Seabiscuit, 20/04/2009 21.30:
Quello che tu chiami "disciplina" è discriminazione!
chi studia e si battezza per essere un TdG è come chi studia e poi prende la patente. Entrambi sanno che ci sono delle regole da rispettare, altrimenti scatta la multa (esempio banale, ma dovrebbe far riflettere!)
quando becchi una multa come mai non gridi alla discriminazione? Mi spieghi?
E' già stato fatto questo paragone.
L'analogia non regge, caro See.
Difatti, chi è l'autorictas nei due esempi?
Nel caso della multa ti risulta che, pagata o non pagata, il reato implichi discriminazione perenne o che sia richiesto al trasgressore una sorta di pentimento?
Nei due casi chi ha formulato le regole?
Tu sai che i cittadini sono lo Stato e lo Stato è composto da cittadini. Le regole sono regole fra cittadini, regole condivise, scritte su di un codice. Sono soggette ad interpretazioni e, all'interpretazione, è chiamato lo stesso eventuale reo cittadino, che ha diritto di pronunciarsi e far valere le sue spiegazioni e le sue ragioni ... ha diritto di difesa, PARI al diritto di chi fa valere l'offesa. La difesa non è mai subalterna all'offesa e, nella peggiore delle ipotesi, sono garantiti i suoi sacrosanti diritti umani fondamentali. Nessuno lo priverà del saluto e della facoltà di cenare con amici cittadini. Nessuno gli toglierà il diritto di replica e di cimentarsi in discussioni per mutare le norme che ritiene inadatte, o di farsi promotore di iniziative per mettere in luce la carenza dello Stato.
Nessuno ha diritto di appropriarsi della sua esistenza e vietare al resto degli altri ogni contatto con lui.
Come vedi ci va uno sforzo immane per concepire qualche accostamento.
Dove ce lo vedi, dunque, il paragone?
Mi auguro invece che le indicazioni fornite da Maccarone trovino spazio e conferma, onde rendere più umane, gratificanti e condivisibili, per gli stessi credenti che continuano a ritenersi fedeli, i provvedimenti di chiarimento sul da farsi con chi rinuncia alla sua posizione di credente o con chi, pur non rinunciando, trovi in esse maggiore umanità e senso della dignità, umana da un lato e cristiana dall'altra.
Che ogni provvedimento sia visto come il ceffone, un tempo condiviso, ma oggi ritenuto attentato alla dignità del bimbo ed alla sua statura umana futura. Non per nulla è stato istituito il telefono azzurro.
Ciao
Pyccolo