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Testimoni di Geova: Risposte a Domande
 
 
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Cosa intendiamo col termine dissociazione

Ultimo Aggiornamento: 20/06/2012 19:36
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24/12/2009 15:32

Risposta ufficiale
Il termine "dissociazione" si applica all'azione compiuta da un aderente che rifiuta deliberatamente la sua posizione all'interno della comunità a cui appartiene, rinnegandola con le proprie azioni o dichiarando di non voler più essere considerato né riconosciuto membro di tale gruppo.

Nell'ambito della Congregazione Cristiana dei testimoni di Geova, il termine assume lo stesso significato e fa riferimento ai battezzati membri della medesima Confessione religiosa.

Pertanto, chi si dissocia, rinuncia alla fede della propria religione. Parlando di quelli che avevano rinunciato alla fede cristiana ai suoi giorni, l'apostolo Giovanni scrisse: "Sono usciti da noi, ma non erano della nostra sorta; poiché se fossero stati della nostra sorta, sarebbero rimasti con noi". (1 Giov. 2:19)

Questa è la base relativa a questo esercizio ed è presente nelle nostre pubblicazioni.

Chi scrive il contrario, è in malafede.

Quando la congregazione tratta un caso di dissociazione, è richiesta alla persona una formale dichiarazione scritta. Nel caso non fosse disposta a scrivere alcuna dichiarazione ma lo affermasse solo verbalmente davanti a testimoni, saranno questi a consegnare una dichiarazione scritta a conferma della volontà della persona di dissociarsi dalla congregazione.
In presenza di una dichiarazione del genere, gli anziani, prendendone atto, annunciano alla congregazione che chi ha fatto questa scelta non è più un testimone di Geova.

Tutte le informazioni presenti nei forum dei nostri detrattori, con le diverse varianti, sono semplicemente delle illazioni.

[Modificato da F.Delemme 11/05/2010 22:51]
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    17/01/2010 17:58

    Tutti i testimoni di Geova sanno, o dovrebbero sapere, che la Watchtower utilizza degli enti religiosi e legali.
    A cosa servono questi Enti?
    Tutti questi enti vengono impiegati per agevolare la predicazione della buona notizia in tutto il mondo e per avere cura dei bisogni spirituali dell’intera congregazione di Dio in ogni parte della terra. Cosa significa questo?
    Per rendere più chiaro il significato di questo passaggio, faccio un Esempio:
    In una società cangiante, l’omosessualità, da “vergogna” è passata a “orgoglio”. Continuando così le cose, in una organizzazione come la nostra, attenta ai principi biblici, applicando l’esercizio della disassociazione per questa violazione biblica (Romani 1:26, 27), potrebbe trovarsi in contrasto con le leggi di alcuni governi più liberisti formati da attivisti politici omosessuali con la loro dichiarazione dei diritti degli omosessuali.
    Secondo le leggi di alcuni governi, disassociare un impenitente che continua a praticare l’omosessualità, potrebbe essere una violazione dei diritti degli omosessuali e/o delle libere scelte individuali.
    Allora che fare? Si permetterà a persone impenitenti di violare impunemente la Parola di Dio? Atti5:29.
    In questi casi, attraverso gli enti legali si troveranno delle formule diverse che salvaguardino la purezza delle congregazioni.
    Come è stato da me scritto, “il termine dissociazione si applica all'azione compiuta da un aderente che rifiuta deliberatamente la sua posizione all'interno della comunità a cui appartiene, rinnegandola con le proprie azioni o dichiarando di non voler più essere considerato né riconosciuto membro di tale gruppo”.

    Pertanto, chi pratica l’omosessualità rinnega il punto di vista di Dio. Se impenitente, ipso facto, si dissocia dalla congregazione cristiana dei testimoni di Geova.
    Che sia chiaro, non cambia nulla della nostra posizione. Il peccato resta sempre peccato e chi lo pratica dovrà rendere conto a Dio secondo le disposizioni/istruzioni riportate nella Bibbia (1Cor.6:9) e condensate nel libro "Organizzati per fare la volontà di Geova” e nei vari manuali “Ks” ad uso esclusivo degli anziani.

    Ricordatevi che gli enti legali servono per agevolare la predicazione e ad aver cura dell’intera congregazione. Con questi piccoli cambiamenti organizzativi si evita di creare problemi in quelle nazioni in cui certe violazioni sono legalizzate e dove esistono delle leggi che contrastano con le leggi divine.

