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Testimoni di Geova: Risposte a Domande
 
 

La santificazione del nome di Dio nel primo secolo

Ultimo Aggiornamento: 25/01/2012 19:30
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13/08/2009 16:40

Ci sono anch'io
Leggendo le varie argomentazioni per avvalorare l'abusivo inserimento del Tetragramma nel NT, mi accorgo una volta di più di come le cose semplici possano diventare complicate. Nella pubblicazione "Il Nome Divino che durerà per sempre", p. 26 è scritto: «Visto che i manoscritti esistenti non contengono il nome di Dio, avrebbe un traduttore il diritto di ripristinarlo?». Siamo dunque tutti d'accordo che non esiste nessuna prova concreta, ripeto "concreta", dell'esistenza del Tetragramma nel NT.
Passiamo ora alle deduzioni umane, alle supposizioni. Nessuno vieta di "supporre", la Bibbia non è soggetta ai Diritti d'Autore, perciò ognuno può fare ciò che gli pare, si chiami esso Benedetto Prete, Corpo Direttivo, ecc. L'inserire qualcosa senza prove concrete, è permesso e in campo scientifico si chiama "Emendamento Congetturale" e il termine già ci dice che è un ragionamento umano. Siamo perciò d'accordo anche sul fatto che non è proibito farlo, ma con la Bibbia si può fare? A me sembra di avere sempre letto che non si può fare e che ognuno che lo fa si prende le sue belle responsabilità.
Ho avuto occasione di conoscere gli Avventisti che, come sappiamo, reputano biblicamente obbligatorio riposare il Sabato anzichè la Domenica. Ebbene, vi posso assicurare che, malgrado ciò, non si sono mai sognati di alterare il testo biblico con degli "Emendamenti Congetturali", e penso che si potrebbero portare altri esempi del genere.
Reputo inutile citare testi dalle pubblicazioni dei TdG per dimostrare che anche i TdG sono d'accordo che non si può alterare il testo biblico con ragionamenti umani, ci sono e li conoscerete sicuramente meglio di me, ma reputo invece utile citare ciò che viene scritto dai TdG sul fatto che, se Dio vuole che qualcosa sia fatto o scritto, lo fa sapere molto chiaramente. Ecco cosa dice lo Schiavo in proposito:
Se Dio avesse voluto che…… (Grassetto e colore miei)
La Torre di Guardia del 15 dicembre 1991 pagg. 5-6
“Dio non è un Dio di disordine, ma di pace”, scrisse l’apostolo Paolo per mettere a posto le cose nella congregazione dell’antica Corinto. Nello stesso contesto, chiese: “Se la tromba dà un suono indistinto, chi si preparerà alla battaglia?” (1 Corinti 14:8, 33) Ora, se un Dio di ordine avesse voluto che i cristiani festeggiassero la nascita terrena del Figlio suo, avrebbe permesso che uomini imperfetti scegliessero arbitrariamente una data, prendendola a prestito da feste pagane, e che adottassero pratiche empie?
La Torre di Guardia del 1 novembre 2008 pagg. 7-8
Gesù non insegnò mai che gli esseri umani avessero un’anima immortale. D’altra parte, in molte occasioni insegnò che ci sarebbe stata la risurrezione dei morti. (Luca 14:13, 14; Giovanni 5:25-29; 11:25) Perché mai Gesù avrebbe detto che i morti sarebbero stati risuscitati se riteneva che la loro anima non fosse morta?
Gesù non insegnò che Dio avrebbe torturato spietatamente i malvagi per sempre. Al contrario disse: “Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna”. (Giovanni 3:16, CEI) Per quale motivo Gesù avrebbe fatto capire che quelli che non credevano in lui sarebbero morti? Se avesse veramente voluto dire che sarebbero vissuti in eterno, soffrendo in un inferno di fuoco, non lo avrebbe detto?
La dottrina secondo cui l’inferno è un luogo di tormento non si basa sulla Bibbia. È invece una credenza pagana camuffata da insegnamento cristiano. (Vedi il riquadro “Breve storia dell’inferno”, a pagina 6). No, Dio non tortura le persone nell’inferno per l’eternità. Come può influire sull’atteggiamento che abbiamo verso Dio la verità riguardo all’inferno?
La Torre di Guardia del 15 novembre 1998 pagg. 5-6
Invocare Dio
La Bibbia ci dice tutto quello che abbiamo bisogno di sapere su quanto avviene nel reame spirituale. L’apostolo Paolo scrisse: “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile per insegnare . . . affinché l’uomo di Dio sia pienamente competente, del tutto preparato per ogni opera buona”. (2 Timoteo 3:16, 17) Se Dio avesse voluto che conoscessimo i nomi di molti angeli, li avrebbe rivelati nella sua Parola, la Bibbia. E se fosse stato suo desiderio insegnarci come metterci in contatto con gli angeli e come parlare con loro in preghiera, avrebbe provveduto queste informazioni nelle Scritture.
Gesù Cristo, invece, insegnò: “Quando preghi, entra nella tua stanza privata e, chiusa la porta, prega il Padre tuo che è nel segreto . . . Voi dovete dunque pregare così: ‘Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome’”. (Matteo 6:6, 9) Il punto di vista scritturale è questo: Non dobbiamo invocare gli angeli o rivolgerci a loro in preghiera, ma dobbiamo pregare il Creatore degli angeli, Dio stesso. Il suo nome non è un mistero, e non c’è bisogno che lo riveli un veggente. Benché siano stati fatti tentativi per nascondere il nome divino, nella Bibbia compare oltre 7.000 volte. Per esempio, riferendosi al Padre celeste il salmista cantò: “Tu, il cui nome è Geova, tu solo sei l’Altissimo su tutta la terra”. — Salmo 83:18.
