualche aspetto della nostra dottrina ed è sincero, non subisce nessuna disciplina. Non è obbligato a credere tutto quello che il nostro corpo direttivo emana.
Chi crea divisioni e mette a repentaglio l'unità della Congregazione, allora si scontra con la Legge divina.
Io personalmente non condivido alcune regole del corpo direttivo. Non mi metto a belligerare, ma aspetto. Pensandoci bene, chi mi dice che quello che non condivido sia sbagliato? E se fossi io dalla parte del torto?


E quante persone che escano dal movimento e rientrano lo fanno soltanto per questo motivo?

Io ho scelto questa religione perché corrispondeva e corrisponde a dei canoni ben precisi e perché soddisfaceva e soddisfa le mie esigenze spirituali. Chi ritorna e lo fa solo per ipocrisia, prima o poi uscirà fuori definitivamente.

Io per esempio e già te l'ho detto non ho avuto particolari problemi nel dire addio alla cctdG perché avevo sempre (ignorando il consiglio del CD) coltivate amicizie fuori della congrea nessuno dei miei famigliari ha aderito alla religione dei tdG e allora anche se non è stato una decisione facile non ho incontrato particolari difficoltà una volta uscita fuori sennon il fatto di vedere quasi tutti i giorni ( vivo in un paesino) qualche ex-fratello passandomi davanti e far finta di nn vedermi e credimi nn è affatto una bella cosa, una cosa è di sapere cosa ti aspetta se dovessi lasciare la cctdg una cosa è di sentirla sulla propria pelle.

Se hai fatto quella scelta sapevi a cosa andavi incontro. Io la vedo da un altro punto di vista e mi metto nei panni di quei fratelli delusi dalle tue scelte. Loro rispettano le tue scelte, rispetta anche le loro.

Ma immaginiamoci il caso se io nn avessi coltivate amicizie fuori della congrea e tutta la mia famiglia avesse aderito alla cctdG allora la cosa secondo sarebbe stata diversa?

Chissà cosa sarebbe successo se non ci fosse stato il peccato originale. Chissà cosa sarebbe successo se satana non si fosse ribellato. Tutti hanno fatto delle scelte libere e tutti si piangano le conseguenze.

Ma quale scandalo hai ragione, mio marito avrebbe continuato soltanto i normali rapporti coniugali quelli spirituali sarebbero stato diventato un totale tabu , mio figlio se fosse stato una persona spirituale una volta lasciato casa mi avrebbe detto cara mamma sai finché tu nn ti penti ( pentirsi poi di che cosa se uno nn condivide più l'insegnamento watchtoweriano) e meglio che io e te ci limitiamo a dei contatti strettamente necessarii quindi nn mi chiamare più al telefono soltanto per sapere come sto, la stessa cosa avrebbe fatto mia madre da tdG spirituale mia cugina mia nonna e compagnia bella, niente scandalo allora tanto chi se ne frega...se tutti i legami famigliari si ridocono allo strettamente necessario.
Ma fammi un piacere per favore...

Questo è qualunquismo. Tu vuoi la botte piena e la moglie ubriaca. La Bibbia stabilisce delle norme che devono essere rispettate. Alcune regole non si applicano in toto ma hanno bisogno di essere sviluppate. Le informazioni riportate nelle nostre pubblicazioni servono a questo.
Il buon senso, il raziocinio, l'equilibrio e la certezza di fare la volontà di Dio, daranno le risposte.






pyccolo
00martedì 21 aprile 2009 15:35
Re:

(Gladio), 21/04/2009 10.14

Mi sembra di capire che tra chi non la pensa come i tdg sul provvedimento della disassociazione non ci sia ostilità tanto sul provvedimento stesso di espulsione dalla congregazione perchè ritenuto leggittimo secondo i canoni del movimento quanto sulla modalità di trattamento riservato al dopo.......nel senso che, si fà per dire,..........quella forma di disciplina dura nel tempo,sparisce se rientri nei tdg.....ti segue tutta la vita se ne stai fuori.
Giusto?



