In questo Forum è possibile aprire nuove discussioni. Inviateci i vostri commenti via email. I moderatori, periodicamente, aggiorneranno o apriranno le nuove discussioni ritenute interessanti.


Scriveteci: info@tdgonline.org

Forum Ufficiale


"OBSERVATOIRE INTERNATIONAL"

Associazione Culturale Internazionale

Tourcoing (F)

Forum: Testimoni di Geova - Risposte a Domande



TESTIMONI DI GEOVA: RISPOSTE A DOMANDE - Il Sito Ufficiale della Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova è: JW.ORG
Forum Testimoni di Geova

 

Testimoni di Geova: Risposte a Domande
 
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Mi presento ufficialmente

Ultimo Aggiornamento: 29/01/2009 14:54
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 12.133
Post: 228
Città: ACCIANO
Età: 90
Sesso: Maschile
28/01/2009 19:23

Alcuni di voi gia mi conoscono. Non inporta il nik che uso si vede che sono un l'aureato diquarta elentare [SM=g7347] pero l'aureato con onore [SM=g28002] In quell'epoca del fascismo gli alimenti erano piu'importanti [SM=g7304] Vengo di un paese "eresia" la classe "pretina" e stata senpre ordina del giorno di quelli che possedavo la bibbia. Bensi lapida di Giordano Bruno

Io sono un'accanito di storia.e a 75anni in america dicono "one of kine" [SM=g27997]

la lapida G.B.

www.ofena.abruzzo.it/giordano%20bruno.htm


[SM=g7446]
OFFLINE
Post: 2.069
Post: 2.067
Città: ISOLA DELLE FEMMINE
Età: 56
Sesso: Femminile
28/01/2009 19:33


Benvenuto, ufficialmente, anche a te. Certo la guerra ne ha fatta di danni.
Ancora non ho capito perché l'uomo ama la guerra.
Non c'è Stato al mondo che non spenda miliardi di Dollari/Euro/Yen per difendersi dal "nemico".
L'uomo nemico di se stesso.

Admin-Stefania


[SM=g7256]
[SM=x1061966] Stop à la désinformation
OFFLINE
Post: 1.697
Post: 179
Città: ROMA
Età: 55
Sesso: Maschile
28/01/2009 20:23

CIAO.. se non ho capito male, vivi in america.. di cosa ti occupi, cosa fai li'? E in quale posto dei meravigliosi States sei?
OFFLINE
Post: 12.133
Post: 228
Città: ACCIANO
Età: 90
Sesso: Maschile
28/01/2009 21:55

UAO unutendo per un anno mio!

Currently joining 75 users
OFFLINE
Post: 12.133
Post: 228
Città: ACCIANO
Età: 90
Sesso: Maschile
28/01/2009 22:27

Re:
Alex69rm, 1/28/2009 8:23 PM:

CIAO.. se non ho capito male, vivi in america.. di cosa ti occupi, cosa fai li'? E in quale posto dei meravigliosi States sei?



www.google.com/search?sourceid=navclient&aq=t&ie=UTF-8&rls=GGLR,GGLR:2005-52,GGLR:en&q=LEOMi...

www.leominster-ma.gov/

CLICCA SU "LERN MORE" Video il Sindaco Mazzarella ti fa un discorso, che Leominster e il meglio posto del mondo. e REALMENTE LO E'!Nel video appare un gazebo, che 25 anni fa 'l'ho costruito io. E la chiesa di fronte al gazebo, c'e' la chiesa di san Leo. E le suore mi venivano a visitarmi erano molte curiose,
Le ho incuriosite perche' ho creato il gazebo per terra. E il gazebo senza i post senbrava che stesse creando una spece di nave spaziale [SM=g7258]

Allora ci disse alle suore che io non potevo andare in cielo, perche' ero un eretico. [SM=g7304] Pero' se la mia propia nave spaziale chi lo sa? [SM=g7348]
Dopo le suore hanno capito il mistero del gazebo, quanto ho portato una grua e attacato un grande filo di acciaio che e' alzato la nave spaziale"gazebo" abbiamo messo i pali che lo mantengano, e tutto il resto. Li in quel gazebo ci suona la banda d'estate.