Geova è sempre pronto ad ascoltarci se lo preghiamo nel modo appropriato. La Bibbia ci assicura: “Riguardo a Geova, i suoi occhi scorrono tutta la terra per mostrare la sua forza a favore di quelli il cui cuore è completo verso di lui”. — 2 Cronache 16:9.
La Torre di Guardia del 15 dicembre 2002 p. 5
Cosa ci insegna il racconto della nascita di Gesù
MILIONI di persone sono affascinate dagli eventi che riguardano la nascita di Gesù. Lo si vede dal gran numero di scene della Natività esistenti e di rappresentazioni teatrali sul soggetto allestite a Natale in tutto il mondo. Benché affascinanti, gli eventi che riguardano la nascita di Gesù non sono narrati nella Bibbia per divertire. Fanno invece parte di tutta la Scrittura che Dio ispirò per insegnare e correggere. — 2 Timoteo 3:16.
Se Dio avesse voluto che i cristiani celebrassero la nascita di Gesù, la Bibbia avrebbe fornito la data esatta. La fornisce? Albert Barnes, biblista del XIX secolo, dopo aver detto che Gesù nacque in un periodo in cui i pastori passavano la notte all’aperto a badare ai greggi, concluse dicendo: “Da questo è chiaro che il nostro Salvatore nacque prima del 25 dicembre . . . In quel periodo fa freddo, specialmente nelle regioni alte e montuose nei pressi di Betleem. Dio ha tenuto nascosta la data della nascita [di Gesù]. . . . Né era importante conoscere la data; se lo fosse stato, Dio ne avrebbe preservato la registrazione”.
I quattro scrittori evangelici, invece, ci dicono chiaramente il giorno in cui Gesù morì. Accadde il giorno di Pasqua, che si teneva il 14° giorno del mese ebraico di nisan, in primavera. Inoltre Gesù comandò specificamente ai suoi seguaci di commemorare quel giorno in ricordo di lui. (Luca 22:19) Nella Bibbia non troviamo il comando di festeggiare la nascita di Gesù né, tanto meno, la nascita di qualsiasi altra persona. Purtroppo le controversie relative alla data della nascita di Gesù possono far passare in secondo piano gli avvenimenti più importanti che ebbero luogo a quel tempo.
La Torre di Guardia del 1 ottobre 2007 p. 31
Va ricordato, infine, che Geova era al corrente della situazione e attento a tutto ciò che stava accadendo. La benedizione di Isacco era legata alla promessa che Dio aveva fatto ad Abraamo. (Genesi 12:2, 3) Geova Dio avrebbe potuto intervenire in qualche modo se avesse voluto che Giacobbe non ricevesse la benedizione. Invece gliela confermò con le parole: “Per mezzo del tuo seme tutte le famiglie del suolo certamente si benediranno”. — Genesi 28:10-15.
La Torre di Guardia del 1 ottobre 2008 p. 14
Cosa si può dire della fonte Q?
Cosa si può dire della fonte Q dalla quale, a detta di alcuni, attinsero Matteo e Luca? James M. Robinson, professore di scienze religiose, ha dichiarato: “Q è certamente il più importante testo cristiano che abbiamo”. Questa dichiarazione è sorprendente perché la fonte Q non esiste oggi e, in realtà, nessuno può dimostrare che sia mai esistita! La sua completa scomparsa è ancor più degna di nota poiché gli studiosi asseriscono che ci fossero in circolazione diverse copie di questo documento. Oltretutto, la fonte Q non viene mai citata dai Padri della Chiesa.
Riflettete. Si suppone che la fonte Q sia esistita e che sostenesse l’ipotesi secondo cui il Vangelo di Marco fu scritto per primo. Non si tratta forse di un’ipotesi formulata sulla base di un’altra ipotesi? Di fronte a simili teorie è bene ricordare questo proverbio: “L’ingenuo crede a tutto quel che si dice, chi è prudente guarda dove mette i piedi”. — Proverbi 14:15, Parola del Signore.
La Torre di Guardia del 1 novembre 2008 pagg. 7-8
Gesù non insegnò mai che gli esseri umani avessero un’anima immortale. D’altra parte, in molte occasioni insegnò che ci sarebbe stata la risurrezione dei morti. (Luca 14:13, 14; Giovanni 5:25-29; 11:25) Perché mai Gesù avrebbe detto che i morti sarebbero stati risuscitati se riteneva che la loro anima non fosse morta?
Gesù non insegnò che Dio avrebbe torturato spietatamente i malvagi per sempre. Al contrario disse: “Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna”. (Giovanni 3:16, CEI) Per quale motivo Gesù avrebbe fatto capire che quelli che non credevano in lui sarebbero morti? Se avesse veramente voluto dire che sarebbero vissuti in eterno, soffrendo in un inferno di fuoco, non lo avrebbe detto?
Mondo senza guerre (wi) p. 20 par, 8
8 Se Geova non avesse voluto che gli uomini pronunciassero il suo nome avrebbe potuto vietarlo esplicitamente. In nessun punto della Bibbia, comunque, è vietato pronunciare o usare correttamente il suo nome. Gli uomini fedeli dei tempi biblici usavano liberamente il suo nome. (Genesi 12:8; Rut 2:4; 4:11, 14) Anzi, Dio condannò più volte coloro che facevano dimenticare al suo popolo il suo santo nome. — Geremia 23:26, 27; Salmo 44:21, 22 (44:20, 21, NM).
Avrei voluto evidenziare e formattare meglio il tutto ma non sono molto bravo. Scusatemi. Un abbraccio a tutti Angelo
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13/08/2009 17:03

