Sul Natale e altre feste...

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Luteranamanier
00mercoledì 28 gennaio 2009 18:28
Re:
barnabino, 28/01/2009 14.05:



Il problema non è quello che pensiamo noi, ma quello che pensa Dio.




Sono d'accordo con te, e Dio non pensa che una persona che fa un brindisi per pura cortesia e allegria sia un' idolatra.

barnabino, 28/01/2009 14.05:




Mi pare che tu non abbia capito il principio: il problema è se un gesto, un simbolo, era legato direttamente ad un rito o liturgia pagana. Se lo era, se in passato quella pratica disgustava Dio, perché adottarla oggi?




Appunto perché adottare oggi buttare terra sulla bara, oppure mettersi n'anello nuziale al dito.

barnabino, 28/01/2009 14.05:



Ripeto: perché adottare coscientemente oggi in gesto che sappiamo che in passato disonorava Dio? Se Dio disapprovava quel tipo di adorazione nel passato, perchè dovrebbe essere contento se lo adottiamo oggi? Noi dobbiamo rendere conto a Dio, e non agli uomini.



barnabino, 28/01/2009 14.05:



Come ti ho detto che il brindisi sia un gesto pagano è abbastanza risaputo, dove trovi il contrario? Anche se non abbiamo la certezza assoluta (c'è mai?) possiamo dire che abbiamo ragionevoli motivi di credere che l'uso del brindisi in passato aveva relazione con riti pagani, fin dai babilonesi, passando poi ai romani con riti dionisiaci e bacchici.

Insomma, ci sono valide ragioni per dirlo, non è una semplice fantasia.



No non è una fantasia, ma non abbiamo prove certe, solo speculazioni in più OGGI il brindisi non ha più connotazioni con il passato.

barnabino, 28/01/2009 14.05:



L'origine, può darsi, che sia incerta, ma mi pare che tutti siano d'accordo sul fatto che il brindisi era tipico di celebrazioni pagane. Chi dice che fosse un semplice gesto "laico"?



Allora anche i pagani si sposavano forse per questo il matrimonio è sbagliato?
Se l'usanza di usare la carta igienica avesse origini pagane e magari tali mentre si pulivano il sedere graziavano ZEUS per tale invenzione che faresti oggi non useresti la carta igienica ma la doccia anale o cosa?

barnabino, 28/01/2009 14.05:



I genetliaci erano legati strettamente legati all'idolatria e all'astrologia, al punto che i primi cristiani non celebravano i compleanni... erano anche loro dei fanatici?




Beh sei certo che tutti i primi cristiani non festeggiarono il compleanno hai le prove?
Può darsi che alcuni non lo facevano per superstizione come gli ebrei per superstizione smisero di pronunciare il nome di Dio?
Chi può dirlo con certezze?
Ci sono anche valide ragioni per credere che sino i figli di Giobbe festeggiarono il compleanno e non mi sembra che Giobbe lo ha contrastato.
In più sempre il discorso che OGGI la maggior parte delle persone festeggia il compleanno per ricordare la nascità di un proprio caro, come i sposi ricordano il giorno del loro matrimonio, i primi cristiani festeggiarono l'anniversario di matrimonio?
Ma qui ci stiamo soltanto ripetendo, ma già la storia ha trovato una fine perché la tua coscienza ora ti proibisce di continuare di "parlare" con me ( peccato però stavamo cosi bene [SM=g27990] ),trovo strano anche questo fatto alcuni tdG dicono sul web che non si sentono affatto disturbato perché contrastare non significherebbe non dialogare.


barnabino, 28/01/2009 14.05:



Perché un cristiano dovrebbe adottare tra tante feste proprio una festa che in passato esaltava faraone come un dio, lo stesso Faraone che disse "Chi è Geova che io debba ubbidirgli"?



