Disassociazione SI disassociazione NO

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@ndre@88
00domenica 28 settembre 2008 22:39
Messaggio in attesa della convalida dei moderatori
Amministrazione Forum.
00lunedì 29 settembre 2008 08:57

Riceviamo diversi post dalle persone più incredibili.
Gente che usa tre quattro nicke per fare folla e al solo scopo di creare polveroni inutili.
I mitomani e gli egocentrici hanno sbagliato forum.

Mentre in altri forum fanno a gara per "crescere" di numero, ma sono quattro gatti che tentano la moltiplicazione dei post, per parafrasare un avvenimento di cristiana memoria, noi non abbiamo questo problema e continuiamo a percorrere la nostra strada.

Admin-Rosvita
@ndre@88
00mercoledì 15 ottobre 2008 15:49
Non so se sei un testimone di Geova, ma da testimone di Geova dovresti sapere che molte cose relative alla disassociazione, sono scelte ponderate e decise, secondo conoscenza ed esperienza. Questo è scritto nelle nostre pubblicazioni. Il resto, cioè la conseguenza di questi atteggiamenti non può essere scritta.

Chiedo gentilmente se mi potete rispiegare questo concetto, che cosa si ingnifica che:
molte cose relative alla disassociazione, sono scelte ponderate e decise, secondo conoscenza ed esperienza.
Grazie.
csssstrinakria
00mercoledì 15 ottobre 2008 18:00
Gentile @ndre@88, ho letto alcuni suoi post e sono rimasto un po' perplesso.

Perplesso perché mette in dubbio il nostro operato e il nostro scopo.

Lei ci pone diverse domande e noi siamo ben lieti di risponderle.

"Chiedo gentilmente se mi potete rispiegare questo concetto, che cosa si ingnifica che:
molte cose relative alla disassociazione, sono scelte ponderate e decise, secondo conoscenza ed esperienza.
Grazie."


Credo che sia Filippo Delemme che Rosvita abbiano presentato un quadro completo sull'argomento "disassociazione".
Stabilito che la disassociazione è l'azione ultima di uno o più peccati senza nessun pentimento, molte situazioni legate a questa disposizione dipendono dagli anziani.
Al riguardo sono stati fatti degli esempi.

Gli anziani incaricati a formare un comitato giudiziario, dopo aver esaminato e valutato tutte le prove, in presenza di casi non palesamente accertati, determineranno il da farsi.

Si lasciano guidare dalla Parola di Dio e nell'incertezza, faranno affidamento alla loro conoscenza (casi simili) ed esperienza (basata sulla Bibbia).

In un caso del genere, io personalmente, dopo aver informato gli altri membri del comitato su alcuni "punti oscuri" sui quali non mi sentivo in coscienza assumermi delle responsabilità decisionali, chiesi di essere sostituito da un altro anziano.

Spero che queste informazioni abbiano fugato le sue perplessità.

Cordiali saluti

@ndre@88
00mercoledì 15 ottobre 2008 20:06
Grazie
La sua spiegazione è buona.
Ammetto di non essermi sempre comportato secondo i frutti dello spirito ma piuttosto quelli della carne e di questo vi chiedo scusa, come ho già detto sto studiando e fare cambiamenti non è sempre facile e soprattutto non è automatico.
Comunque le spiegazioni e i ragionamenti fatti sono giusti e mi trovano d’accordo, tuttavia io chiedevo solo se nelle pubblicazioni della società compariva in maniera chiara e comprensibile anche a persone poco esperte come me, che anche una persona sinceramente pentita possa essere espulsa ugualmente dall’organizzazione durante un comitato giudiziario.
Nel fare le mie ricerche e nel parlare con altri fratelli, non ho trovato questo aspetto e mi sono chiesto se potevate rispondere a questa mia curiosità voi.
Ripeto gli esempi, i ragionamenti mi vedono d’accordo ma non ho ancora trovato questo punto scritto. O forse mi è stato fatto vedere e io non l’ho colto, se è cosi potreste ripropormelo?
Grazie.
csssstrinakria
00mercoledì 15 ottobre 2008 23:36
Re:
@ndre@88, 15/10/2008 20.06:

