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Testimoni di Geova: Risposte a Domande
 
 
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Ultimo Aggiornamento: 05/07/2016 20:02
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Post: 2.069
Post: 2.067
Città: ISOLA DELLE FEMMINE
Età: 56
Sesso: Femminile
25/09/2008 22:37

Caro @ndre@88, non mi sono mai piaciute le persone che "sparano sentenze". E' abbastanza grave quello che affermi: "Mi dispiace doverlo dire ma la vostra capacità di rimbalzare le domande che vi vengono fatte è imbarazzante."
Qui non siamo giocolieri e rispettiamo tutte le persone.

Sia Christian che Filippo ti hanno spiegato con logica ragionata il punto. Potremmo citarti tutte le riviste che vertono su questo argomento. La redazione mi ha preparato parte di uno studio (W81 15/12 pagg. 25-26)

È PENTITO?

13 Uno dei compiti più onerosi per gli anziani che trattano un caso di trasgressione è quello di decidere se il peccatore mostra vero pentimento o no. Non devono giudicare basandosi semplicemente sulle apparenze. Quindi, non essendo in grado di leggere i cuori, devono esercitare grande discernimento, equilibrio e sapienza nel valutare l’errore, la sua relazione con la legge di Dio e ciò che il peccatore dice e fa.

14 Gli anziani non devono essere frettolosi nel concludere che vi sia pentimento. Perché? Ebbene, se erroneamente giudicassero che il peccatore è pentito, ciò potrebbe avere dannose ripercussioni su tutto il gregge. Per contrasto, vogliate notare un esempio biblico riguardante un trasgressore della congregazione di Corinto. Dopo essere stato espulso per un certo periodo di tempo, egli fu riammesso in quanto effettivamente pentito. In che modo i fratelli avrebbero ora dovuto trattarlo? I corinti, avendo fiducia nel giudizio che lo riconosceva pentito, furono incoraggiati a ‘perdonarlo benignamente e confortarlo’, ‘confermandogli il loro amore’. (II Cor. 2:6-8) Lo stesso avviene oggi quando un comitato decide che il trasgressore è pentito. Ma se si fossero sbagliati a giudicare e avessero restituito alla congregazione un trasgressore che non era veramente pentito, avrebbero messo in pericolo la purezza morale e spirituale dell’intero gregge. — I Cor. 5:6.

15 Cosa può cercar di notare il comitato per determinare se il trasgressore è veramente pentito? La persona pentita non cerca di minimizzare o giustificare la sua condotta errata. Riconosce nella sua mente l’erroneità di ciò che ha fatto e nel suo cuore prova profondo rammarico per aver peccato contro Dio. (Ger. 3:25; Atti 3:19) Perciò gli anziani che trattano il caso devono accertarsi che tale rammarico o tristezza esista.

16 Gli anziani possono dover distinguere fra la “tristezza del mondo” e la “tristezza secondo Dio [che] produce il pentimento alla salvezza”. (II Cor. 7:10) Un individuo colpevole di trasgressione potrebbe provare tristezza per un senso di fallimento personale, per la vergogna di essere stato smascherato o per la possibilità di dover affrontare la disciplina. Ma tale “tristezza del mondo” non significa che egli sia triste per aver peccato contro Dio o aver recato biasimo su Dio e sul Suo popolo, cose che indicherebbero una “tristezza secondo Dio”. Sebbene Esaù spargesse lacrime per la perdita del suo diritto di primogenitura, Geova sapeva che Esaù non era veramente pentito di cuore. Perciò se una persona colpevole di un grave peccato scoppia a piangere, gli anziani devono cercare di determinare se lo fa per “tristezza secondo Dio”. Potrebbe darsi. Ai giorni di Esdra il popolo ‘pianse a dirotto’ dopo aver udito la sua fervida preghiera riguardante il loro peccato, e Pietro pianse amaramente dopo aver rinnegato Gesù. — Gen. 25:29-34; 27:34; Esd. 10:1; Luca 22:59-62.

