In questo Forum è possibile aprire nuove discussioni. Inviateci i vostri commenti via email. I moderatori, periodicamente, aggiorneranno o apriranno le nuove discussioni ritenute interessanti.


Scriveteci: info@tdgonline.org

Forum Ufficiale


"OBSERVATOIRE INTERNATIONAL"

Associazione Culturale Internazionale

Tourcoing (F)

Forum: Testimoni di Geova - Risposte a Domande



TESTIMONI DI GEOVA: RISPOSTE A DOMANDE - Il Sito Ufficiale della Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova è: JW.ORG
Forum Testimoni di Geova

 

Testimoni di Geova: Risposte a Domande
 
 

Dio, Cristo e Satana

Ultimo Aggiornamento: 06/12/2008 11:20
Autore
Stampa | Notifica email    
28/11/2008 16:08

Re: Re: Re:
Amministrazione Forum., 28/11/2008 15.30:

88748960=(titti75), 28/11/2008 12.45
Poteva essere tentato, perchè Gesù, quando era sulla terra, semplicemente non era Dio, ma un uomo,"6 il quale, pur essendo di natura divina,
non considerò un tesoro
geloso
la sua uguaglianza con Dio;

C'è una contraddizione di fondo. Satana non poteva tentare uno che era della stessa natura di Dio. Satana conosceva sia Dio che Gesù. Se Gesù "non considerò un tesoro", significa che era Dio e che pertanto Satana non poteva offrirgli niente.
Probabilmente il senso di questa traduzione non rende molto bene. [SM=g7574] Se fosse stato semplicemente un uomo, non avrebbe POTUTO dire "non considerò un tesoro". Questo indica che POTEVA, volendolo "considerare un tesoro" e non farsi tentare.




Il Verbo si è fatto carne perché diventassimo « partecipi della natura divina » (2 Pt 1,4);
« Egli si manifestò nella carne » (1 Tm 3,16).
« Da questo potete riconoscere lo spirito di Dio: ogni spirito che riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne, è da Dio » (1 Gv 4,2)
Per questo il Figlio di Dio, facendosi uomo, ha potuto accettare di « crescere in sapienza, età e grazia » (Lc 2,52) Questo era del tutto consono alla realtà del suo volontario umiliarsi nella « condizione di servo » (Fil 2,7).
Per la chiesa Gesù Cristo è vero Dio e vero uomo. Egli si è fatto veramente uomo rimanendo veramente Dio. Ci sono due volontà, una umana ed una divina, la prima concorda con la seconda. Gesù nella sua volontà umana ha obbedito a Dio non facendosi tentare da Satana. In questo consiste il piano di Dio della nostra salvezza eterna, dando il suo figlio unigenito, e facendoGli conoscere l'esperienza delle sofferenze umane sulla croce del Calvario, ma essendo Egli senza peccato, la morte non ebbe alcun potere su di Lui. Gesù essendo “unigenito” è l’unico figlio generato da Dio, mentre noi siamo “creati” da Dio. Lui è figlio “per natura”, noi “per adozione”. [SM=g10790]






OFFLINE
Post: 2.069
Post: 2.067
Città: ISOLA DELLE FEMMINE
Età: 56
Sesso: Femminile
28/11/2008 18:18

Re: Re: Re: Re:
(titti75), 28/11/2008 16.08:

Il Verbo si è fatto carne perché diventassimo « partecipi della natura divina » (2 Pt 1,4);
« Egli si manifestò nella carne » (1 Tm 3,16).
« Da questo potete riconoscere lo spirito di Dio: ogni spirito che riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne, è da Dio » (1 Gv 4,2)
Per questo il Figlio di Dio, facendosi uomo, ha potuto accettare di « crescere in sapienza, età e grazia » (Lc 2,52) Questo era del tutto consono alla realtà del suo volontario umiliarsi nella « condizione di servo » (Fil 2,7).
Per la chiesa Gesù Cristo è vero Dio e vero uomo. Egli si è fatto veramente uomo rimanendo veramente Dio. Ci sono due volontà, una umana ed una divina, la prima concorda con la seconda. Gesù nella sua volontà umana ha obbedito a Dio non facendosi tentare da Satana. In questo consiste il piano di Dio della nostra salvezza eterna, dando il suo figlio unigenito, e facendoGli conoscere l'esperienza delle sofferenze umane sulla croce del Calvario, ma essendo Egli senza peccato, la morte non ebbe alcun potere su di Lui. Gesù essendo “unigenito” è l’unico figlio generato da Dio, mentre noi siamo “creati” da Dio. Lui è figlio “per natura”, noi “per adozione”. [SM=g10790]




Non capisco che tipo di confronto ci possa essere in una discussione del genere.
Luca 2:52 dice "Per questo il Figlio di Dio, facendosi uomo, ha potuto accettare di « crescere in sapienza, età e grazia ».
Quindi Luca dice che era il FIGLIO DI DIO.
Sono d'accordo, Gesù è l'unigenito figlio di Dio.

In questo momento non sto parlando con la la chiesa, la quale è libera di credere quello che vuole. Se crede che la "santa casa di Loreto" s'è fatta migliaia di kilometri, è giusto che creda anche questo.

Admin-Rosvita

[SM=x1061966] Stop à la désinformation
OFFLINE
29/11/2008 10:24

Re: Re: Re: Re: Re:
Amministrazione Forum., 28/11/2008 18.18:



Non capisco che tipo di confronto ci possa essere in una discussione del genere.
Luca 2:52 dice "Per questo il Figlio di Dio, facendosi uomo, ha potuto accettare di « crescere in sapienza, età e grazia ».
Quindi Luca dice che era il FIGLIO DI DIO.
Sono d'accordo, Gesù è l'unigenito figlio di Dio.

In questo momento non sto parlando con la la chiesa, la quale è libera di credere quello che vuole. Se crede che la "santa casa di Loreto" s'è fatta migliaia di kilometri, è giusto che creda anche questo.

Admin-Rosvita


Per quanto riguarda la Santa casa di Loreto, secondo alcuni studi e dei documenti ritrovati essa è davvero la casa della famiglia di Maria, le tre pareti in realtà sono state trasportate, per mare su navi crociate, da un esponente della famiglia Angeli, per salvarle dalla rovina per mano degli invasori, gli studi sulle pietre confermano l'origine palestinese, lavorate secondo la tecnica dei Nabatei, invece secondo la tradizione popolare venne trasportata in volo dagli angeli, ma è solo una tradizione. Lei non può dirmi di non parlare della dottrina della Chiesa come lei non può farlo della vostra religione. Sono Cattolica non posso inventarmi su due piedi la spiegazione della divinità di Gesù che è parte della dottrina trinitaria. Lei concorda con me che Gesù è Unigenito. Ora lei mi deve spiegare come è possibile che Gesù sia stato creato quando è l’unico figlio generato. Se fosse creato non sarebbe più figlio unico ma sarebbe una delle tante creature come gli angeli e come Adamo, c’è contraddizione nelle vostre affermazioni del fatto che Gesù sia figlio unico e allo stesso tempo sia una creatura, per quanto potente. Diventerebbe un semplice personaggio come i grandi della storia, un uomo potente, perfetto.


OFFLINE
Post: 2.069
Post: 2.067
Città: ISOLA DELLE FEMMINE
Età: 56
Sesso: Femminile
29/11/2008 11:06


Molta dottrina della sua chiesa è basata sulla tradizione.
Se la tradizione comprende anche "le favole", non escludo che la dottrina della sua chiesa possa essere infarcita di favole.

“Unigenito” deriva da gennào (generare). E' più giusto tradurre “figlio unigenito” che “Figlio unico”. Certe differenze, anche se sottili, bisogna evidenziarle.

