csssstrinakria, 05/04/2008 16.10:
Tutte le informazioni relative all'atteggiamento dei testimoni di Geova verso i disassociati, vertono su dei principi basilari intoccabili: Sapienza, Amore e Giustizia.
Pertanto, se, a discrezione dei fratelli, un disassociato dimostrasse pentimento, frequentasse la congregazione e mostrasse uno spirito di lealtà, sarebbe una forma di Amore non dimostrarsi troppo legalisti. Naturalmente è necessaria una buona dose di discrezione.
E' di fondamentale importanza non trascurare che l'atteggiamento, diciamo più morbido, verso chi è pentito, potrebbe scontrarsi con coloro che ritengono giusto non salutare fino all'annuncio della riassociazione.
Io credo che già questo si faccia è chiaro che bisogna tutelare anche i fratelli che si attengono con rigore,dolore e sacrificio a questa disposizione,ma non nego che mi è noto che alcuni allentano la restrizione in determinati casi ,per allentare non dico che ci mangiano insieme o bevono un caffè.ma mostrando loro un certo grado di interesse che stà a significare .ti penso..non ti ho dimenticato.ti aspettiamo.
Per quelle persone che manifestano ,in determinate e circosritte situazioni,una certa elasticità non credo ci sia nulla di male.
Ma ribadiamo il punto che questa forma di disciplina(che è dolorosa per chi la subisce,ma altrettanto per chi la applica) produce in molti risultati eccellenti.
Il ferro si forgia nel fuoco.
Un essere umano nasce con un procedimento doloroso quale il parto.
Una persona Disassociata deve accettare (se può farlo) che in questo momento la congregazione(con sofferenza) applica i principi biblici e lui o lei stessa non vengono abbandonati ma sottoposti ad un ulteriore sforzo o raffinamento affinchè si capiscano che le norme divine vanno al di sopra delle nostre aspettative o desideri.
Chi di voi dopo aver dato un ceffone al propio figlio ,susseguente a numerosi rimproveri verbali,non si sente male nel vedere poi le lacrime e il dolore che il gesto provoca.ma se a quell'atto estremo il figlio mostra di capire e modifica il suo comportamento il padre sarà disposto non solo a perdonarlo ma a dargli + affetto+ considerazione.
L’apostolo Paolo ammise: “Veramente, nessuna disciplina al presente sembra essere gioiosa, ma dolorosa”. Poi aggiunse: “Tuttavia a quelli che ne sono stati addestrati produce poi un pacifico frutto, cioè giustizia”. (Ebrei 12:11).
La disciplina di Geova è una manifestazione del suo profondo amore per noi. Sia che veniamo disciplinati o che discipliniamo altri, vorremo ricordare anche lo scopo della disciplina.