OFFLINE
28/01/2009 22:56

Re:
Amministrazione Forum., 28/01/2009 19.33:


Benvenuto, ufficialmente, anche a te. Certo la guerra ne ha fatta di danni.
Ancora non ho capito perché l'uomo ama la guerra.
Non c'è Stato al mondo che non spenda miliardi di Dollari/Euro/Yen per difendersi dal "nemico".
L'uomo nemico di se stesso.

Admin-Stefania


[SM=g7256]



L'uomo si fa guerra perchè non sa come egli stesso funziona.

L'uomo, con il linguaggio, è una struttura pensante.
Naturalmente lo dico in modo molto sintetico.

Un pc funziona in imitazione della struttura pensante umana.
Il linguaggio nel pc si snoda secondo il sistema binario: 0/1,
che è anche il sistema del codice a barre.

O/1 rappresentano alternativamente porte aperte o porte chiuse.
Nel pc se la porta è aperta il messaggio passa, se è chiusa viene deviato e si trasforma in un altro:

Di qui si passa, di qui non si passa, ancora non si passa, ora si passa e via di seguito.

Nella struttura umana il duo 1/0 è rappresentato dagli opposti:
vero/falso, giusto/ingiusto, buono/cattivo, alto/basso etc. etc.

Il nostro discorso procede in un continuum di vero/falso.
Se ciò che diciamo è per noi vero proseguiamo nel discorso, se lo riscontriamo falso lo accantoniamo e proseguiamo nella direzione del vero.

Un discorso parte da un preambolo, assioma, ipotesi, prefazione e, lungo una serire di ragionamenti, giunge ad una conclusione.
Di solito se l'ipotesi di partenza è considerata vera si giungerà ad una conclusione altrettanto vera.
Se l'ipotesi è considerata dubbia si giungerà a conclusioni dubbie.
Se l'ipotesi è falsa il discorso si ferma sul nascere.

Se, ad esempio, un cristiano parte dall'ipotesi (atto di fede) che Dio sia origine di ogni cosa e di ogni conoscenza, allora egli orienterà ogni sua discorso e, di conseguenza, ogni sua conclusione e, per finire, l'intera sua esistenza secondo quell'ipotesi e le conclusioni che ne conseguono. Ogni altra conclusione che si configura diversamente sarà una porta chiusa...avremo il credente.

Se nasce il dubbio nell'ipotesi iniziale, ogni altra considerazione genererà dubbi e dubbiosa sarà la conclusione ... avremo l'agnostico.

Se l'ipotesi viene rigettata, ogni altro discorso si discosterà da essa, giungendo a conclusioni che escludano l'esistenza del divino .. si dirà di questa persona che è atea.

In realtà noi siamo ciò che pensiamo e, molto brevemente e sinteticamente, noi siamo linguaggio.

Per funzionarie il linguaggio ha bisogno in ogni momento di cercare la verità.
A seconda dell'ipotesi iniziale ciò che è verità per uno (es. l'ateo) non lo è per il credente, per il quale è falso, mentre è nè vera nè falsa per l'agnostico.

Chiunque, a qualunque ideologia appartenga, cerca con il suo linguaggio di conseguire ed imporre al sua verità.

Qual'è dunque la differenza fra il credente e l'agnostico/ateo/non credente?

La differenza è grande ed è nell'ipotesi iniziale.

Per il credente l'ipotesi è vera indipendentemente da ogni altro ragionamento contrario. Per lui l'ipotesi è esistente di per sè, non ha bisogno d'essere provata ed è la base a cui attinge tutto il suo sapere. Da quell'ipotesi non si devia per nessuna ragione al mondo.

