Saluto ai disassociati?

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(Mario70)
00domenica 19 aprile 2009 23:06
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:



sono un padre cattivo quando disciplino mia figlia o sono amorevole e penso al suo benessere momentaneo e futuro?
L’apostolo Paolo disse: “Veramente, nessuna disciplina al presente sembra essere gioiosa, ma dolorosa”. (Ebrei 12:11)
Quindi si, mostriamo misericordia verso i disassociati con questa disciplina, sperando che produce quel frutto eccellente.



Il figlio si disciplina certamente ma non credo che un padre possa arrivare a non parlare più con lui non credi?
C'è un limite a tutto!



si vede che non hai capito il contesto. Siamo tutti peccatori, ma non tutti siamo peccatori che si pentono. Chi non si pente di un grave peccato, merita una disciplina.

"...ti sia proprio come un uomo delle nazioni e come un esattore di tasse." (Matteo 18:15-17)



Sei tu che non hai capito il contesto i farisei accusavano Cristo proprio di questo egli mangiava e beveva con i peccatori e se li definivano tali erano evidentemente impenitenti, Cristo con questo modo di fare cerca di fargli capire che non è isolandoli che ottengono nulla e il mangiarci insieme era significativo.
Arrivare a fare "come uno delle nazioni o un esattore di tasse" cosa significava?
Non scelse Cristo proprio un esattore di tasse come apostolo?
Anche se egli avesse voluto intendere di limitare i rapporti con queste persone, credi che avesse voluto che i suoi discepoli non li dovevano neanche salutare?
I discepoli di Cristo non parlavano con i gentili o gli esattori?




imitiamo i primi cristiani che eliminavano "il vecchio lievito, affinché siate una nuova massa," (1 Cor. 5:6-8) affinchè la congregazione non venisse cotrrotta da certi elementi paragonabili al "lievito"

seguiamo il comando di Cristo espresso in Matteo 18:15-17

seguiamo quanto detto dal apostolo Paolo a Timoteo per tenere pura la congregazione.



Stai rigirando la frittata, con me questi giochetti di parole non funzionano, sono stato il primo a dirti che la disassociazione di per se è normale, quello che contesto direttamente è il vostro comportamento verso di noi.




Non sarà certo una scrittura che parla di misericordia verso i peccatori che mette all'ombra tutte le altre. Misericordia ai peccatori si mostra, ma ci si aspetta anche che si pentanto, altrimenti che misericordia meritano se insistono nella loro condotta peccaminosa?



Cristo non la pensava così e il suo esempio e le sue parole lo dimostrano, oggi non c'è una sola chiesa cristiana come nel primo secolo, ce ne sono migliaia, anche se giudicate solo la vostra come la vera chiesa e tutte le altre false, se uno sceglie di appartenere ad un'altra chiesa cristiana è liberissimo di farlo e non vedo di cosa si debba pentire.
Non è più un testimone di Geova, ma non per questo non è più un cristiano.
Una volta che per voi egli è "come uno delle nazioni" (sei tu ad avermi citato questo passo) perchè dovete andare oltre e trattarlo peggio di uno che voi chiamate "del mondo"?
Facendo così non lo state di certo trattando come trattate chi non è un testimone di Geova e lo sappiamo bene entrambi, voi con "le persone del mondo" ci mangiate insieme e ci parlate.

saluti e buona notte


(Gladio)
00domenica 19 aprile 2009 23:21
Re: Re:
parliamonepino, 19/04/2009 22.50:



Non ci penso neanche, a risponderti punto per punto!

Di fronte ad un "fascista spirituale" del tuo rango, allargo le braccia.

Che Dio abbia misericordia della tua persona, o come direbbe il Maestro: "Perdona loro perchè non sanno quello che fanno", nel tuo caso quello che "dici".

Con simpatia
Mi chiamo Pino Lupo

[SM=g7405]







E pensare CHE QUANDO VOTAVO votavo PDS coi fascisti ci facevo a botte al liceo [SM=g7405]

certo nostro Signore SPERO che abbia misericordia verso di mè.......ma a differenza sua,sig Lupo, io non la pretendo


Ricambio simpaticamente Pietro
csssstrinakria
00lunedì 20 aprile 2009 00:19
Re:
parliamonepino, 19/04/2009 13.29:

csssstrinakria scrive:


L'ostracismo non era altro che l' esilio comminato ai cittadini ritenuti pericolosi per la sicurezza dello stato senza la possibilità di offrirgli una chance. Nel caso dei testimoni di Geova, per il semplice fatto che gli espulsi vengono esortati ad assistere al culto delle comunità locali, non possono assolutamente essere tacciati di ostracismo.



Solo una precisazione:


Nell'uso corrente, ostracizzare significa escludere qualcuno dalla società o da una comunità, evitando di comunicare o addirittura di notare la persona.



paperando.forumfree.net/?t=30689550

Saluti
Pino Lupo




Nell'uso corrente, ostracizzare significa escludere qualcuno dalla società o da una comunità, evitando di comunicare o addirittura di notare la persona.

È più corretto dire che questa definizione trova riscontro in certi ambienti liberali.

Riprendendo il filo della matassa, che nel frattempo si è ingrossata, e prendendo a prestito il vecchio arcolaio o come amava chiamarlo mia nonna "'u Filaturi", è necessaria una riflessione che riporti ad una più attenta moderazione, smussando quegli spigoli che prevedibilmente sono venuti fuori.
Capisco che l'ora è tarda e la stanchezza ha già offuscato la mente di alcuni, la mia in particolar modo. Pertando, su queste tracce, mi auguro che Morfeo ci regali la serenità necessaria ad affrontare le "litis".

