Ho letto le accuse di una certa Mikela su dei presunti casi di pedofilia che sarebbero stati nascosti dalla Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova.
Naturalmente ci troviamo sempre di fronte a denunce non provate, di accuse senza fondamento. Chiunque su internet può scrivere quello che vuole, nascosti dall'anonimato, ma è anche normale che quello che gli altri considerano "libere espressioni" o "semplici chiacchiere" possono essere dei vili attacchi ad una Comunità.
Nessuno ha mai detto che in questa Organizzazione non siano sorti questi problemi o che non ci siano stati casi di pedofilia.
È altrettanto vero che questa stessa Organizzazione ha scritto le seguenti parole, postate tempo addietro da Filippo Delemme:
Il Vocabolario della lingua italiana della Treccani definisce la pedofilia “perversione sessuale, caratterizzata da attrazione erotica verso i fanciulli, indipendentemente dal loro sesso”. Certe manifestazioni di questa perversione sono condannate in Deuteronomio 23:17, 18. In questo passo Dio condannava chi diveniva un prostituto di tempio (“o, ‘un catamito; cinedo; ganimede’, un ragazzo tenuto per scopi di perversione sessuale”). Questi versetti vietano pure di portare nella “casa di Geova” il prezzo di “un cane” (“probabilmente un pederasta; uno che pratica il rapporto anale, specialmente con un ragazzo”). Che dire di chi molesta i bambini? Che dire se un cristiano adulto molesta sessualmente un bambino?
Ci sono delle conseguenze a cui non potrà sottrarsi. A seconda della legge del paese dove vive, è probabile che debba scontare una condanna al carcere o affrontare altri provvedimenti da parte dello Stato.
La congregazione non lo proteggerà da questo. Inoltre l’uomo ha rivelato una grave debolezza di cui si dovrà tener conto da quel momento in poi. Questo, però, non significa che sarà idoneo per servire in un incarico di responsabilità nella congregazione. Quali ragioni scritturali si possono citare per sostenere questo? Una è che l’anziano dev’essere “padrone di sé”. (Tito 1:8) È vero che nessuno di noi ha una perfetta padronanza di sé. (Romani 7:21-25) Ma il cristiano adulto che commette il peccato di molestare sessualmente un minore rivela una debolezza della carne innaturale. L’esperienza mostra che un adulto del genere potrebbe facilmente molestare altri bambini.
È vero che non tutti quelli che hanno molestato bambini commetteranno di nuovo il peccato, ma molti sì. E la congregazione non può leggere il cuore per sapere chi potrebbe molestare di nuovo i bambini e chi no. (Geremia 17:9) Quindi nel caso di adulti battezzati che hanno molestato bambini si applica con particolare vigore il consiglio che l’apostolo Paolo diede a Timoteo: “Non porre mai le mani affrettatamente su nessun uomo; e non partecipare ai peccati altrui”. (1 Timoteo 5:22) Al fine di proteggere i nostri bambini, un uomo conosciuto come uno che un tempo molestava i bambini non è idoneo per occupare un incarico di responsabilità nella congregazione. Se una persona fa proposte immorali a un altro adulto, questi dovrebbe essere in grado di resistere a tali proposte.
È molto più facile ingannare, confondere o terrorizzare un bambino. La Bibbia dice che il bambino manca di saggezza. (Proverbi 22:15; 1 Corinti 13:11) Gesù usò i bambini per fare un esempio di umile innocenza. (Matteo 18:4; Luca 18:16, 17) L’innocenza del bambino include una completa mancanza di esperienza. La maggior parte dei bambini sono aperti, desiderosi di piacere e quindi vulnerabili, per cui un adulto scaltro che conoscono e nel quale hanno fiducia può facilmente abusarne. La congregazione ha quindi dinanzi a Geova la responsabilità di proteggere i suoi bambini. I bambini bene educati imparano a ubbidire ai genitori, agli anziani e ad altri adulti e a onorarli. (Efesini 6:1, 2; 1 Timoteo 5:1, 2; Ebrei 13:7) Se una di queste persone che sono simbolo di autorità abusasse dell’innocente fiducia di un bambino seducendolo o costringendolo a sottostare ad atti sessuali si macchierebbe di una vergognosa perversione. Quelli che sono stati molestati sessualmente spesso lottano per anni per superare il conseguente trauma emotivo. Perciò chi molesta dei bambini è soggetto a severa disciplina. Se un uomo che molestava i bambini si pente sinceramente, riconoscerà che è saggio applicare i princìpi biblici. Se impara veramente ad aborrire ciò che è malvagio, proverà disgusto per quello che ha fatto e lotterà per evitare di ripetere quel peccato. (Proverbi 8:13; Romani 12:9)
[Modificato da F.Delemme 06/07/2018 16:42]