Per l'ateo/agnostico/non credente, l'ipotesi è una sua formulazione e, adeguarsi o meno, diventa un fatto di gusto personale, di scelta estetica. Può essere anche profondamente legato alle sue scelte, ma non fino al punto, in caso di pericolo estremo, di tenervisi ancorato.
Non è disposto per le sue verità, ad esempio, a rimetterci la vita.

Il credente kamikaze non conosce sconti alle sue convinzioni ed è disposto a morire o a pagare prezzi altissimi, il non credente giunge a patteggiare e a concludere diplomaticamente.

Una verità che deriva da un'ipotesi supposta vera non può essere messa in discussione.
Se questa verità dev'essere affermata è possibile solo in due modi:

-Con la persuasione, in modo incruento.
-Con la forza (guerra) in modo cruento.

Le guerre nascono perchè si vogliono imporre le proprie verità su chi non le condivide:
crociate, guerre sante (anche oggi), scomuniche, totalitarismi, ideologie politiche assurte a religioni (comunismo, imperialismo, capitalismo etc.).
E' difficile oggi che la cristianità combatta guerre sante per diffondersi, ma usa la persuasione (missioni ed evangelizzazione) ed usa come deterrente per i convertiti le paure delle punizioni.

Anche nei dialoghi fra singole persone si procede allo stesso modo ed ognuno cerca di imporre la propria verità ed ognuno pensa che sia l'altro ad essere in errore.

Anche in amore si cerca di imporre all'amato le proprie verità, perchè, se le rigettasse e non l'accogliesse, addio amore...si spezzerebbe subito.
Allora di cosa ci si innamora?
Ci si innamora del discorso dell'altro quando coincide con il nostro ... diciamo: Mi piace perchè pensiamo allo stesso modo su molte cose.
Quando questa sintonia s'interrompe su diversi punti inizia il declino dell'amore.

COSI' NASCONO LE GUERRE, ANCHE IN AMORE.

Con simpatia per tutti. [SM=g8093]

Pyccolo












[Modificato da pyccolo 29/01/2009 11:39]
OFFLINE
Post: 2.069
Post: 2.067
Città: ISOLA DELLE FEMMINE
Età: 56
Sesso: Femminile
28/01/2009 23:29

Pyccolo scrive:

"Le guerre nascono perchè si vogliono imporre le proprie verità su chi non le condivide"

Sono d'accordo, questa può essere una delle molteplici risposte.
Se ad imporre è l'uomo, allora si entra in guerra. Però, secondo la struttura ormai consolidata da migliaia di anni, se seguiamo una certa forma di gerarchia, allora cambia tutto: i figli ubbidiscono ai genitori; il sottoposto al superiore; Cristo a Dio. Dio sopra tutti. Se si accettano questi equilibri, l'ordine è assicurato e la guerra scongiurata.
[SM=x1061966] Stop à la désinformation
OFFLINE
28/01/2009 23:41

Re:
Amministrazione Forum., 28/01/2009 23.29:

Pyccolo scrive:

"Le guerre nascono perchè si vogliono imporre le proprie verità su chi non le condivide"

Sono d'accordo, questa può essere una delle molteplici risposte.
Se ad imporre è l'uomo, allora si entra in guerra. Però, secondo la struttura ormai consolidata da migliaia di anni, se seguiamo una certa forma di gerarchia, allora cambia tutto: i figli ubbidiscono ai genitori; il sottoposto al superiore; Cristo a Dio. Dio sopra tutti. Se si accettano questi equilibri, l'ordine è assicurato e la guerra scongiurata.




Così dovrebbe essere se ciò che affermi corrispondesse al vero, ma secoli di storia del cristianesimo ci insegnano che non è stato così allora e non lo è oggi.
Anche solo scorrendo semplicemente le pagine del NT ci si imbatte in guerre intestine fra le prime comunità cristiane ed all'interno delle stesse comunità.
Se poi leggiamo le pagine dei primi cosiddetti padri della chiesa le cose non cambiano in fatto di guerre intestine.
Non parliamo poi della nascita del cattolicesimo e della sua prepotente affermazione, ma anche del protestantesimo e derivati.
Lo stesso concetto di eresia nasce da lotte interne alle congreghe cristiane e, con esso, il concetto discriminazione e di emarginazione di chi non lasciava più che certi insegnamenti avessero valore per lui.

