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Ultimo Aggiornamento: 10/01/2023 18:48
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22/08/2009 12:29

Purtroppo hai trovato proprio la rivista sbagliata e in parte dimostri di non conoscere in maniera precisa la dottrina trinitaria. Procedo con l'analisi della pubblicazione che citi.


W 1/6/1988 pag 10:

“2 Da questi racconti anche un bambino capirebbe che fra l’Iddio Onnipotente e Gesù Cristo intercorre la stessa relazione esistente fra un padre e il suo diletto figlio: si tratta di due individui diversi. Eppure, questa semplice verità biblica viene negata dalle religioni della cristianità, le quali sostengono ostinatamente che Gesù Cristo sia lo stesso Dio Onnipotente, la seconda persona di una Trinità in cui la terza sarebbe lo spirito santo.



Visto? Lo stesso Dio Onnipotente, la seconda persona di una Trinità in cui la terza sarebbe lo SS.


10 In queste narrazioni Dio stava forse dicendo di essere figlio di se stesso e di aver inviato e approvato se stesso? No, Dio il Padre, il Creatore, stava dicendo di aver inviato suo Figlio Gesù, un essere distinto da lui, a compiere l’opera di Dio. Per questo in tutte le Scritture Greche l’espressione “Figlio di Dio” viene riferita a Gesù. Neppure una volta, però, troviamo l’espressione ‘Dio il Figlio’, in quanto Gesù non era l’Iddio Onnipotente. Era il Figlio di Dio. Si tratta di due persone diverse, e non c’è “mistero” teologico che possa cambiare questa verità.



Questa che citi non è una definizione trinitaria ma una confutazione trinitaria, non sta cioè descrivendo la dottrina ma la confuta, del resto la spiegazione della Trinità era già stata data nel paragrafo precedente.
Inoltre, come dicevo, tu segnali la seguente affermazione.


No, Dio il Padre, il Creatore, stava dicendo di aver inviato suo Figlio Gesù, un essere distinto da lui, a compiere l’opera di Dio.



Quello che sembri ignorare IMHO è questo, cioè che la dottrina trinitaria non insegna affatto che le persone trinitarie siano "esseri distinti" tra loro. Assolutamente.

La trinità dichiara l'unità dell'essere e la distinzione tra le persone, dice cioè che l'essere di Dio è uno e non tre. Tre sono invece le ipostasi.
Noi invece diciamo non solamente che L'essere di Dio è uno solo ma anche che l'essere di Cristo è altro rispetto a Dio, si dichiarano cioè due esseri numericamente distinti, cosa che la dottrina trinitaria non insegna per il solito timore di cadere nel politeismo.


15 Quando stava per morire, Gesù mostrò la propria sottomissione a suo Padre pregando: “Padre, se lo desideri, rimuovi da me questo calice. Tuttavia si compia non la mia volontà, ma la tua”. (Luca 22:42) Gesù chi stava pregando? Se stesso? No, stava pregando il suo Padre celeste. Lo si capisce bene dalle parole: “Si compia non la mia volontà, ma la tua”. In punto di morte, inoltre, Gesù gridò: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” (Marco 15:34) A chi era rivolto il grido di Gesù? A se stesso? No, a suo Padre che era in cielo.”



Idem con patate, questa è una confutazione trinitaria e non una definizione trinitaria, quindi l'accusa in questo caso è infondata perché nelle tue argomentazioni confondi il soggetto definizione con il soggetto confutazione.
[Modificato da amedeo.modigliani 22/08/2009 13:22]
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22/08/2009 12:48

Ad ogni modo Mario, personalmente conosco bene le differenze sostanziali che distinguono il modalismo dal trinitarismo.
In quanto alla concezione dei tdG, posso dirti che il concetto trinitario è molto più vicino al ns concetto di divinità, rispetto a quello modalista.
Per noi tdG, come per i trinitari: 1)Padre e Figlio sono 2 Persone distinte; 2) il Figlio è subordinato al Padre; 3) Il Padre è ingenerato e il Figlio è generato; ...

Ciò che per noi è illogico e non scritturale è il sostenere che in Gesù coabiti contemporaneamente la sua divinità insieme alla sua umanità; altro particolare riguarda la coeguaglianza del Padre col Figlio: una cosa è dire che condividono la stessa natura divina, altra cosa è la coeguaglianza ontologica.

E poi... da cosa si deduce che lo Spirito sia una TERZA PERSONA divina?
[Modificato da Walter.Simoni 22/08/2009 13:01]
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22/08/2009 16:28

Ciao Ciao, sono il tizio tirato in ballo da Delemme all'inizio di questo 3d. ;)

Mario 70 nel suo ultimo reply alla fine di pag.2 ha evidenziato il nocciolo della questione...che è anche quello che era al centro della discussione che ho aperto io sul forum "Infoinnominabile".

Potete provare a tenerne conto e a vedere se quello che dice è condivisibile anche da parte vostra?

Ha espresso una critica che vorrebbe essere costruttiva.

Ciao!
Mauri.
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22/08/2009 18:13

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
(Mario70), 21/08/2009 23.15:




Non è affatto così, Mario. Ci sono delle definizioni lessicali che hanno il loro peso. Il termine greco per “maggiore” è meizon. A Greek-English Lexicon of the New Testament di J. H. Thayer dà la definizione di questo termine: "Meizon viene usato per coloro che superano gli altri – sia per natura che per potenza, come Dio. Poi viene citato Giovanni 14:28 come esempio di questa definizione."
Certo, potresti dire che questa definizione lessicale non dimostra nulla, se non che altri studiosi riconoscono che questo è un significato legittimo per meizon.