Innanzitutto benvenuto, Angelo.
Il tuo post è abbastanza lungo e spazia così tanto da riempire diverse pagine di risposta.
Forse sarebbe più opportuno che si aprissero più discussioni. Siccome hai postato in questa "La santificazione del nome di Dio nel primo secolo", forse potremmo approfondire questo tema.
Tu scrivi: "Leggendo le varie argomentazioni per avvalorare l'abusivo inserimento del Tetragramma nel NT, mi accorgo una volta di più di come le cose semplici possano diventare complicate."

Capisco che il riferimento è ai testimoni di Geova che "avrebbero" inserito abusivamente il Tetragramma nel NT. Se ho capito bene, allora sarebbe il caso che ci spiegassi dove avremmo inserito abusivamente il Tetragramma e se oggettivamente ritieni basata su una conoscenza esegetica la tua affermazione.

Ti ringrazio.

Filippo Delemme
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    13/08/2009 17:27

    Re: Ci sono anch'io
    Angelo.23, 13/08/2009 16.40:

    Leggendo le varie argomentazioni per avvalorare l'abusivo inserimento del Tetragramma nel NT, mi accorgo una volta di più di come le cose semplici possano diventare complicate. Nella pubblicazione "Il Nome Divino che durerà per sempre", p. 26 è scritto: «Visto che i manoscritti esistenti non contengono il nome di Dio, avrebbe un traduttore il diritto di ripristinarlo?». Siamo dunque tutti d'accordo che non esiste nessuna prova concreta, ripeto "concreta", dell'esistenza del Tetragramma nel NT.
    Passiamo ora alle deduzioni umane, alle supposizioni. Nessuno vieta di "supporre", la Bibbia non è soggetta ai Diritti d'Autore, perciò ognuno può fare ciò che gli pare, si chiami esso Benedetto Prete, Corpo Direttivo, ecc. L'inserire qualcosa senza prove concrete, è permesso e in campo scientifico si chiama "Emendamento Congetturale" e il termine già ci dice che è un ragionamento umano. Siamo perciò d'accordo anche sul fatto che non è proibito farlo, ma con la Bibbia si può fare? A me sembra di avere sempre letto che non si può fare e che ognuno che lo fa si prende le sue belle responsabilità.




    Benvenuto nel nostro forum, Angelo.

    Replico soltanto alla prima parte del tuo discorso.
    Hai letto i primi cinque/sei post di questa discussione?
    Ritieni le mie argomentazioni prive di significato?
    Sentiti libero di postare nel rispetto reciproco, senza estremismi e senza pregiudizi.

    Admin-Stefania


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    13/08/2009 17:49


    Benvenuto anche da parte mia Angelo.
    Se tu scrivi "...per avvalorare l'abusivo inserimento del Tetragramma..." ti schieri dalla parte di chi nega l'esistenza del nome di Dio nella sua forma YHWH.

    Si rispettano le opinioni altrui. Poi ognuno può appoggiarle o confutarle.
    Se si condividono, come mi pare di capire dal tuo scritto, come ti poni davanti ai manoscritti che testimoniano diverse versioni della LXX con il Tetragramma?
    Naturalmente ne esistono anche senza, ma anche con la trascrizione fonetica del Tetragramma.

    Saluti
    Gepy [SM=g8306]
    "...poiché dove andrai tu andrò io, e dove passerai la notte tu passerò la notte io. Il tuo popolo sarà il mio popolo, e il tuo Dio il mio Dio. Dove morirai tu morirò io, e là sarò sepolta."
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    13/08/2009 18:08

    Benvenuto Angelo23.
    Ho trovato interessante la tua "ouverture" anche se con un pò di pregiudizio.

    "Ho avuto occasione di conoscere gli Avventisti che, come sappiamo, reputano biblicamente obbligatorio riposare il Sabato anzichè la Domenica. Ebbene, vi posso assicurare che, malgrado ciò, non si sono mai sognati di alterare il testo biblico con degli "Emendamenti Congetturali", e penso che si potrebbero portare altri esempi del genere."