L'augurio è che davvero le guerre siano scongiurate, ma è poco credibile.
Noi lo speriamo senza illusione.

Pyccolo






OFFLINE
Post: 2.069
Post: 2.067
Città: ISOLA DELLE FEMMINE
Età: 56
Sesso: Femminile
28/01/2009 23:49

Certo le religioni hanno fomentato molte guerre, su questo non ci piove.
Anche la Bibbia presenta Dio battagliero, Jahvhè degli eserciti. Su queste azioni non possiamo però sindacare, siamo tutti sottoposti a Dio.
Di certo però, se l'uomo avesse seguito alla lettera le indicazioni di Dio, le guerre di fattura umana non ci sarebbero state.
[Modificato da Amministrazione Forum. 28/01/2009 23:49]
[SM=x1061966] Stop à la désinformation
OFFLINE
29/01/2009 01:16

Re:
Amministrazione Forum., 28/01/2009 23.49:

Certo le religioni hanno fomentato molte guerre, su questo non ci piove.
Anche la Bibbia presenta Dio battagliero, Jahvhè degli eserciti. Su queste azioni non possiamo però sindacare, siamo tutti sottoposti a Dio.
Di certo però, se l'uomo avesse seguito alla lettera le indicazioni di Dio, le guerre di fattura umana non ci sarebbero state.



Vedi, cara Stefania,
comprendo la tua posizione, che ho anticipato in apertura:

"Se, ad esempio, un cristiano parte dall'ipotesi (atto di fede) che Dio sia origine di ogni cosa e di ogni conoscenza, allora egli orienterà ogni sua discorso e, di conseguenza, ogni sua conclusione e, per finire, l'intera sua esistenza secondo quell'ipotesi e le conclusioni che ne conseguono. Ogni altra conclusione che si configura diversamente sarà una porta chiusa...avremo il credente."

Il tuo commento sopra è su questa scia.
Io rispetto la tua posizione e penso tu abbia assoluto diritto a camminare nella tua convinzione.
Credo che ogni confessione religiosa dovrebbe stare attenta a non imporre la fede e, anche nell'ipotesi della persuasione, attenta a non creare acredine e discriminazione nell'attimo in cui chi si è persuaso si ricredesse e ritornasse sui suoi passi. Questa sarebbe una forma di guerra ideologica o, se vuoi, psicologica, che crea grandi tensioni.

Io ho necessità di fondare le mie credenze ... nessuno mi può dire che cos'è vero e cos'è falso ... lo devo decidere personalmente.
L'atto di fede per me non è sufficiente.
Ciò non significa che, come voi, non possa sperare in un futuro migliore, ma nessuno me lo può imporre come essenziale ed indispensabile per ottenere in cambio una ricompensa.
Piuttosto che rinunciare alla mia libertà di pensiero e di parola, preferirei rinunciare, se questa fosse la condizione ultima, alla vita stessa.
Come vedi sono determinato anch'io nelle mie intime convinzioni.

Un saluto

Pyccolo










[Modificato da pyccolo 29/01/2009 11:40]
OFFLINE
Post: 626
Post: 13
Città: REGGIO EMILIA
Età: 54
Sesso: Femminile
29/01/2009 13:11

un benvenuto anche da me ciao
OFFLINE
Post: 2.069
Post: 2.067
Città: ISOLA DELLE FEMMINE
Età: 56
Sesso: Femminile
29/01/2009 13:24

Re: Re:
90748084=pyccolo, 29/01/2009


Vedi, cara Stefania,
comprendo la tua posizione, che ho anticipato in apertura:

"Se, ad esempio, un cristiano parte dall'ipotesi (atto di fede) che Dio sia origine di ogni cosa e di ogni conoscenza, allora egli orienterà ogni sua discorso e, di conseguenza, ogni sua conclusione e, per finire, l'intera sua esistenza secondo quell'ipotesi e le conclusioni che ne conseguono. Ogni altra conclusione che si configura diversamente sarà una porta chiusa...avremo il credente."