17 Questi esempi scritturali fanno capire perché gli anziani non possono giudicare semplicemente sulla base di uno sfogo emotivo. Le persone differiscono in quanto a costituzione emotiva e autocontrollo. Perciò, con o senza lacrime, la cosa importante è che il trasgressore sia toccato nel suo cuore, abbia uno spirito di contrizione, provi cioè profondo rammarico per aver offeso Geova e danneggiato la sua relazione con Lui. (Sal. 51:1-4) Di conseguenza gli anziani vorranno probabilmente sapere se il trasgressore ha fatto confessione a Geova in preghiera, chiedendogli perdono come fece Davide. — Sal. 32:3-5; 41:4; Ger. 31:19.

18 Se la persona ha volontariamente confessato il peccato agli “anziani della congregazione”, questa potrebbe essere un’utile indicazione della sua condizione di cuore. (Giac. 5:14, 16) Ma che dire se non avesse confessato volontariamente e la verità dovesse essere appurata mettendo la persona di fronte alle prove o alle dichiarazioni dei testimoni? La persona potrebbe ancora tornare in sé (lì all’udienza), riconoscendo il suo peccato. (Si noti per esempio il pentimento di Davide per il peccato commesso con Betsabea, in II Samuele 12:1-13). Ma soprattutto quando è stato necessario impartire una lunga riprensione prima che il trasgressore cominciasse a dare qualche segno di pentimento, il comitato dovrebbe esercitare cautela. Devono essere convinti che la condizione di cuore del trasgressore sia cambiata e che egli abbia lo zelo di correggere il torto, e sia assolutamente deciso a non ricadervi in futuro. — II Cor. 7:10, 11; Riv. 3:19.

19 Il trasgressore dovrebbe provare dolore per il disonore recato sulla congregazione di Dio. Quando Davide peccò effettuando un censimento e si rese conto di ciò che aveva fatto, riconobbe la stoltezza della sua azione. Quando poi ne vide le tragiche conseguenze abbattersi sull’intera nazione, fu spinto a dire: “Ecco, io ho peccato e son io che ho fatto il torto; ma queste pecore, che hanno fatto?” (II Sam. 24:10, 17) Perciò, il trasgressore prova vero rimorso per il biasimo, i problemi e il dolore che può aver arrecato alla congregazione?

“OPERE DEGNE DI PENTIMENTO”

20 L’apostolo Paolo esortò le persone a “pentirsi e volgersi a Dio, facendo opere degne di pentimento”. (Atti 26:20) Ai giorni di Neemia, quando gli ebrei si pentirono per aver preso mogli straniere, compirono un’azione concreta che fu indice di pentimento. (Nee. 9:1, 2; confronta Giona 3:5-10). Di conseguenza, trattando un grave caso di peccato, gli anziani si interesseranno di vedere se il trasgressore ha ‘prodotto frutti degni di pentimento’. — Matt. 3:8.

21 Se ha peccato contro un individuo, gli ha confessato il suo peccato chiedendogli perdono? Per esempio, se ha commesso adulterio, lo ha confessato al suo coniuge innocente, chiedendogli perdono? Qualora il trasgressore sia colpevole di frode, ha fatto qualche passo per compensare la perdita arrecata? Può darsi che in alcune circostanze egli non sia in grado di rimediare a tutto il danno causato, ma dà prova che farà passi ragionevoli per compensare l’eventuale danno? (Luca 19:8) In sintesi, fino a che punto il colpevole ha prodotto ‘frutti degni di pentimento’?