    Certo, gli avventisti non si sono sognati di alterare il testo biblico o di aver fatto uso di "Emendamenti Congetturali".
    Saremmo noi gli imputati? Ma anche se lo fossimo, l'azione testè descritta, fa riferimento all’esigenza di restituire al testo il significato più possibile vicino alle intenzioni del suo autore.
    Se i testimoni di Geova hanno ritenuto, naturalmente non se lo sono sognati la notte, necessario ristabilire ed in alcuni casi aggiungere il nome divino (naturalmente usando il nome Geova per noi di lingua italiana), io la considero un'azione onesta e corretta.
    Daltronde anche alcuni teologi affermano che in alcuni passi delle Scritture greche esisteva il tetragramma.
    Io mi limito a segnalare le citazioni di alcuni passi dell'Antico Testamento riportati nel Nuovo. Se nel primo caso esisteva il tetragramma, perchè nelle Scritture greche è stato sostituito facendo perdere il senso reale del testo?

    Non noti qualcosa di strano in ciò?

    Cordiali saluti

    Christian
    13/08/2009 18:56

    Risposte di Angelo
    Cari partecipanti, non ho molto tempo, ma desidero ugualmente rispondere subito qualcosa. Domani pomeriggio, leggerò i Vostri eventuali, ulteriori e graditi interventi, e cercherò di rispondere con più calma.
    F. Delemme: Mi sembra di avere chiaramente scritto che l'inserimento abusivo del Tetragramma è stato fatto dai TdG, per loro stessa ammissione senza prove concrete, nel NT (vedi riferimento a p. 26 de "Il Nome Divino...). La mia affermazione si basa dunque sulle stesse affermazioni dei TdG nel caso specifico, ma prima naturalmente sulla mia conoscenza biblica, frutto di studi e ricerche.
    Se hai ritenuto il mio post "abbastanza lungo", come reputeresti una mia intera esegesi in merito?
    Saluti cari Angelo
    Amministrazione Forum: ritengo validissime le argomentazioni, e mi appare chiaro che, per quanto riguarda l'AT e conseguentemente la LXX, il discorso è aperto e non entro nel merito su come ognuno ritenga opportuno tradurre il Tetragramma, ma per quanto riguarda il NT ogni inserimento nel testo di ciò di cui non si hanno prove concrete, è abusivo e ogni elucubrazione umana dovrebbe trovare posto solo in eventuali note e postille.
    Scusa ancora per la fretta ma ho poco tempo. Se vuoi continuiamo domani pomeriggio. Ciao Angelo
    Gepy84: Ripeto, se non sono stato abbastanza chiaro, che non nego l'esistenza del Tetragramma nell'AT, dove ognuno è libero, a mio avviso, di tradurlo come vuole o come può, ma l'inserimento abusivo nel NT senza prove concrete. La LXX, come sicuramente sai, riguarda infatti solo l'AT.
    Un caro saluto Angelo
    Kssss trinakria: Se tu consideri un'azione "onesta e corretta" inserire una cosa così importante come l'ineffabile Nome di Dio senza prove concrete, non so cosa dirti. Il fatto che "alcuni teologi" affermino la stessa cosa non mi sorprende, anche se non mi risulta, e mi piacerebbe conoscere i loro nomi. Probabilmente sono loro legittime supposizioni, forseanche dichiarate publicamente, ma credo non si sognerebbero mai di alterare il testo biblico. Credo anch'io che "naturalmente non se lo siano sognati di notte", ma che sia frutto, come del resto tutta la TNM, di una ben consapevole strategia. Nella tua ultima domanda chiedi anche a me di fare delle congetture umane. Ti sembra il caso?
    Un abbraccio Angelo
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    14/08/2009 00:09

    Di questa affermazione "Credo anch'io che "naturalmente non se lo siano sognati di notte", ma che sia frutto, come del resto tutta la TNM, di una ben consapevole strategia" è giusto che tu presenti delle argomentazioni confrontabili. Parlare di strategia mi sembra un pò esagerato. Naturalmente sono pronto a ricredermi se è dimostrata questa presunta strategia.
    Non vorrei fosse frutto di una generica e sempre aperta disinformazione e pregiudizio.

    Nel nostro forum esiste un'apposita sezione su questo tema. Sarebbe più giusto spostare i post in quell'altra discussione.
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    14/08/2009 17:15