Buona notte.
parliamonepino
00lunedì 20 aprile 2009 07:33
Re: Re:
csssstrinakria, 20/04/2009 0.19:



Nell'uso corrente, ostracizzare significa escludere qualcuno dalla società o da una comunità, evitando di comunicare o addirittura di notare la persona.

E' più corretto dire che questa definizione trova riscontro in certi ambienti liberali.

Riprendendo il filo della matassa, che nel frattempo si è ingrossata, e prendendo a prestito il vecchio arcolaio o come amava chiamarlo mia nonna "'u Filaturi", è necessaria una riflessione che riporti ad una più attenta moderazione, smussando quegli spigoli che prevedibilmente sono venuti fuori.
Capisco che l'ora è tarda e la stanchezza ha già offuscato la mente di alcuni, la mia in particolar modo. Pertando, su queste tracce, mi auguro che Morfeo ci regali la serenità necessaria ad affrontare le "litis".

Buona notte.



Solo con il dialogo basato su un confronto di interscambio di significati si può ottenere la possibiltà di trattare un tema che, forse, può far riflettere sulle proprie posizioni, senza per questo minare la propria fede.

E' inevitale dover rivedere "certi atteggiamenti" senza per forza giustificarli con Scritture che rivelano "forzature" nella loro interpretazione.

Questo può portare ad un vantaggio "reciproco", certamente più vicino ad uno spirito cristiano.

La non disponibilità e l'assoluto "monologo" è perdente su tutti i "fronti".

Buongiorno
Pino Lupo



Seabiscuit
00lunedì 20 aprile 2009 10:51
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Sei tu che non hai capito il contesto i farisei accusavano Cristo proprio di questo egli mangiava e beveva con i peccatori e se li definivano tali erano evidentemente impenitenti, Cristo con questo modo di fare cerca di fargli capire che non è isolandoli che ottengono nulla e il mangiarci insieme era significativo.
Arrivare a fare "come uno delle nazioni o un esattore di tasse" cosa significava?




"...Non giudicate voi quelli di dentro, 13 mentre Dio giudica quelli di fuori? “Rimuovete l’[uomo] malvagio di fra voi”." (1.Cor. 5:12,13)
Anche noi TdG mangiamo con i peccatori delle nazioni. Come ho già detto, tutti siamo peccatori, ma stiamo parlando di peccatori impenitenti nella congregazione.


Non scelse Cristo proprio un esattore di tasse come apostolo??


non continuò ad esserlo


Anche se egli avesse voluto intendere di limitare i rapporti con queste persone, credi che avesse voluto che i suoi discepoli non li dovevano neanche salutare?
I discepoli di Cristo non parlavano con i gentili o gli esattori?



Gli ebrei di solito evitavano di proposito di stare in compagnia degli esattori di tasse e li consideravano dei peccatori alla pari delle meretrici. (Mt 9:11; 11:19; 21:32; Mr 2:15; Lu 5:30; 7:34) Inoltre disprezzavano gli esattori di tasse perché erano al servizio di una potenza straniera, Roma, e in stretto contatto con gentili “impuri”. Quindi trattare un “fratello” che aveva mostrato d’essere un peccatore impenitente come un “esattore di tasse” significava evitarne volutamente la compagnia. — Mt 18:15-17.
(it-1 843)



(Mario70)
00lunedì 20 aprile 2009 10:58
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:


stiamo parlando di peccatori impenitenti nella congregazione.
"...Non giudicate voi quelli di dentro, 13 mentre Dio giudica quelli di fuori? “Rimuovete l’[uomo] malvagio di fra voi”." (1.Cor. 5:12,13)
Anche noi TdG mangiamo con i peccatori delle nazioni. Come ho già detto, tutti siamo peccatori.



Ed infatti all'epoca i fratelli di Cristo erano gli ebrei, non avendo costituito ancora alcuna chiesa, il suo modo di comportarsi con loro è l'esempio che la ftura congregazuione avrebbe dovuto seguire.



non continuò ad esserlo.



Dove è scritto che Matteo non fu mai più un esattore?




Gli ebrei di solito evitavano di proposito di stare in compagnia degli esattori di tasse e li consideravano dei peccatori alla pari delle meretrici. (Mt 9:11; 11:19; 21:32; Mr 2:15; Lu 5:30; 7:34) Inoltre disprezzavano gli esattori di tasse perché erano al servizio di una potenza straniera, Roma, e in stretto contatto con gentili “impuri”. Quindi trattare un “fratello” che aveva mostrato d’essere un peccatore impenitente come un “esattore di tasse” significava evitarne volutamente la compagnia. — Mt 18:15-17.
(it-1 843)



Appunto Cristo andò contro corrente parlando con loro e cenandoci insieme, proprio per distruggere questo modo di pensare, ma a quanto pare non l'avete ancora compreso.

saluti

csssstrinakria
00lunedì 20 aprile 2009 11:01
Re: Re: Re:
93185879=parliamonepino, 20/04/2009 7.33

Solo con il dialogo basato su un confronto di interscambio di significati si può ottenere la possibiltà di trattare un tema che, forse, può far riflettere sulle proprie posizioni, senza per questo minare la propria fede.

Dando vita a questa discussione, Filippo non ha chiesto altro. Ha dato l'imput affinché si aprisse un tavolo di discussione.

