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Testimoni di Geova: Risposte a Domande
 
 
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Apostasia dal cattolicesimo e scomunica

Ultimo Aggiornamento: 28/01/2015 23:45
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23/09/2008 18:11

Cosa ne pensate?
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23/09/2008 18:29

Pensateci bene
[SM=g7344]
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23/09/2008 18:55

io penso una cosa ma non lo posso dire, e sul fatto che un tdg alla parola apostata pensa "cane tornato al vomito e scrofa....."
siete fuori [SM=g28000] [SM=g28000] [SM=g28000]
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23/09/2008 18:56

e poi perche non hai evidenziato liberamente
[Modificato da lovelove84 23/09/2008 18:57]
23/09/2008 19:10

Sotto i 16 anni la scomunica non vale?
Non capisco... io mi sono battezzato TDG a 15, quindi non sono scomunicato?

INCREDIBILE! Se così fosse sarei CATTOLICO AL 100%! PROBABILMENTE APPARTENGO ANCHE ALLA CHIESA TRIONFANTE!
28/12/2009 12:52

Re:
lovelove84, 23/09/2008 18.55:

io penso una cosa ma non lo posso dire, e sul fatto che un tdg alla parola apostata pensa "cane tornato al vomito e scrofa....."
siete fuori [SM=g28000] [SM=g28000] [SM=g28000]



Di solito questo passo va contemplato quando una persona che si converte alla vita di peccato cioè alla prostituzione oppure alla droga ritorna di nuovo a vivere la vita di prima , non c'entra niente con una conversione di cambiare religione.
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28/12/2009 13:05

Re: Re:
Jon Konneri, 28/12/2009 12.52:



Di solito questo passo va contemplato quando una persona che si converte alla vita di peccato cioè alla prostituzione oppure alla droga ritorna di nuovo a vivere la vita di prima , non c'entra niente con una conversione di cambiare religione.




Cambiare religione, di solito significa condividerne anche i riti.
Ad esempio, un ex testimone di Geova (già cattolico) ritorna a far parte della chiesa cattolica. Uno dei tanti riti è quello di baciare immagini, andare dietro ai fercoli, avere il santino nel portafogli ecc.
Queste cose non sono insegnate nella Bibbia, pertanto, il passo biblico potrebbe benissimo applicarsi a queste persone.

Stefania
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28/12/2009 13:13

Re: Re: Re:
Amministrazione Forum., 28/12/2009 13.05:




Cambiare religione, di solito significa condividerne anche i riti.
Ad esempio, un ex testimone di Geova (già cattolico) ritorna a far parte della chiesa cattolica. Uno dei tanti riti è quello di baciare immagini, andare dietro ai fercoli, avere il santino nel portafogli ecc.
Queste cose non sono insegnate nella Bibbia, pertanto, il passo biblico potrebbe benissimo applicarsi a queste persone.

Stefania



Non credo che un ex tdg ritorni a baciare immagini , sappiamo entrambi bene che le immagini della chiesa cattolica non sono fatti per essere adorati, come il vitello d'oro del popolo di Mosè.
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29/12/2009 14:04

Re: Re: Re: Re:
Jon Konneri, 28/12/2009 13.13:



Non credo che un ex tdg ritorni a baciare immagini , sappiamo entrambi bene che le immagini della chiesa cattolica non sono fatti per essere adorati, come il vitello d'oro del popolo di Mosè.




Sono fatte però per essere portate in spalla ,sfiorate,toccate e per chiedere grazie.......ovviamente il vitello d'oro era un'altra cosa......ma come facciamo ad avere il cervello così piccolo.
Grazie di esistere konneri.......ci riporti sulla terra [SM=g7405]
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Nella vita non ci sono problemi ma.....soluzioni.
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29/12/2009 14:05

Re: Re: Re: Re:
Jon Konneri, 28/12/2009 13.13:



Non credo che un ex tdg ritorni a baciare immagini , sappiamo entrambi bene che le immagini della chiesa cattolica non sono fatti per essere adorati, come il vitello d'oro del popolo di Mosè.