    Risposta a F.Delemme
    Rispondo a F. Delemme: Come hai forse potuto notare dai miei precedenti scritti, non è mia abitudine giudicare né dire cose che non posso concretamente dimostrare e, per quanto riguarda specificatamente i TdG, cito solamente le loro fonti ufficiali (Libri, Riviste, Opuscoli, ecc.) e non pensieri di membri o miei personali. Oltre all’inserimento senza prove concrete del Tetragramma nel NT il Corpo Direttivo è intervenuto anche su molti altri versetti. La cosa è facilmente certificabile, ma ciò che è paradossale è che la stessa WTS sostiene questa teoria. Parlando della sua versione di Colossesi 2,9 scrive infatti:
    «Il modo in cui sono state tradotte queste parole nella TNM delle Scritture Greche Cristiane ha dato origine all'accusa che il Comitato di Traduzione della Bibbia del Nuovo Mondo si sia lasciato influenzare dalle sue credenze religiose. Tale accusa è fondata, ma questo non è stato fatto erroneamente o indebitamente.» (La Torre di Guardia del 15 giugno 1964, p. 383).
    Questo comportamento avviene oggi come ieri::
    «15 Inoltre, il rimanente dell’Israele spirituale aveva atteso da decenni, sì, dal 1876, la fine dei Tempi dei Gentili nell’autunno del 1914. Aspettavano che il messianico regno di Dio fosse allora pienamente stabilito nei cieli e anche che il rimanente dell’Israele spirituale fosse a quel tempo glorificato con Gesù Cristo nel regno celeste. Tutto l’intendimento delle Sacre Scritture era diretto in tal senso o modificato secondo tale idea.» (Vicina la Salvezza dell’uomo dall’Afflizione Mondiale!, 1978, p. 135)
    No, non ci siamo sbagliati a leggere, è proprio scritto: “Tutto l’intendimento delle Sacre Scritture era … MODIFICATO secondo tale idea”.
    Malgrado questo incredibile e disinvolto approccio con le Sacre Scritture, fece molto scalpore, e per questo non più scritto nelle successive edizioni, ciò che il Corpo Direttivo scrisse nella prefazione della Traduzione del Nuovo Mondo del1967. Il Comitato di traduzione dichiara infatti di aver inserito nel Testo Sacro molte delle note che, nella precedente edizione in sei volumi, figuravano in calce:
    «Poiché l'edizione in un solo volume delle Sacre Scritture non avrebbe avuto note in calce, furono prese molte espressioni delle note in calce pubblicate nella traduzione precedente in sei distinti volumi e riportate nel testo principale dell'edizione in un solo volume.».
    (Traduzione del Nuovo Mondo, 1967, pagg. 5-6)
    Inserire in un testo le note del commentatore, senza dare al lettore la possibilità di distinguere le note dal testo, significa per tutti “alterare, manipolare”; per il Corpo Direttivo significa invece dare maggior fedeltà al testo:
    «… lo scopo era quello di essere ancora più conformi al testo letterale delle lingue originali.» (Traduzione del Nuovo Mondo, 1967, p. 6)
    Dopo questa stupefacente dichiarazione, il Comitato di Traduzione sente il bisogno di ringraziare “il Divino Autore delle Sacre Scritture che ce ne ha concesso il, privilegio e il cui spirito confidiamo abbia cooperato con noi in questa degna opera.» (Ivi, p. 6)
    Come dicevo, la cosa fece molto scalpore, e la Società pubblicò nel 1986 un’altra edizione italiana in cui la famigerata frase venne eliminata, ma le note nel testo restano e, forse, oggi è peggio perché nessuno è più avvisato di questi abusivi inserimenti.
    Nella TNM con riferimenti del 1987, viene trattato «Il Nome Divino nelle Scritture Greche Cristiane “Geova”» alle pagg. 1566-1568. In questa Appendice, si passa con estrema disinvoltura dalla “certezza inequivocabile, prova, ecc.”, al conseguente, inevitabile condizionale o, peggio, senza fornire nessuna prova concreta. Ecco alcune citazioni seguite da un mio commento:
    «Quando nella sinagoga di Nazareth Gesù si alzò e, ricevuto il libro di Isaia, lesse Isaia 61:1,2 dove c’è il Tetragramma, pronunciò il nome divino. Questo era in armonia con la sua determinazione di far conoscere il nome di Geova …» (p. 1566) Affermazione non provata.
    «C’è la prova che i discepoli di Gesù usarono il Tetragramma nei loro scritti» (p. 1566) Segue una citazione di Girolamo tratta da una sua opera che non dice assolutamente questo.
    «Matteo fece più di cento citazioni dalle ispirate Scritture Ebraiche. Dove queste citazioni includevano il nome divino sarebbe stato obbligato a includere fedelmente il Tetragramma nel suo Vangelo in ebraico.» (p. 1566) sarebbe stato obbligato?
    «Come seguace di Cristo, Pietro usò il nome di Dio, Geova. Quando il discorso di Pietro fu messo per iscritto, qui fu usato il Tetragramma secondo la consuetudine del I secolo a.E.V. e del I secolo E.V.» (p. 1566) Affermazione confusa e non provata.
    Segue poi la “teoria” personale dello studioso Howard a favore del Tetragramma nel NT a cui fa seguito il Corpo Direttivo:
    «Siamo d’accordo con quanto sopra, con una sola eccezione: non la consideriamo una “teoria”, bensì un’esposizione dei fatti storici su come furono trasmessi i manoscritti della Bibbia» (pagg. 1566-1567) Meglio Howard che circa 7.000 manoscritti?
    La realtà è che, come correttamente scrive il Corpo Direttivo a p. 26 de “Il Nome Divino che durerà per sempre”, non esistono manoscritti né prove concrete che autorizzino l’inserimento del Tetragramma nel NT.
    Qualsiasi autore, che vedesse i suoi scritti trattati in questo modo, si rifiuterebbe di riconoscerli come opera sua... figuriamoci Dio che ha dato, riguardo la Sua Parola, i seguenti avvertimenti:
    "Non aggiunger nulla alle Sue parole, ch'Egli non t'abbia a riprendere, e tu non sia trovato bugiardo." (Prov.30:6)
    "Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando, e non ne toglierete nulla..." (Deut. 4:2)
    "Se alcuno vi aggiunge qualcosa, Dio aggiungerà ai suoi mali le piaghe descritte in questo libro; e se alcuno toglie qualcosa dalle parole del libro di questa profezia, Iddio gli torrà la sua parte dell'albero della vita e della città santa, delle cose scritte in questo libro." (Apoc. 22:18-19)
    Anche il Corpo Direttivo è d’accordo sul comportamento che si dovrebbe tenere:
    “La tua religione dovrebbe avere una base degna di fiducia. Tu non dovresti appoggiarti su dei capi religiosi o sistemi religiosi, ma unicamente sulla Parola di Dio. Innanzitutto dovresti assicurarti che la tua religione sia in accordo con la Parola di Dio, se vuoi attenervi fermamente. Se poi ti rendi conto che la tua religione insegna qualche cosa d’inesatto, tu dovresti allora separarti da essa. In questo caso, sorge la domanda: Sei disposto a sottomettere la tua religione ad un tale esame? Non devi aver paura...se già hai la vera religione” (La Torre di Guardia, 1 luglio 1958, pag 289)
    “L’Organizzazione dei Testimoni di Geova è fondata sulla verità. Il nostro desiderio dovrebbe essere di dire la verità e di essere sempre rigorosamente esatti in tutti i dettagli. Questo dovrebbe essere il caso non solo delle dottrine, ma anche delle citazioni, delle informazioni che presentiamo su altre persone, dei dati scientifici e delle notizie di attualità”.
    (Manuale per la scuola del ministero teocratico, 1971, pag. 110).
    “Ogni evidenza deve essere usata onestamente. Non togliete una citazione dal contesto. Accertatevi che ciò che volete dire sia esattamente ciò che l’autorità citata voleva dire”. (Manuale per la Scuola di Ministero Teocratico, p. 155, §11).
    Nella grande Bibbia commentata, edizione 1987 a pag. 7: “E’ evidente che anche una cosa apparentemente insignificante come l’uso o l’omissione di una virgola o di un articolo determinativo o indeterminativo, può a volte alterare il significato del passo originale”.
    Nella pubblicazione “Ragioniamo facendo uso delle Scritture” a pag. 59: “E’ vero che alcune traduzioni della Bibbia aderiscono più fedelmente di altre al testo nelle lingue originali. Moderne Bibbie parafrasate si prendono a volte delle libertà che alterano il senso dell’originale. Alcune versioni risentono delle convinzioni personali dei rispettivi traduttori”.
    Nella “Torre di Guardia” del 1 Febbraio 1980: “Tradurre correttamente la Bibbia, è una vera sfida. E’ davvero un bene che siano state fatte tante traduzioni. Tuttavia…si può senz’altro raccomandare la TNM come una traduzione accurata”.
    Nel libretto “La verità che conduce alla vita eterna”, p. 125: “Un altro segno della vera religione e di quelli che la praticano è il rispetto per la Parola di Dio”.
    Nell’opuscolo “Il nome divino che durerà per sempre”, p. 5: “Tradurre la Bibbia è quindi un’onerosa responsabilità. Se qualcuno, di proposito, cambia o omette parte del contenuto della Bibbia, sta alterando la Parola ispirata.”
    Spero di non essere stato troppo prolisso, ad ogni modo, come per l’altro mio scritto, gran parte del testo è riservato alle dichiarazioni ufficiali della WTS.
    Non conosco l’altra sezione del Forum e non so come arrivarci, ad ogni modo non mi sembra di essere uscito fuori tema.
    Un caro saluto a tutti Angelo
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    14/08/2009 17:52