E' inevitale dover rivedere "certi atteggiamenti" senza per forza giustificarli con Scritture che rivelano "forzature" nella loro interpretazione.

Noi, come forum, non possiamo rivedere le dottrine o le scelte religiose che competono al nostro direttivo (At 15:22, 28, 29; 1 Tim. 3:1-10, 12, 13; 5:22; Tito 1:5-9). Stiamo solo confrontandoci.
Da una parte noi e le nostre scelte che riteniamo saldamente ancorate alle Sacre Scritture e dall'altra parte persone con idee diverse.
La forzatura non la vedo, come non vedo nessun motivo logico a fare polemica. Se i versetti su cui basiamo le nostre scelte odierne si prestano all'interpretazione, allora ognuno è libero di scegliere quella che ritiene più vicina all'insegnamento cristiano. Salvo poi, ricredersi e fare una scelta diversa, alla luce di nuove prove e studi approfonditi sull'argomento.


Questo può portare ad un vantaggio "reciproco", certamente più vicino ad uno spirito cristiano.

Siccome la "Pietra di Paragone" è Cristo, tutte le nostre scelte confrontiamole con i suoi insegnamenti e non con un semplice episodio.
Il pericolo di una scelta così fragile, ci farà vedere un Dio assassino perché in un'occasione mise a morte alcune persone; Cristo un intollerante perché buttò fuori dal tempio i cambia monete; Pietro un reazionario perché tagliò l'orecchio a Malco.
Non si può disquisire sulla costruzione di un appartamento avendo in mano solo un interruttore della luce elettrica. Più elementi ci aiuteranno a determinare singoli avvenimenti in un contesto generale e far luce, ontologicamente parlando sui personaggi implicati.


La non disponibilità e l'assoluto "monologo" è perdente su tutti i "fronti".

Rispondere a delle affermazioni "diverse dalle nostre" non può considerarsi un monologo. Qui, semmai, stiamo presentando le nostre idee e tutti hanno lo spazio che vogliono nel farlo.
Non stiamo obbligando nessuno a fare le nostre scelte, ma credo che in un dialogo costruttivo sia doveroso dare spazio anche alle nostre scelte.







csssstrinakria
00lunedì 20 aprile 2009 11:13


Si presume da quanto scritto nella Bibbia che Matteo abbandonasse il suo lavoro:

"Or dopo queste cose egli uscì e, visto un esattore di tasse di nome Levi che sedeva nell’ufficio delle tasse, gli disse: “Sii mio seguace”. Ed egli, lasciandosi dietro ogni cosa, si alzò e lo seguì."

Seabiscuit
00lunedì 20 aprile 2009 11:34
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:


Gli ebrei di solito evitavano di proposito di stare in compagnia degli esattori di tasse e li consideravano dei peccatori alla pari delle meretrici. (Mt 9:11; 11:19; 21:32; Mr 2:15; Lu 5:30; 7:34) Inoltre disprezzavano gli esattori di tasse perché erano al servizio di una potenza straniera, Roma, e in stretto contatto con gentili “impuri”. Quindi trattare un “fratello” che aveva mostrato d’essere un peccatore impenitente come un “esattore di tasse” significava evitarne volutamente la compagnia. — Mt 18:15-17.
(it-1 843)




Appunto Cristo andò contro corrente parlando con loro e cenandoci insieme, proprio per distruggere questo modo di pensare, ma a quanto pare non l'avete ancora compreso.

saluti



fai finta di non capire? A che motivo Gesù disse: "Se egli non ascolta neanche la congregazione, ti sia proprio come un uomo delle nazioni e come un esattore di tasse." se poi voleva distruggere quel modo di pensare?

ma perfavore siamo seri !

(Mario70)
00lunedì 20 aprile 2009 11:55
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Seabiscuit, 4/20/2009 11:34 AM:



Gli ebrei di solito evitavano di proposito di stare in compagnia degli esattori di tasse e li consideravano dei peccatori alla pari delle meretrici. (Mt 9:11; 11:19; 21:32; Mr 2:15; Lu 5:30; 7:34) Inoltre disprezzavano gli esattori di tasse perché erano al servizio di una potenza straniera, Roma, e in stretto contatto con gentili “impuri”. Quindi trattare un “fratello” che aveva mostrato d’essere un peccatore impenitente come un “esattore di tasse” significava evitarne volutamente la compagnia. — Mt 18:15-17.
(it-1 843)




Appunto Cristo andò contro corrente parlando con loro e cenandoci insieme, proprio per distruggere questo modo di pensare, ma a quanto pare non l'avete ancora compreso.

saluti



fai finta di non capire? A che motivo Gesù disse: "Se egli non ascolta neanche la congregazione, ti sia proprio come un uomo delle nazioni e come un esattore di tasse." se poi voleva distruggere quel modo di pensare?

ma perfavore siamo seri !





Quel passo di matteo è evidentemente posteriore allo scritto, la chiesa ancora non c'era, tutta la critica neotestasmetaria se ne è accorta tranne voi, ma non posso pretendere tanto, facendo finta che quelle parole le disse comunque Gesù, ti chiedo come va interpretato quel passo alla luce del suo comportammento con gli esattori e i gentili.


