(Gladio), 22/04/2009 11.34]
Caro pyccolo,(anche se mi piacerebbe chiamarti per nome,il mio è Pietro)vedo che dall'alto della tua filosofia spicciola pontifichi forse + di mè.
Caro Pietro, riferendo il tuo nome non hai reso meno anonima la tua identità. Se proprio ci tieni riferisci nome, cognome, residenza completa, data di nascita, paternità ... poi verificheremo se questa corrisponderà alla tua identità. Per ora Pietro è un emerito sconosciuto, un nik come Pyccolo. A questo punto, per quel che può valere, e sempre che tu lo creda (ti ricordo tuttavia che credere per fede può essere pericoloso ... ma se a te va, ok ... a tuo rischio e pericolo) mi puoi chiamare come ti pare, come per esempio Enzo, ma va bene anche Pyccolo, nome in arte.
DICI o fai capire che tutti i testi a cui facciamo riferImento possono essere stati manipolati ,aggiustati,falsificati ,omessi (e in parte mi trovi d'accordo)ma se diamo per buono quello che dici..... cosa stiamo parlando a fare??
Non siamo mica su un forum di botanica o di medicina dove abbiamo delle evidenze scientifiche.
E' UNA QUESTIONE DI AUTORICTAS!
Un conto è vagliare il contenuto di testi antichi e valutarne il contenuto, come un momento conoscitivo a se stante, magari attingendovi detti e suggerimenti utili per ogni essere umano, altra cosa è attribuire a quel contenuto la forza dell'autorictas ultima, che decide per il nostro presente ed il nostro futuro, proponendo la "verità assoluta", del tipo che, violandola, non puoi che essere sottoposto a lapidazione o a discriminazione.
Nemmeno in botanica ed in medicina, nonostanze possibili evidenze scientifiche, esiste la PAROLA ULTIMA, quella della VERITA' ASSOLUTA, che appartiene all'AUTORICTAS ULTIMA E SOLA, indiscutibile.
Non per questo oggi noi non esaminiamo vecchi testi di medicina, o di discipline varie, ma nessun medico attribuirebbe oggi ad Ippocrate la forza dell'autorictas ultima. Ippocrate commise evidente grossolani errori, ammesso che quei testi siano stati davvero di Ippocrate e che ci siano giunti nella loro integrità (falso, tutto manomesso e manipolato).
La falsificazione letteraria era all'ordine del giorno anche presso i Greci. Nel nome di Ippocrate (460-370 a.C.), furono scritti una marea di testi. Oggi sappiamo però delle poco più poco meno 130 opere che portano il suo nome nemmeno la metà gli è stata attribuita e di questa metà non c'è certezza sul contenuto a causa delle numerose falsificazioni, manipolazioni, interpolazioni etc.
Idem dicasi per Platone, di cui esistono molteplici testi apocrifi.
Idem dicasi di Aristotele.
Non dovrebbe però esserti difficile da comprendere, pensa alle numerose Sindoni, tutte ritenute sacre ed originali, ma che son tutte dei falsi. Pensa ai molteplici pezzi di legno della presunta croce di Cristo che oggi sono venerati ... si potrebbe costruire una fortezza.
Accadde la stessa cosa per gli scritti oggi considerati sacri.
Manomissioni, manipolazioni, omissioni, falsificazioni etc. non impediscono di valutare, al di là di tutto, il pensiero espresso in ciò che resta dei probabili autografi di quegli autori.
Altrimenti a che pro molti filologi non cristiani si prendono cura di ricostruire scrupolosamente la storia dei manoscritti cristiani e non?
Ad ogni modo, come tu stesso condividi, la storia dei testi riferiti al cristianesimo è costellata di abusi del tipo appena sopra descritti.
Il J.A. Farrer, si interroga angosciato:
"Quando si considera tutto ciò che è scaturito da questa sistematica impostura, tutte le lotte tra papi e sovrani temporali, le
deposizioni di re e imperatori, le scomuniche, le inquisizioni, le indulgenze, e per giunta assoluzioni, persecuzioni e roghi, eccetera, e si pensa che tutta questa miserabile storia è stata il
risultato immediato di una catena di mistificazioni ... allora ci si sente spinti a chiedere se non sia stata la menzogna, più assai della verità, a produrre durevoli effetti sui destini dell'umanità".
FALSIFICAZIONE e PSEUDEPIGRAFIA, sono stati la regola ed alla
base della cristianità dell'epoca.
Oggi questi sarebbero reati gravissimi, punibili penalmente.
L'impostura è stata la linea guida delle correnti cristiane di tutti i secoli, a partire dal primo.
Lo studioso e teologo Gustav Mensching (mancato nel 1978), annotava: "Si potrebbe pensare di annoverare tra l'impostura religiosa anche i numerosi scritti religiosi che sono noti nella storia delle religioni sotto falso nome".
Questa marea di falsificazioni hanno creato un clima di grande confusione e consentono oggi ad esaltati studiosi d'assalto, come qualcuno qui che viene spacciato per teologo, d'avere l'ardire di annoverare a carico del cristianesimo credenze che hanno molto in comune con il mondo greco, egiziano, babilonese, persiano, come la convinzione che dal cielo si sia trasferito Dio sulla terra, che si muti in vera carne e vero sangue nell'ostia, che il Dio trasferitosi in terra non è uno ma tre, che sua madre si sia trasferita anima e corpo in cielo etc. etc.
Ho voluto riferire questi tre particolari per mostrare che se quella fosse stata l'autorictas ultima avrebbe senza meno scritto di proprio pugno e si sarebbe fatto di tutto per conservare quegli scritti.
Invece no. NON ABBIAMO NULLA.
Se poi oltre a questi scritti ci dobbiamo anche preoccupare dei drogatissimi scritti dei cosiddetti primi padri della chiesa, apostolici etc. etc., qui non ne usciamo più fuori, ma non dalla verità, ma da un cumulo di menzogne spacciate come verità.
E tu vorresti interpretare?
COSA E CHI, DA CHI, DA COSA E COME?
Per ora mi fermo qui, con l'impegno di aggiungere ancora qualcosa d'altro.
Salutissimi
Pyccolo