Sono fatte però per essere portate in spalla ,sfiorate,toccate e per chiedere grazie.......ovviamente il vitello d'oro era un'altra cosa......ma come facciamo ad avere il cervello così piccolo.
Grazie di esistere konneri.......ci riporti sulla terra [SM=g7405]
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Nella vita non ci sono problemi ma.....soluzioni.
29/12/2009 21:53

Re: Re: Re: Re: Re:
(Gladio), 29/12/2009 14.04:




Sono fatte però per essere portate in spalla ,sfiorate,toccate e per chiedere grazie.......ovviamente il vitello d'oro era un'altra cosa......ma come facciamo ad avere il cervello così piccolo.
Grazie di esistere konneri.......ci riporti sulla terra [SM=g7405]



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jon i santi stanno a fare una gita in montagna. CEI

Apocalisse 14:1
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per dire
volevo solo dire una cosa in merito alla scomunica.
Chi viene scomunicato dal cattolicesimo è colui che non è più in comunione con la chiesa di roma fondata su Cristo e gli apostoli.
chi era cattolico e passa nei tdg non viene scomunicato è solo un peccato da confessare se si vuole rientrare nel cattolicesimo riconoscendo lo sbaglio di aver abbandonato la chiesa di Cristo per una religione diversa di per se. posso assicurare che sono pochi quelli che sono scomunicati nel cattolicesimo. saluti ffi
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04/01/2010 15:28

Re: per dire
ffi, 04/01/2010 14.20:

volevo solo dire una cosa in merito alla scomunica.
Chi viene scomunicato dal cattolicesimo è colui che non è più in comunione con la chiesa di roma fondata su Cristo e gli apostoli.
chi era cattolico e passa nei tdg non viene scomunicato è solo un peccato da confessare se si vuole rientrare nel cattolicesimo riconoscendo lo sbaglio di aver abbandonato la chiesa di Cristo per una religione diversa di per se. posso assicurare che sono pochi quelli che sono scomunicati nel cattolicesimo. saluti ffi




Prendiamo atto che per la chiesa cattolica, chi abbandona si trova in uno stato di peccato e non viene scomunicato.

Questa è la dottrina o una regola accettata da tutti?

Benvenuto nel nostro Forum.

Stefania




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04/01/2010 17:09

risposta
correggo,non è peccato ma è scelta della persona anche se sbagliata. non è dottrina della chiesa. l'argomento è ampio e complesso comunque non è dottrina. saluti [SM=g1876835]
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04/01/2010 20:17

Re: risposta
ffi, 04/01/2010 17.09:

correggo,non è peccato ma è scelta della persona anche se sbagliata. non è dottrina della chiesa. l'argomento è ampio e complesso comunque non è dottrina. saluti [SM=g1876835]






Gentile "ffi", l'emotion è appropriata, credo si tratti di DISINFORMAZIONE VERA E PROPRIA.

Se Battista Cadei, sacerdote cattolico, scrive che "se un cattolico diventa tdG è considerato un APOSTATA. Un APOSTATA, per libera scelta è SCOMUNICATO.
L'emotion indica STOP ALLA DISINFORMAZIONE.
Potresti chiarirci questa tua affermazione? Sei certo che le cose stanno come le presenti? Se sì, ha sbagliato Battista Cadei?
Il Cadei fa riferimento alla "scienza" cattolica?

Aspetto risposta.

Grazie

Stefania
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04/01/2010 20:19

Re: risposta
ffi, 04/01/2010 17.09:

correggo,non è peccato ma è scelta della persona anche se sbagliata. non è dottrina della chiesa. l'argomento è ampio e complesso comunque non è dottrina. saluti [SM=g1876835]




Dicendo "correggo, non è peccato" fai capire che stai correggendo noi. Sarebbe stato più giusto scrivere: "MI CORREGGO...."


Stefania
[Modificato da Amministrazione Forum. 05/01/2010 09:03]
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05/01/2010 00:42

......mi correggo
Chi si allontana non commette peccato e non è scomunicato,non si può parlare di peccato quando si fà libera scelta di una cosa ho dell'altra.
In questo caso chi appartiene ad una confessione e poi la rinnega viene considerato un apostata (nel vostro caso)nella vostra confessione religiosa. Nel cattolicesimo c'è una libera scelta grave che la persona fà,sapendo che lasciando la propia confessione è sbagliato.
non conosco tale sacerdote che dice quanto da lei riportato approfondirò.
Sì è appropriato stopo alla disinformazione,chi non conosce la chiesa di Cristo non può arrogarsi il diritto di dire ciò che non conosce (nel caso della confessione di cui lei appartiene) che sia chiaro non critico il suo pensiero che può essere lecito e no, ma chi è al di sopra di lei che dirige. saluti
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05/01/2010 02:41