    L’esempio riportato sopra vale per qualsiasi violazione della legge di Dio per la quale è necessario un comitato giudiziario. Dove sarà necessario, e per questioni di uniformità, si tratterà di dissociazione. Nella sostanza non cambia nulla.

    Attualmente si parla di dissociazione quando una persona rinuncia a far parte della congregazione cristiana mediante le sue azioni, ad esempio entrando a far parte di un’organizzazione secolare i cui obiettivi sono in contrasto con la Bibbia e che quindi è sotto il giudizio di Geova Dio. Questo significa che nei casi in cui non è possibile usare l’esercizio della disassociazione, si accetta la dissociazione. Naturalmente operando come si fa con tutti coloro che trasgrediscono la legge di Dio. Nelle fasi successive, invece di formare un comitato giudiziario per decidere sulla disassociazione, si prenderà atto della dissociazione.

    Tutti gli anziani sono a conoscenza di queste informazioni e che non è necessario rendere di pubblico dominio le questioni tecniche che nulla hanno a che spartire con l'obiettivo primario del nostro incarico. D’altronde quanti testimoni di Geova in caso di disassociazione sanno delle “buste listate in blu” o del modulo “S-77”?
    Chi specula su queste cose lo fa solo in malafede.

    Non è cambiata la dottrina sulle emotrasfusioni, e neppure i principi su cui si basa. Qualcuno, con insistenza vuol far capire il contrario solo per speculare e fare polemica gratuita.

    Filippo Delemme
    [Modificato da F.Delemme 05/01/2011 10:48]
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    18/01/2010 12:24

    Invece di ringraziare il corpo direttivo dei testimoni di Geova, che, dove è possibile, cerca di alleviare le pressioni che fanno alcuni governi totalitari e poco inclini alle libertà religiose, certi ex fuoriusciti si comportano da criminali.
    Non è la prima volta che a causa di queste intolleranze e provocazioni, alcune "menti malate" hanno attentato alla vita di diversi testimoni di Geova e alcuni nostri luoghi di culto sono stati presi di mira, in parte incendiandoli e in parte distruggendoli.

    Questi nostri detrattori, vili, si porteranno sulle loro coscienze questi attentati provocati dalla loro disinformazione e dalla degradazione delle loro false affermazioni.

    Stefania

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    [Modificato da Amministrazione Forum. 22/01/2010 22:29]
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    25/01/2010 01:17

    Messaggio in attesa della convalida dei moderatori
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    09/05/2010 14:43

    Re:
    Amministrazione Forum., 18.01.2010 12:24:

    Invece di ringraziare il corpo direttivo dei testimoni di Geova, che, dove è possibile, cerca di alleviare le pressioni che fanno alcuni governi totalitari e poco inclini alle libertà religiose, certi ex fuoriusciti si comportano da criminali.
    Non è la prima volta che a causa di queste intolleranze e provocazioni, alcune "menti malate" hanno attentato alla vita di diversi testimoni di Geova e alcuni nostri luoghi di culto sono stati presi di mira, in parte incendiandoli e in parte distruggendoli.

    Questi nostri detrattori, vili, si porteranno sulle loro coscienze questi attentati provocati dalla loro disinformazione e dalla degradazione delle loro false affermazioni.

    Stefania

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    Questa è infatti una notizia appena arrivata...In Germania un ragazzo di 24 anni ha messo fuoco a una Sala del Regno..L'articolo è im tedesco,ma c'è una galleria con foto...

    nachrichten.lvz-online.de/brand-bei-den-zeugen-jehovas-in-oschatz/brand-in-oschatzer-gemeindezentrum/r-detailansicht-galerie-1898-40...


    Se dai tuoi occhi scende una lacrima, se nel tuo cuore c'è una ferita... guardati intorno, c'è sempre un'amico.

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    11/05/2010 23:03


    L'abbiamo scritto continuamente che le false accuse e gli attacchi alla nostra Confessione di ladrocinio, truffe, inganni e cose varie avrebbero spinto qualche malato di mente a gesti inconsulti.
    L'abbiamo evidenziato quando hanno dato fuoco ad una congregazione in Francia e lo ribadiamo adesso dopo il vile attacco in Germania.

    Siamo circondati da criminali senza scrupoli. Vi ricordate l'invito di Sonny a mettere i musulmani in allarme per una citazione riportata su una nostra rivista relativa ai minareti? Premetto che la citazione NON ERA NOSTRA.
    Questi sono dei criminali, non è necessario cercare altri termini.
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    12/05/2010 01:43

    beh... non c'è nulla di nuovo sotto il sole...

