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Testimoni di Geova: Risposte a Domande
 
 
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TNM: Manipolata o tradotta fedelmente?

Ultimo Aggiornamento: 27/12/2022 23:21
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01/03/2009 11:06

Voi come avete tradotto?
È vero che alcune traduzioni della Bibbia aderiscono più fedelmente di altre al testo nelle lingue originali.

Moderne Bibbie parafrasate si prendono a volte delle libertà che alterano il senso dell’originale.

Alcune versioni risentono delle convinzioni personali dei rispettivi traduttori.
Ma a queste carenze si può ovviare confrontando varie traduzioni.
(Libro Ragioniamo a pag. 54)

Prima di mostravi le prove che ANCHE voi avete fatte le stesse cose sottolineate sopra, rispondetemi a questa semplice domanda....

Voi, come avete tradotto la vostra TNM? Con quali criteri?

Intendo... filologicamente o.... TEOLOGICAMENTE? Grazie. Sonny.
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01/03/2009 13:00

Re: Voi come avete tradotto?
Sonnyp, 01/03/2009 11.06:

È vero che alcune traduzioni della Bibbia aderiscono più fedelmente di altre al testo nelle lingue originali.

Moderne Bibbie parafrasate si prendono a volte delle libertà che alterano il senso dell’originale.

Alcune versioni risentono delle convinzioni personali dei rispettivi traduttori.
Ma a queste carenze si può ovviare confrontando varie traduzioni.
(Libro Ragioniamo a pag. 54)

Prima di mostravi le prove che ANCHE voi avete fatte le stesse cose sottolineate sopra, rispondetemi a questa semplice domanda....

Voi, come avete tradotto la vostra TNM? Con quali criteri?

Intendo... filologicamente o.... TEOLOGICAMENTE? Grazie. Sonny.





Noi non dobbiamo rispondere a nessuna sua domanda, non è lei il destinatario delle risposte altrui.
Se ha domande le ponga in modo educato e le sarà risposto in modo educato. Se invece ha da proporre l'opera "intellettuale" di qualcun'altro, se ne astenga. Lei è lontano dal capire quel tipo di informazione. Copiare o riportare informazioni elaborate da altre persone non rende miracolosamente una persona in grado di capire la Bibbia o il messaggio biblico.
Ha dato prova di non conoscere la lingua italiana, pertanto è improbabile possa avere una comprensione più accurata delle Sacre Scritture e delle lingue originali in cui è stata scritta. Non la ritengo in grado di fare esegesi e non credo conosca il significato etimologico della parola "filologia" (per significato intendo altre cose che esulano dalla semplice informazione riportata in qualsiasi vocabolario).

Viste così le cose, non credo che lei possa presentare in questo forum materiale interessante sotto tutti i punti di vista. Abbiamo già avuto occasione di leggere le sue "verità" e renderci conto della sua conoscenza/cultura, non solo in campo religioso ma anche nel campo dell'etica e dell'educazione in generale.
Questo non è il forum giusto per darci lezioni, qui può solo imparare.

[SM=g28000]
[Modificato da F.Delemme 11/03/2015 09:12]
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    01/03/2009 13:17


    Guarda chi c'è a pranzo oggi, il DOTT: SONNY. (Scusa l'utilizzo della bestemmia).
    Il Sonny era scomparso ed ora è ricomparso per darci le sue lezioni di galateo, di educazione e di DOTTRINA.
    Mi ha mandato una email ed ha già preso un granchio.

    Sonny scrive nel suo post: "Prima di mostravi le prove..." [SM=g28000]
    Per tutto il rispetto che ho per l'intelligenza altrui, mi sento offesa. Leggendo alcune discussioni di questo signore, ho letto sempre delle castronerie e sempre delle cose senza senso, anche quello che copia da altri siti.
    Prima di mostravi (ma non si scrive MOSTRARVI?) le prove? Ma di quali prove parla?
    Ebbene, per ricalcare uno slogan tanto in voga, vorrei dire all'amministrazione di questo forum, TOLLERANZA ZERO. Tollerare gli ignoranti e gli arroganti, non farà sicuramente bene a questo forum.

    Se volete far diventare questo forum un barzellettario, (non basta lovelove con le sue argomentazioni?) il sabato e la domenica mi faccio il cruciverba.

    Buona domenica
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    01/03/2009 14:00

    Re:
    Gepy84, 01/03/2009 13.17:


    Guarda chi c'è a pranzo oggi, il DOTT: SONNY. (Scusa l'utilizzo della bestemmia).
    Il Sonny era scomparso ed ora è ricomparso per darci le sue lezioni di galateo, di educazione e di DOTTRINA.
    Mi ha mandato una email ed ha già preso un granchio.

    Sonny scrive nel suo post: "Prima di mostravi le prove..." [SM=g28000]
    Per tutto il rispetto che ho per l'intelligenza altrui, mi sento offesa. Leggendo alcune discussioni di questo signore, ho letto sempre delle castronerie e sempre delle cose senza senso, anche quello che copia da altri siti.
    Prima di mostravi (ma non si scrive MOSTRARVI?) le prove? Ma di quali prove parla?
    Ebbene, per ricalcare uno slogan tanto in voga, vorrei dire all'amministrazione di questo forum, TOLLERANZA ZERO. Tollerare gli ignoranti e gli arroganti, non farà sicuramente bene a questo forum.

    Se volete far diventare questo forum un barzellettario, (non basta lovelove con le sue argomentazioni?) il sabato e la domenica mi faccio il cruciverba.

    Buona domenica
    Gepy [SM=g8093]





    Cara Gepy, la tua osservazione è giusta. In una discussione aperta in un altro forum si è arrivati a difendere l'azione provocatoria e infamante di un certo John Konneri. Quest'ultimo ha aperto una discussione con l'intento di diffamare i testimoni di Geova con materiale di dubbio gusto. Ha scritto cose non vere e alla mia richiesta di dimostrare quello che affermava, mi posta un link di collegamento.
    È stato deriso e beffeggiato anche in altri forum dove ha presentato la stessa discussione.
    Purtroppo, però, c'è anche chi difende queste persone. E' stata difesa l'ignoranza e con essa l'azione meschina di questo intollerante.
    Hai ragione, Gepy, non possiamo dare voce ai detrattori ignoranti ed agli arroganti.
    Che vadano a presentare le loro argomentazioni altrove, dove l'immondizia è apprezzata e ben digerita.
    Tolleranza Zero. Non siamo interessati a questo scempio dell'intelligenza umana.