In quanto all’uso del termine nelle Scritture Greche Cristiane o “Nuovo Testamento”, ha il significato di unigenito. In Gv. 3:16,18; e 10:4 e 9 la relazione di Gesù con Dio non è soltanto paragonata a quella di un figlio unigenito con suo padre: è quella del Figlio unigenito con il Padre. μονογενής non significa soltanto l’unicità, l’incomparabilità di Gesù; in tutti i passi giovannei egli o è indicato esplicitamente come il Figlio o è pensato come tale (Gv.1:14). μονογενής in Giovanni indica l’origine di Gesù. Egli è μονογενής in quanto è l’unigenito”.

Alla luce delle chiare prove fornite dalle Scritture stesse, non c’è ragione per contestare le traduzioni che mostrano che Gesù non è solo un Figlio di Dio unico o incomparabile, ma è anche il suo “unigenito Figlio”, generato da Dio nel senso che ha avuto origine da lui. Questo è confermato dai riferimenti apostolici a questo Figlio come “il primogenito di tutta la creazione” e “Colui che è stato generato [forma di gennào] da Dio” (Col 1:15; 1Gv 5:18), e da Gesù stesso che afferma di essere “il principio della creazione di Dio”. —Ri 3:14.

Gesù è l’“unigenito Figlio” (Gv 3:16) in quanto è l’unico dei figli di Dio, spirituali o umani, creato esclusivamente da Dio, dato che tutti gli altri furono creati tramite, o “per mezzo di”, questo Figlio primogenito.


Admin-Rosvita
OFFLINE
29/11/2008 11:19

Re:
Amministrazione Forum., 29/11/2008 11.06:


Molta dottrina della sua chiesa è basata sulla tradizione.
Se la tradizione comprende anche "le favole", non escludo che la dottrina della sua chiesa possa essere infarcita di favole.

“Unigenito” deriva da gennào (generare). E' più giusto tradurre “figlio unigenito” che “Figlio unico”. Certe differenze, anche se sottili, bisogna evidenziarle.

In quanto all’uso del termine nelle Scritture Greche Cristiane o “Nuovo Testamento”, ha il significato di unigenito. In Gv. 3:16,18; e 10:4 e 9 la relazione di Gesù con Dio non è soltanto paragonata a quella di un figlio unigenito con suo padre: è quella del Figlio unigenito con il Padre. μονογενής non significa soltanto l’unicità, l’incomparabilità di Gesù; in tutti i passi giovannei egli o è indicato esplicitamente come il Figlio o è pensato come tale (Gv.1:14). μονογενής in Giovanni indica l’origine di Gesù. Egli è μονογενής in quanto è l’unigenito”.

Alla luce delle chiare prove fornite dalle Scritture stesse, non c’è ragione per contestare le traduzioni che mostrano che Gesù non è solo un Figlio di Dio unico o incomparabile, ma è anche il suo “unigenito Figlio”, generato da Dio nel senso che ha avuto origine da lui. Questo è confermato dai riferimenti apostolici a questo Figlio come “il primogenito di tutta la creazione” e “Colui che è stato generato [forma di gennào] da Dio” (Col 1:15; 1Gv 5:18), e da Gesù stesso che afferma di essere “il principio della creazione di Dio”. —Ri 3:14.

Gesù è l’“unigenito Figlio” (Gv 3:16) in quanto è l’unico dei figli di Dio, spirituali o umani, creato esclusivamente da Dio, dato che tutti gli altri furono creati tramite, o “per mezzo di”, questo Figlio primogenito.


Admin-Rosvita

Mi può mostrare dove sta scritto che tutte le altre creature spirituali o umane sono figli naturali di Dio anche se creati per mezzo di Gesù?