Probabilmente Mario ha letto pochi commentari biblici. Girolamo, nel suo commento a Matteo 18:15-17 non dice affatto che non sia stato scritto dall'evangelista Matteo. In un suo commento dice queste testuali parole: "La frase: Sia per te come un gentile e un pubblicano, significa: Merita maggior disprezzo chi, sotto il nome di cristiano, agisce da non cristiano, di coloro che apertamente dichiarano di essere pagani. Questo, Mario non l'ha letto. 🙃
Anche Agostino nei "Discorsi" 82:4,7 fa riferimento ai gentili e i pagani senza affermare che lo scritto di Matteo non provenisse dalle sue mani.
Amministrazione Forum.
00lunedì 20 aprile 2009 12:02
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
(Mario70), 20/04/2009 11.55:




Quel passo di matteo è evidentemente posteriore allo scritto, la chiesa ancora non c'era, tutta la critica neotestasmetaria se ne è accorta tranne voi, ma non posso pretendere tanto, facendo finta che quelle parole le disse comunque Gesù, ti chiedo come va interpretato quel passo alla luce del suo comportammento con gli esattori e i gentili.





Ho la vaga impressione che Pino Lupo aveva ragione nell'affermare che quì si fanno solo mologhi.
Ora abbiamo TUTTA LA CRITICA NEOTESTAMENTARIA che stabilisce e detta legge. Sarebbe interessante sapere a quale religione appartengano questi neotestamentari.
Seabiscuit
00lunedì 20 aprile 2009 12:07
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
(Mario70), 20.04.2009 11:55:




Quel passo di matteo è evidentemente posteriore allo scritto, la chiesa ancora non c'era, tutta la critica neotestasmetaria se ne è accorta tranne voi, ma non posso pretendere tanto, facendo finta che quelle parole le disse comunque Gesù, ti chiedo come va interpretato quel passo alla luce del suo comportammento con gli esattori e i gentili.





ma in sala riscaldavi solo la sedia?

ti ripeto che anche noi oggi mangiamo e beviamo con persone del mondo, con peccatori, così come lo fece Gesù. Gesù sta dicendo come trattare chi non ascolta la congregazione, cioè di trattarli come loro a quel tempo trattavano gli esattori. Non sta dicendo che sia giusto trattare gli esattori così, infatti Gesù come noi oggi non li trattiamo così (i peccatori in generale), ma che sia giusto trattare chi non ascolta la congregazione allo stesso modo come trattavano gli esattori.



(Mario70)
00lunedì 20 aprile 2009 12:31
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Seabiscuit, 4/20/2009 12:07 PM:



ma in sala riscaldavi solo la sedia?

ti ripeto che anche noi oggi mangiamo e beviamo con persone del mondo, con peccatori, così come lo fece Gesù. Gesù sta dicendo come trattare chi non ascolta la congregazione, cioè di trattarli come loro a quel tempo trattavano gli esattori. Non sta dicendo che sia giusto trattare gli esattori così, infatti Gesù come noi oggi non li trattiamo così (i peccatori in generale), ma che sia giusto trattare chi non ascolta la congregazione allo stesso modo come trattavano gli esattori.







I commenti personali te li puoi pure risparmiare, vedo che non arrivi a comprendere dove ti voglio far arrivare, spero che qualcun altro sia più perspicace di te.

saluti
Seabiscuit
00lunedì 20 aprile 2009 12:38
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
(Mario70), 20.04.2009 12:31:




I commenti personali te li puoi pure risparmiare, vedo che non arrivi a comprendere dove ti voglio far arrivare, spero che qualcun altro sia più perspicace di te.

saluti




adios [SM=g27988]
Amministrazione Forum.
00lunedì 20 aprile 2009 12:52
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
(Mario70), 20/04/2009 12.31:




I commenti personali te li puoi pure risparmiare, vedo che non arrivi a comprendere dove ti voglio far arrivare, spero che qualcun altro sia più perspicace di te.

saluti




E' giusto, i commenti personali non servono al dialogo sereno. Purtroppo Mario è sempre pronto a bacchettare gli altri ma lui si permette di fare commenti personalissimi come questo:

Quel passo di matteo è evidentemente posteriore allo scritto, la chiesa ancora non c'era, tutta la critica neotestasmetaria se ne è accorta tranne voi, ma non posso pretendere tanto.

Non pretendere, noi siamo duri di comprendonio, o come forse pensi, SENZA CERVELLO.

Naturalmente i tuoi non sono commenti personali ma perle di saggezza....
(Mario70)
00lunedì 20 aprile 2009 13:03
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Amministrazione Forum., 4/20/2009 12:52 PM:




E' giusto, i commenti personali non servono al dialogo sereno. Purtroppo Mario è sempre pronto a bacchettare gli altri ma lui si permette di fare commenti personalissimi come questo:

Quel passo di matteo è evidentemente posteriore allo scritto, la chiesa ancora non c'era, tutta la critica neotestasmetaria se ne è accorta tranne voi, ma non posso pretendere tanto.

Non pretendere, noi siamo duri di comprendonio, o come forse pensi, SENZA CERVELLO.

Naturalmente i tuoi non sono commenti personali ma perle di saggezza....




Quel commento è realistico in quanto so bene che non accettate un certo tipo di critica neotestamentaria, più che una critica è un dato di fatto, a meno che in questi 10 anni da che non sono piu con voi avete cambiato intendimento al riguardo, ma non mi risulta.
saluti

P.S. per quanto mi riguarda non ho mai detto che siete senza cervello, ricordati che tra voi c'è mia madre, quindi non mettermi in bocca parole che non ho mai usato.
csssstrinakria
00lunedì 20 aprile 2009 13:13
(Mario70), 20/04/2009 11.55:




Quel passo di matteo è evidentemente posteriore allo scritto, la chiesa ancora non c'era, tutta la critica neotestasmetaria se ne è accorta tranne voi, ma non posso pretendere tanto, facendo finta che quelle parole le disse comunque Gesù, ti chiedo come va interpretato quel passo alla luce del suo comportammento con gli esattori e i gentili.