storia
La dottrina dei Testimoni di Geova, nonché la sua organizzazione, ha dato origine a diverse controversie. Le critiche più aspre provengono soprattutto dagli ex aderenti alla congregazione che lamentano vere e proprie forme di settarismo. In generale le critiche vertono su due aspetti fondamentali: una sorta di dolosa determinazione del Gruppo Direttivo americano a mantenere il potere attraverso interpretazioni "licenziose" della Bibbia e il "condizionamento mentale" cui si troverebbe sottoposto il Testimone di Geova.
Il carattere settario
L'assimilazione dei Testimoni di Geova ad una setta è stata ed [SM=g8916] è tuttora oggetto di un dibattito basato su diverse discipline (storia, sociologia, teologia, diritto). In Francia, un documento parlamentare sulle sette (Rapporto Guyard prodotto nel 1995)[4] annovera tra esse anche i Testimoni di Geova. Quando il Parlamento europeo nel 1997 si è occupato del fenomeno settario in Europa, la relazione finale approvata, citava diverse volte i Testimoni di Geova. Lo stesso documento ricordava come in Grecia i Testimoni fossero l'"unica setta riconosciuta in quanto tale" nel paese.[5]
Di "settario" nei Testimoni di Geova i critici rilevano alcuni aspetti:
• il carattere di "separazione" (da cui deriva il termine setta, lingua latina: secare, dividere) che vivono gli aderenti rispetto al mondo esterno. Essi infatti non possono intraprendere profonde relazioni sociali con i non aderenti, se non nei limiti del vivere quotidiano, considerandosi comunque gli unici destinati alla vita eterna, mentre tutti gli altri sono chiamate "persone del mondo" considerati destinati alla distruzione. Inoltre essi devono attenersi alle indicazioni e alle norme che vengono dal Corpo Direttivo, che si riunisce presso la sede mondiale di New York (USA) e diffuse attraverso le loro pubblicazioni, in particolare Torre di Guardia e Svegliatevi!. Questi precetti, sono inoltre corredati da una capillare rete di controllo che ne garantisce il rispetto, anche quando essi non riguardano puramente questioni dottrinali, ma anche semplici condotte di vita, abitudini e gusti personali, come ad esempio la lunghezza di una gonna, il taglio di capelli o i tatuaggi. Anche il frequentare o meno l'università viene visto come elemento assolutamente secondario rispetto al seguire i precetti dottrinali.[1][6] Nei TdG è infatti esplicitato come l'essere Testimone di Geova non possa prescindere dall'appartenere all'Organizzazione e al sottostare ai precetti da questa diffusi sulla base della lettura della Bibbia, poiché non c'è salvezza fuori dall'Organizzazione. Non è sufficiente credere in Dio, nella Bibbia ed in Gesù Cristo, ma bisogna accettare tutte le dottrine [leggi, norme, interpretazioni] previste dall'Organizzazione.[7]
• il poco spazio per forme di dissenso. Il dissenso, che deve essere manifestato attraverso forme codificate, può portare alla dissociazione con conseguente distacco dalla congregazione.[8] Il dissenso è oggetto di biasimo sia che concerna questioni dottrinali sia che concerna l'organizzazione o l'estabilishment organizzativo, questo poiché fin dal battesimo (nella formula adottata nel 1985)[9] il battezzando dichiara pubblicamente di riconoscere l'Organizzazione diretta dallo spirito di cui Geova si serve, equivalendo ad un implicito riconoscimento "legale" dell'Organizzazione e del potere esercitabile sui membri della congregazione.[10] Inoltre è vietato ai Testimoni di Geova leggere pubblicazioni critiche verso le dottrine della Società.[11]
• la pratica della disassociazione che caratterizza coloro che non si conformano ai precetti dottrinali. La pena per chi non si attiene alle norme dottrinali è, in ultima analisi (se uno non si pente) la dissociazione dalla congregazione per cui non viene più salutato, né può avere alcun contatto sociale con gli altri aderenti (mentre con i familiari stretti non può avere associazione spirituale) venendo di fatto isolato dalla comunità (non bisogna avere alcun tipo di rapporto - neanche un saluto - con chi si è allontanato dalla Società). Come ogni precetto anche la dissociazone si ritiene derivi dal "volere di Dio". I critici, invece, sostengono che si tratti del tentativo di isolare dai Testimoni di Geova il dissociato al fine di impedire che altri possano valutare attentamente le motivazioni per cui il "disassociato" o il "dissociato" sono diventati tali ed evitare così possibili influenze. La stessa Torre di Guardia nel 1988 scriveva: eliminate il vecchio lievito, affinché siate una nuova massa, secondo che siete liberi da fermento». (1 Corinti 5:7) Evitando anche coloro che si sono volontariamente dissociati, i cristiani sono protetti da possibili idee critiche, indifferenti o persino apostate. - Ebrei 12:15, 16 I testimoni, dal canto loro, affermano che l'espulsione è un mezzo per salvaguardare la purezza dottrinale e morale dell'organizzazione. L'esercizio di questo potere è necessario per garantire l'esistenza stessa dell'organizzazione e che la disassociazione viene operata con amore e rispetto. Il provvedimento della disassociazione non compromette in alcun modo i diritti fondamentali della persona come la sua dignità e la sua privacy, inoltre la persona disassociata può presentare appello più volte.