Non sono d'accordo al 100x100. Credere e fare una scelta religiosa non vuol dire chiudere gli occhi alla realtà. Se il credente è cosciente di questo, e deve esserlo, dialogherà col le realtà diverse e trarrà le sue conclusioni.
Non ci siamo autocreati, qualcuno l'ha fatto per noi, quindi è giusto che si renda conto a questo qualcuno. Naturalmente parlo dei credenti.


Il tuo commento sopra è su questa scia.
Io rispetto la tua posizione e penso tu abbia assoluto diritto a camminare nella tua convinzione.
Credo che ogni confessione religiosa dovrebbe stare attenta a non imporre la fede e, anche nell'ipotesi della persuasione, attenta a non creare acredine e discriminazione nell'attimo in cui chi si è persuaso si ricredesse e ritornasse sui suoi passi. Questa sarebbe una forma di guerra ideologica o, se vuoi, psicologica, che crea grandi tensioni.


E' giusto non imporre la propria fede, semmai si propone. I testimoni di Geova non impongono ma propongono.
Se uno si ricrede, non dobbiamo etichettare la nostra Congregazione di discriminazione o di intolleranza.
Semmai sarebbe giusto tenere conto della persona ma anche di Dio. Dove finisce l'obbligo del credente e dove inizia il rispetto per le norme divine. Mentre il rispetto per le norme divine è contemplato fin dall'"inizio" della creazione, alcune leggi sulle questioni dei diritti degli individui sono il frutto di esperienze umane pronte ad essere sostituite secondo l'umore di chi le propone.
Pertanto, se le due cose si dovessero scontrare, sarebbe giusto esaminarle e confrontarle nel rispetto reciproco.


Io ho necessità di fondare le mie credenze ... nessuno mi può dire che cos'è vero e cos'è falso ... lo devo decidere personalmente.
L'atto di fede per me non è sufficiente.
Ciò non significa che, come voi, non possa sperare in un futuro migliore, ma nessuno me lo può imporre come essenziale ed indispensabile per ottenere in cambio una ricompensa.

Non siamo noi che offriamo il paradiso. E' una speranza biblica offertaci da Dio. Nessuno è obbligato a crederci. Noi siamo convinti della serietà della proposta fattaci da Dio "Se ubbidisci, bene; se disubbidisci, male."

Piuttosto che rinunciare alla mia libertà di pensiero e di parola, preferirei rinunciare, se questa fosse la condizione ultima, alla vita stessa.
Come vedi sono determinato anch'io nelle mie intime convinzioni.

Ma chi dice che credere in Dio significa rinunciare alla libertà di pensiero? Se nasco in Italia devo ubbidire alle leggi italiane. La mia libertà di pensiero è "controllata" dalle istituzioni.
Accuseresti lo Stato di discriminazione e di intolleranza se ti proibisse di offendere il presidente della repubblica?



[SM=x1061966] Stop à la désinformation
OFFLINE
29/01/2009 14:54

Re: Re: Re:

Stefania:

Non sono d'accordo al 100x100. Credere e fare una scelta religiosa non vuol dire chiudere gli occhi alla realtà. Se il credente è cosciente di questo, e deve esserlo, dialogherà col le realtà diverse e trarrà le sue conclusioni.
Non ci siamo autocreati, qualcuno l'ha fatto per noi, quindi è giusto che si renda conto a questo qualcuno. Naturalmente parlo dei credenti.




