Non ho capito il passaggio e la parola ladro fra parentesi.
Il versette evidenzia che Dio e Gesù conoscevano “il bene e il male” e con la disubbidienza, i nostri progenitori furono in grado di fare la stessa cosa.
Adamo il male e il bene lo conosceva anche prima di peccare tanto che non fu ingannato, perchè aveva chiaro l'errore.
Anche la moglie comunque sapeva, era stata informata riguardo a quello che era male.
Poi conobbero il male nel senso di averlo praticato, il male per loro era quello di essersi ribellati alla volontà di Dio.
L'albero rappresentava proprio quello di conoscere il male nel senso di praticarlo...come ribelli, determinando per se cosa era il bene.
Il bene per Adamo era stato quello di seguire e non perdere la moglie.
Il bene per Adamo a questo punto da ribelle poteva essere quello di prendere anche quello a cui non aveva diritto, come aveva già fatto, cioè prendendosi anche dell'albero della vita.
Non ti dice nulla che Adamo peccatore, ribelle alla verità, e all'amore di Dio divenne simile "a uno di loro" conoscendo il bene e il male come ribelle, e che quindi poteva fare il furbo?
A chi era divenuto simile Adamo ribelle, a Dio ? A Gesù? O "a uno" della famiglia celeste che conosceva il male come lo aveva conosciuto Adamo peccando?
Ciao
[Modificato da dispensa. 29/05/2009 15:09]