    [SM=g7347]
    [Modificato da F.Delemme 18/02/2012 15:17]
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    01/03/2009 23:07

    *** Rbi8 pp. 6-12 Introduzione ***
    Introduzione
    LA SACRA BIBBIA è una rivelazione che il Sovrano Signore Geova ha fatto scrivere per tutte le persone della terra. Questo libro ispirato è di interesse generale, poiché contiene la buona notizia di un Regno messianico concepito da Dio per portare pace e giustizia eterne su un’unita terra paradisiaca. Mostra che con amore Dio ha provveduto a liberare legalmente dalla morte il decaduto mondo del genere umano per mezzo del sacrificio di riscatto del suo Figlio Gesù Cristo. — Giovanni 3:16.
    La Bibbia completa è stata appropriatamente definita la Biblioteca Divina. È composta di 66 libri ufficialmente catalogati (detti canonici) che sono accettati come guida ispirata per determinare la verità. Benché molti dividano la Bibbia in “Vecchio Testamento” e “Nuovo Testamento”, noi chiamiamo i primi 39 libri “Scritture Ebraiche” e i rimanenti 27 libri “Scritture Greche Cristiane”, basandoci sulla lingua anziché su una presunta divisione riguardante il “Testamento (Patto)”. — Vedi “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile” (si), pagine 295-300 e App. (Appendice) 7E.
    Questa edizione riveduta 1987 della Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture dà un notevole contributo all’accurata conoscenza biblica per mezzo di varie caratteristiche che la distinguono, come i riferimenti marginali (a catena), un esteso apparato di note in calce, una concordanza (Indice di parole bibliche) e un’appendice. La moderna computerizzazione è stata di grande aiuto nel realizzare quest’opera.
    LE LINGUE DELLA BIBLIOTECA DIVINA
    La Bibbia fu scritta originariamente in ebraico, aramaico (lingua affine all’ebraico) e greco comune (koinè). Poiché oggi relativamente poche persone capiscono queste lingue, è stato necessario tradurre la Sacra Bibbia in lingue moderne per trasmetterne il vivificante messaggio a persone di tutte le nazioni.
    TESTO EBRAICO: Il testo ebraico masoretico usato per la stesura del testo italiano delle Scritture Ebraiche della Traduzione del Nuovo Mondo è il Codice di Leningrado B 19A (conservato nell’URSS), pubblicato nelle edizioni settima, ottava e nona (1951-55) della Biblia Hebraica di R. Kittel (BHK). Un aggiornamento di quest’opera, noto come Biblia Hebraica Stuttgartensia (BHS), edizione 1977, è stato usato per redigere l’apparato delle note in calce di questa edizione 1987. Le parole in corsivo precedute dall’abbreviazione “ebr.” sono traslitterate da BHS.
    Certe parti della Bibbia ebraica sono in realtà in aramaico, ma scritte in caratteri ebraici. Le relative traslitterazioni sono precedute dall’abbreviazione “aram.”. Altre versioni aramaiche sono indicate mediante i rispettivi simboli.
    TESTO GRECO: Il testo greco usato come base per la stesura del testo italiano delle Scritture Greche Cristiane della Traduzione del Nuovo Mondo è The New Testament in the Original Greek, di Westcott e Hort (pubblicato originariamente nel 1881). Sono stati anche consultati i testi greci di Bover, Merk, UBS, Nestle-Aland e altri. Le traslitterazioni greche relative alle Scritture Greche Cristiane, precedute dall’abbreviazione “gr.”, sono tratte dal testo di Westcott e Hort com’è riprodotto nella Kingdom Interlinear Translation of the Greek Scriptures (1985). Nelle Scritture Ebraiche l’abbreviazione “gr.” si riferisce alle traslitterazioni dalla versione greca dei Settanta (LXX), a cura di A. Rahlfs, Deutsche Bibelgesellschaft, Stoccarda, 1935. Altre fonti greche sono state indicate mediante i rispettivi simboli.
    TESTO SIRIACO: L’abbreviazione “sir.” indica parole traslitterate dalla Pescitta siriaca (Sy), a cura di S. Lee, edizione 1826, ristampata nel 1979 dalle United Bible Societies. Altre versioni siriache sono indicate mediante i rispettivi simboli.
    TESTO LATINO: L’edizione della Vulgata latina (Vg) usata è la Biblia Sacra, Iuxta Vulgatam Versionem, Württembergische Bibelanstalt, Stoccarda, 1975. L’abbreviazione “lat.” si riferisce a parole tratte da questo testo. Altre versioni latine sono indicate mediante i rispettivi simboli.
    LA TRADUZIONE IN ITALIANO
    METODO: Poiché la Bibbia esprime la sacra volontà del Sovrano Signore dell’universo, sarebbe una grave offesa, un vero affronto alla sua maestà e autorità, omettere o nascondere l’incomparabile nome divino, che ricorre chiaramente nel testo ebraico quasi 7.000 volte nella forma יהוה (YHWH). Perciò la principale caratteristica di questa traduzione è il ripristino del nome divino al suo giusto posto nel testo italiano. Nel far questo si è usata la forma italiana comunemente accettata, “Geova”, 6.973 volte nelle Scritture Ebraiche e 237 volte nelle Scritture Greche Cristiane. Per uno studio particolareggiato dell’argomento, vedi App. 1A–1D.
    Nella Traduzione del Nuovo Mondo si è cercato di cogliere l’autorevolezza, il vigore, il dinamismo e la franchezza delle Scritture Ebraiche e Greche originali e di esprimere queste caratteristiche in italiano moderno.
    Non si è fatto ricorso a parafrasi delle Scritture. Piuttosto, si è compiuto uno sforzo per rendere la traduzione la più letterale possibile laddove l’italiano moderno lo permette e quando la versione letterale non risulta incomprensibile a motivo di qualche espressione strana. Così è appagato il desiderio di quelli che ci tengono ad avere una versione quasi parola per parola dell’originale. È evidente che anche una cosa apparentemente insignificante come l’uso o l’omissione di una virgola o di un articolo determinativo o indeterminativo può a volte alterare il significato corretto del passo originale.
    Abbiamo evitato di prenderci delle libertà col testo per semplice amore di brevità, e di sostituire all’originale qualche equivalente moderno quando una versione letterale dell’originale è abbastanza comprensibile. Si è mantenuta l’uniformità di versione assegnando un significato a ciascuna parola principale e rispettando tale significato fin dove il contesto lo permette. A volte questo ha imposto una limitazione alla scelta delle parole, ma risulta utile nella consultazione dei riferimenti a catena e nella comparazione dei brani collegati fra loro.
    Nel tradurre i verbi ebraici e greci si è prestata speciale cura per cogliere la semplicità, il calore, il carattere e il vigore delle espressioni originali. È stato fatto uno sforzo per conservare il sapore di quelli che erano il modo di vivere dell’epoca degli antichi ebrei e greci, il modo di pensare, ragionare e parlare della gente, i loro rapporti sociali, ecc. Questo ha impedito di cedere alla tentazione di far dire al personaggio o allo scrittore originale quello che si pensa avrebbe dovuto dire. Così si è avuto cura di non modernizzare le espressioni letterali fino al punto di oscurarne l’uso antico rendendole irriconoscibili. Questo significa che il lettore incontrerà molte espressioni idiomatiche ebraiche e greche. In molti casi le note in calce evidenziano il carattere letterale di certe espressioni.