    Vengono incendiate Sale del Regno così come vengono incendiate e violate chiese, moschee, sinagoghe, templi buddisti e indù e perfino Mc Donald's...

    è così da sempre...

    Per quanto riguarda la disassociazione/dissociazione si può convenire. Ma l'ostracismo/mobbing contro i membri che abbandonano un gruppo perchè non ne condividono più fede, scopi e obiettivi è tutta un'altra cosa. Lì si violano i diritti dell'uomo.
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    Post: 7.191
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    12/05/2010 08:29

    Re:
    MatriXRevolution, 12/05/2010 1.43:

    beh... non c'è nulla di nuovo sotto il sole...

    Vengono incendiate Sale del Regno così come vengono incendiate e violate chiese, moschee, sinagoghe, templi buddisti e indù e perfino Mc Donald's...

    è così da sempre...

    Per quanto riguarda la disassociazione/dissociazione si può convenire. Ma l'ostracismo/mobbing contro i membri che abbandonano un gruppo perchè non ne condividono più fede, scopi e obiettivi è tutta un'altra cosa. Lì si violano i diritti dell'uomo.





    Cos'è un modo come un altro per alleggerire la coscienza?
    Da quanto in qua l'ostracismo è equiparato al mobbing? Puoi dimostrare che i testimoni di Geova violano i diritti dell'uomo?
    Le parole hanno un senso se prima di spararle le soppesiamo.
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    12/05/2010 15:01

    Re: Re:
    F.Delemme, 12/05/2010 8.29:





    Cos'è un modo come un altro per alleggerire la coscienza?
    Da quanto in qua l'ostracismo è equiparato al mobbing? Puoi dimostrare che i testimoni di Geova violano i diritti dell'uomo?
    Le parole hanno un senso se prima di spararle le soppesiamo.




    Le prove abbondano. La legge è chiara. Nessuna pressione dev'essere fatta all'individuo che sceglie di abbandonare una fede o di seguirne un'altra. Laddove venissero predisposte punizioni o conseguenze per questa scelta, la legge è intransigente. Siccome non sono nato ieri e conosco i modi molto indiretti con cui la vostra società si muove, senz'altro non è facile individuare chi commette il reato. Ma stai pur certo che chi lo commette c'è. Ed il tempo punirà chi lo merita.
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    12/05/2010 15:27

    SECONDO VOI QUESTO VUOL DIRE RISPETTARE I DIRITTI UMANI?
    "In altri casi il parente disassociato non fa parte dell’immediata cerchia familiare o vive fuori casa. Anche se in qualche rara occasione dovesse rendersi necessario avere dei contatti per sbrigare questioni familiari, tali contatti dovrebbero essere mantenuti al minimo. I familiari leali non cercano scuse per avere a che fare con un parente disassociato che non vive sotto lo stesso tetto. La lealtà a Geova e alla sua organizzazione li spinge piuttosto ad attenersi alle istruzioni scritturali sulla disassociazione. Con la loro condotta leale dimostrano di avere a cuore i migliori interessi del trasgressore e possono aiutarlo a trarre beneficio dalla disciplina ricevuta."

    [SM=g7347] [SM=g7347] [SM=g7347]
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    12/05/2010 16:01

    Re: Re: Re:
    Aquarius83, 12/05/2010 15.01:




    Le prove abbondano. La legge è chiara. Nessuna pressione dev'essere fatta all'individuo che sceglie di abbandonare una fede o di seguirne un'altra. Laddove venissero predisposte punizioni o conseguenze per questa scelta, la legge è intransigente. Siccome non sono nato ieri e conosco i modi molto indiretti con cui la vostra società si muove, senz'altro non è facile individuare chi commette il reato. Ma stai pur certo che chi lo commette c'è. Ed il tempo punirà chi lo merita.