Veramente il faraone non veniva esplicitamente esaltato in quella occsione ma sempre come un Dio, e perché mai un servitore di YHWH come Giuseppe avrebbe dovuto accettare di diventare il suo più intimo consigliere?
Addirittura egli accettò un nome egiziano conferitogli dal DIO-faraone.


barnabino, 28/01/2009 14.05:



A mio parere è corretto non voler aver nulla a che fare con tali gesti e riti, anche se oggi hanno perso il loro significato religioso, perché non usare altre occasioni per festeggiare? Perché voler imitare qualcosa che in passato offendeva Dio? Questo non capisco.




Hai ragione perché non evitarlo se la tua coscienza ti morde perché credi che ci sia una possibilità che ciò dispiacerebbe Dio, ma bisogna dire la stessa cosa a colui che non viene morso dalla sua coscienza perché egli ha valutato bene e ha capito che non c'è possibiltà che ciò che fa dispiaccia a Dio.


Pace e bene
[SM=g27998]


dispensa.
00lunedì 9 febbraio 2009 18:46
Indispensabile premessa per arrivare al punto.
Chiariamo innanzitutto che cosa si intende per idolatria.

Atti 17:29.." vedendo perciò che siamo la progenie di Dio ( figli, uomini di carne) non dobbiamo immaginare che l'essere divino sia simile a oro, o argento...pietra simile a qualcosa di scolpito dall'arte e dall'ingegno dell'uomo. E vero che non ha tenuto conto dei tempi di tale ignoranza, ma ora dice al genere umano che tutti in ogni luogo si pentano.."

Non dobbiamo immaginare che l'essere divino sia qualcosa di scolpito, reso simile a forme umane di carne.
E vero che Dio non ha tenuto conto di tale ignoranza...(non degli ebrei)
Ma ora dice al genere umano di pentirsi..pentirsi di cosa?
Di aver creduto che l'essere divino, angelo o dio o santo, buono o cattivo, poteva essere rappresentato scolpito? No.

Nell'arca dell'alleanza vennero riprodotti due cherubini.
Inoltre Dio viene spesso figurato come avesse occhi o mani, e viene pure disegnato in base alle profezie di rivelazione...seduto su un trono.." nell'aspetto simile a pietra di diaspro e pietra preziosa di color rosso, con attorno quattro creature...una con faccia di toro..vitello; e che ne simboleggiano le qualità"; ecc..

Scolpito per essere adorato, servito come oggetto scolpito? Si!
Pentirsi di questo si, anche se inconsapevoli di praticare un errore....(si consideri dove stavano predicando gli apostoli, in che dimensione religiosa).
La questione non era quella di pentirsi di avere adorato un creatore come iddio sconosciuto, ma che di tal Dio o 'dei', pensando che fossero egli, se ne erano fatti degli oggetti di adorazione, venerazione, di culto d’amore.


Ma posso io servire amare un altro essere umano come persona vivente come donna o come amico al punto di cedere la mia vita? Sì. Anche se questo amore non è espressione massima di adorazione: " ama Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima...." “ Il prossimo come te stesso”.

Lo facevano gli ebrei nei confronti del re Davide, Davide che era qualcosa che stava sulla terra e di cui non si dovevano fare una immagine scolpita per servirla. Deuteronomio 4:18,19.

Allora dove sta il punto?

Cosa significa essere idolatra?
Non quello di chiamare dio qualcuno.." quelli dell'assemblea furono chiamati 'dei', e la scrittura non può essere smentita"..Gesù Figlio di Dio un Dio come potevano esserlo quelli dell'assemblea per il popolo di Israele.

Concupiscenza, fornicazione, impurità sessuale...che è IDOLATRIA, COLOSSESI 3:5. SIGNIFICA? RENDERE L'ESSERE DIVINO DI CUI L'UOMO NE è IMMAGINE PSICHICA O INDIVIDUALE COME FIGLIO DI DIO, UN OGGETTO DI AMORE, dal figliale al sessuale ECC.. "Ma adesso Dio dice di pentirvi di questo".

Quindi fare cic cin, o portare un anello al dito, o la cravatta, non centra con il concetto di idolatria. ma con altro.