    L’ebraico originale è conciso, poiché la sua struttura linguistica consente brevità di espressione. Comunque, nel rendere in italiano il significato e lo spirito dell’azione e dello stato dei verbi ebraici non sempre è possibile conservare la brevità, per mancanza di un corrispondente valore espressivo nelle forme verbali italiane. Per questo a volte è necessario aggiungere altre parole per rendere la vivacità, le immagini mentali e la drammaticità dell’azione contenute nei verbi, come anche il punto di vista e il concetto del tempo espressi dagli scrittori biblici. In genere la stessa cosa può dirsi dei verbi greci. Così, dov’era possibile, i verbi imperfetti sono stati mantenuti all’imperfetto per indicare un’azione progressiva. I participi sono stati resi in modo da indicare un’azione continua. Per un’analisi della traduzione dei verbi ebraici, vedi App. 3C.
    Si noti che alcune parole delle lingue originali sono state conservate praticamente identiche in italiano, per esempio “Sceol”, “Ades”, “Geenna”, “Amen”, “manna” e “Messia”.
    CARATTERISTICHE TECNICHE: La numerazione dei capitoli e versetti segue quella inglese della King James Version (“Bibbia del re Giacomo”). I versetti sono raggruppati in paragrafi secondo il corretto svolgimento del pensiero completo. Inoltre, i brani poetici delle Scritture, come i Salmi, sono disposti in forma poetica. Sono anche evidenziati i brani alfabetici o acrostici. — Vedi Salmo 119.
    È stato seguito un sistema uniforme di punteggiatura moderna. Tenuto conto del contesto ebraico che fa da sfondo alle Scritture Greche Cristiane, i nomi propri di persone e luoghi seguono per lo più l’ortografia ebraica, anziché quella del testo greco che si rifà alla versione greca dei Settanta (LXX) delle Scritture Ebraiche.
    INTESTAZIONI: Queste compaiono in cima alla maggioranza delle pagine del testo di questa traduzione. Le informazioni in esse contenute aiutano a trovare subito i brani biblici.
    PARENTESI QUADRE: Le parentesi quadre singole [ ] racchiudono parole inserite per completare il senso del testo italiano. Le parentesi quadre doppie [[ ]] indicano interpolazioni (parti estranee inserite nel testo originale). — Vedi Luca 23:3, 34.
    CARATTERISTICHE DI QUESTA NUOVA EDIZIONE
    CONCORDANZE: Verso la fine del volume c’è una concordanza intitolata “Indice di parole bibliche”. Vi sono elencate parole scelte e i versetti in cui ricorrono, di solito con un brano condensato che ne mostra il contesto. C’è anche un’utile sezione che facilita la consultazione delle note in calce, intitolata “Indice di parole delle note in calce”.
    APPENDICE: Le voci dell’Appendice sono suddivise per argomenti e disposte in modo tale da poter essere usate per spiegare basilari dottrine bibliche e soggetti attinenti. Le voci dell’Appendice sono contrassegnate da un numero e da una lettera in maiuscoletto (per esempio, 1A, 1B, 2A, 2B, 2C). I numeri da 1 a 9 indicano gli argomenti, e le lettere A, B, C, ecc., indicano le suddivisioni entro ciascun argomento. Verso la fine dell’Appendice ci sono tabelle su monete, pesi e misure, mesi del calendario biblico, nonché informazioni geografiche e cartine di luoghi biblici. Queste ulteriori informazioni particolareggiate dovrebbero aiutare molti ad approfondire il loro studio delle Sacre Scritture e a divenire più qualificati nel difendere la verità scritturale. — 1 Pietro 3:15.
    RIFERIMENTI MARGINALI: In questa edizione ci sono oltre 125.000 riferimenti marginali (a catena). Questi riferimenti dimostrano che per quasi ogni argomento biblico c’è almeno una seconda testimonianza. Un attento confronto dei riferimenti marginali e un esame delle note in calce riveleranno l’armonica interdipendenza dei 66 libri biblici, a conferma del fatto che costituiscono un unico libro ispirato da Dio.
    La colonna centrale contiene i riferimenti marginali (a catena), per i quali sono usate le abbreviazioni dei libri biblici. I richiami alfabetici nel testo indirizzano il lettore ai rispettivi riferimenti a catena. Quando la colonna dei riferimenti non può contenerli tutti, questi si riversano in fondo alla colonna destra della pagina. Nell’elenco dei riferimenti è segnalato l’inizio di ciascun nuovo capitolo.
    Quando un riferimento è seguito da “LXX” vuol dire che si tratta di una citazione presa dai Settanta (LXX) e che ulteriori informazioni si trovano nella nota in calce al versetto indicato. Per esempio, Romani 9:17 richiama Esodo 9:16 LXX.
    I riferimenti rimandano a pensieri, avvenimenti e racconti paralleli, informazioni biografiche e geografiche, adempimenti di profezie bibliche menzionati nella Bibbia stessa, citazioni dirette di frasi, espressioni e interi versetti presi da altre parti della Bibbia, come pure relazioni fra modelli profetici contenuti nel patto della Legge e il loro adempimento riportato nelle Scritture Greche Cristiane. Tutto questo contribuisce ad arricchire la conoscenza biblica.
    NOTE IN CALCE: Un’altra notevole caratteristica di questa opera sono le numerose informazioni contenute nelle circa 11.000 note in calce. È stato fatto uno sforzo per fornire importanti informazioni testuali in modo semplice. Le note in calce permettono di constatare che le tre lingue originali della Bibbia, ebraico, aramaico e greco, sono in armonia.
    Inoltre, dove il testo italiano differisce dai testi nelle lingue originali, le note in calce mostrano di solito su cosa si è basata la traduzione italiana, indicando i manoscritti e le versioni a sostegno di tali variazioni. Abbiamo dato anche versioni italiane alternative del testo ebraico e greco, insieme a varianti di altri manoscritti.
    Nonostante il testo stesso sia generalmente letterale, molte note in calce contengono altre utili versioni letterali. Queste possono indicare (1) basilari significati linguistici, (2) etimologia di parole o (3) accettate definizioni lessicali della parola o frase originale. Per quanto riguarda le Scritture Greche Cristiane le ulteriori versioni letterali si possono confrontare con la versione interlineare della Kingdom Interlinear Translation of the Greek Scriptures.
    In questo modo forniamo un apparato critico della traduzione anziché un commentario delle Scritture. Comunque, vengono date anche informazioni utili di natura non tecnica.
    Viene fatta luce su soggetti biblici basilari come “anima”, “Sceol”, “riscatto”, “risurrezione”, “espiazione”, “Dio”, “Cristo”, “Regno” e “Millennio”. Sono indicate varianti in ebraico, greco e latino, incluse alcune differenze nella numerazione dei versetti, variazioni linguistiche, parole prese a prestito da lingue diverse dall’ebraico e significative note testuali riportate in margine ai manoscritti.
    Sono pure incluse preziose versioni alternative, traduzioni letterali e ragioni per cui si sono preferite alcune varianti rispetto al testo basilare ebraico e greco. Vengono date informazioni sul significato dei nomi dei libri biblici, di persone e luoghi, come anche su dati geografici. Monete, pesi, misure e mesi del calendario sono convertiti nei loro equivalenti moderni. — Vedi App. 8A, 8B.
    L’apparato delle note in calce sostiene pienamente il ripristino del nome divino. Si presta dovuta attenzione ai titoli e ai termini descrittivi riferiti a Geova Dio. Le note in calce forniscono anche informazioni a sostegno dell’accuratezza scientifica della Bibbia e argomenti che chiariscono alcune cosiddette contraddizioni. Vi si trovano informazioni utili riguardo a importanti elementi della cronologia biblica. Altre note aiutano a chiarire termini biblici inerenti a condotta morale, sacro servizio, attività di predicazione e organizzazione. Le note in calce aiutano pure a evidenziare la differenza fra ‘il Signore Geova’ e ‘il Signore Gesù’.
