Per rispondere alle obiezione di questo individuo:
Il fatto che il padre sia chiamato spesso "ho theos" non è una regola, infatti alcune volte è chiamato "theos" senza articolo in molte scritture
I passi citati da questo personaggio sono al genitivo o all'accusativo, in quei casi l'articolo può essere omesso tranquillamente, ma
al nominativo tranne una decina di casi, in cui in alcuni casi vi può essere una spiegazione grammaticale è usato "ho theos". Sono rarissimi i casi sia nel NT che nella LXX in cui è omesso l'articolo per indicare l'Iddio Onnipotente, mentre l'articolo non è mai è usato per altri esseri, come coerentemente accade in Giovanni 1,1.
Per far valere quella finta regola, voi interpretate quelle scritture per far appartenere "ho theos" al padre solo, perchè deve essere così!
In Giovanni 20,28 l'articolo non è semanticamente significativo, ovvero di solito è usato con "mio" indipendentemente dal significato. Non sappiamo neppure a chi fosse diretta quell'invocazione.
Tutti i casi in cui "ho theos" potrebbe essere diretta a Gesù sono dubbi, guarda caso!
Inoltre quella di "ho theos"
non è affatto una regola, semplicemente in Giovanni 1,1 è OVVIO che ci sia un contrasto tra "ho theos" e "theos". Oppure dobbiamo presupporre che SCRIVERE UN NOME CON E SENZA ARTICOLO SIA LA STESSA IDENTICA COSA?
i padri della chiesa a maggioranza le applicarono al figlio
Appunto, non le Scritture e non tutti i Padri, solo quelli con una cultura ellenistica alle spalle. Non si trova alcuna cristologia di quel tipo nella Didaché o in Clemente Romano.
Se in Giovanni 1:1 non fosse stata fatta la distinzione si sarebbe potuti cadere nel modalismo
Certo, come se Giovanni sapesse del modalismo, della consustanzialità o altro.
Giovanni DISTINGUE LE DUE PERSONE, non dice NULLA sulla loro identità ontologica.
Se le distingue è necessario che questa distinzione resti nella traduzione, non traducendo "ho theos=Dio" e "theos=Dio", cioè annullando la presenza/assenza dell'articolo.
infatti uno che è qualitativamente Dio lo è a tutti gli effetti
No, Giovanni mette "ho theos" con l'articolo in una categoria a parte, di cui non fa parte Gesù (a questo serve l'articolo) mentre per il Logos indica che Gesù ha qualità "divine" generiche, così come Mosè era "theos" per alcune qualità divine, o altri personaggi.
Omettendo l'articolo Giovanni mette Gesù in quella categoria o classe di individui, quelli chiamati "theos" ma che non sono "ho theos".
Shalom
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Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte
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