Scusami Filippo a quanto pare delle volte immaginiamo che il nostro interlocutore intenda qualcosa di diverso da quello che scrive...
Nelle mie risposte a queste domande ho scritto:

"la mia risposta è assolutamente no, perchè quando Cristo pronunciò questa frase era un essere umano come noi, in quanto tale suo padre era maggiore di lui da tutti i punti di vista, esattamente come è maggiore di noi. "

e poi:

"Ho detto che non è vero che in quel caso il figlio fosse inferiore al padre?
Guarda che stiamo dicendo la stessa cosa. "

Se ti fa piacere lo ribadisco:

Cristo quando pronunciò quella frase era sia inferiore a suo padre che di natura diversa, in quanto come afferma la trinità egli era "vero uomo" e non sarebbe stato veramente uomo se egli non avesse avuto tutte le limitazioni che tale natura impone naturalmente.
Prima che tu mi risponda che fine aveva fatto la sua natura divina in quel momento, bisogna precisare cosa uno dei maggiori teologi sull'argomento scrive a tal proposito (ho il libro a casa e se vuoi posso scannerizzarti quello che desideri) in "incarnazione e umanità di Dio" il Dott. Giuseppe Mazza afferma:

"In questo senso, durante la vita terrena del Cristo, accade che alcune proprietà divine non sono accessibili alla natura umana: non vengono rimosse, non vengono disattivate temporaneamente, ma sono semplicemente inaccessibili. Esiste dunque una sorta di asimmetria di accesso alle facoltà divino-umane: mentre la natura divina ha pieno accesso alle facoltà umane, la natura umana non lo ha in rapporto a quelle divine. Sostanzialmente la natura divina non subisce alcuna restrizione, è solo la natura umana ad averne, costitutivamente".




Questa, caro Mario, è una mezza verità. Devi spiegare che sei d'accordo in parte. Tu ribadisci di non aver scritto cose diverse dalle nostre, ma nella tua mente c'è una dicotomia, tu rispondi solo per il Cristo umano.
Quindi non stiamo dicendo la stessa cosa.
Se mi sbaglio correggimi.


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22/08/2009 19:38

Re:
MauriF, 22/08/2009 16.28:

Ciao Ciao, sono il tizio tirato in ballo da Delemme all'inizio di questo 3d. ;)

Mario 70 nel suo ultimo reply alla fine di pag.2 ha evidenziato il nocciolo della questione...che è anche quello che era al centro della discussione che ho aperto io sul forum "Infoinnominabile".

Potete provare a tenerne conto e a vedere se quello che dice è condivisibile anche da parte vostra?

Ha espresso una critica che vorrebbe essere costruttiva.

Ciao!
Mauri.




La discussione aperta in un altro forum è tendenzialmente denigratoria. Noi non abbiamo nessun dogma trinitario, pertanto, se il modalismo contiene alcune delle nostre credenze, questo non vuol dire essere modalisti. Come non vuol dire essere cattolici se noi testimoni di Geova crediamo al valore salvifico della Bibbia. Anche i cattolici credono in questo.
Condividere alcuni aspetti del fascismo non significa essere fascisti.

Pertanto, quando i cattolici, e in questo caso anche Mauri, affermano che i testimoni di Geova fanno lo stesso errore dei modalisti, sbaglia e di grosso. Dovrebbe scrivere: I testimoni di Geova non condividono il pensiero di noi cattolici, così come a suo tempo non lo condivisero i modalisti.
Quello a cui noi crediamo l'abbiamo reso chiaro, forse in parole semplici perché le nostre pubblicazioni si rivolgono a persone semplici. I nostri ragionamenti non sono articolati e crespi ma esposti con chiarezza.
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22/08/2009 19:44

Mario scrive:
il Dott. Giuseppe Mazza afferma:

"In questo senso, durante la vita terrena del Cristo, accade che alcune proprietà divine non sono accessibili alla natura umana: non vengono rimosse, non vengono disattivate temporaneamente, ma sono semplicemente inaccessibili. Esiste dunque una sorta di asimmetria di accesso alle facoltà divino-umane: mentre la natura divina ha pieno accesso alle facoltà umane, la natura umana non lo ha in rapporto a quelle divine. Sostanzialmente la natura divina non subisce alcuna restrizione, è solo la natura umana ad averne, costitutivamente".

Naturalmente il dott. Mazza dovrebbe dimostrare questa sua tesi. Dove la Bibbia presenta questa differenza; Il ragionamento del dott. Mazza su quale testo biblico si fonda? Il ragionamento del dott. Mazza è fallace se basato su semplici supposizioni.


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22/08/2009 19:48

Re:
amedeo.modigliani, 22/08/2009 12.29:

Purtroppo hai trovato proprio la rivista sbagliata e in parte dimostri di non conoscere in maniera precisa la dottrina trinitaria. Procedo con l'analisi della pubblicazione che citi.


W 1/6/1988 pag 10:

“2 Da questi racconti anche un bambino capirebbe che fra l’Iddio Onnipotente e Gesù Cristo intercorre la stessa relazione esistente fra un padre e il suo diletto figlio: si tratta di due individui diversi. Eppure, questa semplice verità biblica viene negata dalle religioni della cristianità, le quali sostengono ostinatamente che Gesù Cristo sia lo stesso Dio Onnipotente, la seconda persona di una Trinità in cui la terza sarebbe lo spirito santo.