    Per trasmettere la forza espressiva delle lingue bibliche originali, nelle note in calce vengono dati ragguagli su cose come stile della composizione, figure di linguaggio, giochi di parole, frasi idiomatiche, metafore ed eufemismi. Informazioni grammaticali riguardanti genere, numero, caso e forme verbali si riferiscono alle lingue originali e non alla traduzione italiana.
    Nelle note in calce le parentesi tonde racchiudono in genere parole o espressioni alternative rispetto alla parola o alla frase che le precede. Le parole o frasi tra parentesi quadre concernono in genere informazioni supplementari o esplicative.
    Ogni nota in calce è richiamata da un simbolo corrispondente che segue la parola o la frase del testo. La nota in calce, che si trova sotto la colonna del testo biblico, è preceduta dal numero del versetto in neretto e dallo stesso simbolo. Più note in calce sullo stesso versetto sono contraddistinte dai seguenti simboli: *, *, *, *, *, *.
    TRASLITTERAZIONI: Le note in calce contengono anche numerose e illuminanti traslitterazioni di parole ebraiche, aramaiche, greche e siriache, scritte sostituendo i rispettivi caratteri con quelli equivalenti del nostro alfabeto. Esse si avvicinano alla pronuncia effettiva e in genere sono accentate. Le parole latine non hanno bisogno di essere traslitterate. Inoltre, dato che i manoscritti nelle lingue originali non distinguevano le maiuscole dalle minuscole, l’uso delle maiuscole nelle traslitterazioni segue ciò che si ritiene più utile per il lettore.
    Molte parole ebraiche includono prefissi e suffissi, che a volte si uniscono a una parola basilare in modo da formare nella traduzione un’espressione completa. In tali casi, la parte principale della parola ebraica traslitterata è scritta in neretto corsivo e corrisponde alla parte in neretto dell’espressione italiana della nota in calce: si dà così risalto alla parola basilare. In qualche caso non occorre tradurre la parte in carattere chiaro della traslitterazione. Questo sistema di caratteri chiari e neretti è usato anche per le espressioni formate da parole greche, siriache e latine. Comunque, poiché questo contrasto grafico vale principalmente per la lingua ebraica, a volte nelle altre lingue sono indicate solo la parola o le parole che si prendono in esame. Esempi:
    Genesi 23:8*: Lett. “con la vostra anima”, in senso collettivo. Ebr. ’eth-nafshekhèm; gr. psychèi.
    Marco 10:30*: O, “ordine di cose”. Gr. aiòni; J17,22(ebr.), uva‛ohlàm, “e nell’ordine di cose”.
    Le traslitterazioni senza contrasto grafico corrispondono alla parola o espressione a cui si riferisce la nota in calce. Inoltre, le traslitterazioni riguardano le parole citate, ma non quelle omesse mediante un’ellissi. Per ulteriori informazioni su prefissi e suffissi, vedi App. 3B.
    SIMBOLI TESTUALI: Quando nelle note in calce diamo informazioni testuali, facciamo necessariamente riferimento a molti antichi manoscritti e papiri, codici, edizioni a stampa e autorevoli pubblicazioni recenti. Segue un elenco dei principali simboli utilizzati nelle note in calce di questa pubblicazione.
    א (’Alef) Codice Sinaitico, gr., IV sec. E.V., British Museum, Scr. Ebr., Scr. Gr.
    A Codice Alessandrino, gr., V sec. E.V., British Museum, Scr. Ebr., Scr. Gr.
    ad Ausiliario per capire la Bibbia, Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania, Roma, 1981-86.
    Al Codice di Aleppo, ebr., ca. 930 E.V., Israele, Scr. Ebr.
    Aq Traduzione gr. di Aquila delle Scr. Ebr., II sec. E.V.
    Arm Versione Armena, V sec. E.V.; Scr. Ebr., Scr. Gr.
    B Ms. Vaticano 1209, gr., IV sec. E.V., Città del Vaticano, Scr. Ebr., Scr. Gr.
    B 19A Vedi Leningrado.
    Bauer A Greek-English Lexicon of the New Testament and Other Early Christian Literature, di W. Bauer, 2a ed. inglese, a cura di F. W. Gingrich e F. W. Danker, Chicago e Londra, 1979.
    BDB Hebrew and English Lexicon of the Old Testament, di Brown, Driver e Briggs, Oxford, ristampa del 1978.
    BHK Biblia Hebraica, di Kittel, Kahle, Alt ed Eissfeldt, Privilegierte Württembergische Bibelanstalt, Stoccarda, 7a-9a ed., 1951-55, Scr. Ebr.
    BHS Biblia Hebraica Stuttgartensia, di Elliger e Rudolph, Deutsche Bibelstiftung, Stoccarda, 1977, Scr. Ebr.
    C Codice Ephraemi rescriptus, gr., V sec. E.V., Parigi, Scr. Ebr., Scr. Gr.
    Ca Codice del Cairo, ebr., 895 E.V., Il Cairo, Scr. Ebr.
    D Codici di Beza, gr. e lat., V e VI sec. E.V., Cambridge (Inghilterra) e Parigi, Scr. Gr.
    Gins. Massoretico-Critical Text of the Hebrew Bible, di C. D. Ginsburg, Londra, 1926.
    Gins.Int Introduction to the Massoretico-Critical Edition of the Hebrew Bible, di C. D. Ginsburg, Ktav Publishing House, New York, ristampa del 1966.
    Gins.Mas The Massorah, di C. D. Ginsburg, Ktav Publishing House, New York, ristampa del 1975.
    GK Gesenius’ Hebrew Grammar, a cura di E. Kautzsch e A. E. Cowley, Oxford (Inghilterra), 1910.
    GLNT Grande Lessico del Nuovo Testamento, fondato da G. Kittel, continuato da G. Friedrich, ed. italiana a cura di F. Montagnini, G. Scarpat, O. Soffritti, Paideia, Brescia, 1965—.
    Int The Kingdom Interlinear Translation of the Greek Scriptures, Watch Tower Bible and Tract Society, Brooklyn (New York), ed. 1985, versione parola per parola dal greco all’inglese.
    It Vetus Latina (Itala, antiche versioni latine), II-IV sec. E.V.; Scr. Ebr., Scr. Gr.
    J1 Matteo, ebr., a cura di J. du Tillet, con una traduzione lat. di J. Mercier, Parigi, 1555.
    J2 Matteo, ebr., incorporato come capitolo a sé in ’Èven bòchan [“Pietra Provata”], di Shem-Tob ben Isaac Ibn Shaprut, 1385. Mss. del XVI e XVII sec., Jewish Theological Seminary, New York.
    J3 Matteo ed Ebrei, ebr. e lat., di Sebastian Münster, Basilea, rispettivamente del 1537 e del 1557.
    J4 Matteo, ebr., di J. Quinquarboreus, Parigi, 1551.
    J5 Vangeli liturgici, ebr., di F. Petri, Wittemberg, 1573.
    J6 Vangeli liturgici, tedesco, lat., gr. ed ebr., di Johannes Claius, Lipsia, 1576.
    J7 Scritture Greche Cristiane in 12 lingue, incluso l’ebr., di Elias Hutter, Norimberga, 1599.
    J8 Scritture Greche Cristiane, ebr., di William Robertson, Londra, 1661.
    J9 Vangeli, ebr. e lat., di Giovanni Battista Jona, Roma, 1668.
    J10 The New Testament . . . in Hebrew and English, di Richard Caddick, voll. I-III, contenenti Matteo–1 Corinti, Londra, 1798-1805.
    J11 Scritture Greche Cristiane, ebr., di Thomas Fry e altri, Londra, 1817.
    J12 Scritture Greche Cristiane, ebr., di William Greenfield, Londra, 1831.
    J13 Scritture Greche Cristiane, ebr., di A. McCaul, M. S. Alexander, J. C. Reichardt e S. Hoga, Londra, 1838.
    J14 Scritture Greche Cristiane, ebr., di J. C. Reichardt, Londra, 1846.
    J15 Luca, Atti, Romani ed Ebrei, ebr., di J. H. R. Biesenthal, Berlino, rispettivamente del 1855, 1867, 1853 e 1858.
    J16 Scritture Greche Cristiane, ebr., di J. C. Reichardt e J. H. R. Biesenthal, Londra, 1866.
    J17 Scritture Greche Cristiane, ebr., di Franz Delitzsch, Londra, ed. 1981.
    J18 Scritture Greche Cristiane, ebr., di Isaac Salkinson e C. D. Ginsburg, Londra, 1891.