Considero interessante questa affermazione.
Un esegeta di fama mondiale, sui suoi scritti si sono preparati molti studenti universitari presentando tesi eccellenti, Wolfang Schrage, è spesso criticato dagli studiosi e teologi cattolici più per partito preso che per gli studi approfonditi.
Questo ne è un esempio su uno studio sul significato di Ekklêsia nel I secolo:
"Nella LXX il termine ha circa cento ricorrenze e nella maggior parte dei casi ha un senso piuttosto preciso, di assemblea con carattere liturgico e istituzionale, convocata da Dio, con poteri decisionali. Ekklêsia ha il suo corrispondente ebraico in qahal, anche se talvolta
qahal viene tradotto anche con synagôgê che, di per sé, rende però un altro termine ebraico che significa adunanza: il termine ‘edah. Sia qahal che ‘edah hanno comunque una sufficiente compattezza semantica, nel senso che ambedue hanno per lo più un significato religioso-cultuale (un testo significativo è 1 Re 8,14.22.55.65). Si tratta dell’ekklesia kyriou, definizione che corrisponde all’ebraico qehal Jhwh, la comunità di Jahwh. Pertanto, la tesi di Schrage che il termine ekklesia derivi dall’ellenismo - e non dalla coscienza della comunità cristiana primitiva di essere in rapporto con il popolo di Dio testimoniato nel Primo Testamento - non è accettabile.

Il neretto evidenziato è mio.

Prima di citare i critici a sostegno di una tesi e gli studiosi di fama mondiale, io ci penserei due volte.

Amministrazione Forum.
00lunedì 20 aprile 2009 13:22
(Mario70), 20/04/2009 13.03:




Quel commento è realistico in quanto so bene che non accettate un certo tipo di critica neotestamentaria, più che una critica è un dato di fatto, a meno che in questi 10 anni da che non sono piu con voi avete cambiato intendimento al riguardo, ma non mi risulta.
saluti

P.S. per quanto mi riguarda non ho mai detto che siete senza cervello, ricordati che tra voi c'è mia madre, quindi non mettermi in bocca parole che non ho mai usato.




Questo dimostra quanto sei prevenuto. Se fai l'analisi anche al pelo, leggi bene che ho scritto "Non pretendere, noi siamo duri di comprendonio, o come forse pensi, SENZA CERVELLO."

Se pensi che SIAMO SENZA CERVELLO, lo ripeto, fai l'analisi a tutte le tue affermazioni contro non solo le nostre scelte ma al fatto che siamo condizionati dal CD (quindi si deduce che non pensiamo col nostro cervello).
Facendo l'analisi al pelo, ti dimostro che tu lo scrivi continuamente (naturalmente con altre parole) che siamo senza cervello.


Detto fra noi... credo che ti farebbe bene una buona dose di autocritica.
(Mario70)
00lunedì 20 aprile 2009 13:32
Re:
csssstrinakria, 4/20/2009 1:13 PM:




Considero interessante questa affermazione.
Un esegeta di fama mondiale, sui suoi scritti si sono preparati molti studenti universitari presentando tesi eccellenti, Wolfang Schrage, è spesso criticato dagli studiosi e teologi cattolici più per partito preso che per gli studi approfonditi.
Questo ne è un esempio su uno studio sul significato di Ekklêsia nel I secolo:
"Nella LXX il termine ha circa cento ricorrenze e nella maggior parte dei casi ha un senso piuttosto preciso, di assemblea con carattere liturgico e istituzionale, convocata da Dio, con poteri decisionali. Ekklêsia ha il suo corrispondente ebraico in qahal, anche se talvolta
qahal viene tradotto anche con synagôgê che, di per sé, rende però un altro termine ebraico che significa adunanza: il termine ‘edah. Sia qahal che ‘edah hanno comunque una sufficiente compattezza semantica, nel senso che ambedue hanno per lo più un significato religioso-cultuale (un testo significativo è 1 Re 8,14.22.55.65). Si tratta dell’ekklesia kyriou, definizione che corrisponde all’ebraico qehal Jhwh, la comunità di Jahwh. Pertanto, la tesi di Schrage che il termine ekklesia derivi dall’ellenismo - e non dalla coscienza della comunità cristiana primitiva di essere in rapporto con il popolo di Dio testimoniato nel Primo Testamento - non è accettabile.

Il neretto evidenziato è mio.

Prima di citare i critici a sostegno di una tesi e gli studiosi di fama mondiale, io ci penserei due volte.




