La pratica della trasfusione di sangue, per la chiesa cattolica è immorale
La Chiesa cattolica Romana, nel corso dei secoli, ha espresso il suo categorico rifiuto nei confronti del sangue animale e umano, comprese le trasfusioni endovenose.
Nel
Dizionario dei Concili, in riferimento al concilio di Costantinopoli del 691 si legge: "Il canone LXVII
proibisce a tutti di mangiare il
sangue degli animali" (Pontificia Università Lateranense, 1962, p.338).
La
Storia dei Concili, pag. 819 riporta: "Se l'episcopo o presbitero o diacono, o chiunque sia del catalogo clericale mangia carne con sangue, che è l'anima in esso, o animale ucciso da belva, o animale morto,
sia deposto. Se è laico,
sia scomunicato.
L'
Enciclopedia Cattolica spiega: "Nel 1669, sia la Corte suprema e il Parlamento francese, sia la
Santa Sede,
proibirono la pratica della trasfusione considerandola un
atto immorale. (Città del Vaticano, vol. 10, p. 1776)
I cattolici non sanno che dal Concilio di Gerusalemme di Atti 15 al Concilio Quinisesto di Costantinopoli del 692 d.C., ci sono stati momenti nel passato in cui la cristianità prescriveva l'obbligo di astenersi dal sangue e dagli animali soffocati o strangolati?
"Strano, i cattolici e i nostri detrattori sembrano persone colte e preparate..."
[Modificato da F.Delemme 26/08/2010 10:10]