    J19 Giovanni, ebr., di Moshe I. Ben Maeir, Denver (Colorado, USA), 1957.
    J20 A Concordance to the Greek Testament, di W. F. Moulton e A. S. Geden, 4a ed., Edimburgo, 1963.
    J21 The Emphatic Diaglott (interlineare greco-inglese), di Benjamin Wilson, New York, 1864, ristampa a cura della Watch Tower Bible and Tract Society, Brooklyn (New York), 1942.
    J22 Scritture Greche Cristiane, ebr., United Bible Societies, Gerusalemme, 1979.
    J23 Scritture Greche Cristiane, ebr., di J. Bauchet e D. Kinnereth (Arteaga), Roma, 1975.
    J24 A Literal Translation of the New Testament . . . From the Text of the Vatican Manuscript, di Herman Heinfetter, Londra, 1863.
    J25 St. Paul’s Epistle to the Romans, di W. G. Rutherford, Londra, 1900.
    J26 Salmi e Matteo 1:1–3:6, ebr., di Anton Margaritha, Lipsia, 1533.
    J27 Die heilige Schrift des neuen Testaments, di Dominik von Brentano, 3a ed., Vienna e Praga, 1796.
    J28 The New Covenant Commonly Called The New Testament—Peshitta Aramaic Text With a Hebrew Translation, edito dalla Bible Society, Gerusalemme, 1986.
    JTS Journal of Theological Studies, Clarendon, Oxford.
    KB Lexicon in Veteris Testamenti Libros, di L. Koehler e W. Baumgartner, Leida (Paesi Bassi), 1953.
    KB3 Hebräisches und Aramäisches Lexikon zum Alten Testament, di W. Baumgartner, 3a ed., Leida (Paesi Bassi), 1967—.
    Leningrado Codice di Leningrado B 19A, ebr., 1008 E.V., Scr. Ebr., Biblioteca statale Saltykov-Ščedrin, Leningrado.
    LSJ A Greek-English Lexicon, di H. Liddell e R. Scott, riveduto da H. S. Jones, Oxford, 1968.
    LXX Settanta, gr., III-II sec. a.E.V., Scr. Ebr. (ed. a cura di A. Rahlfs, Deutsche Bibelgesellschaft, Stoccarda, 1935).
    LXXא Vedi א.
    LXXA Vedi A.
    LXXB Vedi B.
    LXXBagster Settanta (con traduzione inglese di sir Lancelot Brenton, S. Bagster & Sons, Londra, 1851).
    LXXL Settanta (P. de Lagarde, Gottinga, Germania, 1883).
    LXXThomson Settanta, tradotta da C. Thomson, ed. Pells, Londra, 1904.
    M Testo ebr. masoretico contenuto nel Codice di Leningrado B 19A come appare in BHK e BHS.
    Nestle-Aland Novum Testamentum Graece, 26a ed., Stoccarda, 1979.
    NM Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture, Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova, Roma, revisione 1987.
    P45 Papiro Chester Beatty I, gr., III sec. E.V., Dublino, Scr. Gr.
    P46 Papiro Chester Beatty II, gr., ca. 200 E.V., Dublino e Ann Arbor (Michigan, USA), Scr. Gr.
    P47 Papiro Chester Beatty III, gr., III sec. E.V., Dublino, Scr. Gr.
    P66 Papiro Bodmer II, gr., ca. 200 E.V., Ginevra, Scr. Gr.
    P74 Papiro Bodmer XVII, gr., VII sec. E.V., Ginevra, Scr. Gr.
    P75 Papiro Bodmer XIV, XV, gr., ca. 200 E.V., Ginevra, Scr. Gr.
    1QIsa Rotolo del Mar Morto di Isaia, Gerusalemme, trovato nel 1947 nella grotta n. 1 di Qumran.
    Sam Pentateuco samaritano, ca. IV sec. a.E.V. (ed. Biblia Polyglotta, a cura di Brian Walton, Londra, vol. I, 1657; Der hebräische Pentateuch der Samaritaner, a cura di A. von Gall, 1914-18, ristampato a Berlino nel 1963).
    si “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”, Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania, Roma, 1971.
    Sn Hebrew Old Testament, di N. H. Snaith, Israele, 1970.
    Sy, Syp Pescitta siriaca, aram. cristiana, V sec. E.V. (ed. a cura di S. Lee, Londra, 1826, ristampata dalle United Bible Societies nel 1979).
    Syc Siriaca curetoniana, V sec. (ed. The Curetonian Version of the Four Gospels, a cura di F. Crawford Burkitt, vol. 1, Cambridge, Inghilterra, 1904).
    Syh Versione siriaca filosseniana-harclense, VI-VII sec. E.V.; Scr. Gr.
    Syhi Versione di Gerusalemme (Hierosolymitanum), Antica Siriaca, VI sec. E.V.; Scr. Gr.
    Sys Codice Siriaco Sinaitico, IV-V sec. E.V., Vangeli.
    Sym Traduzione greca delle Scr. Ebr., di Simmaco, ca. 200 E.V.
    T Targumim, parafrasi aram. di parti delle Scr. Ebr.
    TJ Targum di Gionata, Targum Gerosolimitano I (Pseudo-Gionata) e Targum Gerosolimitano II (Targum frammentario).
    TO Targum di Onkelos (Targum babilonese), Pentateuco.
    TP Targum palestinese, Città del Vaticano, Pentateuco.
    TDOT Theological Dictionary of the Old Testament, Eerdmans Publishing Company, Grand Rapids (USA), 1974—.
    Th Traduzione greca di Teodozione, II sec. E.V.; Scr. Ebr.
    TR Textus receptus (Testo comunemente accettato), Scr. Gr., di R. Estienne (Stefano), 1550.
    UBS The Greek New Testament, a cura delle United Bible Societies, 3a ed., 1975.
    Vg Vulgata latina, di Girolamo, ca. 400 E.V. (Iuxta Vulgatam Versionem, Württembergische Bibelanstalt, Stoccarda, 1975).
    Vgc Vulgata latina, recensione clementina, 1592 (ed. S. Bagster & Sons, Londra, 1977).
    Vgs Vulgata latina, recensione sistina, 1590.
    Vgww Novum Testamentum Latine secundum editionem Sancti Hieronymi ad Codicum Manuscriptorum Fidem, di J. Wordsworth e H. J. White, Oxford, 1911.
    VT Vetus Testamentum, E. J. Brill, Leida (Paesi Bassi).
    W Codice di Freer, V sec. E.V., Washington (District of Columbia, USA), Vangeli.
    WH The New Testament in the Original Greek, di Westcott e Hort, ed. 1948 (ristampato in Int).
    ZorellEbr Lexicon Hebraicum et Aramaicum Veteris Testamenti, di F. Zorell, Roma, 1968.
    ZorellGr Lexicon Graecum Novi Testamenti, 3a ed., di F. Zorell, Parigi, 1961.
    * Lezione di prima mano di un manoscritto gr.
    c Lezione di qualche correttore di un manoscritto gr.
    ABBREVIAZIONI (in aggiunta a quelle dei nomi dei libri biblici):
    a.E.V. - avanti l’era volgare
    App. - Appendice
    aram. - aramaico
    ca. - circa
    cap(p). - capitolo(i)
    cfr. - confronta
    cm - centimetro
    col(l). - colonna(e)
    e a. - e altri
    ebr. - ebraico
    ecc. - eccetera
    ed. - edizione(i)
    es. - per esempio
    E.V. - dell’era volgare
    femm. - femminile
    g - grammo
    gr. - greco
    kg - chilogrammo
    km - chilometro
    l - litro
    lat. - latino
    lett. - letteralmente
    m - metro
    masch. - maschile
    ms(s). - manoscritto(i) (anche mss.)
    n. - numero
    nt(t). - nota(e) in calce
    p(p). - pagina(e)
    § - paragrafo
    pl. - plurale
    Scr. Ebr. - Scritture Ebraiche
    Scr. Gr. - Scritture Greche
    sec. - secolo(i)
    sing. - singolare
    sir. - siriaco
    sopr - soprascritta
    ss. - e seguenti
    v(v). - versetto(i)
    vol(l). - volume(i)
    CONCLUSIONE
    La ricchezza di riferimenti a catena e di informazioni tecniche di questa edizione 1987 della Traduzione del Nuovo Mondo permette di constatare come i 66 libri della Bibbia formino un insieme armonioso e ispirato che determina la struttura della “lingua pura” della verità. (Sofonia 3:9) Questo studio approfondito consente nuove prospettive di intendimento biblico a quelli che veramente ‘tremano’ alla sacra Parola di Geova. (Isaia 66:2, 5) È nostro desiderio che ciascun lettore, valendosi appieno delle varie caratteristiche di questa edizione delle Sacre Scritture, sia aiutato ad acquistare un’accurata conoscenza della verità e a comprendere più chiaramente che “la parola di Dio è vivente ed esercita potenza”. (Ebrei 4:12) Veramente felici sono quelli che banchettano di continuo alla ricca tavola spirituale di Geova per mezzo della sua Parola vivente, la Bibbia! — Matteo 5:3.
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    03/03/2009 12:54