Guarda che stiamo parlando di due cose differenti io non ho parlato del significato del termine "chiesa" in generale, ma nello specifico di quell'unico passo che si trova in matteo, non esistendo ancora la chiesa cristiana è ovvio (secondo il parere di ogni teologo che ho studiato) che il versetto in questione è un'aggiunta da parte di uno scrittore vissuto molto tempo dopo la morte di Cristo e con Matteo non c'entrava nulla, quando la chiesa di Cristo era gia bella che formata.
Questo modo di fare non è nuovo e non dovrebbe scandalizzarci più di tanto, i loghia di Cristo reputati autentici si contano sulle punta delle dita, il resto degli scritti è opera di scrittori posteriori il cui intento era quello di scrivere la storia della salvezza in maniera apologetico dottrinale e non propriamente storica.
Comunque siamo andati fuori tema, facciamo finta che non vi ho detto nulla riguardo la critica e prendendo per oro colato le dichiarazioni di Cristo citate in matteo, gradirei che qualcuno completasse il puzzle tra le parole di Cristo che ho riportato io e quelle di sea.

saluti
csssstrinakria
00lunedì 20 aprile 2009 13:40
Re: Re:
(Mario70), 20/04/2009 13.32:



Guarda che stiamo parlando di due cose differenti io non ho parlato del significato del termine "chiesa" in generale, ma nello specifico di quell'unico passo che si trova in matteo, non esistendo ancora la chiesa cristiana è ovvio (secondo il parere di ogni teologo che ho studiato) che il versetto in questione è un'aggiunta da parte di uno scrittore vissuto molto tempo dopo la morte di Cristo e con Matteo non c'entrava nulla, quando la chiesa di Cristo era gia bella che formata.
Questo modo di fare non è nuovo e non dovrebbe scandalizzarci più di tanto, i loghia di Cristo reputati autentici si contano sulle punta delle dita, il resto degli scritti è opera di scrittori posteriori il cui intento era quello di scrivere la storia della salvezza in maniera apologetico dottrinale e non propriamente storica.
Comunque siamo andati fuori tema, facciamo finta che non vi ho detto nulla riguardo la critica e prendendo per oro colato le dichiarazioni di Cristo citate in matteo, gradirei che qualcuno completasse il puzzle tra le parole di Cristo che ho riportato io e quelle di sea.

saluti




Non stavo parlando del significato di chiesa, ma stavo mettendo in risalto che spesso l'atteggiamento dei critici è di parte.

Non siamo andati fuori tema, non hai colto appieno quello che volevo intendere.

In un altro post ho evidenziato che non basta un avvenimento o una semplice citazione per stabilire una cosa.
L'equazione: Dio punisce allora Dio è crudele, non funziona. Armonizziamo le varie situazioni ed avvenimenti alla luce di tutta la Bibbia.

La cosa ti viene difficile perché tu non credi che la Bibbia sia Parola di Dio o per essere più precisi, molte cose le consideri delle favole (vedi creazione di Adamo ed Eva, il Diluvio ecc.).
(Mario70)
00lunedì 20 aprile 2009 13:42
Re:
Amministrazione Forum., 4/20/2009 1:22 PM:




Questo dimostra quanto sei prevenuto. Se fai l'analisi anche al pelo, leggi bene che ho scritto "Non pretendere, noi siamo duri di comprendonio, o come forse pensi, SENZA CERVELLO."

Se pensi che SIAMO SENZA CERVELLO, lo ripeto, fai l'analisi a tutte le tue affermazioni contro non solo le nostre scelte ma al fatto che siamo condizionati dal CD (quindi si deduce che non pensiamo col nostro cervello).
Facendo l'analisi al pelo, ti dimostro che tu lo scrivi continuamente (naturalmente con altre parole) che siamo senza cervello.


Detto fra noi... credo che ti farebbe bene una buona dose di autocritica.




Essere condizionati non è una colpa ma un atteggiamento involontario e l'essere "senza cervello" come ipotizzi tu che io pensassi, non c'entra nulla.
Credo che questo argomento sia fuori tema se ti interessa la mia opinione al riguardo apri un post dedicato, ma non credo che ti interessi molto questo aspetto vero?
Se tu leggessi veramente tutto ciò che io scrivo su di voi, non saresti cosi prevenuta nei miei riguardi, molti tuoi fratelli mi considerano tra i meno prevenuti, se il mio atteggiamento sembra polemico a volte è solo perchè qualcuno lo è stato con me, se il confronto è alla pari (e a volte è accaduto tranquillamente con ravange operman e biblista ad esempio) non ho alcun "atteggiamento superiore" nei vostri riguardi, siamo tutti esseri umani imperfetti, abbiamo solo avuto percorsi e scelte differenti, solo che a differenza vostra nella vostra posizione ci sono stato decenni, ma voi nella mia forse no.
Come saprai questo argomento insieme alle trasfusioni sono le uniche due cose che mi fanno "combattere" in internet, per il resto non ho assolutamente nulla contro di voi, dal punto di vista dottrinale ognuno può credere quello che più gli aggrada, se è convinto e felice così.
ciao
P.S. ho sempre creduto nell'autocritica, la trovo fondamentale per crescere e dove mi accorgo di aver sbagliato ho sempre chiesto scusa.
(Mario70)
00lunedì 20 aprile 2009 14:03
Re: Re: Re:
csssstrinakria, 4/20/2009 1:40 PM:




Non stavo parlando del significato di chiesa, ma stavo mettendo in risalto che spesso l'atteggiamento dei critici è di parte.

Non siamo andati fuori tema, non hai colto appieno quello che volevo intendere.

In un altro post ho evidenziato che non basta un avvenimento o una semplice citazione per stabilire una cosa.
L'equazione: Dio punisce allora Dio è crudele, non funziona. Armonizziamo le varie situazioni ed avvenimenti alla luce di tutta la Bibbia.

La cosa ti viene difficile perché tu non credi che la Bibbia sia Parola di Dio o per essere più precisi, molte cose le consideri delle favole (vedi creazione di Adamo ed Eva, il Diluvio ecc.).