Visto? Lo stesso Dio Onnipotente, la seconda persona di una Trinità in cui la terza sarebbe lo SS.


10 In queste narrazioni Dio stava forse dicendo di essere figlio di se stesso e di aver inviato e approvato se stesso? No, Dio il Padre, il Creatore, stava dicendo di aver inviato suo Figlio Gesù, un essere distinto da lui, a compiere l’opera di Dio. Per questo in tutte le Scritture Greche l’espressione “Figlio di Dio” viene riferita a Gesù. Neppure una volta, però, troviamo l’espressione ‘Dio il Figlio’, in quanto Gesù non era l’Iddio Onnipotente. Era il Figlio di Dio. Si tratta di due persone diverse, e non c’è “mistero” teologico che possa cambiare questa verità.



Questa che citi non è una definizione trinitaria ma una confutazione trinitaria, non sta cioè descrivendo la dottrina ma la confuta, del resto la spiegazione della Trinità era già stata data nel paragrafo precedente.
Inoltre, come dicevo, tu segnali la seguente affermazione.


No, Dio il Padre, il Creatore, stava dicendo di aver inviato suo Figlio Gesù, un essere distinto da lui, a compiere l’opera di Dio.



Quello che sembri ignorare IMHO è questo, cioè che la dottrina trinitaria non insegna affatto che le persone trinitarie siano "esseri distinti" tra loro. Assolutamente.

La trinità dichiara l'unità dell'essere e la distinzione tra le persone, dice cioè che l'essere di Dio è uno e non tre. Tre sono invece le ipostasi.
Noi invece diciamo non solamente che L'essere di Dio è uno solo ma anche che l'essere di Cristo è altro rispetto a Dio, si dichiarano cioè due esseri numericamente distinti, cosa che la dottrina trinitaria non insegna per il solito timore di cadere nel politeismo.


15 Quando stava per morire, Gesù mostrò la propria sottomissione a suo Padre pregando: “Padre, se lo desideri, rimuovi da me questo calice. Tuttavia si compia non la mia volontà, ma la tua”. (Luca 22:42) Gesù chi stava pregando? Se stesso? No, stava pregando il suo Padre celeste. Lo si capisce bene dalle parole: “Si compia non la mia volontà, ma la tua”. In punto di morte, inoltre, Gesù gridò: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” (Marco 15:34) A chi era rivolto il grido di Gesù? A se stesso? No, a suo Padre che era in cielo.”



Idem con patate, questa è una confutazione trinitaria e non una definizione trinitaria, quindi l'accusa in questo caso è infondata perché nelle tue argomentazioni confondi il soggetto definizione con il soggetto confutazione.




Intanto piacere di conoscerti, ti posso solo rispondere che questi passaggi invece di confutare la trinità, confutano altro perchè la distinzione delle persone è sacrosanta per un trinitario, il fatto che siano numericamente uno è vero (ne riparleremo sicuramente), ma guai a confondere il padre col figlio e viceversa.
I testimoni quando parlano di "Dio onnipotente" pensano al padre, ecco quindi che da questo punto di vista confutare il fatto che il figlio non era l'iddio onnipotente significa confutare il modalismo e non la trinità.
Comunque non è mia intenzione discutere su queste cose perchè secondo me lasciano il tempo che trovano, il mio voleva solo essere un consiglio, poi ognuno faccia come meglio crede.
Un solo appunto tu dici:

"La trinità dichiara l'unità dell'essere e la distinzione tra le persone, dice cioè che l'essere di Dio è uno e non tre. Tre sono invece le ipostasi."
Se per "essere" intendi la natura o sostanza delle persone allora è ok, se intendi la personalità di queste, allora non ci siamo, comunque è meglio usare i termini usuali ovvero natura per Dio e persona per le singole ipostasi, almeno non ci sono dubbi.
Forse non lo sai ma sono dieci anni che sto studiando la dottrina trinitaria, quindi non sono un novellino in questo campo, forse non mi conosci e mi sembrava giusto fartelo sapere, che poi anche io abbia ancora molto da imparare per carità! Guai a sentirsi arrivati.

Ciao
Mario
[Modificato da (Mario70) 22/08/2009 19:49]
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22/08/2009 20:03

Re:

Walter.Simoni, 22/08/2009 12.48
Ad ogni modo Mario, personalmente conosco bene le differenze sostanziali che distinguono il modalismo dal trinitarismo.
In quanto alla concezione dei tdG, posso dirti che il concetto trinitario è molto più vicino al ns concetto di divinità, rispetto a quello modalista.
Per noi tdG, come per i trinitari: 1)Padre e Figlio sono 2 Persone distinte; 2) il Figlio è subordinato al Padre; 3) Il Padre è ingenerato e il Figlio è generato; ...