    Questo mi sembra il solito post per non dire niente.
    Le prove abbondano? Fai l'eroe e denuncia la Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova.
    La Legge è chiara? Non so se sei "uomo di Legge", da quello che scrivi si capisce che sconosci le basi più elementari del nostro ordinamento giuridico. Affermare che l'individuo che sceglie di abbandonare una fede e ne segue un'altra non debba essere sanzionato, è giusto se vuoi trasmettere un messaggio comodo a te stesso e a quelli che la pensano come te.
    Per chiarire le cose, è giusto rispondere ad una domanda diretta: "Il provvedimento dell'espulsione da una confessione religiosa, secondo il nostro ordinamento giuridico, è vietato?
    Dici di conoscere la Legge ed affermi che le prove abbondano.
    L'art. 5 dello statuto della Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova prevede l'espulsione dei dissidenti che CERCANO CONCRETAMENTE DI DANNEGGIARE LA CONFESSIONE E I SUOI MEMBRI. Oltre a ciò la stessa direttiva è applicata a chi causa grave turbamento o ha un comportamento gravemente in contrasto con gli insegnamenti delle Sacre Scritture in campo morale.
    Tutte le organizzazioni o aggregazioni, religiose, sportive, politiche, sindacali, ecc., prevedono l'espulsione.
    Pertanto, il provvedimento dell'espulsione è pienamente legittimo.
    Se sei d'accordo su questo, continuo il mio post.
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    12/05/2010 16:07

    Re:
    al.64, 12/05/2010 15.27:

    SECONDO VOI QUESTO VUOL DIRE RISPETTARE I DIRITTI UMANI?
    "In altri casi il parente disassociato non fa parte dell’immediata cerchia familiare o vive fuori casa. Anche se in qualche rara occasione dovesse rendersi necessario avere dei contatti per sbrigare questioni familiari, tali contatti dovrebbero essere mantenuti al minimo. I familiari leali non cercano scuse per avere a che fare con un parente disassociato che non vive sotto lo stesso tetto. La lealtà a Geova e alla sua organizzazione li spinge piuttosto ad attenersi alle istruzioni scritturali sulla disassociazione. Con la loro condotta leale dimostrano di avere a cuore i migliori interessi del trasgressore e possono aiutarlo a trarre beneficio dalla disciplina ricevuta."

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    Se leggi bene, è evidenziato un fatto non indifferente: "La lealtà a Geova e alla sua organizzazione li spinge piuttosto ad attenersi alle istruzioni scritturali sulla disassociazione."
    È una disposizione biblica. Semmai possiamo discutere fino a che punto applicare questo esercizio. Se offendiamo la dignità e violiamo la riservatezza della persona, allora hai ragione tu.
    Chiediamoci se Dio rispetta il genere umano e se, secondo il nostro punto di vista, la sua Organizzazione fa la stessa cosa.
    [Modificato da F.Delemme 05/01/2011 11:04]
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    12/05/2010 20:16

    Re:
    F.Delemme, 12/05/2010 16.07:


    Se leggi bene, è evidenziato un fatto non indifferente: "La lealtà a Geova e alla sua organizzazione li spinge piuttosto ad attenersi alle istruzioni scritturali sulla disassociazione."
    È una disposizione biblica. Semmai possiamo discutere fino a che punto applicare questo esercizio. Se offendiamo la dignità e violiamo la riservatezza della persona, allora hai ragione tu.
    Chiediamoci se Dio rispetta il genere umano e se, secondo il nostro punto di vista, la sua Organizzazione fa la stessa cosa.



    Guarda che non puoi certo negare i testi della Torre di Guardia che danno istruzioni su come "mobbizzare" l'ex adepto... Sono già stati postati diverse volte... è già si è detto che sono inaccettabili.

    Ad esempio quando dicono: "Se un disassociato non abita nella casa, 2 Giovanni 9-11 mostra che non lo dovremmo "mai ricevere nella nostra casa né rivolgergli un saluto"

    P.S.: in realtà 2Gv non parla di questa questione, ma di quelli che negano la venuta del messia.
    [Modificato da F.Delemme 05/01/2011 11:04]
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    12/05/2010 23:24

    Re: Re:
    MatriXRevolution, 12/05/2010 20.16:



    Guarda che non puoi certo negare i testi della Torre di Guardia che danno istruzioni su come "mobbizzare" l'ex adepto... Sono già stati postati diverse volte... è già si è detto che sono inaccettabili.

    Ad esempio quando dicono: "Se un disassociato non abita nella casa, 2 Giovanni 9-11 mostra che non lo dovremmo "mai ricevere nella nostra casa né rivolgergli un saluto"

    P.S.: in realtà 2Gv non parla di questa questione, ma di quelli che negano la venuta del messia.






    "Guarda che non puoi certo negare i testi della Torre di Guardia che danno istruzioni su come "mobbizzare" l'ex adepto... Sono già stati postati diverse volte... è già si è detto che sono inaccettabili".