C'è sicuramente della confusione, dovuta a svariate ragioni.
Non per nulla ho fatto cenno al difetto di coerenza di alcuni postatori.
Prima di parlare di scomunica bisognerebbe parlare dei padri della chiesa e dei cosiddetti padri apostolici, come dire che bisognerebbe dare senso, voce e responsabilità a quel vasto movimento, dei primi secoli di cristianesimo, che Eusebio di Cesarea definì bonariamente
"pia frode".
Bisognerebbe parlare di testi autografi e di copie di copie di presunti testi autografi risalenti ai primi 100 anni del cristianesimo.
Bisognerebbe parlare dei molteplici primi movimenti cristiani e del tentarivo i ciascuno di definire verità la propria dottrina.
Bisognerebbe parlare della numerosa letteratura circolante nell'epoca e di quando e come questa letteratura pervenne a noi.
Bisognerebbe essere d'accordo quantomeno sul fatto che quella letteratura è giunta a noi non senza molteplici manomissioni d'ogni tipo, nonchè di omissioni, aggiunte, interpolazioni, manipolazioni, falsificazioni e quant'altro.
Se si prende, come si costuma in genere, con poca serietà tutto questo e si attribuisce alla fede la soluzione di ogni contraffazione e falsificazione emerse durante il corso dei secoli su ogni tipo di testo dell'epoca, allora forse non c'è intenzione di risolvere o di andare da nessuna parte.
Se ci troviamo difronte al fanatismo religioso e al dogmatismo che prende tutto per oro colato, allora non può esserci che la resa ...
è, per fare un esempio, inutile parlare contro l'antiumanitarietà della legge della sharia se ad essa si attribuisce la volontà divina.
Se invece si è disponibili a dialogare sui fatti concreti, credo che non sarà difficile giungere quantomeno ad una visione meno drammatica d'una pratica qual dimostra essere la scomunica.


Si asserisce che le persone espulse vivano una condizione di disagio sociale,che perdono gli amici ,gli affetti,i punti di riferimento e si rimarca quanto sia crudele,a parer vostro ovviamente,questo tipo di condotta.



Non "si asserisce", ma è asserito da chi ha subito e subisce quel provvedimento (in giro circolano numerosissime esperienze ... non può essere che tutto sia falsato). Se poi vuoi negare questa realtà è un altro discorso. Una cosa è certa: il trattamento non è rispettoso dei diritti umani fondamentali e della dignità degli esseri umani ... piaccia o non piaccia.



Io non credo che tutti i cattolici facciano sesso solo con l'intenzione di procreare visto che la chiesa dice che l'atto è lecito solo per il concepimento.



Neanche io lo credo, ma credo che per quei cattolici che sentono interiormente di venir meno al loro dovere di cristiani inizi un pericoloso processo interiore di vera conflittualità fra ciò che la chiesa ritiene sia giusto e ciò che essi praticano contrariamente ai dettami della chiesa. Chi non è cattolico probabilmente sarà esente da queste problematiche.



Cerchiamo di capirci..........quando una persona è disassociata e togliamo i casi di immoralità sfacciata e perpetuata dove credo che non guardarli in faccia,altro che saluto, sia davvero il minimo



Mi pare questo un grosso pregiudizio, coltivato da chi pensa di star seduto sul trono divino.
Potrei trovarti numerose scritture del VT e del NT che condannano apertamente questa tua assurda presa di posizione.
Se per ogni volta che condanni il tuo prossimo si dovesse similmente condannare ogni tuo desiderio mentale di sesso con la caduta di una ghigliottina (lo dico scherzando ovviamente [SM=g27987]) che tranciasse di 0,001 mm il cavallino bizzarro ed irrequieto, oggi di esso non ci sarebbe nemmeno l'ombra... [SM=g7405]


Per quei casi diciamo di opinione che per noi poi diventa apostasia


Magnifico ... altro che diritto alla libertà di opinione e di pensiero, di parola ... sempre e solo condanna (poveri esseri umani in mano a religiosi di questo rango)


Se una persona si battezza,stà a significare che accetta in toto tutti gli insegnamenti di quel credo ne condivide i valori e le scelte.