    Peccato però che non sia condivisa dagli studiosi!
    Peccato che i maggiori studiosi mondiali non siano d'accordo sulla vostra traduzione!

    A parere loro, e non solo, essa si discosta molto dagli scritti originali ed è piena di interpretazioni condizionate dalle vostre dottrine che ofuscano quello che è il pensiero originale dello scrittore biblico.... Shalom!
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    03/03/2009 14:55

    Re: Peccato però che non sia condivisa dagli studiosi!
    Sonnyp, 03/03/2009 12.54:

    Peccato che i maggiori studiosi mondiali non siano d'accordo sulla vostra traduzione!

    A parere loro, e non solo, essa si discosta molto dagli scritti originali ed è piena di interpretazioni condizionate dalle vostre dottrine che ofuscano quello che è il pensiero originale dello scrittore biblico.... Shalom!




    Di contro abbiamo studiosi che confermano il contrario.
    Lasci perdere "quello dice e quell'altro attesta". Se può dimostrare che è manipolata la Bibbia dei testimoni di Geova, lo faccia.
    E' normale che ogni Confessione, se il testo lo permette, adatta il significato alla propria dottrina, sarebbe strano se la Confessione facesse il contrario.
    [SM=x1061966] Stop à la désinformation
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    03/03/2009 18:19

    Se può dimostrare che è manipolata.......
    Amministrazione Forum., 03/03/2009 14.55:




    Di contro abbiamo studiosi che confermano il contrario.
    Lasci perdere "quello dice e quell'altro attesta". Se può dimostrare che è manipolata la Bibbia dei testimoni di Geova, lo faccia.
    E' normale che ogni Confessione, se il testo lo permette, adatta il significato alla propria dottrina, sarebbe strano se la Confessione facesse il contrario.




    Bene, accetto la proposta. Eccole un primo esempio:

    Come si può notare, esiste una significativa differenza nella punteggiatura di questo versetto. In tutte le versioni italiane della Bibbia la promessa di Gesù al ladrone si realizza "oggi", cioè nello stesso giorno in cui venne pronunciata. Nella Traduzione del Nuovo Mondo (TNM) la promessa viene invece spostata in un imprecisato futuro.

    Nelle Scritture greche cristiane questa frase si trova settantaquattro volte. Il Corpo Direttivo per settantatre volte la traduce a se stante, staccata da quello che segue, adoperando o la preposizione "che", o i due punti o la virgola. Una sola volta la frase non è a sé, staccata: è il caso di Luca 23:43.

    Non riporto tutti i casi perchè il post diverrebbe troppo lungo, ma solo alcuni:

    1) Mt 5:18 "poiché veramente vi dico che..."
    2) Mt 16:28 "veramente vi dico che..."
    3) Mt 19:23 "veramente vi dico che..."
    4) Mt 21:31 "veramente vi dico che..."
    5) Mt 24:34 "veramente vi dico che..."
    6) Mc 3:28 "veramente vi dico che..."
    7) Mc 11:23 "veramente vi dico che..."
    8) Mc 12:43 "veramente vi dico che..."
    9) Mc 13:30 "veramente vi dico che..."
    10) Lc 4:24 "veramente vi dico che..."


    È l'unica volta che per il Corpo Direttivo la solita frase di Gesù "veramente ti dico:...." diventa: "veramente ti dico oggi".

    «L’accurato testo di Westcott e Hort è servito come testo base per numerose traduzioni recenti, fra cui la Traduzione del Nuovo Mondo» - w78 15/9 p. 13

    Nel testo greco di Wescott e Hort, definito "accurato" dalla Società Torre di Guardia, c'è la virgola dopo la parola "dico" (legô):


    La nota in calce nell'Interlineare dice: «"Oggi." Il testo di Wescott and Hort mette una virgola nel testo greco prima della parola "oggi". Nel greco originale non c'è la virgola. Perciò noi omettiamo la virgola davanti a "today"».

    In realtà non si limitano ad omettere la virgola ma la spostano a dopo 'today', conferendo così al testo sacro un senso a favore della loro ideologia laddove, semplicemente omettendola, anche l'interpretazione comune avrebbe diritto di cittadinanza e, per logica di senso, più ragionevole.


    Quindi, mia cara Stefania, come può BEN vedere questo modo di fare non è nemmeno coerente con cio che pubblicizzate come serio testo biblico, come appunto il W&H!!!

    Interessante poi notare che siete sempre voi stessi che menzionate quanto è importante la punteggiatura!

    Non si è fatto ricorso a parafrasi delle Scritture. Piuttosto, si è compiuto uno sforzo per rendere la traduzione la più letterale possibile laddove l’italiano moderno lo permette e quando la versione letterale non risulta incomprensibile a motivo di qualche espressione strana. Così è appagato il desiderio di quelli che ci tengono ad avere una versione quasi parola per parola dell’originale. È evidente che anche una cosa apparentemente insignificante come l’uso o l’omissione di una virgola o di un articolo determinativo o indeterminativo può a volte alterare il significato corretto del passo originale.


    Rimango in attesa di una sua cortese spiegazione sull'INSIGNIFICANTE punteggiatura da voi usata nella scrittura menzionata. Shalom.
    03/03/2009 21:32

    Re: Se può dimostrare che è manipolata.......
    Sonnyp, 03/03/2009 18.19:




    Bene, accetto la proposta. Eccole un primo esempio:

    Come si può notare, esiste una significativa differenza nella punteggiatura di questo versetto. In tutte le versioni italiane della Bibbia la promessa di Gesù al ladrone si realizza "oggi", cioè nello stesso giorno in cui venne pronunciata. Nella Traduzione del Nuovo Mondo (TNM) la promessa viene invece spostata in un imprecisato futuro.