Grazie
La sua spiegazione è buona.
Ammetto di non essermi sempre comportato secondo i frutti dello spirito ma piuttosto quelli della carne e di questo vi chiedo scusa, come ho già detto sto studiando e fare cambiamenti non è sempre facile e soprattutto non è automatico.
Comunque le spiegazioni e i ragionamenti fatti sono giusti e mi trovano d’accordo, tuttavia io chiedevo solo se nelle pubblicazioni della società compariva in maniera chiara e comprensibile anche a persone poco esperte come me, che anche una persona sinceramente pentita possa essere espulsa ugualmente dall’organizzazione durante un comitato giudiziario.
Nel fare le mie ricerche e nel parlare con altri fratelli, non ho trovato questo aspetto e mi sono chiesto se potevate rispondere a questa mia curiosità voi.
Ripeto gli esempi, i ragionamenti mi vedono d’accordo ma non ho ancora trovato questo punto scritto. O forse mi è stato fatto vedere e io non l’ho colto, se è cosi potreste ripropormelo?
Grazie.


Le evidenzio alcune informazioni tratte dalle nostre pubblicazioni. Le analizzi alla luce di quello che le è stato scritto in altri post e tragga le sue conclusioni.

La prontezza di Geova a perdonare significa forse che il peccatore pentito sarà esentato da tutte le conseguenze della sua condotta errata? Niente affatto. Non possiamo peccare impunemente. Paolo scrisse: “Qualunque cosa l’uomo semini, questa pure mieterà”. (Galati 6:7) Forse la nostra azione avrà delle conseguenze o ci creerà dei problemi, ma Geova, dopo averci perdonato, non fa abbattere l’avversità su di noi. Quando sorgono difficoltà il cristiano non dovrebbe pensare: ‘Forse Geova mi sta punendo per i peccati del passato’. (Confronta Giacomo 1:13). Nondimeno, Geova non ci esenta da tutti gli effetti delle nostre azioni sbagliate. Divorzi, gravidanze indesiderate, malattie trasmesse per via sessuale, perdita della fiducia o del rispetto: tutte queste cose possono essere le tristi conseguenze del peccato, e Geova non ci proteggerà da esse. Rammentate che anche se Geova perdonò a Davide i peccati commessi in relazione a Betsabea e a Uria, non lo protesse dalle disastrose conseguenze. —

Davide fu perdonato, ma non gli furono risparmiate né la disciplina né le conseguenze del peccato. (Proverbi 6:27) Come avrebbe potuto essere diversamente? Se Dio dovesse passare sopra a tutto, le sue norme non avrebbero più valore. Sarebbe un debole come il sommo sacerdote Eli, che rimproverò debolmente i suoi figli malvagi e poi lasciò che continuassero a compiere le loro cattive opere. (1 Samuele 2:22-25) Nondimeno Geova non trattiene la sua amorevole benignità da chi è contrito. La sua misericordia, come ristoratrice acqua fresca, aiuterà il trasgressore a sopportare le conseguenze del peccato.
@ndre@88
00giovedì 16 ottobre 2008 15:08
Ho fatto quanto mi suggerivate di fare, e nuovamente vi ringrazio ora digerirò questo cibo, chiedo se è possibile citare la fonte delle ultime riflessioni esposte nel post Grazie.
csssstrinakria
00giovedì 16 ottobre 2008 18:21
Re:
@ndre@88, 16/10/2008 15.08:

Ho fatto quanto mi suggerivate di fare, e nuovamente vi ringrazio ora digerirò questo cibo, chiedo se è possibile citare la fonte delle ultime riflessioni esposte nel post Grazie.




Le citazioni sono state estrapolate dalle seguenti riviste:

"La Torre di Guardia" 1 dicembre 1997 pag 13 par.14
"La Torre di Guardia" 1 giugno 2001 pag. 29

Cordiali saluti
Christian E. Maccarone
@ndre@88
00lunedì 20 aprile 2009 23:03
Avrei piacere di comprendere un punto.
Ultimamente abbiamo studiato l’appendice a pag 207 del libro Amore di Dio, li si parla del comportamento d’ avere con chi è disassociato, nell’ultimo paragrafo a pag 208 dice:
In altri casi il parente disassociato non fa parte dell’immediata cerchia familiare o vive fuori casa.
Quando dice “ O vive fuori casa” si riferisce solo a coloro che non fanno parte dell’immediata cerchia familiare? O con quella espressione vuole indicare un comportamento d' avere con tutti i parenti disassociati sia che facciano o no parte della immediata cerchia familiare?
Vi ringrazio @ndre@....
(Mario70)
00lunedì 20 aprile 2009 23:29
Re:
@ndre@88, 20/04/2009 23.03:

Avrei piacere di comprendere un punto.
Ultimamente abbiamo studiato l’appendice a pag 207 del libro Amore di Dio, li si parla del comportamento d’ avere con chi è disassociato, nell’ultimo paragrafo a pag 208 dice:
In altri casi il parente disassociato non fa parte dell’immediata cerchia familiare o vive fuori casa.
Quando dice “ O vive fuori casa” si riferisce solo a coloro che non fanno parte dell’immediata cerchia familiare? O con quella espressione vuole indicare un comportamento d' avere con tutti i parenti disassociati sia che facciano o no parte della immediata cerchia familiare?
Vi ringrazio @ndre@....



Qui ti rispondo io, tutte le pubblicazioni del CD hanno da sempre scoraggiato i testimoni di Geova a frequentare i parenti (anche stretti) che non vivono nella stessa casa e il famoso km dove si lodavano i figli che decisero di non vedere più la propria madre è uno di questi esempi, ma te ne potrei citare diversi altri.
Questo modo di fare fa rabbrividire, e bisogna combatterlo perchè non sono pochi i tdg che mettono in pratica questi consigli che lo "schiavo" impartisce.
Detto questo però con l'imparzialità che spesso cerco di non perdere ti dico tranquillamente che ci sono casi in cui il testimone sceglie di non mettere in pratica questi consigli e ad esempio mia madre è una di queste persone e non finirò mai di ringraziarla per questo, forse proprio per questo motivo non sono così arrabbiato verso i tdg come lo sono altri (atteggiamento più che comprensibile e se ti metti nei loro panni non ci vuole poi molto a capirli).
Chi sceglie di non seguire questi consigli non viene disassociato ne ripreso la sua scelta viene rispettata.
Ciao
Mario
admintdg1
00lunedì 20 aprile 2009 23:38
Re: Re:
(Mario70), 20/04/2009 23.29:



Qui ti rispondo io, tutte le pubblicazioni del CD hanno da sempre scoraggiato i testimoni di Geova a frequentare i parenti (anche stretti) che non vivono nella stessa casa e il famoso km dove si lodavano i figli che decisero di non vedere più la propria madre è uno di questi esempi, ma te ne potrei citare diversi altri.
Questo modo di fare fa rabbrividire, e bisogna combatterlo perchè non sono pochi i tdg che mettono in pratica questi consigli che lo "schiavo" impartisce.
Detto questo però con l'imparzialità che spesso cerco di non perdere ti dico tranquillamente che ci sono casi in cui il testimone sceglie di non mettere in pratica questi consigli e ad esempio mia madre è una di queste persone e non finirò mai di ringraziarla per questo, forse proprio per questo motivo non sono così arrabbiato verso i tdg come lo sono altri (atteggiamento più che comprensibile e se ti metti nei loro panni non ci vuole poi molto a capirli).
Chi sceglie di non seguire questi consigli non viene disassociato ne ripreso la sua scelta viene rispettata.
Ciao
Mario




Strano, altri dicono il contrario.
Ho sempre pensato che sei abbastanza equilibrato nei tuoi ragionamenti.
[SM=g7302]
csssstrinakria
00lunedì 20 aprile 2009 23:59
Re:
@ndre@88, 20/04/2009 23.03:

Avrei piacere di comprendere un punto.
Ultimamente abbiamo studiato l’appendice a pag 207 del libro Amore di Dio, li si parla del comportamento d’ avere con chi è disassociato, nell’ultimo paragrafo a pag 208 dice:
In altri casi il parente disassociato non fa parte dell’immediata cerchia familiare o vive fuori casa.
Quando dice “ O vive fuori casa” si riferisce solo a coloro che non fanno parte dell’immediata cerchia familiare? O con quella espressione vuole indicare un comportamento d' avere con tutti i parenti disassociati sia che facciano o no parte della immediata cerchia familiare?
Vi ringrazio @ndre@....