Se domani per motivo x decidi di remare contro quelle disposizioni che precedentemente hai accettato in maniera consapevole e libera perchè gridare allo scandalo se ,applicando una norma biblica ,noi non rivolgiamo più il saluto alla stessa persona?



Il problema è a monte.
NESSUNO ESSERE UMANO SULLA FACCIA DI QUESTA TERRA E' AUTORIZZATO AD IPOTECARE LA LIBERTÀ DI SCELTA ALTRUI, OBBLIGANDOLO ALL'OSSERVANZA DI NORME CHE, AD UN CERTO PUNTO E PER QUALUNQUE RAGIONE, NON CONDIVIDE PIU', ANCORCHE' PRECEDENTEMENTE ACCETTATE E CONDIVISE.
Credo che tu prima d'essere TdG sia stato cattolico.
Immagina cosa ti sarebbe costata, nell'ipotesi che tu vivessi ai giorni bui del cristianesimo cattolico, la tua abiura dal cattolicesimo. Ricordati di Galilei e di Giordano Bruno e di quanti come loro.
Oggi tu condanni, o non condanni, la CC per quei comportamenti selvaggi ed antiumanitari, di presunzione di titolarità e di dominio sulle coscienze altrui?
Questo modo di fare è autoritarismo esasperato, condizionamento ed in alcuni casi plagio, come quando quel condizionamentosi inibisce la facoltà di uscire da un movimento per paura del ricatto e di ritorsioni.



Le scritture che quà dentro asseriamo pomposamente di conoscere tutti e che citiamo molto poco(forse per non perderci in diatribe teologiche che spaventano un pò tutti)descrivono colui che abbandona la fede come una persona meschina,come una pietra d'inciampo e per questo si dà disposizioni di espellerlo perchè la cosa è considerata grave.



Tutto questo è da dimostrare oltre ogni dubbio, oltre, a parer mio, ad ESSERE OPINABILE. Possiamo cimentarci anche sulle scritture volendo, e questo senza tener conto delle domande poste all'inizio e che gettano un'ombra sinistra sulla pratica della scomunica ... chi la amministra si assume una grossa responsabilità, soprattutto in rapporto alle norme che regolano i diritti umani fondamentali, ma anche sulla natura incerta e dubbia delle origini di questa pratica.


Adesso che qualcuno cerchi di coprire o alleggerire questi compotamenti svuotandone il significato e coprendoli dalla misericordia di Nostro signore Gesù Cristo francamente non lo capisco.



Bisogna sfrozarsi a capirlo. C'è modo e modo di leggere ed interpretare, c'è sensibilità e sensibilità, c'è soprattutto il fatto che negli stessi vangeli non si fa un solo cenno alla questione scomunica per i cristiani.


Ma prima di continuare a spiegarmi io ho una vera difficoltà a raffrontarmi con queste persone perchè non capiscoe questo è un mio limite evidente cosa significa per loro in ambito cristiano la parola riprensione o disciplina



Lo credo bene, visto che condividi il comportamento di chi non risparmia ceffoni ai propri figli.
La disciplina per te è qualcosa da imporre, per me è qualcosa su cui persuadere con amore e pazienza.
Tu vuoi fare dei figli degli automi, ubbidienti a segnali che non si discutono. Sei per l'irregimentazione e la sharia, non per la libertà di pensiero e di scelta oltre che di coscienza, che tu invece vuoi imporre, privando dell'affetto, dell'amore, delle coccole, foss'anche per brevi periodi. E' ovvio quanto tu sia lontano dalla psicologia infantile, carissimo amico.



Vorrei capire fin dove per queste persone può arrivare la disciplina e in che misura e forma và impartita nei casi di palese gravità.

Aiutatemi a capirvi........che forse riesco a farmi capire pure io meglio



Ancora una volta ti poni al di sopra delle coscienze, quantunque trovi la scusante d'agire nel nome di Dio. Bisogna scendere da quel piedistallo.
Spero d'essere riuscito in qualche modo a spiegarmi, per metterti in condizioni di capire e non capirici. Bella poi quella del dialogo con l'"io" e "voi", altra forma di discriminazione che forse non riesci a percepire.

Un sentito saluto

Pyccolo




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