    [SM=g7347] [SM=g7364] Se ti legge jwfelix [SM=g8093]
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    Re: Re: Se può dimostrare che è manipolata.......
    admintdg1, 03/03/2009 21.32:




    [SM=g7347] [SM=g7364] Se ti legge jwfelix [SM=g8093]



    Questa non è una risposta per un sano confronto.

    Non mi sembra che Piero abbia usato dell'ironia nell'esporre il suo argomento.

    O si risponde, usando, argomenti che possano dimostrare una idea interpretativa diversa, o non si risponde affatto, chiudendo il discorso con la frase: "Non accettiamo confronti".

    Saluti
    Pino Lupo




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    03/03/2009 23:53


    Non credo che Admintdg1 non vioglia affrontare l'argomento o non confrontarsi. E' più probabile che facesse riferimento a Felix perché in un altro forum è stato spiegato chiaramente che non si tratta di manipolazione.
    L'argomentazione "seria" del signor Sonny non è altro che una discussione preparata da qualche "studioso" digiuno di lingua greca.

    Io non sono una studiosa di lingua greca, ma il sig. Sonny dovrebbe dire se la traduzione di questo versetto e possibile secondo il significato d'origine. Se è possibile, il suo argomentare non ha più senso.
    [SM=x1061966] Stop à la désinformation
    04/03/2009 00:00

    Re: Re: Re: Se può dimostrare che è manipolata.......
    parliamonepino, 03/03/2009 22.02:



    Questa non è una risposta per un sano confronto.

    Non mi sembra che Piero abbia usato dell'ironia nell'esporre il suo argomento.

    O si risponde, usando, argomenti che possano dimostrare una idea interpretativa diversa, o non si risponde affatto, chiudendo il discorso con la frase: "Non accettiamo confronti".

    Saluti
    Pino Lupo




    MI pare che in infocattolico Sonny abbia ricevuto qualche batosta.
    Forse non contento è venuto a provarci anche in questo forum.

    Come si dice: il Sonny perde il pelo ma non il vizio [SM=g7293]
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    04/03/2009 08:56


    È evidente che anche una cosa apparentemente insignificante come l’uso o l’omissione di una virgola o di un articolo determinativo o indeterminativo può a volte alterare il significato corretto del passo originale.



    Vorrei che Sonny mi spiegasse dove in Luca 23:43 sarebbe stata omessa o aggiunta la virgola.

    I mss antichi non avevano punteggiatura e dunque non è stato aggiunto o omesso nulla.


    È l'unica volta che per il Corpo Direttivo la solita frase di Gesù "veramente ti dico:...." diventa: "veramente ti dico oggi".



    Inutile dire che la costruzione degli esempi citati da Sonny è diversa da quella di Luca 23:43. Qui abbiamo la parola "oggi" che è un semitismo usato per dare enfasi.

    Shalom
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    04/03/2009 10:28

    Re:
    barnabino, 04/03/2009 8.56:


    È evidente che anche una cosa apparentemente insignificante come l’uso o l’omissione di una virgola o di un articolo determinativo o indeterminativo può a volte alterare il significato corretto del passo originale.



    Vorrei che Sonny mi spiegasse dove in Luca 23:43 sarebbe stata omessa o aggiunta la virgola.

    I mss antichi non avevano punteggiatura e dunque non è stato aggiunto o omesso nulla.


    È l'unica volta che per il Corpo Direttivo la solita frase di Gesù "veramente ti dico:...." diventa: "veramente ti dico oggi".



    Inutile dire che la costruzione degli esempi citati da Sonny è diversa da quella di Luca 23:43. Qui abbiamo la parola "oggi" che è un semitismo usato per dare enfasi.

    Shalom



    Caro Barnabino,

    Non negherai, che si tratta di "interpretazioni".

    Non sono un "critico del Testo" e non so se la parola "oggi" fa parte di un ceppo linguistico con il "marchio" di dare enfasi.

    E poi, non sono più interessato a disquisire su questioni così "tecniche".

    E' probabile che l'amico Piero non abbia le "competenze" adatte per affrontare questo genere di "confronti" o, forse, non ha ancora detto quanto doveva esporre.

    Certo, non è facile affrontare questi argomenti usando questi spazi. Più facile è l'incontro diretto, dove la comunicazione è più fluida e congruente.

    Saluti
    Pino Lupo



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    04/03/2009 12:53

    Caro Barnabino....
    Grazie Pino per il tuo appoggio e... hai ragione, infatti non ho ancora BEN dimostrato quanto i nostri amici tdg si siano "sbagliati" nel versetto citato.

    Allora caro Barnabino, intanto grazie per la tua risposta che passo subito a confutare....

    E' vero che i manoscritti non avevano la punteggiatura, e che essa è stata aggiunta moltissimo tempo dopo, ma... allora io ti ripeto la domnanda di Pino... non è una vostra interpretazione porre i due punti dopo la parola oggi?

    Inoltre, visto che si è toccato il modo di esporre semitico di quel tempo, ebbene, anche questo è molto rilevante... infatti non era usuale parlare confermando il tempo di cui si parlava.....

    un pò come dire... è certo che me lo stai dicendo "oggi".... e quando me lo vuoi dire, Ieri? O domani?

    Gesù conosceva molto bene il significato del Suo esprimersi, e poichè ha usato questo Suo modo, altre 73 volte, e voi traducete correttamente, perchè volete FORZARE la 74°?

    Te lo spiego io... perchè voi, traducete la parola "anima" sempre con lo stesso identico significato, quando invece è il contesto che mostra sia il suo uso che tanto più il suo significato!

    Ora, il vostro passo di Giobbe, che vi riporto.....

    E dopo la mia pelle, [che] hanno portato via, questo!
    Benché ridotto nella mia carne contemplerò Dio,

    che invece andrebbe tradotto come segue....

    Giobbe 19:26 Dopo che questa mia pelle sarà distrutta,
    senza la mia carne, vedrò Dio.

    ecco.... così GIUSTAMENTE tradotto, si comprende benissimo che Giobbe, o meglio... l'anima di Giobbe, dopo la sua morte avrebbe visto Dio essendo alla sua presenza.....


    Da questo, anche l'espressione di Cristo di aver timore di colui che può distruggere il corpo, ma NON l'anima, assume tutto un altro significato di non come invece voi insegnate, e cioè che l'anima umana sopravvive alla morte e questa va a presentarsi dinnanzi a Dio!

    E non abbiate timore di quelli che uccidono il corpo ma non possono uccidere l’anima; temete piuttosto colui che può distruggere sia l’anima che il corpo nella Geenna.


    Da questo.... ecco perchè si deduce che voi traducete facendovi influenzare dalle vostre interpretazioni, ma... come disse bene Mantey, questo non è SAPER tradurre, ma solo scrivere una ipotetica traduzione dei versetti originali! Shalom caro amico.... Sonny.
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    04/03/2009 14:16

    Re: Re:
    parliamonepino, 04/03/2009 10.28:



    Caro Barnabino,

    Non negherai, che si tratta di "interpretazioni".

    Non sono un "critico del Testo" e non so se la parola "oggi" fa parte di un ceppo linguistico con il "marchio" di dare enfasi.

    E poi, non sono più interessato a disquisire su questioni così "tecniche".

    E' probabile che l'amico Piero non abbia le "competenze" adatte per affrontare questo genere di "confronti" o, forse, non ha ancora detto quanto doveva esporre.

    Certo, non è facile affrontare questi argomenti usando questi spazi. Più facile è l'incontro diretto, dove la comunicazione è più fluida e congruente.