L'appendice specifica che "Non è possibile prendere in considerazione ogni circostanza,...".

La frase "In altri casi il parente disassociato non fa parte dell'immediata cerchia familiare o vive fuori casa" dovrebbe intendersi un parente dell'immediata cerchia familiare.

La Torre di Guardia del 15/04/1988 al par. 14 chiarisce il punto:

"La situazione è diversa se il disassociato o dissociato è un parente che vive fuori di casa o non è dell’immediata cerchia familiare. Potrebbe essere possibile non avere quasi nessun contatto col parente. Anche se eventuali questioni di famiglia richiedessero qualche contatto, è certo che questi contatti dovrebbero essere mantenuti al minimo, in armonia col principio divino di “non mischiarvi con alcuno che, chiamandosi fratello, sia un fornicatore [o colpevole di un altro peccato grave] . . . con un tale non dovete neppur mangiare”. — 1 Corinti 5:11, Versione Riveduta."

Viene usata una congiunzione disgiuntiva ‘o’ che è sinonimo di ‘oppure’.
Quindi è da leggersi: "Parente (prossimo) fuori di casa oppure non dell'immediata cerchia familiare.

Naturalmente, siccome "Non è possibile prendere in considerazione ogni circostanza,...", saranno i testimoni interessati a valutare quello che riterranno più giusto fare.

Non condivido alcune espressioni di Mario perché non spiegano onestamente tutta la problematica. Se il parente fa parte della cerchia familiare più prossima ed è un persecutore o un acerrimo nemico?
Mario fa il demagogo. In questo caso, doveva spiegare le varie circostanze o non rispondere.
@ndre@88
00martedì 21 aprile 2009 00:01
Ci tengo a precisare che non sto polemizzando su una direttiva dello schiavo, anzi io la ritengo corretta sotto tutti i punti di vista, vorrei avere soltanto una delucidazione su un punto che non sono riuscito a capire o a cogliere. Grazie.
Amministrazione Forum.
00martedì 21 aprile 2009 00:32
Re:
@ndre@88, 21/04/2009 0.01:

Ci tengo a precisare che non sto polemizzando su una direttiva dello schiavo, anzi io la ritengo corretta sotto tutti i punti di vista, vorrei avere soltanto una delucidazione su un punto che non sono riuscito a capire o a cogliere. Grazie.




La risposta è stata data dal nostro presidente.
(Mario70)
00martedì 21 aprile 2009 07:13
Re: Re:
csssstrinakria, 4/20/2009 11:59 PM:




L'appendice specifica che "Non è possibile prendere in considerazione ogni circostanza,...".

La frase "In altri casi il parente disassociato non fa parte dell'immediata cerchia familiare o vive fuori casa" dovrebbe intendersi un parente dell'immediata cerchia familiare.

La Torre di Guardia del 15/04/1988 al par. 14 chiarisce il punto:

"La situazione è diversa se il disassociato o dissociato è un parente che vive fuori di casa o non è dell’immediata cerchia familiare. Potrebbe essere possibile non avere quasi nessun contatto col parente. Anche se eventuali questioni di famiglia richiedessero qualche contatto, è certo che questi contatti dovrebbero essere mantenuti al minimo, in armonia col principio divino di “non mischiarvi con alcuno che, chiamandosi fratello, sia un fornicatore [o colpevole di un altro peccato grave] . . . con un tale non dovete neppur mangiare”. — 1 Corinti 5:11, Versione Riveduta."

Viene usata una congiunzione disgiuntiva ‘o’ che è sinonimo di ‘oppure’.
Quindi è da leggersi: "Parente (prossimo) fuori di casa oppure non dell'immediata cerchia familiare.

Naturalmente, siccome "Non è possibile prendere in considerazione ogni circostanza,...", saranno i testimoni interessati a valutare quello che riterranno più giusto fare.

Non condivido alcune espressioni di Mario perché non spiegano onestamente tutta la problematica. Se il parente fa parte della cerchia familiare più prossima ed è un persecutore o un acerrimo nemico?
Mario fa il demagogo. In questo caso, doveva spiegare le varie circostanze o non rispondere.