Piacere di conoscere anche te, non ho dubbi che il trinitarismo sia più vicino al vostro credo rispetto al modalismo, essendo il trinitarismo nel mezzo tra questi due estremi, con questo rispondo anche a Stefania che ha frainteso le mie perplessità, Stefania io non ho mai pensato che i tdg fossero modalisti, ci mancherebbe altro anzi! sono esattamente al lato opposto rispetto a questi.
Quello che ho cercato di spiegare è semplicemente che molte volte il testimone pensa di confutare la trinità e invece sta confutando il modalismo.
Ad esempio dire "chi pregava Gesù quando era sulla terra se stesso?" vuol dire cercare di confutare il modalismo perchè per un trinitario Gesù pregava il padre ovvero colui che lo ha generato dall'eternità distinto da lui come persona, quindi questa domanda per un trinitario non ha senso.
Spero di essermi spiegato meglio.
Inoltre per Walter: per i trinitari dire che Cristo è generato significa altro riapetto al testimone, perchè il tdg per "generato" intende creato, parola abominevole per un trinitario, in quanto si genera un figlio della stessa natura del generante, ma si crea dal nulla qualcosa o qualcuno che è altro rispetto al suo creatore.




Ciò che per noi è illogico e non scritturale è il sostenere che in Gesù coabiti contemporaneamente la sua divinità insieme alla sua umanità; altro particolare riguarda la coeguaglianza del Padre col Figlio: una cosa è dire che condividono la stessa natura divina, altra cosa è la coeguaglianza ontologica.

E poi... da cosa si deduce che lo Spirito sia una TERZA PERSONA divina?



"coabitazione" è un termine che non mi piace molto e che non è usato nelle formulazioni trinitarie, diciamo che le due nature sono unite ma non confuse, e come specificato dal dott. Mazza esiste una asimmetria dell'una rispetto all'altra dovuta alla costituzione delle stesse.

Ciao
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22/08/2009 20:04


Il primo punto è stato chiarito.
Il secondo, "A cosa credono i trinitari e perché" non ha ancora ricevuto una risposta ufficiale.

Possibilmente un trinitario ci spieghi cosa intende per trinità.

Una volta chiarito questo, sarà più facile fare delle analisi comparate.

Stefania
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22/08/2009 20:09

Re:
Amministrazione Forum., 22/08/2009 19.44:

Mario scrive:
il Dott. Giuseppe Mazza afferma:

"In questo senso, durante la vita terrena del Cristo, accade che alcune proprietà divine non sono accessibili alla natura umana: non vengono rimosse, non vengono disattivate temporaneamente, ma sono semplicemente inaccessibili. Esiste dunque una sorta di asimmetria di accesso alle facoltà divino-umane: mentre la natura divina ha pieno accesso alle facoltà umane, la natura umana non lo ha in rapporto a quelle divine. Sostanzialmente la natura divina non subisce alcuna restrizione, è solo la natura umana ad averne, costitutivamente".

Naturalmente il dott. Mazza dovrebbe dimostrare questa sua tesi. Dove la Bibbia presenta questa differenza; Il ragionamento del dott. Mazza su quale testo biblico si fonda? Il ragionamento del dott. Mazza è fallace se basato su semplici supposizioni.


Admin-Stefania



Quella del dott. Mazza è una conseguenza logica derivata dallo studio di entrambe le nature, questa, come molte altre ipotesi trinitarie non hanno bisogno di un riscontro diretto biblico, quello che importa ai trinitari, come accennato in precedenza è che queste deduzioni non vadano contro le scritture, questo è quello che bisognerebbe dimostrare, ma renditi conto che questa storia dell'asimmetria è servita a rispondere a chi asseriva giustamente) come poteva il Cristo non conoscere delle cose se egli era anche Dio.

Ciao

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22/08/2009 20:24

Cosa credono i trinitari:
Ovviamente non dirò io quello in cui crediamo, ma mi servirò dei credi ufficiali dei simboli che nel corso dei secoli sono stati creati.

Testo italiano
del Simbolo niceno-costantinopolitano:


Credo in un solo Dio,
Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili ed invisibili.

Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,
unigenito Figlio di Dio,
nato dal Padre prima di tutti i secoli:
[Dio da Dio],
Luce da Luce,
Dio vero da Dio vero,
generato, non creato,
della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose sono state create.

Per noi uomini
e per la nostra salvezza
discese dal cielo
e per opera dello Spirito Santo
si è incarnato nel seno della Vergine Maria
e si è fatto uomo.

Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
morì
e fu sepolto.
Il terzo giorno è risuscitato,
secondo le Scritture,
è salito al cielo,
siede alla destra del Padre.
E di nuovo verrà, nella gloria,
per giudicare i vivi e i morti,
e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo,
che è Signore e dà la vita,
e procede dal Padre
e con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato,
e ha parlato per mezzo dei profeti.

Per una comprensione maggiore occorre riportare anche il concilio di Calcedonia:

Seguendo, quindi, i santi Padri, all'unanimità noi insegniamo a confessare un solo e medesimo Figlio: il signore nostro Gesù Cristo, perfetto nella sua divinità e perfetto nella sua umanità, vero Dio e vero uomo, [composto] di anima razionale e del corpo, consostanziale al Padre per la divinità, e consostanziale a noi per l'umanità, simile in tutto a noi, fuorché nel peccato (45), generato dal Padre prima dei secoli secondo la divinità, e in questi ultimi tempi per noi e per la nostra salvezza da Maria vergine e madre di Dio, secondo l'umanità, uno e medesimo Cristo signore unigenito; da riconoscersi in due nature, senza confusione, immutabili, indivise, inseparabili, non essendo venuta meno la differenza delle nature a causa della loro unione, ma essendo stata, anzi, salvaguardata la proprietà di ciascuna natura, e concorrendo a formare una sola persona e ipostasi; Egli non è diviso o separato in due persone, ma è un unico e medesimo Figlio, unigenito, Dio, verbo e signore Gesù Cristo, come prima i profeti e poi lo stesso Gesù Cristo ci hanno insegnato di lui, e come ci ha trasmesso il simbolo dei padri.

