F.Delemme, 30/05/2009 15.05:
Ho notato che evidenzi Giobbe 10:4 sottolineando "Occhi di carne".
Il libro di Giobbe confronta l'uomo con Dio. La dicotomia netta distingue "gli occhi umani" da quelli di Dio.
La traduzione è letterale anche se avrebbero potuto tradurre "occhi umani", ma sarebbe stata una parafrasi.
Ci sono molte sfumature che a noi umani sfuggono. La traduzione, anche se poco "chiara" per i nostri tempi e il nostro linguaggio, è stata lasciata intatta per trasmettere quel significato che l'autore ha voluto dare.
Avrebbe potuto scrivere occhi umani, ma ha usato un'espressione idiomatica che a noi non dice molto.
Perché? Non lo sappiamo.
A me dice molto.
Giobbe ricorda a Dio la fragilità umana, come motivo per spingerlo a intervenire in suo favore.
L'intento di Giobbe è di ricordare a Dio che egli è Dio, e che l'uomo è solo una sua creatura.
Giobbe riconosce in senso forense, la difficoltà dell'uomo di avere una giusta causa con Dio.
Sono 40 anni che studio la Bibbia. Il libro di Giobbe, insieme a Genesi e Isaia, per le Scritture ebraiche è fra i miei preferiti.
Non entro di proposito nel "tecnico" esegetico perchè non ritengo il virtuale un luogo adatto.
Saluti
Pino Lupo