Che cos'è mi devi dire tu quello che devo dire e cosa no?
Se gli ex dicono che siete del tutto intolleranti, li accusate di essere di parte, una volta che uno esprime un punto di vista equilibrato basato sulla realtà dei fatti, ammettendo anche in prima persona che a volte non seguire questi consigli non porta conseguenze dirette, non ti sta bene lo stesso, hai uno strano modo di considerare la critica, oppure secondo te bisogna parlare bene di voi e basta?
Tempo fa hai espresso tu stesso il concetto che non siete perfetti e che le cose possono migliorare, credo che l'opportunità l'avete, basta essere totalmente sinceri.
saluti

Amministrazione Forum.
00martedì 21 aprile 2009 08:51
Re: Re: Re:
(Mario70), 21/04/2009 7.13:




Che cos'è mi devi dire tu quello che devo dire e cosa no?
Se gli ex dicono che siete del tutto intolleranti, li accusate di essere di parte, una volta che uno esprime un punto di vista equilibrato basato sulla realtà dei fatti, ammettendo anche in prima persona che a volte non seguire questi consigli non porta conseguenze dirette, non ti sta bene lo stesso, hai uno strano modo di considerare la critica, oppure secondo te bisogna parlare bene di voi e basta?
Tempo fa hai espresso tu stesso il concetto che non siete perfetti e che le cose possono migliorare, credo che l'opportunità l'avete, basta essere totalmente sinceri.
saluti





Senza peli sulla lingua, sei un intollerante. Fai confusione e non riesci a capire il significato di una semplice osservazione.
Andrea ha chiesto una precisazione a NOI TESTIMONI DI GEOVA.
Tu hai approfittato di questo spazio per dare LA TUA VERSIONE.
Hai fatto apologia ed è sotto gli occhi di tutti.

Avresti dovuto aprire un'altra discussione e non approfittare per criticare le nostre scelte.

Admin-Stefania
(Mario70)
00martedì 21 aprile 2009 09:19
Re: Re: Re: Re:
Amministrazione Forum., 4/21/2009 8:51 AM:




Senza peli sulla lingua, sei un intollerante. Fai confusione e non riesci a capire il significato di una semplice osservazione.
Andrea ha chiesto una precisazione a NOI TESTIMONI DI GEOVA.
Tu hai approfittato di questo spazio per dare LA TUA VERSIONE.
Hai fatto apologia ed è sotto gli occhi di tutti.

Avresti dovuto aprire un'altra discussione e non approfittare per criticare le nostre scelte.

Admin-Stefania




Ho fatto esattamente il contrario: ho criticato certi consigli (i quali sono chiarissimi anche se si vuol far credere il contrario) e lodato alcune vostre scelte individuali.
saluti
Amministrazione Forum.
00martedì 21 aprile 2009 09:44
Re: Re: Re: Re: Re:
(Mario70), 21/04/2009 9.19:




Ho fatto esattamente il contrario: ho criticato certi consigli (i quali sono chiarissimi anche se si vuol far credere il contrario) e lodato alcune vostre scelte individuali.
saluti




Questa è la tua risposta, ho evidenziato alcune frasi in neretto.

"Qui ti rispondo io, tutte le pubblicazioni del CD hanno da sempre scoraggiato i testimoni di Geova a frequentare i parenti (anche stretti) che non vivono nella stessa casa e il famoso km dove si lodavano i figli che decisero di non vedere più la propria madre è uno di questi esempi, ma te ne potrei citare diversi altri.
Questo modo di fare fa rabbrividire, e bisogna combatterlo perchè non sono pochi i tdg che mettono in pratica questi consigli che lo "schiavo" impartisce.
Detto questo però con l'imparzialità che spesso cerco di non perdere ti dico tranquillamente che ci sono casi in cui il testimone sceglie di non mettere in pratica questi consigli e ad esempio mia madre è una di queste persone e non finirò mai di ringraziarla per questo, forse proprio per questo motivo non sono così arrabbiato verso i tdg come lo sono altri (atteggiamento più che comprensibile e se ti metti nei loro panni non ci vuole poi molto a capirli).
Chi sceglie di non seguire questi consigli non viene disassociato ne ripreso la sua scelta viene rispettata.
Ciao
Mario "

Si evince chiaramente l'istigazione a schierarsi contro il nostro direttivo. Non mi dire che sto leggendo male.
(Mario70)
00martedì 21 aprile 2009 10:11
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Amministrazione Forum., 4/21/2009 9:44 AM:




Questa è la tua risposta, ho evidenziato alcune frasi in neretto.