    Caro Angelo, ho letto il tuo post e per correttezza, ti invito ad non estrapolare citazioni dal loro contesto.

    Tu scrivi:


    Rispondo a F. Delemme: Come hai forse potuto notare dai miei precedenti scritti, non è mia abitudine giudicare né dire cose che non posso concretamente dimostrare e, per quanto riguarda specificatamente i TdG, cito solamente le loro fonti ufficiali (Libri, Riviste, Opuscoli, ecc.) e non pensieri di membri o miei personali. Oltre all’inserimento senza prove concrete del Tetragramma nel NT il Corpo Direttivo è intervenuto anche su molti altri versetti. La cosa è facilmente certificabile, ma ciò che è paradossale è che la stessa WTS sostiene questa teoria. Parlando della sua versione di Colossesi 2,9 scrive infatti:
    «Il modo in cui sono state tradotte queste parole nella TNM delle Scritture Greche Cristiane ha dato origine all'accusa che il Comitato di Traduzione della Bibbia del Nuovo Mondo si sia lasciato influenzare dalle sue credenze religiose. Tale accusa è fondata, ma questo non è stato fatto erroneamente o indebitamente.» (La Torre di Guardia del 15 giugno 1964, p. 383).


    Ebbene, caro Angelo, la domanda dai lettori continua con le parole: "Il significato da dare a queste due parole greche dipende da ciò che dice l'intera Bibbia riguardo a Geova Dio e a Gesù Cristo.
    Come mai? Per il fatto che vi è ragione di tradurre queste parole "Deità", "Divinità" o "Essenza Divina" e quindi attribuire loro una personalità, oppure "Natura Divina", "qualità divina", "Divinità" che indicano solamente qualità. Perciò quelli che credono nella trinità attribuiranno a queste parole una personalità, mentre quelli che non vi credono le renderanno come qualità secondo il modo in cui Dio e Cristo sono descritti nelle Scritture e anche per mettere in armonia tali parole col resto della Parola di Dio.
    Questo mette in risalto il fatto che non si può semplicemente tradurre la Bibbia in modo dovuto e accurato se non se ne comprendono chiaramente gli insegnamenti."