[Modificato da (titti75) 29/11/2008 11:20]
OFFLINE
Post: 2.069
Post: 2.067
Città: ISOLA DELLE FEMMINE
Età: 56
Sesso: Femminile
29/11/2008 18:59

Re: Re:
(titti75), 29/11/2008 11.19:

Mi può mostrare dove sta scritto che tutte le altre creature spirituali o umane sono figli naturali di Dio anche se creati per mezzo di Gesù?





Legga la cronologia riportata in Luca 3:38
"Adamo fu creato come uomo perfetto, era un “figlio di Dio”."

L'apostolo Paolo accenna alla gloriosa libertà dei figli di Dio. L’apostolo parla della “gloria che sarà rivelata in noi” e anche dell’“ansiosa aspettazione della creazione [che] attende la rivelazione dei figli di Dio”. (Ro 8:18, 19).

OFFLINE
29/11/2008 20:16

Re: Re: Re:
Amministrazione Forum., 29/11/2008 18.59:



Legga la cronologia riportata in Luca 3:38
"Adamo fu creato come uomo perfetto, era un “figlio di Dio”."

L'apostolo Paolo accenna alla gloriosa libertà dei figli di Dio. L’apostolo parla della “gloria che sarà rivelata in noi” e anche dell’“ansiosa aspettazione della creazione [che] attende la rivelazione dei figli di Dio”. (Ro 8:18, 19).

Non confonda le acque. Adamo non era figlio di Dio. Nella bibbia è riportata la cronologia per provare che Gesù è figlio diretto Dio, e si faceva chiamare anche figlio dell'uomo. Ciò non prova che non è figlio unico di Dio. Tutti noi siamo stati adottati a figli grazie a Gesù che si è sacrificato per noi, grazie al Quale alla nostra resurrezione saremo adottati a figli e saremo partecipi della Sua Divinità. Gli angeli sono dei servi, messaggeri di Dio mandati al servizio dell'uomo:
Romani 8,23
essa non è la sola, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l'adozione a figli, la redenzione del nostro corpo.
Romani 9,4
Essi sono Israeliti e possiedono l'adozione a figli, la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le promesse,
Galati 4,5
per riscattare coloro che erano sotto la legge, perché ricevessimo l'adozione a figli.

Ebrei 1
1 Dio…per mezzo del Figlio, che ha costituito erede di tutte le cose e per mezzo del quale ha fatto anche il mondo. 3 Questo Figlio, che è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza e sostiene tutto con la potenza della sua parola, dopo aver compiuto la purificazione dei peccati si è assiso alla destra della maestà nell'alto dei cieli, 4 ed è diventato tanto superiore agli angeli quanto più eccellente del loro è il nome che ha ereditato.
5 Infatti a quale degli angeli Dio ha mai detto:
Tu sei mio figlio; oggi ti ho generato?

E ancora:
Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio?
6 E di nuovo, quando introduce il primogenito nel mondo, dice:
Lo adorino tutti gli angeli di Dio.
7 Mentre degli angeli dice:
Egli fa i suoi angeli pari ai venti,
e i suoi ministri come fiamma di fuoco,
8 del Figlio invece afferma:
Il tuo trono, Dio, sta in eterno
e:

Scettro giusto è lo scettro del tuo regno;
9 hai amato la giustizia e odiato l'iniquità,
perciò ti unse Dio, il tuo Dio,
con olio di esultanza più dei tuoi compagni.
10 E ancora:
Tu, Signore, da principio hai fondato la terra
e opera delle tue mani sono i cieli.
11 Essi periranno, ma tu rimani;
invecchieranno tutti come un vestito.
12 Come un mantello li avvolgerai,
come un abito e saranno cambiati;
ma tu rimani lo stesso, e gli anni tuoi non avranno fine.
13 A quale degli angeli poi ha mai detto:
Siedi alla mia destra,

finché io non abbia posto i tuoi nemici sotto i tuoi piedi?
14 Non sono essi tutti spiriti incaricati di un ministero, inviati per servire coloro che devono ereditare la salvezza?
Qui non è mai scritto che Gesù è un angelo, ma è superiore ad essi, questi inviati per servire coloro che si salveranno.