Tutto abbastanza scontata la tua risposta. Per me è difficile farti pensare diversamente ... come dicevo le convinzioni rappresentano le verità di ciascuno senza l'ombra del dubbio, almeno apparentemente.
Tu non sei l'eccezione.
Cos'è LA REALTA' PER TE?
Cosa significa "dialogare con realtà diverse"?
Non è questione di parlare dei credenti, perchè i credenti hanno la stessa struttura pensante dei non credenti, non c'è differenza, se non nell'organizzare i pensieri e le azioni.
Il credente dice di sapere, ma non può provare...la sua resta fantasia.
Il non credente ignora, o, se vuoi, dice di sapere solo ciò di cui sa, perchè, se non sapesse, quali mezzi avrebbe per saperne?
La fede mi dice che io dovrei credere senza interrogarmi, punto e basta. Se, però, io non mi interrogo, a che serve la mia libertà di pensiero?
A questo punto potrei credere come attendibile tanto cappuccetto rosso, quanto un qualunque totem degli aborigeni australiani, quanto il detto "in hoc signo vinces" o che a Civitavecchia una statua ha lacrimato sangue, l'esitenza dell'anima etc. etc..
Non avrei nessun modo per conoscere l'insondabile, che, perciò, proprio perchè insondabile, non potrebbe che confinarsi nel tutto e nel nulla...posso spiegare l'insodabile in mille modi diversi, nessun potrebbe oppormi un unico modo corretto, perchè non esisterebbe.



E' giusto non imporre la propria fede, semmai si propone. I testimoni di Geova non impongono ma propongono.



Perfetto, ognuno è tentato a proporre le proprie verità, non solo, ma tentato anche a persuadere con argomenti apparentemente convincenti.



Se uno si ricrede, non dobbiamo etichettare la nostra Congregazione di discriminazione o di intolleranza.



Intendi dire che è un dato di fatto la discriminazione e l'intolleranza nel caso uno si ricredesse?


Semmai sarebbe giusto tenere conto della persona ma anche di Dio. Dove finisce l'obbligo del credente e dove inizia il rispetto per le norme divine. Mentre il rispetto per le norme divine è contemplato fin dall'"inizio" della creazione, alcune leggi sulle questioni dei diritti degli individui sono il frutto di esperienze umane pronte ad essere sostituite secondo l'umore di chi le propone.



Tu parli di norme divine, ma non sei in grado di dimostrarne la provenienza.
Diamo un attimo per scontato che ne conosciamo la provenienza.
Come faccio io oggi a sapere le intenzioni insite in quelle norme?
Chi le traduce da quei tempi a questi tempi?
Convieni che sulle interpretazioni si naviga nel profondo rosso?
Per poter interpretare in un certo modo devi fidarti dell'interprete.
A decidere a chi dar fiducia dovresti essere tu.
Ma tu con che criterio accetti un interprete piuttosto che un altro?
In base a chi ti persuade meglio?
Come faccio io a sapere che chi ti persuade meglio è quello che interpreta correttamente?
Mi pare ovvio che tu, scegliendo l'interprete, ti rendi responsabile di questa scelta, che diventa la tua.
Se la scelta è tua va da sè che tu mi stai proponendo una tua opinione, non l'opinione per eccellenza.
In prigione si dice che Galileo Galilei, stringedo nel pugno le sbarre, con lo sguarda rivolto al cielo, dicesse:
"Perchè mai io dovrei prestare fede nella fede altrui?"
In fondo è questo: si richiede all'altro di prestar fede nella tua fede che tu hai scelta giudicandola corretta basandoti sulla fede altrui, che a sua volta etc. etc.
Questo discorso vale per ogni credente: il cattolico assume il papa, il mussulmano assume l'imam, l'ebreo il rabbino, il protestante il pastore ecc. ecc.

Ma la fede in che modo è identica a sè?
In nessun modo, resterà sempre e solo un'interpretazione dell'interpretazione di interpretazioni.

Con questo non sto dicendo che ciò che tu intendi per norme divine siano da scartare, ma mi chiedo in che modo una tua interpretazione possa aver valore maggiore degli accordi internazionali su ciò che sono per tutti i diritti umani fondamentali.
Esiste il diritto di scegliere, ma anche di rifiutare.
Per il cattolico ed in genere per i religiosi esiste il diritto di scegliere, ma non altrettanto il diritto di rifiutare.
Per molti credenti il rifiuto costa caro, anzi carissimo.
Perchè?
Perchè lo dice la personale fede di ogni credente al mondo?