Natale: a prescindere che se ne sia consapevole o no, ciò non toglie che il festeggiamento del natale non ha origine cristiane, piuttosto nei primi tre secoli nessuno sapeva con certezza ne il mese, ne il giorno in cui era nato Cristo, diversi facevano le ipotesi più diverse, dal mese di gennaio a marzo, a maggio, a novembre.
In ogni caso almeno 4 anni prima della data tradizionale fissata da Dionigi il Piccolo.
Comunque La chiesa di allora nei primi tre secoli mostrava disinteresse, si preoccupava innazitutto del mistero della passione e della risurrezione del Cristo. Fu solo nel IV secolo che si pronunciò sul 25 dicembre.

Allora il giorno è solo una ipotesi, si è scelto un giorno qualsiasi corrispondente a una festa pagana.
Non è certo una verità quella che si festeggia, ne un comando scritturale a riguardo. Che ne pensereste se qualcuno festeggiasse la vostra nascita in un mese e in un giorno sbagliato?
Esiste un modo lecito e vero e sensato di festeggiare la nascita di Cristo? Si!

La nascita era un evento di quel momento, segnando l'inizio di qualcosa di veramente importante quale era la missione di Cristo.
Ed è proprio nel compimento di quella missione il significato della sua nascita.
In pratica festeggiandone o ricordandone l'atto finale mediante la commemorazione pasquale, hai festeggiato in esso la sua stessa nascita. Rinnovando la sua morte finchè egli non venga.

Se devi festeggiare, non l'atto della nascita fine a se stesso e quindi oggettivo o idolatrico, avendone messo i pezzi della pellicola su un altare; ma la persona del Cristo uomo, non ha nessun senso festeggiarlo come bambino, perchè quel bambino è diventato adulto, e come tale va festeggiato.

Ma festeggiarlo vivisezionato come attimo a se stesso come se fosse reale, come se il Cristo dovesse ancora salire al patibolo, questa è soltanto l'ovvia conseguenza di una fede trasformata in senso oggettivo di effetto o di spettacolo come mezzo di persuasione.

Per il resto va da se che gli aspetti profani vissuti inconsapevolmente non hanno ne il favore di Dio, e vissuti da estranei, nemmeno la sua protezione.

L'albero di natale è simbolo di triangolo, alla cui cima spesso è messo una forma di occhio a punta. Tale albero nella magia è rappresentato con sovrapposto il triangolo onnipresente in tutte le religioni, pure quelle che non hanno mai avuto contatto tra loro e con accanto la figura di un uomo e una donna nudi.
Il seme di tale albero è rappresentato da rosari di teste, oggi palline colorate rappresentando tutti gli innumerevoli sacrifici richiesti da tale triade di dei solari.
Equivale a rivificare e fersteggiare quell'originale atto di infedeltà e autonomia con relativo potere concesso per sei tempi..pure sette.

EGITTO

Giuseppe fu eletto da Dio per costituire il governo di Egitto almeno per una parte; ma nessuna altra nazione è stata mai voluta da Egli per sposarsi con il regno di Israele.
Tanto è vero che Gerusalemme stessa nel suo aspetto finale spirituale, è chiamata Egitto nel tempo che precede la fine.

La storia in Egitto è simbolo dell'unione di un Israele che vive nel mondo come regno formato pure da persone diverse, o stolte,queste impersonando l'aspetto negativo di esso proveniente per influenza o per presenza fisica dalle genti del mondo dominate o facente parti in qualche senso della primordiale simbolica trinità edenica, rappresentata dalle tre piramidi principali.
Dieci piaghe per dieci re, originale e di fotocopia. Michea 5:5;7:15.
Nei dieci re vanno inseriti gli stessi ebrei spirituali apostati in senso politico, essi rappresentando in questo modo l'Egitto di ieri, come l'Egitto di domani.

Tra parentesi per fantasia
Considerate le tre piramidi come i tre edifici americani colpiti dagli aerei, di cui non so come, ne perché, ha rappresentato l'inizio di qualcosa che porterà al compimento della rivelazione o Apocalisse, non a caso la prima bomba fu il risultato del progetto MANATTHAN...

Perchè mi fa errori questo post?.
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