OFFLINE
Post: 3.408
Post: 25
Sesso: Maschile
29/11/2008 21:27

Per gli esseri umani, quando si parla di Figli di Dio, s’intende ovviamente (come già detto da Titti) NON figli NATURALI di Dio, come lo è Gesù, l’Unigenito (unico-generato = l’unico della stessa sostanza di Dio), bensì di figli ADOTTIVI.

Alle scritture citate da Titti ci aggiungo pure queste:

Romani 8,15
E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: «Abbà, Padre!»

Efesini 1,5
predestinandoci a essere suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo,


Per il resto, Rosvita, nel tuo scritto dici cose da me pienamente condivisibili, come ad esempio qui:

“Alla luce delle chiare prove fornite dalle Scritture stesse, non c’è ragione per contestare le traduzioni che mostrano che Gesù non è solo un Figlio di Dio unico o incomparabile, ma è anche il suo “unigenito Figlio”, generato da Dio nel senso che ha avuto origine da lui. Questo è confermato dai riferimenti apostolici a questo Figlio come “il primogenito di tutta la creazione” e “Colui che è stato generato [forma di gennào] da Dio” (Col 1:15; 1Gv 5:18)”

Gesù infatti, come già detto, è l’Unico generato da Dio (non creato), ed è da sempre stato, dall’eternità, Dio IL FIGLIO, distinto dal Padre, ma della sua stessa sostanza.

Dio non può che generare un altro Dio, come un essere umano non può che generare un altro essere umano, suo figlio, il quale - per fare un esempio banale - potrebbe essere in grado di “creare” statue, del tutto simili agli uomini, ma nettamente differenti, essendo state “create” da lui ed essendo oggetti (nel caso dell’uomo la parola “creare” è impropria, lo so, ma è solo un esempio), ma le statue non saranno MAI uguali al figlio, umano, che le ha modellate.

Gesù è dall’eternità “Il Figlio” in quanto Dio non può cambiare, e se a un certo punto del tempo da completamente solo che era, avesse generato il Figlio, sarebbe CAMBIATO diventando Padre, invece il Padre è SEMPRE stato Padre, perché non può cambiare, e il Figlio è quindi SEMPRE stato Figlio.

Sono UN unico Dio perché, essendo al di fuori dello spazio (che è stato anch’esso creato dal Figlio) devono per forza di cose essere un tutt’uno (senza distanza tra loro, senza altezza/larghezza/profondità) pur essendo persone distinte.

Gesù quando fu tentato, fu tentato in quanto uomo, che doveva dimostrare lealtà e fedeltà fino alla morte, lealtà che doveva mostrare a Dio il Padre, al quale, di sua spontanea volontà scelse di esserne sottomesso (sottomesso non significa inferiore) pur avendo nella carne, tutta la pienezza della divinità, quindi essendo Dio pure se nella carne (Colossesi 2:9 È in Cristo che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità)

In quanto all’espressione “primogenito” e Principio della creazione” si è dato ampio spazio in altri thread, quindi non sto a ripetere.

Strettina di mano…

dal Pierino [SM=g27988]
OFFLINE
30/11/2008 15:49

Re: Re: Re:
Amministrazione Forum., 29/11/2008 18.59:


L'apostolo Paolo accenna alla gloriosa libertà dei figli di Dio. L’apostolo parla della “gloria che sarà rivelata in noi” e anche dell’“ansiosa aspettazione della creazione [che] attende la rivelazione dei figli di Dio”. (Ro 8:18, 19).