22 Forse il peccato è da attribuire al fatto che sono stati ignorati i consigli scritturali. Per esempio, la persona può aver frequentato regolarmente a scopo di svago compagni di lavoro mondani, e questa malsana compagnia può averlo condotto all’immoralità. Perciò, ha smesso il trasgressore di frequentare tali compagnie? (Prov. 13:20; I Piet. 4:3, 4) Inoltre, ha fatto lo sforzo di riunirsi regolarmente col popolo di Dio e ha manifestato un sincero desiderio di lodare Dio come puro adoratore? Nessuno di questi ‘frutti’ costituisce l’unico criterio per determinare che il peccatore è pentito. Gli anziani si interesseranno di vedere che egli frequenti compagnie sane, assista alle adunanze cristiane e sia zelante nel servizio di campo, perché accettano il punto di vista di Dio secondo cui devono esserci “opere degne di pentimento”.

23 Il comitato giudiziario dovrebbe interessarsi seriamente di mantenere pura la congregazione, e dovrebbe stare particolarmente attento nel caso in cui il trasgressore abbia segretamente praticato un grave peccato per un lungo periodo di tempo. Lo stesso varrebbe qualora avessero a che fare con un individuo che ha adottato un comportamento peccaminoso e che poi apparentemente si è pentito. Forse ha peccato diverse volte, ma ogni volta, giacché sembrava pentito, ha ricevuto una riprensione e gli è stato concesso di rimanere nella congregazione. Ora ha peccato di nuovo. In questi casi gli anziani, tenendo presente anche il benessere dell’intero gregge, devono considerare se la sua vita costituisce una vera prova che egli sta producendo ‘frutti degni di pentimento’. Col suo modo di vivere non ha forse mostrato che la sua appartenenza alla congregazione di Dio è molto discutibile? — Sal. 119:104; Rom. 12:9.

24 A volte il peccatore è incallito o bellicoso, non manifestando vero pentimento nonostante i sinceri e pazienti sforzi degli anziani. (Eccl. 8:11) Essi non sono tenuti a riunirsi ripetutamente con un tale trasgressore come se lo supplicassero o lo implorassero di pentirsi. Ma in alcuni casi potrebbero sentire il bisogno di riunirsi di nuovo col peccatore, se l’evidenza circa i suoi sentimenti, i suoi motivi e il suo pentimento non fosse del tutto chiara. Dopo che egli ha avuto il tempo di pregare e di riflettere sulla precedente considerazione scritturale, la questione del suo pentimento può forse chiarirsi.

25 La responsabilità degli anziani di determinare se la persona è veramente pentita è gravosa. Devono mostrare misericordia e aiutare i trasgressori che sono veramente pentiti. Nello stesso tempo, però, devono stare in guardia per non mostrare un’immeritata compassione che potrebbe lasciar rimanere un pericoloso “lievito” in seno alla congregazione. — Gal. 5:9.

Ho evidenziato alcuni aspetti in neretto.

Dopo la lettura di questo studio, spero tu prenda coscienza che ti sei alterato senza motivo.

In merito al KS, non ho letto da nessuna parte che le sorelle non possono citarlo (ti ricordo che alcune pubblicazioni spiegano cosa è il KS. Pertanto, citarlo non credo sia peccato).
Se pensi che le sorelle debbano astenersi dal parlare di KS, ti pregherei di citare una pubblicazione, un Ministero o una circolare della filiale.

Il libro "Intolleranza Religiosa alle soglie del Duemila" a pag. 108, citando il Ks mette in risalto quanto segue: "Il contenuto di questo libro di testo per la scuola del Regno è stato preparato per addestrare e aiutare i sorveglianti cristiani...".
Mi pare che io ho precisato la stessa cosa con parole simili. Daltronde la scrittura base è Atti 20:28 "Prestate attenzione a voi stessi e a tutto il gregge".

Admin-Rosvita
[Modificato da Amministrazione Forum. 26/10/2010 17:14]
[SM=x1061966] Stop à la désinformation
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- - - - . . . . . . . . . . . . . - - -Rispetta i bambini. No alla pedopornografia. - - - . . . . . . . . . . . . . - - - -



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