    Ora alla luce di quello che sta scritto nella rivista, è chiara l'espressione "il Comitato di Traduzione della Bibbia del Nuovo Mondo si sia lasciato influenzare dalle sue credenze religiose."

    Sarebbe più onesto che tu presentassi gli argomenti in modo completo per capirne lo spirito in tutta la sua totalità.

    Appunto, la medesima rivista conclude con questa esortazione:

    "Per farsi un'idea obiettiva della cosa, quando si esaminano questioni del genere, è meglio consultare dizionari non settari e non religiosi di ebraico e di greco, anziché quelli di qualche denominazione religiosa".

    Pertanto, sei invitato a presentare discorsi non alterati (specialmente se di provenienza settaria) e a non lanciare accuse prima del nostro contraddittorio.

    Saluti
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    14/08/2009 18:09


    La chiave di lettura deve sempre essere in armonia alle proprie credenze.
    Se credo in un'anima immortale, tutti i versetti relativi, li leggerò con una chiave di lettura legata alle mie credenze.
    E' un fatto di coerenza e di approccio culturale onesto.
    I trinitari "interpretano" o si lasciano influenzare dalla loro dottrina, e non ci trovo nulla di strano in ciò.
    La stessa cosa fanno i testimoni di Geova.
    NON SI PUO' PARLARE DI ALTERAZIONE MA DI ARMONIZZAZIONE.
    Pertanto, ritengo pretestuosa l'accusa e pregiudizievole. Non si agevola o si promuove il dialogo con accuse strumentali.

    Gepy [SM=g8306]
    "...poiché dove andrai tu andrò io, e dove passerai la notte tu passerò la notte io. Il tuo popolo sarà il mio popolo, e il tuo Dio il mio Dio. Dove morirai tu morirò io, e là sarò sepolta."
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    14/08/2009 18:20

    WELCOME Angelo
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    14/08/2009 18:26

    Recenti scoperte hanno mostrato che la pratica di sostituire nella LXX "YHWH" con "KYRIOS" cominciò in un periodo molto tardo rispetto all’inizio della diffusione di tale versione. Infatti, le copie più antiche della LXX conservano il Tetragramma scritto in caratteri ebraici nel testo greco.

    A conferma di questo fatto ci sono le parole di Giacomo, il traduttore della Vulgata latina. Egli scrisse nel prologo ai libri di Samuele e Re: "In certi volumi greci troviamo tuttora il nome di Dio, il tetragramma, espresso in caratteri antichi."
    E in una lettera scritta a Roma nel 384 dice: "Il nono (nome di Dio) è composto di quattro lettere; lo si pensava anecfòneton, cioè ineffabile, e si scrive con queste lettere: iod, he, vau, he.
    Ma alcuni non l’hanno decifrato a motivo della rassomiglianza dei segni e quando lo hanno trovato nei libri greci l’hanno letto di solito PIPI (pipi)". S. Girolamo, Le lettere, Roma, 1961, vol. 1, pp. 237, 238; confronta J.P. Migne, Patrologia Latina, vol. 22, coll. 429, 430.

    Ulteriore conferma viene da The New International Dictionary of New Testament Theology, che scrive: "Testi scoperti di recente mettono in dubbio l’idea che i traduttori della LXX abbiano reso il Tetragramma JHWH con KYRIOS. I più antichi mss. della LXX oggi disponibili hanno il tetragramma scritto in lettere ebraiche nel testo greco. Questa consuetudine fu conservata da successivi traduttori ebrei dell’Antico Testamento nei primi secoli d.C.". Vol. 2, pag. 512.

    Dalla Rete

    Gepy [SM=g8093]
    "...poiché dove andrai tu andrò io, e dove passerai la notte tu passerò la notte io. Il tuo popolo sarà il mio popolo, e il tuo Dio il mio Dio. Dove morirai tu morirò io, e là sarò sepolta."
    14/08/2009 18:27

    14/08/2009 18:37

    Risposta a F.Delemme e Gepy84
    Sono pienamente d'accordo su quanto dite. Io ho solamente risposto alla tua domanda sulla "ben consapevole strategia" che, sia tu che Gepy84, confermate esserci. Perciò, in fondo, hai già risposto da solo alla tua stessa domanda. Ognuno di noi è influenzato dal contesto in cui vive e non c'è nulla di male, basta esserne consapevoli. Rimane però il basilare fatto di fondo, che il Tetragramma è stato inserito nel NT senza prove concrete e che nessuna credenza religiosa autorizza ad intervenire sul Testo Sacro in nessun modo.
    Anche per quanto riguarda le citazioni sono pienamente d'accordo, e evidenzio sempre e completamente, in linea naturalmente con le inevitabili esigenze di spazio, compreso il mio precedente msg, ciò che è attinente al tema in oggetto. Ti ringrazio ad ogni modo per il tuo ulteriore contributo che già conoscevo e non avevo reputato importante per rispondere alla tua domanda e che, in ogni modo, non incide minimamente sulla questione dell'abusivo inserimento del Tetragramma nel NT.
    Un abbraccio a tutti e due Angelo
    14/08/2009 18:44