• I testimoni di Geova si definiscono cristiani, ma non sono riconosciuti come tali dalle Chiese Cristiane (cattolici, ortodossi, protestanti, chiese orientali) del mondo. I principali motivi sono il loro antitrinitarismo, accettano la natura divina di Gesù Cristo ma non rivolgono a lui l'adorazione in quanto,secondo la loro dottrina, spettatante solo al Padre , la negazione della spiritualità e immortalità dell'anima e un'interpretazione ritenuta letterale e - secondo la chiesa cattolica - fondamentalista della sacra scrittura.[17] I Testimoni di Geova non fanno parte del Consiglio Ecumenico delle Chiese (del quale non fanno parte anche numerosi gruppi cristiani fondamentalisti battisti o pentecostali antiecumenici, presenti soprattutto nel sud degli USA che però riconoscono sempre la divinità di Gesù Cristo).
• Non vengono considerati cristiani neanche dalle Chiese evangeliche, le quali fanno notare che il culto dei testimoni di Geova, nonostante dichiari di basare le proprie dottrine esclusivamente sulla Bibbia, in realtà oltre alla propria traduzione della Bibbia (Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture), usa quasi sempre dei libri o delle pubblicazioni (scritti di Russell e scritti di Rutherfod in passato, pubblicazioni del Corpo Direttivo attualmente) per commentarla o interpretarla a cui attribuisce più importanza della Bibbia stessa. Inoltre ritengono che tale culto usi principalmente soltanto alcuni passi, versetti o libri della Bibbia, trascurandone altri ben più importanti o essenziali per la fede, oltre che il contesto generale.[18]
• I testimoni di Geova, pur credendo in Gesù Cristo come Figlio di Dio e Messia del genere umano, non accettano la formula del Concilio di Nicea (325) che loro considerano asservito al potere politico di Costantino. Non credono quindi nella dottrina della Trinità, accettata dalla maggior parte delle chiese cristiane, anche se queste chiese non sono d'accordo nella interpretazione della Trinità. Nella loro traduzione della Bibbia si presentano alcune modifiche rispetto all'originale testo greco e alle altre traduzioni.[19][20] [21]
• Secondo i critici, si riprendono le idee dell'arianesimo, senza però risolvere la questione posta da Agostino, ovvero: se Dio crea attraverso la Parola, come avrebbe "creato" la Parola? Per le Chiese Cristiane infatti Gesù Cristo è generato, non creato.
• Per i testimoni comunque anche l'arianesimo non è una corretta dottrina, in quanto secondo loro "I testimoni di Geova non adorano né l'"immenso" e incomprensibile Dio dei trinitari né il "Dio sconosciuto" di Ario."[22] Secondo i Testimoni Cristo è la prima Creatura di Dio, attraverso il quale crea ogni altra cosa.
• Nel particolare: i testimoni di Geova, come le chiese cristiane Cattolica, Ortodossa e Protestante affermano che il Padre, cioè Geova è la Causa Prima, auto-esistente, eterno e assolutamente libero e onnipotente. Ma dissentono da esse ritenendo che il fatto che il Figlio abbia preso parte all'opera creativa non fa di lui un Creatore come il Padre, ma sia piuttosto una creatura. Il potere di creare viene dal Padre tramite la sua "forza attiva" (il termine con cui dai testimoni viene definito lo Spirito Santo che pertanto non sarebbe neanche lui "Dio"). Essi ribadiscono dunque, in larga parte, le conclusioni a cui era arrivato Ario, fondatore dell'Arianesimo, dove, in linea con la filosofia greca, Gesù, derivando dal Padre, doveva essere necessariamente inferiore. Ario rifiutava quindi la nuova dottrina elaborata dai Padri della Chiesa la quale invece minava seriamente i presupposti della filosofia greca, con la quale non poteva conciliarsi la nuova filosofia cristiana, il nuovo pensiero cristiano[23], nonostante i Testimoni accusino le Chiese Cristiane di aver elaborato l'idea della Trinità perché influenzati dalla filosofia greca, mentre il grande storico della filosofia Guido De Ruggiero, ha attentamente spiegato che erano proprio i cristiani influenzati dal pensiero precedente ad elaborare dottrine diverse dalla Trinità. Scrive in proposito De Ruggiero: "L'emanatismo neoplatonico concepisce a questa guisa le sue ipostasi; e i pensatori cristiani, che, come Origene, sono più fedeli alla filosofia greca, accettano la legge, ammettendo la subordinazione del Figlio in rapporto al Padre"
