Rivelazione 21:4 "La morte non ci sarà più"

Riv. 21: 4 - Ed egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi, e la morte non ci sarà più, né ci sarà più cordoglio né grido né dolore. Le cose precedenti sono passate”.

La morte menzionata nel versetto quattro del capitolo ventuno di Rivelazione è la morte adamica, che sarà annullata mediante il riscatto di Cristo. (Romani 5:12-21

Se presa letteralmente "e la morte non ci sarà più," senza condizioni, questo condurrebbe a conclusioni sorprendenti: nulla, neppure la vegetazione o i microbi morirebbero. Questo renderebbe il nutrimento e la vita inutilmente restrittivi. C'è dunque bisogno di una condizione per liberarci da questa interpretazione non necessaria.
Questa promessa di morte che è conquistata concerne solamente l'umanità. (1Cor. 15:55-57)
Invece per gli animali la morte era già un processo naturale, poiché la Bibbia non li menziona affatto quando affronta l’argomento dell’introduzione della morte nella famiglia umana.

1 Cor. 15:55-7 “Morte, dov’è la tua vittoria? Morte, dov’è il tuo pungiglione?”

L'accenno è riferito solo all'umanità.

Per questo la Bibbia afferma: “Per mezzo di un solo uomo il peccato entrò nel mondo e la morte per mezzo del peccato, e così la morte si estese a tutti gli uomini perché tutti avevano peccato”. (Romani 5:12)

Appunto, il riscatto vale per i peccatori, cioè l'umanità tutta.

Il verso di Rivelazione 21:3 è chiaro: "Allora udii un’alta voce dal trono dire: “Ecco, la tenda di Dio è col genere umano...".
Sta parlando di GENERE UMANO. In cielo, da quello che sappiamo, non c'è GENERE UMANO, semmai si può parlare di GENERE SPIRITUALE o NON CARNALE.
D'altronde, "una nuova terra", senza abitanti sarebbe una terra deserta tendente alla desolazione. Questo non è il proposito di Dio.