Riflettici un attimo che gliene importa ai critici neotestamentari di essere di parte in questo caso? Credo che siano tutti credenti quindi sarebbe più bello per loro che le cose fossero diverse da come le descrivono, se arrivano a fare certe affermazioni è solo perchè sono costretti a farlo, per quanto riguarda il mio punto di vista su alcuni scritti della bibbia hai fatto bene a puntualizzare che alcune cose per me sono miti e allegorie (favole se l'ho usato voleva essere una provocazione) ma spero che tu riesca a capire che questo non intacca minimamente la mia fede in Dio riguardo ad esempio il suo piano di salvezza per salvare l'umanità che ha fatto scrivere nella bibbia, ho accettato semplicemente che esistono stili letterari differenti tra cui appunto quello mitologico.
ciao
parliamonepino
00lunedì 20 aprile 2009 14:22
Trovo privo di vantaggi avventurarsi nelle varie interpretazioni Scritturali.

Francamente, pur trovandomi d'accordo con Mario70, su alcune sue "osservazioni", che rivelano una cultura teologica e storica da persona preparata, non mi sento di aggiungere altro.

Dopo molti anni di studio e ricerca, credo non sia necessario avvalorare ciò che dice Mario70, non perchè sono di "parte", ma perchè posso permettermi immodestamente di avere una documentazione storica cartacea di assoluto rispetto, quindi, avere la possibilità di rendere attendibili o false determinate affermazioni.

Ciò che vorrei, invece, sottolineare, è il fenomeno sempre crescente di persone che vivono profondi disagi, dopo la loro fuoriuscita dai tdG, non dovuti ad una "maledizione divina" ma da "procedure", secondo me, rivedibili.

Ci sono Scritture sull'insegnamento del Maestro, che vi risparmio, che manifestano uno spirito di straordinaria compassione che prevale su qualsiasi giudizio.

Purtroppo, con rammarico, noto uno spirito di "giudizio freddo" spesso, incontrollato, da persone che si "attengono solo agli ordini".

Ordini di chi?

Non certo del Maestro!

"Piove sui giusti e sugli ingiusti" o qualcuno ha l'ombrello?

Saluti
Pino Lupo

pyccolo
00lunedì 20 aprile 2009 15:02
Re: Re:
(Mario70), 18/04/2009 15.51:



Se fosse stato in buona fede non avrebbe detto che non veniamo ostracizzati, per apparire diversi davanti ai lettori arrivano a mentire, questo è comprensibile ma assolutamente non è leale, tanto che gliene importa, mica sono loro ad essere ostracizzati, spero solo che almeno una volta nella loro vita provassero quello che abbiamo provato noi, ma a quel punto se oseranno lamentarsi di una simile situazione, i loro ex fratelli gli diranno che non è vero, loro sono amorevoli...
ciao e grazie Pino




Mario,
sei, mi spiace dirlo, di un'incoerenza disarmante.
Fino ad ora hai ammesso che il concetto di scomunica è cristiano, ed ora vai a mettere in discussione l'operato di chi ritiene di mettere in atto quel concetto nei modi e nelle forme che ritiene più opportuno ... ritieni altresì, arditamente, di dettare come, quando e perchè quel provvedimento vada applicato.
Ma ti rendi conto della enorme ambiguità in cui vivi e degli assurdi esempi che hai fatto per rendere giustificabile al giorno d'oggi quel provvedimento, esempi che non stanno nè in cielo nè in terra?
Vuoi apparire libero, mentre sei in realtà schiavo delle tue superstizioni, così profondamente radicate in te come in molti altri, superstizioni che non riesci a scrollarti di dosso, mentre tenti di aggiustare a modo tuo una pratica che, da sola, denota quanto tu sia lontano dal conoscere profondamente il cristianesimo...difatti non lo conosci affatto, come molti altri.

Di che cosa dunque stai cianciando?

Non voglio essere irrispettoso, ma voglio tentar di farti capire che certe prese di posizione vanno giustificate con ragionamenti che siano fondati e non supertiziosi.

Un saluto

Pyccolo








csssstrinakria
00lunedì 20 aprile 2009 15:17
Re:
parliamonepino, 20/04/2009 14.22:


Ciò che vorrei, invece, sottolineare, è il fenomeno sempre crescente di persone che vivono profondi disagi, dopo la loro fuoriuscita dai tdG, non dovuti ad una "maledizione divina" ma da "procedure", secondo me, rivedibili.





Evidenzio questo solo aspetto ai fini di un chiarimento necessario.
Tutto "gira" secondo delle regole ben precise. L'anarchia non ci appartiene e la combattiamo.
Non abbiamo mai affermato che l'ufficio della disassociazione sia perfetto, semmai abbiamo affermato, e gli studi in materia lo dimostrano, che possa essere migliorato o corretto senza stravolgere il pensiero cristiano.
Non siamo una confessione "chiusa", semmai, anche se qualcuno ci considera troppo legalisti ed ortodossi, è da considerarsi in cammino. La nostra pur breve storia moderna è costellata da ottimi risultati e ahimè anche da qualche aspettativa delusa e da qualche errore. Naturalmente, noi abbiamo deciso di non abbandonare questa Confessione per le poche cose negative, ma sostenerla per quelle molte cose positive.

Chi ha abbandonato la nostra religione, probabilmente cercava la perfezione (negli altri) e noi non potevamo offrirgliela.

