| | | OFFLINE | Post: 7.191 Post: 4.407 | Età: 68 | Sesso: Maschile | |
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21/08/2015 08:29 | |
Riprendo questa discussione perché strettamente affine alle altre due aperte di recente.
Cosa si intendeva all'origine per "matrimonio" e cosa vorrebbero alcuni che si intenda oggi.
Il Vocabolario Etimologico della Lingua Italiana di Ottorino Pianigiani al lemma "matrimonio" chiarisce:
"Dal latino matrimonium comp. di mater, genitrice, e suffisso monium... agente, azione. (Indica in sostanza un dovere, un compito).
Unione legittima dell' uomo e della donna collo scopo di generar figli".
Gran parte dei dizionari storici o etimologici italiani danno lo stesso significato.
Pertanto, quando si parla di "matrimonio" gay, espressione tanto cara a certi arroganti omosessuali, si stravolge un significato storico acquisito. Quando si fa notare questo, molti omosessuali fanno appello ai diritti "naturali" che sarebbero violati e alla discriminazione di tutta la "categoria". Piagnistei, questi, che non stanno in piedi. Perché, potrebbe obiettare qualcuno, non permettere lo "sposalizio" fra un essere umano e un animale? Se tutti discendiamo dalle scimmie o secondo alcuni dai pesci, perché non permetterlo?
Gli omosessuali, quelli arroganti affermano che gli etero sono legati a termini e significati arcaici. Sarà, ma da che mondo è mondo, i figli li partorisce una donna e il significato etimologico della parola "matrimonio", fino ad oggi esprime senza ombra di dubbio, una funzione, un compito e un dovere.
[Modificato da F.Delemme 15/10/2015 09:55] |
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