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Forum: Testimoni di Geova - Risposte a Domande



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Testimoni di Geova: Risposte a Domande
 
 

Ma i testimoni di Geova

Ultimo Aggiornamento: 10/01/2023 18:48
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27/08/2009 19:52

Biblista fa un'attenta analisi dei termini "generato" e "creato".
Ho notato che nessuno ha replicato quando è stato presentato il post.
Lo propongo a beneficio della discussione.


"Atanasio, in polemica con Ario, volle leggere una distinzione tra l’azione divina di generare e quella di creare.
Nel concilio di Nicea del 325 si formulò la dichiarazione di fede, a sostegno della consustanzialità tra il Padre e il Figlio, la quale ad un certo punto dice: ‘Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre.’

Secondo la teologia niceana, la precisazione che viene fatta dalle parole “generato, non creato”, è fondamentale, in quanto: proprio come la luce genera luce e gli uomini generano uomini, allo stesso modo Dio genera Dio, così che il Dio generato avrebbe tutte le caratteristiche della natura del Dio ingenerato, la sua eternità, l’onnipotenza, l’onniscienza e la consustanzialità, ossia l’identità del Figlio al Padre, uguali in natura e dignità.

Il termine “generato”, rispetto al verbo “creato”,si differenziano per una sfumatura: generare significa trasmettere la vita, mentre creare significa produrre dal niente. Così, colui che è generato, è dello stesso “genere” di chi lo genera mentre “creare” è specialmente riferito a Dio, e significa “produrre dal nulla, far nascere, inventare, suscitare”.

Ma un’attenta e completa lettura del brano di Proverbi 8:23-25, rivela che tale ‘generazione’ è sinonimo di ‘creazione’.
Basta leggere il versetto precedente, (v.22) per avere la convinzione dell’obiettiva identità dei due concetti: “Il Signore mi ha creato all’inizio della sua attività”.
La versione greca dei Settanta qui rende con un inequivocabile èktisèn me, e così le altre versioni antiche, che rendono con “mi creava”.
Si è spesso argomentato che il verbo ebraico qanàh sia spesso usato nel senso di acquistare o partorire un figlio. Eva chiama il primogenito Qayin (Caino)poiché lo aveva acquistato [quanithì] con l’aiuto di Geova.

Ma dobbiamo notare che quando il soggetto è Dio, il verbo qanàh è usato sempre nel senso di redimere qualcuno, di adottarlo quale figlio, oppure nel senso di creare. Così per quanto riguarda Dio il concetto di “padre” è legato non tanto all’idea di generazione quanto a quella di creazione (Is 64:8). Dio come Padre crea i cieli, genera la terra e fa nascere i monti. (Sl 90:2)
Di colui che personifica la Sapienza di Dio, viene detto dunque, che è stato sia creato che generato, usando così i due verbi per esprimere lo stesso medesimo concetto, quello secondo cui, colui che è generato o creato ‘viene all’esistenza’, è prodotto, formato, fatto.

Dunque, prima che fosse stato generato o creato, egli non esisteva, tanto che Giovanni definisce Gesù: ‘il principio della creazione di Dio’, e Salomone, allo stesso modo: ‘l’inizio della sua attività’. (Riv 3:14; Pr 8:22).

Anche Paolo, scrivendo ai Colossesi, disse che Egli è prototokos pases ktiseos cioè il primogenito di tutte le creature o di tutta la creazione (Col 1:15). Qui la versione CEI rende con ‘generato prima di ogni creatura’, ma la parola usata da Paolo per primogentito è prototokos che non vuol dire precisamente “generato prima”. In greco, generato si dice gennao, mentre prototokos indica semplicemente, nel suo significato più naturale, il “primogenito” di una famiglia, senza alcun riferimento al concetto greco di genna.
Dunque in questo passo il Cristo mediatore della creazione è egli stesso presentato come un componente della famiglia delle creature divine. La prima delle creature di Geova, “prima” sia in senso temporale che in quanto a rango, secondo il senso traslato di prototokos che indica anche la posizione di preminenza associata alla primogenitura.

Tanto l'Antico Testamento quanto il Nuovo, usano il verbo generare nel senso di procreare, far nascere, creare, e questo sia con riferimento a popoli, a persone e a cose. Anche delle cose inanimate, come la rugiada, la grandine e la brina che scendono dal cielo, è detto che furono generate da Dio: “Ha forse un padre la pioggia? O chi mette al mondo le gocce della rugiada? Dal seno di chi è uscito il ghiaccio e la brina del cielo chi l’ha generata?”. (Gb 38:28-29)
Un altro esempio lo troviamo nel contesto in cui il salmista parla dell’eternità di Dio, quando menzionando la terra e i monti, dice che questi furono generati da Dio stesso: “Prima che nascessero i monti e la terra e il mondo fossero generati, da sempre e per sempre tu sei, Dio”. (Sl 90:2)
Anche nelle genealogie bibliche, il termine “generato” è alquanto comune, e viene usato per testimoniare che quel figlio è nato da quel genitore, e stilare in tal modo un albero genealogico.
Eppure nel NT, benché Gesù sia Figlio, non si legge mai che sia stato generato dal Padre, il verbo gennao non è mai usato se non in senso di adozione messianica: “Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato”, (Sl 2:7; At 13:33) oppure per descriverne la nascita terrena, ma mai per descriverne l’origine divina.

biblista"
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Trinità (5 messaggi, agg.: 05/04/2016 07:58)
- - - - . . . . . . . . . . . . . - - -Rispetta i bambini. No alla pedopornografia. - - - . . . . . . . . . . . . . - - - -



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