"Qui ti rispondo io, tutte le pubblicazioni del CD hanno da sempre scoraggiato i testimoni di Geova a frequentare i parenti (anche stretti) che non vivono nella stessa casa e il famoso km dove si lodavano i figli che decisero di non vedere più la propria madre è uno di questi esempi, ma te ne potrei citare diversi altri.
Questo modo di fare fa rabbrividire, e bisogna combatterlo perchè non sono pochi i tdg che mettono in pratica questi consigli che lo "schiavo" impartisce.
Detto questo però con l'imparzialità che spesso cerco di non perdere ti dico tranquillamente che ci sono casi in cui il testimone sceglie di non mettere in pratica questi consigli e ad esempio mia madre è una di queste persone e non finirò mai di ringraziarla per questo, forse proprio per questo motivo non sono così arrabbiato verso i tdg come lo sono altri (atteggiamento più che comprensibile e se ti metti nei loro panni non ci vuole poi molto a capirli).
Chi sceglie di non seguire questi consigli non viene disassociato ne ripreso la sua scelta viene rispettata.
Ciao
Mario "

Si evince chiaramente l'istigazione a schierarsi contro il nostro direttivo. Non mi dire che sto leggendo male.



Hai capito bene ho criticato i consigli del CD e lodato le scelte individuali dei singoli tdg è vietato da regolamento fare una cosa del genere?

Amministrazione Forum.
00martedì 21 aprile 2009 10:17
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
(Mario70), 21/04/2009 10.11:



Hai capito bene ho criticato i consigli del CD e lodato le scelte individuali dei singoli tdg è vietato da regolamento fare una cosa del genere?





Appunto, HAI ISTIGATO, mentre Andrea ha chiesto il NOSTRO PARERE su una frase riportata su un nostro libro.

Nessuno lo vieta ma non era stato chiesto il tuo parere ma il nostro.
@ndre@88
00martedì 21 aprile 2009 20:04
Grazie csssstrinakria della spiegazione.
Ho trovato un altro articolo che però mi a spiazzato e che avrei piacere che tu mi spiegassi, mi riferisco alla w 01/01/1982 all’articolo se un parente viene disassociato.
Li i paragrafi da 22 a 24 danno un’idea molto più elastica del comportamento che un cristiano può avere con un parente disassociato o dissociato, è vero che l’idea che emerge è che meglio evitare riunioni di svago con chi è dissociato ma a differenza dell’appendice del libro Amore di Dio menzionata nel post precedente da l’idea che sia comunque una cosa (associarsi per scopo di svago) personale ma fattibile, unica clausola portare a conoscenza degli altri partecipanti il fatto che vi sarà un disassociato i quali saranno liberi di scegliere il da farsi.

24 Perciò a volte i cristiani possono non sentirsi di invitare un parente disassociato o dissociato a una riunione che normalmente includerebbe i familiari. I cristiani possono invece godere la compagnia dei leali componenti della congregazione, ricordando le parole di Gesù: “Chi fa la volontà di Dio mi è fratello e sorella e madre”. — Mar. 3:35.

Giungo a questa conclusione perché il par.24 inizia dicendo a volte e non è severamente vietato.

C’è qualcosa che mi sfugge? Come si conciliano il pensiero dell’appendice e quello di questa rivista?

Grazie
F.Delemme
00martedì 21 aprile 2009 22:33
Re:
@ndre@88, 21/04/2009 20.04:

Grazie csssstrinakria della spiegazione.
Ho trovato un altro articolo che però mi a spiazzato e che avrei piacere che tu mi spiegassi, mi riferisco alla w 01/01/1982 all’articolo se un parente viene disassociato.
Li i paragrafi da 22 a 24 danno un’idea molto più elastica del comportamento che un cristiano può avere con un parente disassociato o dissociato, è vero che l’idea che emerge è che meglio evitare riunioni di svago con chi è dissociato ma a differenza dell’appendice del libro Amore di Dio menzionata nel post precedente da l’idea che sia comunque una cosa (associarsi per scopo di svago) personale ma fattibile, unica clausola portare a conoscenza degli altri partecipanti il fatto che vi sarà un disassociato i quali saranno liberi di scegliere il da farsi.