Infine è d'obbligo ricordare l XI Sinodo di Toledo (675) il quale chiarisce il ruolo principale del padre rispetto alle altre persone trinitarie (ruolo particolarmente caro alla chiesa ortodossa):

« Professiamo e crediamo che la santa ed ineffabile Trinità, il Padre e il Figlio e lo Spirito Santo, secondo la sua natura è un solo Dio di una sola sostanza, di una sola natura, anche di una sola maestà e forza. E professiamo che il Padre non (è) generato, non creato, ma ingenerato. Egli infatti non prende origine da nessuno, egli dal quale ebbe sia il Figlio la nascita, come lo Spirito Santo il procedere. Egli è dunque la fonte e l'origine dell'intera divinità. »

Fatto.


[Modificato da (Mario70) 22/08/2009 20:26]
22/08/2009 20:40

Re: Re:
(Mario70), 22/08/2009 19.48:




Intanto piacere di conoscerti, ti posso solo rispondere che questi passaggi invece di confutare la trinità, confutano altro perchè la distinzione delle persone è sacrosanta per un trinitario, il fatto che siano numericamente uno è vero (ne riparleremo sicuramente), ma guai a confondere il padre col figlio e viceversa.
I testimoni quando parlano di "Dio onnipotente" pensano al padre, ecco quindi che da questo punto di vista confutare il fatto che il figlio non era l'iddio onnipotente significa confutare il modalismo e non la trinità.
Comunque non è mia intenzione discutere su queste cose perchè secondo me lasciano il tempo che trovano, il mio voleva solo essere un consiglio, poi ognuno faccia come meglio crede.
Un solo appunto tu dici:

"La trinità dichiara l'unità dell'essere e la distinzione tra le persone, dice cioè che l'essere di Dio è uno e non tre. Tre sono invece le ipostasi."
Se per "essere" intendi la natura o sostanza delle persone allora è ok, se intendi la personalità di queste, allora non ci siamo, comunque è meglio usare i termini usuali ovvero natura per Dio e persona per le singole ipostasi, almeno non ci sono dubbi.
Forse non lo sai ma sono dieci anni che sto studiando la dottrina trinitaria, quindi non sono un novellino in questo campo, forse non mi conosci e mi sembrava giusto fartelo sapere, che poi anche io abbia ancora molto da imparare per carità! Guai a sentirsi arrivati.

Ciao
Mario




La rivista che hai riportato afferma, confutando la trinità "ortodossa", che 'Padre e Figlio sono due esseri distinti'... A tuo parere tale obiezione non sarebbe contestuale al tema trattato, dici infatti che tale obiezione sarebbe valida solo nei confronti del modalismo ma non nei confronti del dogma ufficiale della grande chiesa... ma come ho già spiegato nel precedente post questa accusa è totalmente infondata. Infatti il dogma nega nel modo più assoluto che le tre persone siano tre esseri distinti, semmai tre ipostasi o persone distinte ma sempre nell'unico Essere divino, cioè l'unico Dio. Quindi niente "esseri distinti" nella Trinità, P, F e SS non sono esseri distinti.
Identico discorso vale per il resto delle argomentazioni, infatti quelle che tu interpreti come una serie di obiezioni che a tuo parere non seguirebbero dalle premesse, ovvero rispetto al dogma ufficiale, non sono semplici obiezioni alla definizione trinitaria ma vere e proprie definizioni confutatorie, rielaborazioni che hanno l'unico scopo di evidenziare in poche parole gli aspetti controversi di questa dottrina.

Affermi con sicurezza che presentare la dottrina trinitaria come quella dottrina in cui "Dio prega sé stesso" sarebbe un'operazione illecita, teoricamente è possibile che tu abbia ragione ma ciò andrebbe dimostrato, inoltre questo aspetto niente ha a che fare con il modalismo (checché ne dicano le varie radiomarie).

Non ci sono invece dubbi in merito all'impossibilità di confutare la trinità ortodossa facendole dire che Padre, Figlio e SS sarebbero la stessa persona, magari contraddicendola usando la Bibbia, ciò per il banale motivo che la formulazione dogmatica insegna tutt'altro. Se quindi qualche nostra pubblicazione si esprimesse in tali termini sarebbe bene segnalare l'errore.
[Modificato da amedeo.modigliani 22/08/2009 20:49]
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Re: Re: Re:
amedeo.modigliani, 22/08/2009 20.40:




La rivista che hai riportato afferma, confutando la trinità "ortodossa", che 'Padre e Figlio sono due esseri distinti'... A tuo parere tale obiezione non sarebbe contestuale al tema trattato, dici infatti che tale obiezione sarebbe valida solo nei confronti del modalismo ma non nei confronti del dogma ufficiale della grande chiesa... ma come ho già spiegato nel precedente post questa accusa è totalmente infondata.
Identico discorso vale per il resto delle argomentazioni, infatti quelle che tu interpreti come una serie di obiezioni che a tuo parere non seguirebbero dalle premesse, ovvero rispetto al dogma ufficiale, non sono semplici obiezioni alla definizione trinitaria ma vere e proprie definizioni confutatorie, rielaborazioni che hanno l'unico scopo di evidenziare in poche parole gli aspetti controversi di questa dottrina.