    Le affermazioni riportate in questa discussione da Filippo non negano affatto i testi delle nostre pubblicazioni, semmai le confermano.

    "Ad esempio quando dicono: "Se un disassociato non abita nella casa, 2 Giovanni 9-11 mostra che non lo dovremmo "mai ricevere nella nostra casa né rivolgergli un saluto"".

    Mi hanno insegnato a diffidare di coloro che presentano affermazioni fuori da un contesto per sostenere una questione.
    In un altro post, Filippo ha scritto queste parole:
    "gli anziani sono responsabili del gregge e che le pubblicazioni danno delle linee guida che non devono essere considerate delle regole fisse". Condivido pienamente questa riflessione di Filippo, aggiungendo un passaggio fondamentale riportato in una nostra rivista:
    "La rivista "La Torre di Guardia" del 15/11/1977 riporta questo significativo pensiero:
    "Nel corso degli anni il popolo di Geova ha compreso sempre più chiaramente il provvedimento della disassociazione. Non solo sono state date istruzioni particolareggiate, ma si è compreso sempre meglio che bisogna esercitare sapienza e amore, oltre che giustizia. Hanno visto la necessità di mostrare misericordia a chi è veramente pentito, e di considerare le circostanze attenuanti e qualsiasi evidenza di sincero dolore. In anni molto recenti è stato pure indicato che c’è differenza tra il comportamento che i cristiani dovrebbero tenere verso un ben noto peccatore o un pericoloso apostata e verso uno che è considerato come “un uomo delle nazioni”, a cui si può usare la comune cortesia del saluto".

    Ora l'argomento presenta delle sfaccettature diverse.


    "P.S.: in realtà 2Gv non parla di questa questione, ma di quelli che negano la venuta del messia".

    Anche in questo caso ci troviamo a confrontarci con delle riflessioni fuorvianti. La seconda lettera di Giovanni non parla solo di coloro che negavano la venuta del Messia. I versetti dal nove in poi così recitano:
    Chiunque va avanti e non rimane nell’insegnamento del Cristo non ha Dio. Chi rimane in questo insegnamento è colui che ha il Padre e il Figlio.

    E' chiarissimo il passo giovanneo: "CHI NON RIMANE NELL'INSEGNAMENTO DEL CRISTO". Chi viene disassociato non ha mantenuto questo contatto diretto ed ha trasgredito i principi divini, quindi NON È RIMASTO NELL'INSEGNAMENTO DI CRISTO.
    [Modificato da csssstrinakria 05/01/2011 11:01]
    12/05/2010 23:59

    Re: Re: Re: Re:
    F.Delemme, 12/05/2010 16.01:





    Questo mi sembra il solito post per non dire niente.
    Le prove abbondano? Fai l'eroe e denuncia la Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova.
    La Legge è chiara? Non so se sei "uomo di Legge", da quello che scrivi si capisce che sconosci le basi più elementari del nostro ordinamento giuridico. Affermare che l'individuo che sceglie di abbandonare una fede e ne segue un'altra non debba essere sanzionato, è giusto se vuoi trasmettere un messaggio comodo a te stesso e a quelli che la pensano come te.
    Per chiarire le cose, è giusto rispondere ad una domanda diretta: "Il provvedimento dell'espulsione da una confessione religiosa, secondo il nostro ordinamento giuridico, è vietato?
    Dici di conoscere la Legge ed affermi che le prove abbondano.
    L'art. 5 dello statuto della Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova prevede l'espulsione dei dissidenti che CERCANO CONCRETAMENTE DI DANNEGGIARE LA CONFESSIONE E I SUOI MEMBRI. Oltre a ciò la stessa direttiva è applicata a chi causa grave turbamento o ha un comportamento gravemente in contrasto con gli insegnamenti delle Sacre Scritture in campo morale.
    Tutte le organizzazioni o aggregazioni, religiose, sportive, politiche, sindacali, ecc., prevedono l'espulsione.
    Pertanto, il provvedimento dell'espulsione è pienamente legittimo.
    Se sei d'accordo su questo, continuo il mio post.