Ben detto Pierino. Che poi Paolo accenni a quanto scritto sopra, condivido ma non nel senso che intende la signora Rosvita. Infatti leggendo tutto il contesto si capisce che Paolo si riferisce all'adozione a figli nella gloriosa manifestazione di Gesù. E che chi crede in Gesù e vive non secondo la carne ma secondo lo spirito allora sarà adottato a figlio:Romani 14-24
14 Tutti quelli infatti che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio. 15 E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: «Abbà, Padre!». 16 Lo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio. 17 E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se veramente partecipiamo alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.
18 Io ritengo, infatti, che le sofferenze del momento presente non sono paragonabili alla gloria futura che dovrà essere rivelata in noi.
19 La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio; 20 essa infatti è stata sottomessa alla caducità - non per suo volere, ma per volere di colui che l'ha sottomessa - e nutre la speranza 21 di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. 22 Sappiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto; 23 essa non è la sola, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l'adozione a figli, la redenzione del nostro corpo. 24 Poiché nella speranza noi siamo stati salvati.



[Modificato da (titti75) 30/11/2008 15:50]
OFFLINE
Post: 2.069
Post: 2.067
Città: ISOLA DELLE FEMMINE
Età: 56
Sesso: Femminile
30/11/2008 20:19

Re: Re: Re: Re:
(titti75), 29/11/2008 20.16:

Non confonda le acque. Adamo non era figlio di Dio. Nella bibbia è riportata la cronologia per provare che Gesù è figlio diretto Dio, e si faceva chiamare anche figlio dell'uomo. Ciò non prova che non è figlio unico di Dio. Tutti noi siamo stati adottati a figli grazie a Gesù che si è sacrificato per noi, grazie al Quale alla nostra resurrezione saremo adottati a figli e saremo partecipi della Sua Divinità. Gli angeli sono dei servi, messaggeri di Dio mandati al servizio dell'uomo:
Romani 8,23
essa non è la sola, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l'adozione a figli, la redenzione del nostro corpo.
Romani 9,4
Essi sono Israeliti e possiedono l'adozione a figli, la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le promesse,
Galati 4,5
per riscattare coloro che erano sotto la legge, perché ricevessimo l'adozione a figli.

Ebrei 1
1 Dio…per mezzo del Figlio, che ha costituito erede di tutte le cose e per mezzo del quale ha fatto anche il mondo. 3 Questo Figlio, che è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza e sostiene tutto con la potenza della sua parola, dopo aver compiuto la purificazione dei peccati si è assiso alla destra della maestà nell'alto dei cieli, 4 ed è diventato tanto superiore agli angeli quanto più eccellente del loro è il nome che ha ereditato.
5 Infatti a quale degli angeli Dio ha mai detto:
Tu sei mio figlio; oggi ti ho generato?

E ancora:
Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio?
6 E di nuovo, quando introduce il primogenito nel mondo, dice:
Lo adorino tutti gli angeli di Dio.
7 Mentre degli angeli dice:
Egli fa i suoi angeli pari ai venti,
e i suoi ministri come fiamma di fuoco,
8 del Figlio invece afferma:
Il tuo trono, Dio, sta in eterno
e:

Scettro giusto è lo scettro del tuo regno;
9 hai amato la giustizia e odiato l'iniquità,
perciò ti unse Dio, il tuo Dio,
con olio di esultanza più dei tuoi compagni.
10 E ancora:
Tu, Signore, da principio hai fondato la terra
e opera delle tue mani sono i cieli.
11 Essi periranno, ma tu rimani;
invecchieranno tutti come un vestito.
12 Come un mantello li avvolgerai,
come un abito e saranno cambiati;
ma tu rimani lo stesso, e gli anni tuoi non avranno fine.
13 A quale degli angeli poi ha mai detto:
Siedi alla mia destra,

finché io non abbia posto i tuoi nemici sotto i tuoi piedi?
14 Non sono essi tutti spiriti incaricati di un ministero, inviati per servire coloro che devono ereditare la salvezza?
Qui non è mai scritto che Gesù è un angelo, ma è superiore ad essi, questi inviati per servire coloro che si salveranno.