Affermi con sicurezza che presentare la dottrina trinitaria come quella dottrina in cui "Dio prega sé stesso" sarebbe un'operazione illecita, teoricamente è possibile che tu abbia ragione ma ciò andrebbe dimostrato, inoltre questo aspetto niente ha a che fare con il modalismo (checché ne dicano le varie radiomarie).

Non ci sono invece dubbi in merito all'impossibilità di confutare la trinità ortodossa facendole dire che Padre, Figlio e SS sarebbero la stessa persona, magari contraddicendola usando la Bibbia, ciò per il banale motivo che la formulazione dogmatica insegna tutt'altro. Se quindi qualche nostra pubblicazione si esprimesse in tali termini sarebbe bene segnalare l'errore.




Premetto che a me di quello che dice radiomaria non me ne importa proprio nulla, l'avrò seguita un paio di volte e non mi è piaciuta, quindi sia chiaro che quanto affermo è solo il mio pensiero.
Come gia detto trovo una perdita di tempo analizzare punto per punto i passi che ho riportato perchè secondo il mio punto di vista sono chiari, ma ammiro la tua difesa e la trovo encomiabile, credo che i lettori sappiano comunque discernere se il mio pensiero possa essere plausibile o no, trovo comunque una ricchezza per tutti chiarire cosa credono i modalisti e cosa i trinitari non trovi?
Comunque non ho detto "Dio prega sé stesso" ma "chi pregava Gesù quando era sulla terra, se stesso?" il che è profondamente diverso dalle parole che tu mi hai messo in bocca...
ciao
22/08/2009 21:18

Re: Re: Re: Re:
(Mario70), 22/08/2009 20.52:




Premetto che a me di quello che dice radiomaria non me ne importa proprio nulla, l'avrò seguita un paio di volte e non mi è piaciuta, quindi sia chiaro che quanto affermo è solo il mio pensiero.
Come gia detto trovo una perdita di tempo analizzare punto per punto i passi che ho riportato perchè secondo il mio punto di vista sono chiari, ma ammiro la tua difesa e la trovo encomiabile, credo che i lettori sappiano comunque discernere se il mio pensiero possa essere plausibile o no, trovo comunque una ricchezza per tutti chiarire cosa credono i modalisti e cosa i trinitari non trovi?
Comunque non ho detto "Dio prega sé stesso" ma "chi pregava Gesù quando era sulla terra, se stesso?" il che è profondamente diverso dalle parole che tu mi hai messo in bocca...
ciao



Non ti ho messo in bocca niente che tu non abbia detto, in merito poi alla questione di "Gesù che prega sé stesso" ho già spiegato che lo scopo di questa e simili formulazioni non è quello di definire la Trinità in modo accettabile per l'ortodossia cattolica ma di portarne a conclusione le premesse evidenziandone l'assurdità, procedimento questo che con il proseguire della discussione chiariremo in maniera più esplicita.

Avviene la stessa cosa quando si critica il nostro concetto di risurrezione assumendone le premesse e portandole a conclusione, alcuni sulla base di certi ragionamenti deducono che i nostri risorti altro non sarebbero che "cloni" , questo per via del fatto che l'assenza di un'anima immortale precluderebbe ogni possibile continuità tra l'individuo che era una volta in vita e l'individuo risorto.

E' un ragionamento insomma che a detta di alcuni permetterebbe di chiamare i nostri risorti "cloni", una ridefinizione terminologica dietro alla quale c'è un ragionamento ben preciso, benché non condiviso dai diretti interessati.

La stessa cosa avviene per la confutazione del dogma trinitario, alla base infatti di certe formulazioni ci sono ragionamenti ben precisi, cosicché persino asserti del tipo "Gesù prega sé stesso" possono trovare in maniera più che lecita il proprio spazio NONOSTANTE non piacciano ai diretti interessati.

Ma di questo parleremo più avanti.
[Modificato da amedeo.modigliani 22/08/2009 21:29]
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Re: Re:
(Mario70), 22/08/2009 20.09:



Quella del dott. Mazza è una conseguenza logica derivata dallo studio di entrambe le nature, questa, come molte altre ipotesi trinitarie non hanno bisogno di un riscontro diretto biblico, quello che importa ai trinitari, come accennato in precedenza è che queste deduzioni non vadano contro le scritture, questo è quello che bisognerebbe dimostrare, ma renditi conto che questa storia dell'asimmetria è servita a rispondere a chi asseriva giustamente) come poteva il Cristo non conoscere delle cose se egli era anche Dio.

Ciao





Ora è chiaro. Il dott Mazza con le sue ipotesi legge la Bibbia alla luce della trinità. Così facendo, il dott. Mazza, introduce le sue supposizioni nella Bibbia, facendo in modo che sia impossibile per i trinitari, vedere affermazioni cristologiche o teologiche separate dai concetti trinitari.
Pertanto, le ipotesi dei trinitari non sono interamente coerenti con la Bibbia.
Introdurre "la storia dell'asimmetria" è una dimostrazione che il concetto trinitario vuole a tutti i costi soppiantare l'insegnamento antitrinitario della Bibbia.
Ci troviamo di fronte ad un "quadro" difforme ed asimmetrico a cui vogliamo applicare una cornice regolare e simmetrica.
Non mi pare, nel campo della teologia, un'azione ortodossa.

Stefania
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22/08/2009 21:46

Re: Cosa credono i trinitari:
(Mario70), 22/08/2009 20.24:

Ovviamente non dirò io quello in cui crediamo, ma mi servirò dei credi ufficiali dei simboli che nel corso dei secoli sono stati creati.

