F.Delemme, 30/05/2009 11.41:
Il contesto mi pare chiaro: più che di ironia, io parlerei di stizza e di delusione.
Forse se parlassimo di ironia-psicologica, allora potremmo anche esserci.
Il testo aramaico che traduce "uno di noi", ha una somiglianza di linguaggio rimarchevole con le espressioni di Genesi 1:26 e 3:22. Forse potremmo parlare di indizi. In Genesi 1:26 leggiamo che Geova disse: “Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza”.
Da ciò deduco che Dio parlasse o stesse con qualcuno.
Ripeto, non c'è certezza ma qualche indizio che mi porta a questa riflessione, c'è.
Potremmo parlare anche di ironia-divina, ovviamente, non di satira, come tu intelligentemente hai fatto.
Un tipo di ironia che certamente non fa sorridere, ma riflettere, per sensibilizzare e significare la nuova condizione esistenziale dell'uomo.
Saluti
Pino Lupo