Ancora tu scrivi:
«15 Inoltre, il rimanente dell’Israele spirituale aveva atteso da decenni, sì, dal 1876, la fine dei Tempi dei Gentili nell’autunno del 1914. Aspettavano che il messianico regno di Dio fosse allora pienamente stabilito nei cieli e anche che il rimanente dell’Israele spirituale fosse a quel tempo glorificato con Gesù Cristo nel regno celeste. Tutto l’intendimento delle Sacre Scritture era diretto in tal senso o modificato secondo tale idea.» (Vicina la Salvezza dell’uomo dall’Afflizione Mondiale!, 1978, p. 135)
No, non ci siamo sbagliati a leggere, è proprio scritto: “Tutto l’intendimento delle Sacre Scritture era … MODIFICATO secondo tale idea”.
Anche in questo caso se non presenti per intero questo studio, ne esce fuori una discussione alterata.
Il libro evidenzia che i testimoni di Geova, prima del 1932 non avevano molto chiara la speranza celeste.
Questo è quello che riporta il libro:
Così l’adempimento moderno di tali profezie sul rimanente dell’Israele spirituale era completamente sconosciuto, oscurato, incompreso, proprio come lo è per le chiese della cristianità fino a questo giorno. Infatti fino all’anno 1932 gli stessi cristiani testimoni di Geova avevano l’impressione che il ritorno degli Ebrei carnali in Palestina e l’istituzione di uno stato ebraico fossero un adempimento della profezia divina.
15 Inoltre, il rimanente dell’Israele spirituale aveva atteso da decenni, sì, dal 1876, la fine dei Tempi dei Gentili nell’autunno del 1914. Aspettavano che il messianico regno di Dio fosse allora pienamente stabilito nei cieli e anche che il rimanente dell’Israele spirituale fosse a quel tempo glorificato con Gesù Cristo nel regno celeste.
Tutto l’intendimento delle Sacre Scritture era diretto in tal senso o modificato secondo tale idea. E quando il 1914 finì fra le fiamme della prima guerra mondiale e il rimanente dell’Israele spirituale si trovò ancora qui sulla terra, furono inclini a pensare che sarebbero stati glorificati nel 1918, tre anni e mezzo dopo la fine dei Tempi dei Gentili. (Luca 21:24; Daniele 4:16, 23, 25, 32) Le loro penose esperienze con i bandi e le persecuzioni della prima guerra mondiale non furono considerate come un esilio babilonico da cui dovessero esser liberati dopo la prima guerra mondiale. Non attendevano la restaurazione nel pieno favore di Geova sulla terra per un’opera di testimonianza in tutto il mondo."
L'espressione "Tutto l’intendimento delle Sacre Scritture era diretto in tal senso o modificato secondo tale idea" non intende che modificassero gli scritti,
ma modificassero IL LORO INTENDIMENTO.
Questo è evidenziato da queste parole:
"La consapevolezza di essere in un paradiso spirituale
non attraversò neanche la mente del rimanente dell’Israele spirituale in quell’anno di liberazione e restaurazione, il 1919 E.V.
Ma oggi, in questa tarda data del “tempo della fine” di questo sistema di cose,
capiscono la grandiosità dell’adempimento della profezia di Isaia capitolo trentacinque, avvenuto su di loro in senso spirituale dal 1919.
Forse avresti dovuto presentare le cose in modo più onesto, avresti evitato di scrivere questa tua fantasiosa dichiarazione:
Malgrado questo incredibile e disinvolto approccio con le Sacre Scritture, fece molto scalpore,
Pertanto, ancora una volta, sei pregato di presentare le cose in modo che si evinca il pensiero delle nostre pubblicazioni senza alterarne il significato.