    A differenza di quanto affermi, benché io abbia scelto un altro settore che non è la giurisprudenza, ho il mio migliore amico che è un penalista e quando abbiamo più volte parlato di questo caso particolare non mi ha mai detto che siete nello specifico dei fuorilegge!
    Innanzi tutto la legge specifica chiaramente che la libertà religiosa si esplica in più punti:
    Primo, il soggetto deve essere libero di abbracciare qualsiasi fede senza per questo essere perseguito, ostracizzato o punito.
    Secondo, fra gli atti discriminatori vi sono anche atteggiamenti atti a punire la diversità religiosa. E un atto discriminatorio per essere tale deve avere delle peculiarità:
    Offensivo nei confronti della dignità dell'individuo.
    Deve mostrare parzialità nel dispensare atti comuini agli esseri umani.
    Non concede i medesimi meriri e privilegi che vengono forniti normalmente.

    Ora siccome la legge dice inoltre che non può essa intromettersi nell'ordinamento interno a quello di una società, vi è un ostacolo procedurale.
    Ma è anche vero che, per essere dichiarata legale, una società deve rispettare o essere conforme alle leggi di uno stato.
    E per questo motivo che, come dichiari tu, si cambia il termine disassociazione in certi casi con dissociazione.

    Come mai? Non è forse l'evidenza che allora ad una legge dovere sottomettervi?
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    13/05/2010 00:22

    Re:
    csssstrinakria, 12/05/2010 23.24:


    "Guarda che non puoi certo negare i testi della Torre di Guardia che danno istruzioni su come "mobbizzare" l'ex adepto... Sono già stati postati diverse volte... è già si è detto che sono inaccettabili".

    Le affermazioni riportate in questa discussione da Filippo non negano affatto i testi delle nostre pubblicazioni, semmai le confermano.

    "Ad esempio quando dicono: "Se un disassociato non abita nella casa, 2 Giovanni 9-11 mostra che non lo dovremmo "mai ricevere nella nostra casa né rivolgergli un saluto"".

    Mi hanno insegnato a diffidare di coloro che presentano affermazioni fuori da un contesto per sostenere una questione.
    In un altro post, Filippo ha scritto queste parole:
    "gli anziani sono responsabili del gregge e che le pubblicazioni danno delle linee guida che non devono essere considerate delle regole fisse". Condivido pienamente questa riflessione di Filippo, aggiungendo un passaggio fondamentale riportato in una nostra rivista:
    "La rivista "La Torre di Guardia" del 15/11/1977 riporta questo significativo pensiero:
    "Nel corso degli anni il popolo di Geova ha compreso sempre più chiaramente il provvedimento della disassociazione. Non solo sono state date istruzioni particolareggiate, ma si è compreso sempre meglio che bisogna esercitare sapienza e amore, oltre che giustizia. Hanno visto la necessità di mostrare misericordia a chi è veramente pentito, e di considerare le circostanze attenuanti e qualsiasi evidenza di sincero dolore. In anni molto recenti è stato pure indicato che c’è differenza tra il comportamento che i cristiani dovrebbero tenere verso un ben noto peccatore o un pericoloso apostata e verso uno che è considerato come “un uomo delle nazioni”, a cui si può usare la comune cortesia del saluto".

    Ora l'argomento presenta delle sfaccettature diverse.


    "P.S.: in realtà 2Gv non parla di questa questione, ma di quelli che negano la venuta del messia".

    Anche in questo caso ci troviamo a confrontarci con delle riflessioni fuorvianti. La seconda lettera di Giovanni non parla solo di coloro che negavano la venuta del Messia. I versetti dal nove in poi così recitano:
    Chiunque va avanti e non rimane nell’insegnamento del Cristo non ha Dio. Chi rimane in questo insegnamento è colui che ha il Padre e il Figlio.

    E' chiarissimo il passo giovanneo: "CHI NON RIMANE NELL'INSEGNAMENTO DEL CRISTO". Chi viene disassociato non ha mantenuto questo contatto diretto ed ha trasgredito i principi divini, quindi NON E' RIMASTO NELL'INSEGNAMENTO DI CRISTO.



    Leggi bene: "Se qualcuno viene da voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non rivolgetegli un saluto. 11 Poiché chi gli rivolge un saluto partecipa alle sue opere malvage." (TNM)

    Sta chiaramente parlando di coloro che hanno apostatato e che modificando l'insegnamento basilare del messia diventano "Anticristi".

    Non parla di ex geovisti o peccatori. La maggior parte dei disassociati continua a credere a Dio e riconosce Cristo come Messia.

