| | | OFFLINE | Post: 1.101 Post: 1.040 | Sesso: Maschile | |
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15/11/2008 09:56 | |
La tragedia e la commedia. Il teatro è propriamente un riflesso speculare della società, luogo privilegiato di contemplazione, nel senso etimologico del termine greco théatron.
La storia del teatro si identifica con la tragedia e la commedia.
La visione è il tessuto stesso della rappresentazione, il fantasma proiettivo della mente umana.
La tragedia pefigura la conoscenza "culmine ed essenza della vita".
La tragedia riflette l'esperienza personale o di gruppo ed è suggerita da varie considerazioni indiziarie.
Assistere ad una forma di teatro tragico è connesso al significato di theoréin "guardare con stupore" o avere una "visione di meraviglia".Di fronte ad una tragedia noi siamo spettatori di questa "visione di meraviglia" e della “cosa contemplata,” che non a caso i greci indicavano con la parola theòrema.
Théatron, Theoréin e Theòrema: tre termini legati alla stessa radice e che culminano nella tragedia.
Forse non tutti sanno che la parola tragedia è formata da tràgos e odé, cioè, canto del capro.
Io darei un significato logico al "canto del capro e lo assocerei al "capro espiatorio".
In effetti, nella tragedia c'è sempre, o quasi sempre, un capro espiatorio, una o più vittime. Il capro è l’animale ‘tragico’ per eccellenza.
Il teatro è anche commedia. Non a caso il teatro è indicato dalle due maschere dionisiache: tragica e comica.
Sul significato di tragico ho dato una definizione abbastanza “pragmatica”. Cos'è la commedia, l'altra faccia della maschera?
A differenza della tragedia, la commedia è di genere comico e si adatta ai cambiamenti politici, culturali, religiosi e sociali. La commedia è un passatempo un divertimento più o meno lecito e non privo di ipocrisia.
Sono diverse le facce della commedia, ma tutte dimostrano doppiezza e falsità. È una parodia della lealtà e della considerazione affettiva.
"Dalla Francia condannati 4 pedofili TDG". La tragedia che diventa commedia.
Leggendo la discussione si scopre che non si tratta di quattro pedofili (la commedia e l'ipocrisia). Si tratta di quattro anziani che a quel tempo, secondo le disposizioni della loro Confessione, venuti a conoscenza di un fatto criminale di pedofilia, non denunciarono all'autorità competente, l'autore di siffatto crimine.
Trasposizione di una tragedia accaduta nel 1985 e definita nel 1998. Questa tragedia è resa visibile in un quadro moderno in modo tale da presentare agli spettatori un punto di abbeveramento. Qui le fiere, stimolate dall’aroma della ghiotta ed ipocrita notizia, si avvicinano, bevono finché c’è da bere e, approfittando della loro ubriachezza, si danno alle feste dionisiache.
Quindi, in questa commedia, i quattro anziani (ministri di culto per incarico affidatogli da una confessione religiosa ), diventano quattro pedofili.
È doveroso precisare che la legislazione è, solitamente, comune a tutte le confessioni religiose e sancisce dei diritti e doveri generali per ogni ministro di culto. Uno dei principali è quello del segreto confessionale, ovvero il dovere e il diritto del ministro di culto a non palesare quanto confessato da un fedele.
Da molti anni la Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova ha dato disposizioni ben precise ai suoi ministri di culto. Il post iniziale di questa discussione chiarisce esaustivamente il pensiero odierno dei testimoni di Geova.
Gli anziani di congregazione si attengono alle leggi su denunce di abusi all’infanzia. (Marco 12:17; Romani 13:1) Noi non mettiamo a tacere le vittime. I nostri membri hanno l’assoluto diritto di riportare alle autorità quest’orribile crimine.
La congregazione non lo proteggerà da questo.[Modificato da csssstrinakria 23/12/2010 15:40] |
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