• I testimoni di Geova, in comune con l'avventismo, come la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno (anch'essa non fa parte del Consiglio Ecumenico delle Chiese) negano la dottrina dell'immortalità dell'anima: credono invece nella resurrezione dei morti durante il regno Millenario di Cristo.
• Questo viene visto da cattolici, ortodossi ed evangelici in contrasto con le Sacre Scritture, ad esempio con il Vangelo secondo Luca[25] o con il settimo capitolo degli Atti degli Apostoli in cui Stefano chiede al Signore Gesù (da notare che nella preghiera non si rivolge al Padre, ma direttamente al Figlio) morendo, di accogliere il suo spirito.[26]
• L'interpretazione dei testimoni di questa ed altre scritture si basa sul diverso significato delle parole "anima" e "spirito" nelle lingue bibliche originali: secondo i testimoni di Geova, infatti, l'anima è la persona in sè stessa e non sopravvive alla morte (l'anima è mortale); lo spirito non cessa di esistere alla morte, ma non si tratta di qualcosa che appartiene alla persona ma l'energia vitale che Dio gli ha concesso, e che torna a Lui.
• Cambiamenti dottrinali adattati ai tempi [modifica]
• Uno dei fatti contestato maggiormente è che alcuni intendimenti considerati verità per lungo tempo sono stati in seguito abbandonati dall'organizzazione stessa e stati sostituiti da nuove pubblicazioni ed interpretazioni adatte al mutare dei tempi e della società.
• Lo studioso tedesco Gunther Pape, nel suo libro Io ero Testimone di Geova,[27] dopo aver analizzato tutti i precedenti scritti dei presidenti, ha scritto: "Mi sconcertava il modo di agire dei dirigenti centrali, la pretesa che certe "verità", mutevoli, e quindi in sé contraddittorie, venissero da Dio. Scopersi calcoli sbagliati, interpretazioni bibliche arbitrarie, dottrine inattuali e completamente abbandonate. E io dovevo credere che era stato Geova stesso a rivelare il contenuto della Bibbia? Accertavo contraddizioni nella dottrina e nella spiegazione della Sacra Scrittura, e una disinvolta disponibilità a modificare la dottrina stessa, per adattarla alle esigenze di tempi e mentalità. I sedicenti ispirati, che scrivevano nella Torre di Guardia, si sbagliavano, si sbagliavano di continuo... Vecchie dottrine della Torre di Guardia, che ora vengono respinte come errori, una volta erano spacciate per verità. Ma la verità divina non può diventare errore. E allora, che razza di verità erano quelle di prima? E come si può ciarlare di un progressivo chiarificarsi della luce divina, così, per rimediare? Mi diedi quindi a confrontare gli insegnamenti del primo presidente, Russell, con quelli del secondo, Rutherford, e quelli del presidente in carica, Knorr, e dei suoi collaboratori. Ebbene, si contraddicevano, si sconfessavano a vicenda, rivendicando ciascuno la propria ispirazione. Davvero non sembrava esistesse traccia di guida soprannaturale, divina, nella società della Torre di Guardia. Ma Rutherford non aveva dichiarato che le sue dottrine erano "insegnamenti che dava il Signore, per annunciare al popolo che..."? E con quale diritto, allora, Knorr le aveva respinte? Come si possono rigettare "verità che ha dato il Signore"? Oppure, diciamo, il Signore non aveva dato niente. Più probabile. C'era qualcosa che non funzionava, comunque, nei princìpi basilari".[28]
• Sull'attendibilità delle testimonianze della famiglia Pape sono stati espressi dubbi da Gerhard Besier, Professore di storia ecclesiastica all'Università di Heidelberg. Basier sostiene che il lavoro di Dieter Pape fu frutto di disinformazione studiato ad arte dalla Stasi (Servizi segreti della DDR) che produsse anche documenti ed atti poi classificati come falsi.[29]