24 Perciò a volte i cristiani possono non sentirsi di invitare un parente disassociato o dissociato a una riunione che normalmente includerebbe i familiari. I cristiani possono invece godere la compagnia dei leali componenti della congregazione, ricordando le parole di Gesù: “Chi fa la volontà di Dio mi è fratello e sorella e madre”. — Mar. 3:35.

Giungo a questa conclusione perché il par.24 inizia dicendo a volte e non è severamente vietato.

C’è qualcosa che mi sfugge? Come si conciliano il pensiero dell’appendice e quello di questa rivista?

Grazie




Christian ha evidenziato questo particolare:

"Naturalmente, siccome "Non è possibile prendere in considerazione ogni circostanza,...", saranno i testimoni interessati a valutare quello che riterranno più giusto fare."

La risposta che cerchi è in questa affermazione.

@ndre@88
00venerdì 24 aprile 2009 22:04
E' proprio perchè la w 1982 cita una circostanza specifica, l'invito di un disassociato ad un matrimonio,dando l'idea di essere una scelta, se pur dovendo tener presente diversi aspetti, ma pur sempre una scelta legata al singolo individuo.
Mi chiedo come si relaziona con il libro Amore di Dio che è molto più categorico, parlando in entrambi i casi di parenti stretti ( disassociati o dissociati) uno mi dice che devo ridurre all’essenziale i miei contatti con il disassociato, l’altro mi fa capire che lo posso invitare al mio matrimonio.
Per questo chiedo, cosa mi sfugge, cosa mi vuole dire la w 1982?
Grazie...........


Amministrazione Forum.
00sabato 25 aprile 2009 11:11
Re:
@ndre@88, 24/04/2009 22.04:

E' proprio perchè la w 1982 cita una circostanza specifica, l'invito di un disassociato ad un matrimonio,dando l'idea di essere una scelta, se pur dovendo tener presente diversi aspetti, ma pur sempre una scelta legata al singolo individuo.
Mi chiedo come si relaziona con il libro Amore di Dio che è molto più categorico, parlando in entrambi i casi di parenti stretti ( disassociati o dissociati) uno mi dice che devo ridurre all’essenziale i miei contatti con il disassociato, l’altro mi fa capire che lo posso invitare al mio matrimonio.
Per questo chiedo, cosa mi sfugge, cosa mi vuole dire la w 1982?
Grazie...........





Non si possono stabilire delle regole ben precise.
L'invito al matrimonio è una scelta personale. Naturalmente, se allo stesso matrimonio saranno presenti altri testimoni di Geova, è corretto informarli. Saranno loro a determinare se essere presenti o no.

Ho saputo di un matrimonio dove era presente una disassociata, zia della sposa, a cui hanno partecipato diversi testimoni di Geova.
La disassociata (aveva fatto la classica scappatella 30 anni prima) non ha mai creato problemi e pertanto i fratelli presenti non hanno avuto problemi a parteciparvi.

Sono situazioni che non creano il precedente.

Admin-Stefania
@ndre@88
00sabato 25 aprile 2009 11:44
Grazie Stefania
Ma quello che mi lascia incerto non è il punto che mi hai spiegato, e te ne ringrazio, non riesco a capire perchè l'appendice del libro Amore di Dio mi dice categoricamente di non svagarmi con un disassociato ( parente stretto) mentre la w 1982 mi lascia l'opportunità di farlo come mia scielta personale.
Amministrazione Forum.
00sabato 25 aprile 2009 11:58
Re:
@ndre@88, 25/04/2009 11.44:

Grazie Stefania
Ma quello che mi lascia incerto non è il punto che mi hai spiegato, e te ne ringrazio, non riesco a capire perchè l'appendice del libro Amore di Dio mi dice categoricamente di non svagarmi con un disassociato ( parente stretto) mentre la w 1982 mi lascia l'opportunità di farlo come mia scielta personale.




Credo che le risposte ti siano state date. La rivista "La Torre di Guardia" a cui fa riferimento è del 1982, sono passati da allora 27 anni. Nel frattempo sono stati trattati degli studi sull'argomento. Dalle informazioni reperite nelle varie congregazioni del mondo su come trattare i disassociati, probabilmente sono emersi problemi di condiscendenza (questo è il pensiero dei fratelli esperti della materia). Per tale motivo è stato necessario ribadire in modo "virile" quello che è scritto nel libro "Mantenetevi nell'Amore di Dio".

