La chiesa cattolica accusa il governo italiano:

pavel43, 02/08/2009 11.55:

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Una certa parte dell'establishment cattolico non ha mai veramente accettato di considerare l'immigrazione clandestina per quel serio problema che essa è diventata, da quando si è tramutata in un fenomeno di massa.

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Consapevole delle implicazioni sociali e politiche che il problema pone, senza nessuna pregiudiziale sull'operato di chi governa permettimi di parlare di un’altra parte del mondo cattolico, mi sembra giusto che la corretta informazione non debba peccare di indebite omissioni.
Parlo di quei cattolici, e non, che cercano di alleviare i disagi di coloro che arrivano in condizioni disperate.
Coloro che si occupano di eventuali minori e madri in gravidanza attivando i centri di aiuto alla famiglia.
Coloro che si occupano di raccogliere e rimpiazzare il vestiario logorato dalla traversata.
Le mense che distribuiscono un pasto caldo a chi ne ha necessità
Coloro che attivano corsi di lingua italiana nella eventuale, ma non sicura, evenienza possano trovare un lavoro ed avere un permesso di soggiorno

Forse in rete si possono trovare anche queste informazioni, dipende dove si gettano le reti

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pavel43, 02/08/2009 14.36:

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Sono pienamente d'accordo con te. Io non parlavo dei cattolici ma della Chiesa cattolica "ufficiale" e del clero più influente.

Se poi la Chiesa cattolica è una casa "divisa" non è un mio problema.

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Mi fa piacere.
Non so cosa sia l'establishment cattolico , un'espressione mediata dalla politica, ma non è la Chiesa.
Basta al riguardo conoscere il pensiero del cardinale Tettamanzi per farsi un'idea di quanto condivida le iniziative descritte.
L'ultima enciclica parla chiaro: Caritas in veritate,amare i nostri fratelli nella verità di cui Cristo si è fatto testimone.
Poi evidentemente su ciò che non è dogma ci sono posizioni diverse.

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