• Un esempio di mutamento dottrinale si ha nel festeggiamento del Natale. I TdG smisero di celebrare il Natale solo nel 1927 (Proclamatori, p. 200).[30]
• La traduzione della Bibbia fatta dai testimoni è stata criticata aspramente da moltissimi biblisti, grecisti e altri studiosi, in particolar modo da quelli di fama internazionale come il pastore Stedman e Hoekema, ma anche da biblisti interconfessionali. L'accusa principale è di aver volutamente manipolato e falsificato il testo sacro migliaia di volte, sia nel Primo ma soprattutto nel Secondo Testamento al fine di accordarlo con le proprie dottrine che negano fra l'altro la divinità di Gesù Cristo. È da notare che tutti quelli che accusano apertamente di falsisificazione la TNM sono schierati in antagonismo ai testimoni anche anche dal punto di vista religioso.
• Ray Stedman, pastore presbiteriano,[36] nonché studioso e biblista accreditato nel mondo protestante, ha scritto: "Un accurato esame che va al di là dell'esteriore apparenza di erudizione dei traduttori, rivela un autentico miscuglio di fanatismo, ignoranza, pregiudizio e parzialità che viola ogni norma di critica biblica".
• Anche Anthony Hoekema, biblista della chiesa riformata olandese, non sembra averne una buona opinione e ha scritto: "La loro Traduzione del Nuovo Mondo non è una versione obiettiva della Bibbia in Inglese moderno, ma una traduzione di parte in cui molti degli originali insegnamenti della WTS sono stati introdotti di contrabbando".
• Il grecista battista del Seminario Teologico della Chiesa Battista J.R. Mantey, sì è espresso in questo modo: "Dopo aver studiato la loro erronea traduzione in centinaia di versetti del Nuovo testamento, si è chiarita in me la convinzione che quando la Scrittura era in disaccordo con i loro particolari insegnamenti, essi deliberatamente l'hanno tradotta in modo erroneo oppure hanno alterato il testo al punto tale che potrebbe sembrare che ci sia qualche apparente sostegno per le loro opinioni non scritturali (...). Ma ciò che è di gran lunga peggio, (...) si sono resi colpevoli di deliberato inganno: Ciò rende la loro traduzione detestabile".[37]
• Altre contestazione si ha nel caso delle preghiere. Esso vengono rivolte solo a Geova nel nome di Cristo, sono spontanee e adeguate alla circostanza cercando di seguire il modello lasciato da Gesù durante la sua vita terrena (Giov. 14:6, 13, 14 Giovanni 14,14: TNM traduce "Se voi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò." Le altre bibbie traducono inserendo il "mi" tra voi e chiederete. Il "mi" è presente in tutti i manoscritti più antichi ἐάν τι αἰτήσητέ με ἐν τῷ ὀνόματί μου ἐγὼ ποιήσω., e manca in alcuni, però più recenti. Gli unici tre codici sono: il Codice alessandrino (del V secolo), il Codice Beza (V secolo), o la Vetus latina (II secolo) non lo contengono. La King James Version, una delle bibbie più diffuse nel mondo inglese, traduce omettendo il "mi". Da notare che la pubblicazione "The Kingdom Interlinear Transaltion of the Greek Scriptures" (ripubblicazione del testo di Westcott e Hort) , sempre dei testimoni, riporta nel testo greco il mi ed anche (ovviamente) nella traduzione interlineare (dunque sotto il testo greco), salvo poi evitarlo nel testo ufficiale a destra del testo greco.
La posizione dei Testimoni di Geova nei confronti dell'ONU risulta da una duplice affermazione:
• dal punto di vista escatologico, l'ONU viene considerata "la bestia selvaggia di colore scarlatto" descritta in Apocalisse; [...] La ragione per cui i testimoni di Geova identificano la "bestia selvaggia di colore scarlatto" e "l'immagine della bestia selvaggia" descritte nel libro biblico di Apocalisse [...] sta nel fatto che l'ONU, pur proponendosi sani e condivisibili obiettivi - la pace nel mondo, il dialogo, la concordia tra le nazioni - pensa che potranno essere raggiunti dagli sforzi umani.[46]