    Risposta a Gepy84
    Cara Gepy84, anche su ciò che dici nel tuo ultimo msg sono pienamente d'accordo. Nessuno, e tantomeno io, ha mai negato che nella LXX, poichè non è il NT ma l'AT, ci fosse il Tetragramma. Io, ripeto, ho sempre parlato del NT e solo del NT.
    Mi fanno male le braccia a forza di abbracci. Ciao Angelo
    14/08/2009 18:48

    Risposta ai saluti
    Caro Dom@, ti ringrazio per il tuo benvenuto e contraccambio i tuoi saluti.
    Mi accorgo che si è fatto tardi, se troverò altri msg risponderò domani.
    Ciao a tutti e ... basta abbracci
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    15/08/2009 00:53

    Ti dò il benvenuto anche io Angelo..........e prendendo spunto dalla tua presentazione dove asserisci che in qualche modo abbiamo forzato o introdotto illegalmente il Nome Divino NEL NT TI INVITO A UNA SERENA RIFLESSIONE..........SE NEL VECCHIO TESTAMENTO IL NOME è CITATO CIRCA 7000 DICO SETTEMILA VOLTE....com'è che di botto scompare nel nuovo?

    Datti una risposta e poi senza scendere nel dettaglio esamina chi come traduttori è più onesto.

    Saluti.

    Poi se vuoi su questo punto approfondiamo...... [SM=g7307]
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    15/08/2009 10:15

    Re: Risposta a F.Delemme e Gepy84
    Angelo.23, 14/08/2009 18.37
    Sono pienamente d'accordo su quanto dite. Io ho solamente risposto alla tua domanda sulla "ben consapevole strategia" che, sia tu che Gepy84, confermate esserci. Perciò, in fondo, hai già risposto da solo alla tua stessa domanda. Ognuno di noi è influenzato dal contesto in cui vive e non c'è nulla di male, basta esserne consapevoli. Rimane però il basilare fatto di fondo, che il Tetragramma è stato inserito nel NT senza prove concrete e che nessuna credenza religiosa autorizza ad intervenire sul Testo Sacro in nessun modo.


    Non è affato come scrivi. Tu hai presentato PARTE di un riferimento riportato in una nostra pubblicazione, in modo NEGATIVO e FUORVIANTE.

    Così non è. Pertanto, per un dialogo corretto, sei pregato di riportare le citazioni in modo che sia chiaro il nostro pensiero.

    Stai cercando di portare il tuo discorso altrove. Sei d'accordo che hai fatto una citazione "poco onesta"? Non è una questione di spazi ma di correttezza intellettuale.


    Stefania
    [SM=x1061966] Stop à la désinformation
    15/08/2009 17:04

    Ciao Gladio
    Caro Gladio, un caro saluto anche da parte mia. Sono d'accordo con te che il nome scompare nel NT dopo il larghissimo uso che se ne è fatto nell'AT, nei miei vari post l'ho ripetuto più volte. Sulle ragioni di tale fatto, sono consapevole che vi siano molte interpretazioni, tutte degne di rispetto da parte mia. Avrai però sicuramente notato come io eviti accuratamente di portare idee, ragionamenti ed elucubrazioni personali, umane, per appoggiarmi solo su fatti concreti. Poichè è Dio che guida la sua Parola e proibisce chiaramente di aggiungervi qualsiasi cosa, asserisco SEMPLICENENTE che non esiste nessuna prova concreta, ma solo ragionamenti umani, che autorizzino l'inserimento senza prove concrete del Tetragramma o di qualsiasi altra cosa nel Testo Sacro.
    Sulle nostre reciproche convinzioni e sulla premessa che esse siano solo teorie, sono e sarò sempre ben lieto di scambiare con te un sano ed equilibrato approfondimento.
    Grazie e a risentirci Angelo
    15/08/2009 17:34

    Amministrazione Forum
    Dopo aver riletto più volte i miei post, non vedo nulla di cui debba scusarmi, nè che vi siano miei accenni a "portare il mio discorso altrove".
    Anzi, è proprio il contrario, perchè sono io che sto disperatamente cercando a più riprese e senza esito, di conoscere l'oggetto della riflessione, cioè le "prove concrete" dell'inserimento del Tetragramma nel NT.
    Ad ogni modo, vista l'insistenza, una digressione è, mio malgrado, d'obbligo. Molte sono le pubblicazioni dei TdG piene di riferimenti e citazioni (vedi ad esempio una fra le tante "Dovreste credere nella Trinità?"). Alla luce delle ultime argomentazioni in merito, sarebbbe interessante avere, sempre che si possa, un'altra interessante riflessione simile a questa, sempre con prove concrete e non con deduzioni soggettive.
    Sono abituato a rispettare ogni punto di vista e avrei piacere che si facesse lo stesso con me.
    Rimango ad ogni modo, SEMPLICEMENTE, sempre in attesa di conoscere le "concrete prove" che hanno autorizzato gli autori della TNM ad inserire il Tetragramma nel NT, e avrei piacere che non si procedesse ad ulteriori divagazioni che ci portano lontano dal tema in oggetto.
    Un cordiale saluto a tutti Angelo
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