Testo italiano
del Simbolo niceno-costantinopolitano:


Credo in un solo Dio,
Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili ed invisibili.

Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,
unigenito Figlio di Dio,
nato dal Padre prima di tutti i secoli:
[Dio da Dio],
Luce da Luce,
Dio vero da Dio vero,
generato, non creato,
della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose sono state create.

Per noi uomini
e per la nostra salvezza
discese dal cielo
e per opera dello Spirito Santo
si è incarnato nel seno della Vergine Maria
e si è fatto uomo.

Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
morì
e fu sepolto.
Il terzo giorno è risuscitato,
secondo le Scritture,
è salito al cielo,
siede alla destra del Padre.
E di nuovo verrà, nella gloria,
per giudicare i vivi e i morti,
e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo,
che è Signore e dà la vita,
e procede dal Padre
e con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato,
e ha parlato per mezzo dei profeti.

Per una comprensione maggiore occorre riportare anche il concilio di Calcedonia:

Seguendo, quindi, i santi Padri, all'unanimità noi insegniamo a confessare un solo e medesimo Figlio: il signore nostro Gesù Cristo, perfetto nella sua divinità e perfetto nella sua umanità, vero Dio e vero uomo, [composto] di anima razionale e del corpo, consostanziale al Padre per la divinità, e consostanziale a noi per l'umanità, simile in tutto a noi, fuorché nel peccato (45), generato dal Padre prima dei secoli secondo la divinità, e in questi ultimi tempi per noi e per la nostra salvezza da Maria vergine e madre di Dio, secondo l'umanità, uno e medesimo Cristo signore unigenito; da riconoscersi in due nature, senza confusione, immutabili, indivise, inseparabili, non essendo venuta meno la differenza delle nature a causa della loro unione, ma essendo stata, anzi, salvaguardata la proprietà di ciascuna natura, e concorrendo a formare una sola persona e ipostasi; Egli non è diviso o separato in due persone, ma è un unico e medesimo Figlio, unigenito, Dio, verbo e signore Gesù Cristo, come prima i profeti e poi lo stesso Gesù Cristo ci hanno insegnato di lui, e come ci ha trasmesso il simbolo dei padri.

Infine è d'obbligo ricordare l XI Sinodo di Toledo (675) il quale chiarisce il ruolo principale del padre rispetto alle altre persone trinitarie (ruolo particolarmente caro alla chiesa ortodossa):

« Professiamo e crediamo che la santa ed ineffabile Trinità, il Padre e il Figlio e lo Spirito Santo, secondo la sua natura è un solo Dio di una sola sostanza, di una sola natura, anche di una sola maestà e forza. E professiamo che il Padre non (è) generato, non creato, ma ingenerato. Egli infatti non prende origine da nessuno, egli dal quale ebbe sia il Figlio la nascita, come lo Spirito Santo il procedere. Egli è dunque la fonte e l'origine dell'intera divinità. »

Fatto.





Ora senza divagare analizziamo la credenza (o credenze) dei trinitari alla luce degli insegnamenti biblici.

Admin-Stefania
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22/08/2009 22:02


PS: Uno dei motivi che mi fa sospettare della "opzione 2" è proprio questa pretesa di tradurre i termini della dottrina trinitaria in "parole semplici"...
Questo perchè i termini della dottrina trinitaria sono PRECISI proprio per evitare confusione.
Voi..."semplicizzandoli", non fate altro che renderli MENO PRECISI e quindi inducete (volontariamente?) alla confusione.
E non credo di avere tutti i torti...



Io mi gioco la casa che in questo forum gli unici che hanno realmente compreso il dogma trinitario sono esclusivamente utenti TdG.[SM=g27990]
Tu sei quello che negava che tra Ipostasi e Trinità vi fosse identità! Certe cose non le dimentico. [SM=g27996] [SM=g27990]

Mi riferisco a questa discussione

testimonidigeova.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=782...

in cui dicevi "non è corretto affermare Gesù=Trinità." dove chiaramente per Gesù si intendeva il Figlio. Salvo poi scoprire per la prima volta (si parla di settembre 2008, battezzato e cresimato da quando?) che ...forse forse... non avevi capito bene certe cose... [SM=g27990]
[Modificato da amedeo.modigliani 22/08/2009 22:12]
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Re: Re: Re:
MauriF, 22/08/2009 21.48:




La discussione aperta in altro forum non è assolutamente tendenzialmente denigratoria.
E' invece alquanto interrogativa...
Diciamo che c'è una punta di indignazione, poichè è l'effetto inevitabile di una conversazione che sembra una presa ingiro.

Nessuno asseriva che voi "avete" un dogma trinitario (non capisco da dove lo deduci)...
E non mi interessava minimamente l'affermare che i TdG appoggiassero qualche elemento modalista o cose del genere.

Quello che credete voi sono cose vostre e non era questo il nocciolo della questione da me sollevato.

Se apri il forum incriminato lo puoi capire benissimo.
La questione da me sollevata è che quando voi parlate "di ciò in cui crediamo noi"...non lo fate correttamente (e ciò, alle lunghe, causa quella punta di indignazione che puoi leggere nel mio 3d...perchè sembra di essere presi ingiro).

Ora ci sarebbe da capire qual'è la CAUSA di questo vostro modo di discutere (scorretto) di ciò in cui crediamo noi.