Lei ha posto una domanda ed io le ho fornito le risposte. Lei ha chiesto dove nella Bibbia si parla di figli di Dio.
In Genesi 6:2-4; In Giobbe 38:4-7; Salmo 89:6. Si parla sempre di figli di Dio.
L'apostolo Paolo mette in risalto che vedrà la piena realizzazione della sua posizione di figlio mediante la risurrezione quale figlio spirituale (da una condizione all'altra).
Il suo modo di fare mi ricorda quello della chiesa cattolica relativo ai termini assunzione e ascensione.
Questi sono giochi di prestigio. Lo stesso gioco non funziona considerando Cristo Dio.

OFFLINE
01/12/2008 18:04

Re: Re: Re: Re: Re:
Amministrazione Forum., 30/11/2008 20.19:




Lei ha posto una domanda ed io le ho fornito le risposte. Lei ha chiesto dove nella Bibbia si parla di figli di Dio.
In Genesi 6:2-4; In Giobbe 38:4-7; Salmo 89:6. Si parla sempre di figli di Dio.
L'apostolo Paolo mette in risalto che vedrà la piena realizzazione della sua posizione di figlio mediante la risurrezione quale figlio spirituale (da una condizione all'altra).
Il suo modo di fare mi ricorda quello della chiesa cattolica relativo ai termini assunzione e ascensione.
Questi sono giochi di prestigio. Lo stesso gioco non funziona considerando Cristo Dio.



In Genesi 6:2-4, Giobbe 38:4-7 e nel Salmo 89:6, è chiaro che è riferito agli angeli, ai santi di dio. Ma gli angeli, sono i servi di Dio, i messaggeri. Essi sono stati creati da Dio, non generati, ed è chiaro in questo versetto:
1 Alleluia.
Lodate il Signore dai cieli,
lodatelo nell'alto dei cieli.
2 Lodatelo, voi tutti, suoi angeli,
lodatelo, voi tutte, sue schiere.
3 Lodatelo, sole e luna,
lodatelo, voi tutte, fulgide stelle.
4 Lodatelo, cieli dei cieli,
voi acque al di sopra dei cieli.
5 Lodino tutti il nome del Signore,
perché egli disse e furono creati.

“Figlio di Dio”, nell'Antico Testamento, è un titolo non solo dato agli angeli, ma anche al popolo dell'elezione. In tali casi ha il significato di una filiazione adottiva che stabilisce tra Dio e la sua creatura relazioni di una particolare intimità. Non è la stessa cosa per Pietro quando confessa Gesù come “il Cristo, il Figlio del Dio vivente” ( Mt 16,16), perché Gesù risponde con solennità: “Né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli”.
In Matteo 4,11 Marco 1,13 gli angeli servono Dio. Essi sono figli di Dio, non naturali nel senso che sono generati, ma sono creature spirituali, incorporee e sono quelli con il più alto grado di perfezione per cui alla resurrezione chi si salva sarà come loro, anzi di più, sarà servito da loro (Matteo 22,30 Luca 20,36, Ebre1,14, 1 Corinzi, 6) . Il termine ha origine dal latino angelus derivato dal greco ἄγγελος, ánghelos, che significa inviato, messaggero. In Giovanni 3,16-18 Gesù si presenta come l’unigenito figlio di Dio, nel senso che è l’unico figlio di Dio, generato non creato. Se anche fosse creato da Dio, e che Dio per mezzo di Gesù ha dato origine alla creazione, durante quest’opera, chi l’ha veramente attuata e come? Se Gesù ha dato origine alla creazione, perché senza Gesù quest’ultima non sarebbe esistita, allora Gesù è Dio in quanto creatore insieme a Dio Padre e infatti è scritto che è della stessa sostanza del Padre. Nella vostra bibbia, è scritto che Egli è il riflesso della [sua] gloria e l’esatta rappresentazione del suo stesso essere: si capisce che è dello stesso genere di Dio Padre, sono Dio in Uno, non la stessa persona ma tre in uno, Padre, Figlio e Spirito Santo. Dite che Gesù è un figlio primogenito della Creazione, nel senso che è la prima creatura creata da Dio, ma anche in esodo 4,22 il signore Dio si rivolge al popolo di Israele con tale titolo, perché è il popolo eletto come lo è Gesù, il figlio eletto, unigenito. In tutta la bibbia il termine figlio unigenito è riferito solo a Gesù, che significa questo termine? Che è l'unico figlio generato dagli stessi genitori. La chiesa non fa giochi di prestigio, chi li fa è la vostra Wt, che usa la cronologia riportata in Luca 3:38, come la prova che Adamo è il figlio di Dio, dove è scritto che Gesù è figlio del tal dei tali, e poi segue che è figlio di Dio, ma non che il tal dei tali sia il figlio di Dio, questo è un gioco di prestigio. Assunzione e ascensione sono parti della verità della bibbia, che riguardano la resurrezione di Gesù, testimoniata dalla grotta ritrovata vuota ( qui dite che il corpo di Gesù è stato disintegrato, altro vostro trabocchetto ) chi non le comprende vuol dire che non ha letto davvero la bibbia. Finora mi ha mostrato le scritture che però provano il contrario, non quello che afferma lei. Un dio creatore declassato ad arcangelo, il quale ha dato vita ad altri angeli e e all’intero creato, pilotato da Dio Padre di cui è della stessa sostanza che però non è Dio, non è credibile né supportato dalla bibbia. Non mi starò a ripetere se non l’ammettete, bene sono problemi vostri, ma non ponete domande senza senso all’inizio di una discussione, ritenendo poco plausibile la divinità di Gesù. Saluti