    Inoltre altre traduzioni non parlano di saluto:
    "Se arriva da voi uno che non porta quest'insegnamento, voi non dovete accoglierlo né dargli il benvenuto. 11 Chi lo accoglie volentieri si rende complice delle sue imprese malvagie." (Interconfessionale)
    [Modificato da MatriXRevolution 13/05/2010 00:42]
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    13/05/2010 00:22

    Re: Re: Re: Re: Re:
    Aquarius83, 12/05/2010 23.59:




    A differenza di quanto affermi, benché io abbia scelto un altro settore che non è la giurisprudenza, ho il mio migliore amico che è un penalista e quando abbiamo più volte parlato di questo caso particolare non mi ha mai detto che siete nello specifico dei fuorilegge!
    Innanzi tutto la legge specifica chiaramente che la libertà religiosa si esplica in più punti:
    Primo, il soggetto deve essere libero di abbracciare qualsiasi fede senza per questo essere perseguito, ostracizzato o punito.
    Secondo, fra gli atti discriminatori vi sono anche atteggiamenti atti a punire la diversità religiosa. E un atto discriminatorio per essere tale deve avere delle peculiarità:
    Offensivo nei confronti della dignità dell'individuo.
    Deve mostrare parzialità nel dispensare atti comuini agli esseri umani.
    Non concede i medesimi meriri e privilegi che vengono forniti normalmente.

    Ora siccome la legge dice inoltre che non può essa intromettersi nell'ordinamento interno a quello di una società, vi è un ostacolo procedurale.
    Ma è anche vero che, per essere dichiarata legale, una società deve rispettare o essere conforme alle leggi di uno stato.
    E per questo motivo che, come dichiari tu, si cambia il termine disassociazione in certi casi con dissociazione.

    Come mai? Non è forse l'evidenza che allora ad una legge dovere sottomettervi?






    Forse dovresti uscire fuori dalla "tecnica". Il legislatore non ha inteso solo quello che scrivi ma anche altre cose che al tuo amico sono sfuggite.
    Un'altra dichiarazione priva di significato è la presunta punizione per una diversa scelta religiosa. I testimoni di Geova praticano l'esercizio della disassociazione per i motivi che ho esposto in un precedente post e non per una scelta religiosa diversa.
    L'espulsione avviene solo se si realizzano due condizioni essenziali: l'individuo deve aver trasgredito fondamentali principi attinenti alla morale cristiana e non aver manifestato alcun segno di pentimento. Infatti anche se ha commesso gravi violazioni, ma dimostra di non voler persistere nella condotta errata, il trasgressore non viene espulso.
    La tutela di ogni aggregazione con norme statutarie è sancita dalla Legge, l'interpretazione a chicchessia, anche a persone che della Legge hanno nozioni prese a prestito dal presidente del circolo canottieri.
    [Modificato da F.Delemme 20/06/2012 19:36]
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    Re: Re:
    MatriXRevolution, 13/05/2010 0.22:



    Leggi bene: "Se qualcuno viene da voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non rivolgetegli un saluto. 11 Poiché chi gli rivolge un saluto partecipa alle sue opere malvage."

    Sta chiaramente parlando di coloro che hanno apostatato e che modificando l'insegnamento basilare del messia diventano "Anticristi".

    Non parla di ex geovisti o peccatori. La maggior parte dei disassociati continua a credere a Dio e riconosce Cristo come Messia.






    Ti posto tutta la lettera di Giovanni.
    1 L’anziano alla signora eletta e ai suoi figli, che io veramente amo, e non io solo, ma anche tutti quelli che hanno conosciuto la verità, 2 a motivo della verità che rimane in noi e sarà con noi per sempre. 3 Con noi saranno immeritata benignità, misericordia [e] pace da Dio Padre e da Gesù Cristo, il Figlio del Padre, con verità e amore.
    4 Mi rallegro moltissimo perché ho trovato alcuni tuoi figli che camminano nella verità, secondo il comandamento che abbiamo ricevuto dal Padre. 5 E ora ti prego, signora, come [qualcuno] che ti scrive non un comandamento nuovo, ma uno che avemmo dal principio, che ci amiamo gli uni gli altri. 6 E questo è ciò che l’amore significa, che continuiamo a camminare secondo i suoi comandamenti. Questo è il comandamento, come avete udito dal principio, che continuiate a camminare in esso. 7 Poiché sono usciti molti ingannatori nel mondo, persone che non confessano Gesù Cristo venuto nella carne. Questi è l’ingannatore e l’anticristo.
    8 Prestate attenzione a voi stessi, affinché non perdiate le cose per produrre le quali abbiamo operato, ma otteniate una piena ricompensa. 9 Chiunque va avanti e non rimane nell’insegnamento del Cristo non ha Dio. Chi rimane in questo insegnamento è colui che ha il Padre e il Figlio. 10 Se qualcuno viene da voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non rivolgetegli un saluto. 11 Poiché chi gli rivolge un saluto partecipa alle sue opere malvage.
    12 Benché abbia molte cose da scrivervi, non desidero farlo con carta e inchiostro, ma spero di venire da voi e di parlarvi faccia a faccia, affinché la vostra gioia sia completa.
    13 I figli della tua sorella, l’eletta, ti mandano i loro saluti.