Tutto il resto resta invariato.
@ndre@88
00sabato 25 aprile 2009 12:45
In effetti ciò che dici si comprende anche dal km 08/02 pp3-4 grazie
Amministrazione Forum.
00sabato 25 aprile 2009 13:10
Re:
@ndre@88, 25/04/2009 12.45:

In effetti ciò che dici si avvince anche dal km 08/02 pp3-4 grazie




Oltre che evincersi dal km, un fattore determinante risulta dall'esperienza di fatti avvenuti.

Saluti e buon sabato e buona domenica.
Stefania
@ndre@88
00domenica 26 aprile 2009 14:49
Sai se alcuni di questi fatti avvenuti sono riportati in qualche pubblicazione della società( magari per far capire il pericolo che si presenta a fare certe scelte?) se si mi puoi riportare la pubblicazione Grazie.
Amministrazione Forum.
00lunedì 27 aprile 2009 15:51
Comunicazione del direttivo del nostro Osservatorio.


Il 16 ottobre del 2007, 19 mesi fa, da una consolidata esperienza in terra francese, abbiamo aperto questo forum. “Testimoni di Geova: Risposte a domande".
Assumendo come base fondamentale i principi religiosi e socio culturali, ci ponemmo l’obiettivo di studiare in che modo i forum possano essere utilizzati come elementi di informazione corretta, sostenendo la condivisione di principi fondamentali acquisiti e la costruzione di nuove conoscenze.
Sin dall'inizio abbiamo manifestato il nostro pensiero e la determinazione ad andare avanti e continuare a fare informazione corretta.
Per raggiungere questo obiettivo abbiamo iniziato dalle discussione o thread e dai suoi contenuti.
E’ stato così possibile fare un’analisi delle varie discussioni, catalogandole secondo il contenuto dei post e in base ai concetti presentati e alla posizione manifestata (di accordo o di disaccordo) rispetto ai contenuti altrui.

Abbiamo dedicato molto tempo al forum e non è stato sprecato. Il lavoro di ricerca e di informazione del nostro gruppo si inserisce nel filone di indagini sulle interazioni tra testimoni di Geova e persone bisognose di spiritualità e confronto diretto con ricercatori e studiosi.
Questa esperienza, escludendo casi sporadici di cui parleremo in seguito, ci induce a considerare i forum di discussione on-line, non degli spazi di informazione corretta ma di disinformazione ed abuso della libertà e della democrazia. Spazi usati ed utilizzati perlopiù per sostenere non un confronto sereno e leale secondo un’esigenza epistemica ma una sorta di fiera della depravazione mentale e morale dove chi la spara più grossa si aspetta il plauso, che immancabilmente in un processo di stupidità e incoscienza collettiva, non si lascia attendere.
Come Sisifo, molti di questi esseri sono condannati a spingere un masso dalla base alla cima di un monte e una volta raggiunta la cima, il masso rotola nuovamente alla base del monte. Una condanna perenne per gli stupidi e gli arroganti costretti a ricominciare daccapo la scalata.

Emergono anche alcuni risultati interessanti dalla esperienza di questi 19 mesi. Innanzitutto la constatazione che le discussioni possono evolversi da una non densità ad una densità concettuale se è palese il disaccordo. Risulta evidente che le discussioni originano prevalentemente da affermazioni generiche e prive di senso logico o per semplice provocazione quando si tratta di scelte o problematiche religiose non condivise.
Dalla superficialità di certe discussioni e dei vari commenti di supporto è nato un concetto ben chiaro nella nostra mente che esula dal disaccordo ideologico che definiremmo pleonastico.
Questo forum, che raccoglie al suo interno testimoni di Geova esperti e di lunga militanza, è stato caratterizzato da molte discussioni apologetiche e pertanto prettamente legate alla nostra Confessione religiosa. I risultati ottenuti quindi, confermano la nostra lungimiranza e ci offrono indicazioni interessanti sull’orientamento futuro che è poi quello originario, cioè: Risposte a domande.

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