Pertanto, se le due cose si dovessero scontrare, sarebbe giusto esaminarle e confrontarle nel rispetto reciproco.



E' da una vita che si tenta di pervenire a conclusioni come queste.
La difficoltà, mi pare, sta solo nei credenti, per il resto degli altri tutto è pronto per il confronto reciprocamente rispettoso.

Devo rilevare intanto un'apertura per gli "ex" (si fa per dire) da parte del vs forum...cosa non da poco ed indifferente.
E' senz'altro una conquista.
Se lo fate per vostra personale scelta o per i dettami che vi giungono dall'alto non lo so, ma so che, a ragion veduta, c'è una sorta di cambiamento.
Questo vi onora e opera per la pacificazione ... ci si augura che il cambiamento sia esteso ad ogni realtà religiosa e si ponga finalmente fine ad un operato che nei secoli ha creato milioni di vittime innocenti.
Che un capo religioso oggi mi chieda scusa, a che ed a chi serve?
Non certo per chi ha subito nel passato.



Non siamo noi che offriamo il paradiso. E' una speranza biblica offertaci da Dio. Nessuno è obbligato a crederci. Noi siamo convinti della serietà della proposta fattaci da Dio "Se ubbidisci, bene; se disubbidisci, male."



Lo so che non siete voi, ma in realtà siete voi.
L'avete trovato scritto e l'avete pubblicizzato, senza troppo preoccuparci di interrogare, fino alle estreme conclusioni, l'intero iter che vi ha portati a credere.
Credo che a nessuno dispiaccia un paradiso, ma porlo dal punto di vista dell'asservimento del pensiero e non dal punto di vista della libera accettazione o libero rifiuto, non è una cosa che piace.
E' lo schema di ogni istruzione religiosa:
Io so che cos'è per te il bene ed il male.
Se tu scegli il bene e segui la mia guida ti andrà bene.
Se tu scegli ciò che io considero male saranno affaracci tuoi.
Tu puoi scegliere, ma per vivere non hai che una sola scelta.

Come dire che non scegli.


Ma chi dice che credere in Dio significa rinunciare alla libertà di pensiero? Se nasco in Italia devo ubbidire alle leggi italiane. La mia libertà di pensiero è "controllata" dalle istituzioni.
Accuseresti lo Stato di discriminazione e di intolleranza se ti proibisse di offendere il presidente della repubblica?





Non ho detto che credere in Dio significa rinunciare alla libertà di pensiero. Ho detto qualcosa di diverso.
Ho detto che autorizzare terzi "interpreti" a scegliere per me è rinuncia alla libertà di pensiero.

Sì, accuserei "lo Stato di discriminazione e di intolleranza se (mi) proibisse di offendere il presidente della repubblica?"

Che poi lo Stato sia, di fatto, più forte e capace di far rispettare una norma votata dai più è una questione diversa.
Io posso, se voglio, offendere, ma a seconda se vivo in uno stato o un altro, sarò chiamato a rispondere o meno.
Naturalmente se uno offende senza ragione alcuna c'è qualche cosa che non funziona in lui ... bisognerà avere pazienza.

Se invece si offende a ragion veduta si andrà a discutere su quelle ragioni dinanzi ad arbitri, ognuno impostando la propria difesa.
Anche un presidente è chiamato a rispondere ed è un normalissimo cittadino, in assoluto stato di parità con il più umile ed insignificante dei cittadini...nulla di più.


Buona giornata [SM=g7258]

Pyccolo






Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
- - - - . . . . . . . . . . . . . - - -Rispetta i bambini. No alla pedopornografia. - - - . . . . . . . . . . . . . - - - -



Il libro "La Tua Parola è Verità", 50° anniversario della Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture è possibile acquistarlo scrivendo una mail al Centro Studi Storico-Sociali Siciliani.
Mail: info@csssstrinakria.eu


Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 15:45. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com