• da altro punto di vista, non è vero che i principi perseguiti dall'ONU siano di per sé immorali;[46]
Nel 2001 destò clamore un articolo del The Guardian (articolo che raccoglieva le accuse di ex membri dei TdG)[47] che comunicava come da circa un decennio la Watchtower Society fosse una ONG riconosciuta dall'ONU. La sorpresa nasceva dalla circostanza che negli anni precedenti l'ONU fosse stata esplicitamente indicata dai Testimoni di Geova, come "la bestia selvaggia di colore scarlatto" citata nell'Apocalisse.[48]
Il forum del The Guardian fu in breve tempo preso d'assalto da lettori da cui emergeva come all'interno della congregazione probabilmente nessuno sapeva dell'affiliazione.[49]
Due giorni dopo l'uscita dell'articolo l'ufficio stampa inglese dei Testimoni di Geova comunicava che era stato richiesto il disconoscimento come ONG poiché nel 1991 una delle nostre corporazioni legali si registrò presso le Nazioni Unite come ONG (Organizzazione Non Governativa) al solo scopo di poter accedere alla loro vasta biblioteca. Ciò consentì ad uno dei nostri scrittori, che ricevette una tessera di identificazione, la facoltà di effettuare ricerche e di ottenere informazioni che sarebbero poi state utilizzate per la redazione di articoli riguardanti le Nazioni Unite, per la successiva pubblicazione nelle nostre riviste. A quel tempo non ci fu richiesto di apporre alcuna firma su nessun modulo. Anni dopo, all'insaputa del Corpo Direttivo dei testimoni di Geova, le Nazioni Unite pubblicarono i "Criteri per l'associazione alle ONG", nei quali era detto che chi si fosse affiliato alle ONG doveva condividere gli obiettivi delle Nazioni Unite. Non appena ne siamo venuti a conoscenza, abbiamo interrotto la nostra appartenenza alle ONG ed abbiamo restituito la tessera di accesso che ci era stata consegnata.[48]
Le motivazioni dell'uscita dall'ONU sono quindi state spiegate in relazione ai mutati criteri di affiliazioni di una ONG. In particolare, affermano i Testimoni di Geova, nel 2000, i criteri erano diventati inaccettabili (l'accento viene posto ad esempio sulla necessità di "firmare" i nuovi moduli per il riconoscimento).[46]
Di queste motivazioni sono state tuttavia messe in risalto le contraddizioni[49]:
• non è ammissibile che l'Onu, motu proprio, accetti l'adesione di una ONG senza alcuna sottoscrizione.
• l'accreditamento come ONG va rinnovato anno dopo anno. Nel caso quindi dei Testimoni di Geova ciò è avvenuto per altre 9 volte oltre la prima. Negli anni si sono susseguiti diversi documenti e comunicati stampa che esplicitavano che una ONG dovesse conformarsi a principi e sostenere lo statuto dell'ONU.

non guasta un pò di vera storia amici del forum.....ffi [SM=g1876838]
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05/01/2010 09:06

Re: ......mi correggo
ffi, 05/01/2010 0.42:

Chi si allontana non commette peccato e non è scomunicato,non si può parlare di peccato quando si fà libera scelta di una cosa ho dell'altra.
In questo caso chi appartiene ad una confessione e poi la rinnega viene considerato un apostata (nel vostro caso)nella vostra confessione religiosa. Nel cattolicesimo c'è una libera scelta grave che la persona fà,sapendo che lasciando la propia confessione è sbagliato.
non conosco tale sacerdote che dice quanto da lei riportato approfondirò.
Sì è appropriato stopo alla disinformazione,chi non conosce la chiesa di Cristo non può arrogarsi il diritto di dire ciò che non conosce (nel caso della confessione di cui lei appartiene) che sia chiaro non critico il suo pensiero che può essere lecito e no, ma chi è al di sopra di lei che dirige. saluti




Il suo è semplicemente qualunquismo. Poi, mi lasci dire, è offensivo dire "ma chi è al di sopra di lei che dirige".
E' probabile che lei sconosca le basi elementari del "Bon Ton".

Admin-Stefania
[SM=x1061966] Stop à la désinformation
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