Noi riconosciamo, come ho evidenziato nel precedente post, un direttivo e coerentemente, siamo ubbidienti alle scelte o indicazioni che esso ci fornisce.
Che ci siano persone insoddisfatte, dopo la fuoriuscita, è un fatto innegabile come lo è quello dell'esistenza di nuclei familiari felici che vivono la loro esperienza religiosa con soddisfazione e spiritualità. Non sono d'accordo con coloro che considerano TUTTI i testimoni di Geova dei decerebrati (in rete e perfino anche in questo forum si nota la presenza). Ognuno è libero di fare le proprie scelte e non abbiamo delegato nessuno a liberarci da catene e da profittatori presenti solo in un immaginario catastrofico e manifestamente intollerante.
Chi aderisce al nostro culto aderisce soprattutto per convinzione e non come è sostenuto da diversi fuoriusciti, per debolezza mentale o periodi di sfiducia nel prossimo o per la perdita di una persona cara. Il fatto che alcuni rientrano in questa categoria non è indicazione suprema.
Seabiscuit
00lunedì 20 aprile 2009 15:47
Re: Re:

Come saprai questo argomento insieme alle trasfusioni sono le uniche due cose che mi fanno "combattere" in internet,



buffo sentir dire questa cosa da un moderatore di un forum che, punta il dito e giudica male i TdG per un provvedimento scritturale, ma poi allo stesso tempo disassocia. bannando utenti scomodi dal proprio forum.

W la coerenza!
(Mario70)
00lunedì 20 aprile 2009 16:10
Re: Re: Re:
Seabiscuit, 20/04/2009 15.47:


Come saprai questo argomento insieme alle trasfusioni sono le uniche due cose che mi fanno "combattere" in internet,



buffo sentir dire questa cosa da un moderatore di un forum che, punta il dito e giudica male i TdG per un provvedimento scritturale, ma poi allo stesso tempo disassocia. bannando utenti scomodi dal proprio forum.

W la coerenza!




E di grazia, chi avrei bannato?
Informati bene caro mio perchè caso mai ho fatto esattamente l'opposto, poi sei pregato di leggere meglio quello che scrivo perchè non ho mai detto di essere contro la disassociazione e pyccolo mi ha pure ripreso su questo punto proprio perchè la condivido, l'ho ripetuto due volte, ma a quanto pare a te sarà sfuggito...
Da quel che vedo cerchi solo polemica le tue risposte parlano chiaro.
Seabiscuit
00lunedì 20 aprile 2009 16:21
Re: Re: Re: Re:
(Mario70), 20.04.2009 16:10:




E di grazia, chi avrei bannato?
Informati bene caro mio perchè caso mai ho fatto esattamente l'opposto, poi sei pregato di leggere meglio quello che scrivo perchè non ho mai detto di essere contro la disassociazione e pyccolo mi ha pure ripreso su questo punto proprio perchè la condivido, l'ho ripetuto due volte, ma a quanto pare a te sarà sfuggito...
Da quel che vedo cerchi solo polemica le tue risposte parlano chiaro.



non mi riferivo a te, ma al forum dove tu sei moderatore. Io sono uno tra i tanti bannati, perchè difendevo la mia religione. Ero scomodo e così mi hanno fatto fuori virtualmente. Poi mi tocca leggere te che dici che la disassociazione la trovi giusta ma non così. E come la vorresti, sentiamo? La disassociazione è una forte disciplina che si da solamente come ultima speranza per far riflettere chi non si pente dei propri peccati. Ti discipliniamo, ma continuiamo a coccolarti?


(Mario70)
00lunedì 20 aprile 2009 16:25
Re: Re: Re: Re: Re:
Seabiscuit, 20/04/2009 16.21:



non mi riferivo a te, ma al forum dove tu sei moderatore. Io sono uno tra i tanti bannati, perchè difendevo la mia religione. Ero scomodo e così mi hanno fatto fuori virtualmente. Poi mi tocca leggere te che dici che la disassociazione la trovi giusta ma non così. E come la vorresti, sentiamo? La disassociazione è una forte disciplina che si da solamente come ultima speranza per far riflettere chi non si pente dei propri peccati. Ti discipliniamo, ma continuiamo a coccolarti?






Se i tuoi modi di argomentare rassomigliavano a questi, comprendo perchè ti hanno bannato, mi chiedo solo se con le tue domande o autorisposte cerchi un confronto o detti semplicemente legge.
Cosa intendo con il trattamewnto verso gli espulsi l'ho gia scritto, seguo semplicemente l'esempio del mio Signore, il quale conta un attimino di più rispetto alle tue opinioni.
saluti
Seabiscuit
00lunedì 20 aprile 2009 16:28
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
(Mario70), 20.04.2009 16:25:




Se i tuoi modi di argomentare rassomigliavano a questi, comprendo perchè ti hanno bannato, mi chiedo solo se con le tue domande o autorisposte cerchi un confronto o detti semplicemente legge.
Cosa intendo con il trattamewnto verso gli espulsi l'ho gia scritto, seguo semplicemente l'esempio del mio Signore, il quale conta un attimino di più rispetto alle tue opinioni.
saluti



I miei toni si adattano al interlocutore che ho difronte. Se pensi che io vado bannato per questi motivi, sii coerente e banna l' 80% dei presenti in quel forum per le cavolate, menzogne e calunnie che scrivono!

totò direbbe: ma mi faccia il favore!
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