Io ho fatto due ipotesi nel mio 3d:
1) E' una CAUSA NON COLPEVOLE...cioè ignorate la dottrina trinitaria nei suoi elementi basilari e vi viene impartito un indottrinamento tale da escludervi ogni stimolo ad approfondire tale dottrina.
2) E' una CAUSA COLPEVOLE...cioè non ignorate la dottrina trinitaria ma la confondete volontariamente per scopi non tanto nobili.

Per questo motivo, dopo innumerevoli dicussioni in merito, mi sono deciso a scrivere su quel forum di ex-tdg, sul quale ci sono molti miei amici (vedi Mario70), per cercare di indagare tali cause.

Questo per poter portare avanti una discussione senza prendersi ingiro (scrivo su questo forum: testimonidigeova.freeforumzone.leonardo.it/recenti.aspx?c=153487&f=153... )

Per quanto mi riguarda ho ritenuto le spiegazioni ricevute su "Infoinnominabile" come sufficientemente esaurienti...
Però la questione mi interessa e quindi mi permetto di seguirla anche sul vostro forum se volete.

PS: Uno dei motivi che mi fa sospettare della "opzione 2" è proprio questa pretesa di tradurre i termini della dottrina trinitaria in "parole semplici"...
Questo perchè i termini della dottrina trinitaria sono PRECISI proprio per evitare confusione.
Voi..."semplicizzandoli", non fate altro che renderli MENO PRECISI e quindi inducete (volontariamente?) alla confusione.
E non credo di avere tutti i torti... [SM=g27988]

Ciao
Mauri.




Gentile Mauri, hai aperto una discussione dal titolo:
"Dottrina trinitaria confusa con il modalismo....lo stratagemma della WT".
Da profano, senza andare ad annacquare la discussione in corso, apri un'altra e ci spieghi cosa hai voluto intendere.

Quando Stefania ti dice che il tuo post è offensivo, non ha tutti i torti.
Ti riporto alcune tue perle:


Parli nel tuo post di "insegnamento da LAVAGGIO DEL CERVELLO"

Visto che molti di voi sono ex-tdg, non mi aiutereste a comprendere in quale maniera la WT riesce a fare un lavaggio del cervello simile?

Per loro la dottrina trinitaria insegna quello...
Anche se gli si fa vedere il contrario!!


Da quello che leggo, emerge solo arroganza. La certezza che il tuo punto di vista sia giusto e quello insegnato dai testimoni di Geova, frutto di un lavaggio del cervello.

Chiudila qua questa discussione se queste sono le tue credenziali.
[Modificato da F.Delemme 22/08/2009 22:31]
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Re: Cosa credono i trinitari:
Mario70
Ovviamente non dirò io quello in cui crediamo, ma mi servirò dei credi ufficiali dei simboli che nel corso dei secoli sono stati creati.

Testo italiano
del Simbolo niceno-costantinopolitano:


Credo in un solo Dio,
Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili ed invisibili.

-.-.-.-.-..-..-..-..-.

Questo è quello che insegna la Bibbia:

Gen. 1:1 "In principio Dio creò i cieli e la terra".
Gen. 17:1 "Quando Abramo giunse all’età di novantanove anni, Geova apparve ad Abramo e gli disse: “Io sono Dio Onnipotente".
Deut. 6:4 “Ascolta, o Israele: Geova nostro Dio è un solo Geova.
Giov. 17:3 "Questo significa vita eterna, che acquistino conoscenza di te, il solo vero Dio, e di colui che tu hai mandato, Gesù Cristo".


Siamo d'accordo con questa introduzione del testo italiano
del Simbolo niceno-costantinopolitano che è conforme agli scritti Sacri.


Gepy [SM=g8093]

"...poiché dove andrai tu andrò io, e dove passerai la notte tu passerò la notte io. Il tuo popolo sarà il mio popolo, e il tuo Dio il mio Dio. Dove morirai tu morirò io, e là sarò sepolta."
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Re: Cosa credono i trinitari:
Mario70
Ovviamente non dirò io quello in cui crediamo, ma mi servirò dei credi ufficiali dei simboli che nel corso dei secoli sono stati creati.

Testo italiano
del Simbolo niceno-costantinopolitano:


[...]

Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,

:_:_:_:_:_:_:_:_:_:

Che cosa dice la Bibbia?

Giov. 12:21 "Questi si accostarono perciò a Filippo che era di Betsaida di Galilea, e lo pregavano, dicendo: “Signore, desideriamo vedere Gesù”.
Atti 8:16 "Poiché non era ancora caduto su nessuno di loro, ma erano solo stati battezzati nel nome del Signore Gesù."
Efesini 5:20 "rendendo sempre grazie per tutte le cose al nostro Dio e Padre nel nome del nostro Signore Gesù Cristo."
Matteo 12:8 "Poiché il Figlio dell’uomo è Signore del sabato”."

La Bibbia non identifica Gesù Cristo come SOLO Signore. Lo identifica chiaramente come SIGNORE, SIGNORE GESU', e Lui stesso si identifica SIGNORE DEL SABATO.

Cosa intende dimostrare il Simbolo Niceno con l'aggiunta dell'aggettivo qualificativo "SOLO"?
"...poiché dove andrai tu andrò io, e dove passerai la notte tu passerò la notte io. Il tuo popolo sarà il mio popolo, e il tuo Dio il mio Dio. Dove morirai tu morirò io, e là sarò sepolta."
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