csssstrinakria, 4/20/2009 1:13 PM:
Considero interessante questa affermazione.
Un esegeta di fama mondiale, sui suoi scritti si sono preparati molti studenti universitari presentando tesi eccellenti, Wolfang Schrage, è spesso criticato dagli studiosi e teologi cattolici più per partito preso che per gli studi approfonditi.
Questo ne è un esempio su uno studio sul significato di Ekklêsia nel I secolo:
"Nella LXX il termine ha circa cento ricorrenze e nella maggior parte dei casi ha un senso piuttosto preciso, di assemblea con carattere liturgico e istituzionale, convocata da Dio, con poteri decisionali. Ekklêsia ha il suo corrispondente ebraico in qahal, anche se talvolta
qahal viene tradotto anche con synagôgê che, di per sé, rende però un altro termine ebraico che significa adunanza: il termine ‘edah. Sia qahal che ‘edah hanno comunque una sufficiente compattezza semantica, nel senso che ambedue hanno per lo più un significato religioso-cultuale (un testo significativo è 1 Re 8,14.22.55.65). Si tratta dell’ekklesia kyriou, definizione che corrisponde all’ebraico qehal Jhwh, la comunità di Jahwh. Pertanto, la tesi di Schrage che il termine ekklesia derivi dall’ellenismo - e non dalla coscienza della comunità cristiana primitiva di essere in rapporto con il popolo di Dio testimoniato nel Primo Testamento - non è accettabile.
Il neretto evidenziato è mio.
Prima di citare i critici a sostegno di una tesi e gli studiosi di fama mondiale, io ci penserei due volte.
Guarda che stiamo parlando di due cose differenti io non ho parlato del significato del termine "chiesa" in generale, ma nello specifico di quell'unico passo che si trova in matteo, non esistendo ancora la chiesa cristiana è ovvio (secondo il parere di ogni teologo che ho studiato) che il versetto in questione è un'aggiunta da parte di uno scrittore vissuto molto tempo dopo la morte di Cristo e con Matteo non c'entrava nulla, quando la chiesa di Cristo era gia bella che formata.
Questo modo di fare non è nuovo e non dovrebbe scandalizzarci più di tanto, i loghia di Cristo reputati autentici si contano sulle punta delle dita, il resto degli scritti è opera di scrittori posteriori il cui intento era quello di scrivere la storia della salvezza in maniera apologetico dottrinale e non propriamente storica.
Comunque siamo andati fuori tema, facciamo finta che non vi ho detto nulla riguardo la critica e prendendo per oro colato le dichiarazioni di Cristo citate in matteo, gradirei che qualcuno completasse il puzzle tra le parole di Cristo che ho riportato io e quelle di sea.
saluti