    Saluti
    Pino Lupo






    Gentile Pino Lupo, la questione è semplicissima, non ci possiamo confrontare con persone che non sono padroni di una certa cultura biblica.
    A Sonny hanno risposto in altri forum, ma non contento percorre la medesima strada, "presentando" questioni di cui sconosce il bandolo. Alla fine, non sapendo che dire, esce fuori dai binari, o come si usa nel linguaggio internettiano, va OT.

    Andiamo per logica, senza entrare "troppo" nel merito. Tu dici che non sei più interessato a queste "diatribe", ti stai dedicando ad altro, scelta nobilissima. Sonny avrebbe dovuto fare la stessa cosa per il semplice fatto che non risponde ai quesiti fondamentali: In quale paradiso andò il malfattore? Gesù era nello stesso paradiso?
    E come si conciliano le parole di Gesù "Non sono ancora asceso al Padre" se già era in paradiso col malfattore? Che luogo è questo paradiso?

    Poi, è vero che nessuno traduce come i testimoni di Geova? E che dire di una traduzione che si presenta così: "Veramente, io ti do questa assicurazione proprio oggi: Tu (un giorno) sarai insieme a me in Paradiso"?

    Il fatto che nei più antichi manoscritti greci della Bibbia non c'era alcuna punteggiatura, avrebbe dovuto risvegliare in Sonny almeno qualche perplessità su quello che poi con disinvoltura presenta.

    Quale sarebbe la punteggiatura corretta? Quando fu introdotta la punteggiatura, i copisti e i traduttori della Bibbia la inserirono in base al loro intendimento della verità biblica.

    Pertanto, sarebbe saggio che chi non fosse in grado di presentare dati e studi su questo argomento, che ne restasse fuori.

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    04/03/2009 14:50

    Re: Re: Re:
    csssstrinakria, 04/03/2009 14.16:




    Gentile Pino Lupo, la questione è semplicissima, non ci possiamo confrontare con persone che non sono padroni di una certa cultura biblica.
    A Sonny hanno risposto in altri forum, ma non contento percorre la medesima strada, "presentando" questioni di cui sconosce il bandolo. Alla fine, non sapendo che dire, esce fuori dai binari, o come si usa nel linguaggio internettiano, va OT.

    Andiamo per logica, senza entrare "troppo" nel merito. Tu dici che non sei più interessato a queste "diatribe", ti stai dedicando ad altro, scelta nobilissima. Sonny avrebbe dovuto fare la stessa cosa per il semplice fatto che non risponde ai quesiti fondamentali: In quale paradiso andò il malfattore? Gesù era nello stesso paradiso?
    E come si conciliano le parole di Gesù "Non sono ancora asceso al Padre" se già era in paradiso col malfattore? Che luogo è questo paradiso?

    Poi, è vero che nessuno traduce come i testimoni di Geova? E che dire di una traduzione che si presenta così: "Veramente, io ti do questa assicurazione proprio oggi: Tu (un giorno) sarai insieme a me in Paradiso"?

    Il fatto che nei più antichi manoscritti greci della Bibbia non c'era alcuna punteggiatura, avrebbe dovuto risvegliare in Sonny almeno qualche perplessità su quello che poi con disinvoltura presenta.

    Quale sarebbe la punteggiatura corretta? Quando fu introdotta la punteggiatura, i copisti e i traduttori della Bibbia la inserirono in base al loro intendimento della verità biblica.

    Pertanto, sarebbe saggio che chi non fosse in grado di presentare dati e studi su questo argomento, che ne restasse fuori.




    Sono d'accordo!

    Ho molto rispetto delle dottrine religiose e, qualora dovessi "discuterle", lo farei rendendo le mie "posizioni" fornite della competenza necessaria per sostenere un confronto basato solo su "prove", che mi diano facoltà di ribattere senza ricorrere a "battute" che svilirebbero le nostre personali scelte.

    La traduzione "Una parola, una vita", riporta Luca 23:43 <<E Gesù rispose: "Io ti assicuro che oggi tu sarai con me in paradiso>>

    Come, legittimamente, dici, nel contesto comparativo delle Scritture, questo modo di tradurre potrebbe essere non corretto.

    E' chiaro che l'intendimento e l'interpretazione possono innescare pareri diversi sul modo di vedere le cose; infatti, oggi, mi astengo dal contestarle.

    Tra l'altro, (per deformazione professionale) sono anche permaloso [SM=g27994] e vorrei essere sempre certo che quando sostengo qualcosa, sia confortato dagli opportuni documenti e da una mia preventiva qualificata competenza.

    Grazie.

    Saluti
    Pino Lupo

    [SM=g28002]





    [Modificato da parliamonepino 04/03/2009 14:51]
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    Re: Re: Re:
    csssstrinakria, 04/03/2009 14.16:





    Quale sarebbe la punteggiatura corretta? Quando fu introdotta la punteggiatura, i copisti e i traduttori della Bibbia la inserirono in base al loro intendimento della verità biblica.





    Mi sembra giusto, e poichè non tutti i lettori conoscono il greco o sono esegeti sceglieranno l'intendimento che più si avvicina al loro modo di sentire.
    Se a me manca la giusta competenza non potrà mancare a chi traduce la Bibbia.
    Potranno anche sostenerlo e difenderlo nel rispetto degli altrui intendimenti.
    Dove sta il problema?


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    04/03/2009 17:06

    Caro Pavel,


    Mi sembra giusto, e poichè non tutti i lettori conoscono il greco o sono esegeti sceglieranno l'intendimento che più si avvicina al loro modo di sentire



    Infatti, ma qui mi pare che ci siamo alcuni che accusano la TNM di aver alterato le Scritture aggiungendo o omettendo indebitamente delle virgole.

    Circa il passo di Luca 23:43 in questione è stato discusso in profondità qui

    freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8224966

    Dove un sedicente "archeologo" se ne andato con le pive nel sacco, come si suol dire.

    Le ragioni principali che spingono la TNM a rendere in quel modo sono:

    1. Un'antica versione siriaca (il testo è del II-III secolo) che ci permette di valutare dove era letta la pausa sostiene la virgola dopo semeron. Tale testimone è importante in quanto aramaico e dunque vicino ad un eventuale semitismo di Luca

    2. Alcune varianti testuali del V secolo ricordate da Tischendorf sostengono la pausa dopo semeron, dimostrando che fino a quell'epoca le due letture coesistevano

    3. I Padri del IV-V secolo testimoniano che vi erano cristiani che leggevano la pausa dopo semeron

    4. Il Codex Vaticanus ha un punto aggiunto dopo semeron

    5. Il contesto lucano usa spesso semeron in senso enfatico, come fa la LXX, alla cui lingua Luca è debitore nel caso di molte espressioni semitiche

    Inoltre:

    L'analisi filologica della formula "Amen soi lego" è valida, ma non è definitiva, infatti ci sono argomenti che possono far propendere per la costruzione semitica:

    a. Luca usa "soi lego" e non il più comune "lego soi" mettendo "semeron" subito dopo il verbo.

    b. Non viene usato "hoti", che non è obbligatorio, ma avrebbe, come altrove, puntualizzato il senso di "semeron". L'assenza di hoti sarebbe anch'essa uan traccia che Luca stava utilizzando una costruzione semitica.

    Shalom


    [Modificato da barnabino 04/03/2009 17:07]
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    04/03/2009 17:10

    Possibile che certi utenti non siano capaci di discutere? Non si può passare da Luca a Giobbe, per di più parlando con persone che pensano di confrontare la TNM con un'altra traduzione per valutarne la correttezza.

    Che questa gente vada a fare i convegni del GRIS, che evidentemente ha la gente che si merita.

    Shalom
    [Modificato da barnabino 04/03/2009 17:36]
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