    I versetti dall'8 al 13, come ha precisato Christian, evidenziano chiaramente il punto. Giovanni apre un discorso che verte sull'insegnamento del Cristo. Questo insegnamento è presente nei Vangeli. Se tu vuoi circoscriverlo ai versetti precedenti, fai un errore madornale.
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    13/05/2010 00:43

    Re: Re: Re:
    F.Delemme, 13/05/2010 0.30:


    Ti posto tutta la lettera di Giovanni.
    1 L’anziano alla signora eletta e ai suoi figli, che io veramente amo, e non io solo, ma anche tutti quelli che hanno conosciuto la verità, 2 a motivo della verità che rimane in noi e sarà con noi per sempre. 3 Con noi saranno immeritata benignità, misericordia [e] pace da Dio Padre e da Gesù Cristo, il Figlio del Padre, con verità e amore.
    4 Mi rallegro moltissimo perché ho trovato alcuni tuoi figli che camminano nella verità, secondo il comandamento che abbiamo ricevuto dal Padre. 5 E ora ti prego, signora, come [qualcuno] che ti scrive non un comandamento nuovo, ma uno che avemmo dal principio, che ci amiamo gli uni gli altri. 6 E questo è ciò che l’amore significa, che continuiamo a camminare secondo i suoi comandamenti. Questo è il comandamento, come avete udito dal principio, che continuiate a camminare in esso. 7 Poiché sono usciti molti ingannatori nel mondo, persone che non confessano Gesù Cristo venuto nella carne. Questi è l’ingannatore e l’anticristo.
    8 Prestate attenzione a voi stessi, affinché non perdiate le cose per produrre le quali abbiamo operato, ma otteniate una piena ricompensa. 9 Chiunque va avanti e non rimane nell’insegnamento del Cristo non ha Dio. Chi rimane in questo insegnamento è colui che ha il Padre e il Figlio. 10 Se qualcuno viene da voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non rivolgetegli un saluto. 11 Poiché chi gli rivolge un saluto partecipa alle sue opere malvage.
    12 Benché abbia molte cose da scrivervi, non desidero farlo con carta e inchiostro, ma spero di venire da voi e di parlarvi faccia a faccia, affinché la vostra gioia sia completa.
    13 I figli della tua sorella, l’eletta, ti mandano i loro saluti.

    I versetti dall'8 al 13, come ha precisato Christian, evidenziano chiaramente il punto. Giovanni apre un discorso che verte sull'insegnamento del Cristo. Questo insegnamento è presente nei Vangeli. Se tu vuoi circoscriverlo ai versetti precedenti, fai un errore madornale.



    Inoltre altre traduzioni non parlano di saluto:
    "Se arriva da voi uno che non porta quest'insegnamento, voi non dovete accoglierlo né dargli il benvenuto. 11 Chi lo accoglie volentieri si rende complice delle sue imprese malvagie." (Interconfessionale)
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    13/05/2010 00:49

    Re:
    F.Delemme, 13/05/2010 0.22:


    Un'altra dichiarazione priva di significato è la presunta punizione per una diversa scelta religiosa. I testimoni di Geova praticano l'esercizio della disassociazione per i motivi che ho esposto in un precedente post e non per una scelta religiosa diversa.
    L'espulsione avviene solo se si realizzano due condizioni essenziali: l'individuo deve aver trasgredito fondamentali principi attinenti alla morale cristiana e non aver manifestato alcun segno di pentimento. Infatti anche se ha commesso gravi violazioni, ma dimostra di non voler persistere nella condotta errata, il trasgressore non viene espulso.



    Continui a svicolare dal punto: nessuno mette in dubbio il diritto di una comunità di espellere un membro, ma gli atti di ostracismo/mobbing che vengono messi in azione dopo.
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