Amministrazione Forum., 28/01/2009 23.49:
Certo le religioni hanno fomentato molte guerre, su questo non ci piove.
Anche la Bibbia presenta Dio battagliero, Jahvhè degli eserciti. Su queste azioni non possiamo però sindacare, siamo tutti sottoposti a Dio.
Di certo però, se l'uomo avesse seguito alla lettera le indicazioni di Dio, le guerre di fattura umana non ci sarebbero state.
Vedi, cara Stefania,
comprendo la tua posizione, che ho anticipato in apertura:
"Se, ad esempio, un cristiano parte dall'ipotesi (atto di fede) che Dio sia origine di ogni cosa e di ogni conoscenza, allora egli orienterà ogni sua discorso e, di conseguenza, ogni sua conclusione e, per finire, l'intera sua esistenza secondo quell'ipotesi e le conclusioni che ne conseguono. Ogni altra conclusione che si configura diversamente sarà una porta chiusa...avremo il credente."
Il tuo commento sopra è su questa scia.
Io rispetto la tua posizione e penso tu abbia assoluto diritto a camminare nella tua convinzione.
Credo che ogni confessione religiosa dovrebbe stare attenta a non imporre la fede e, anche nell'ipotesi della persuasione, attenta a non creare acredine e discriminazione nell'attimo in cui chi si è persuaso si ricredesse e ritornasse sui suoi passi. Questa sarebbe una forma di guerra ideologica o, se vuoi, psicologica, che crea grandi tensioni.
Io ho necessità di fondare le mie credenze ... nessuno mi può dire che cos'è vero e cos'è falso ... lo devo decidere personalmente.
L'atto di fede per me non è sufficiente.
Ciò non significa che, come voi, non possa sperare in un futuro migliore, ma nessuno me lo può imporre come essenziale ed indispensabile per ottenere in cambio una ricompensa.
Piuttosto che rinunciare alla mia libertà di pensiero e di parola, preferirei rinunciare, se questa fosse la condizione ultima, alla vita stessa.
Come vedi sono determinato anch'io nelle mie intime convinzioni.
Un saluto
Pyccolo
[Modificato da pyccolo 29/01/2009 11:40]