OFFLINE
Post: 2.069
Post: 2.067
Città: ISOLA DELLE FEMMINE
Età: 56
Sesso: Femminile
01/12/2008 19:48

Re: Re: Re: Re: Re: Re:
88854919=(titti75), 01/12/2008 18.04
In Genesi 6:2-4, Giobbe 38:4-7 e nel Salmo 89:6, è chiaro che è riferito agli angeli, ai santi di dio. Ma gli angeli, sono i servi di Dio, i messaggeri. Essi sono stati creati da Dio, non generati, ed è chiaro in questo versetto:
1 Alleluia.
Lodate il Signore dai cieli,
lodatelo nell'alto dei cieli.
2 Lodatelo, voi tutti, suoi angeli,
lodatelo, voi tutte, sue schiere.
3 Lodatelo, sole e luna,
lodatelo, voi tutte, fulgide stelle.
4 Lodatelo, cieli dei cieli,
voi acque al di sopra dei cieli.
5 Lodino tutti il nome del Signore,
perché egli disse e furono creati.

“Figlio di Dio”, nell'Antico Testamento, è un titolo non solo dato agli angeli, ma anche al popolo dell'elezione. In tali casi ha il significato di una filiazione adottiva che stabilisce tra Dio e la sua creatura relazioni di una particolare intimità. Non è la stessa cosa per Pietro quando confessa Gesù come “il Cristo, il Figlio del Dio vivente” ( Mt 16,16), perché Gesù risponde con solennità: “Né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli”.
In Matteo 4,11 Marco 1,13 gli angeli servono Dio. Essi sono figli di Dio, non naturali nel senso che sono generati, ma sono creature spirituali, incorporee e sono quelli con il più alto grado di perfezione per cui alla resurrezione chi si salva sarà come loro, anzi di più, sarà servito da loro (Matteo 22,30 Luca 20,36, Ebre1,14, 1 Corinzi, 6) . Il termine ha origine dal latino angelus derivato dal greco ἄγγελος, ánghelos, che significa inviato, messaggero. In Giovanni 3,16-18 Gesù si presenta come l’unigenito figlio di Dio, nel senso che è l’unico figlio di Dio, generato non creato. Se anche fosse creato da Dio, e che Dio per mezzo di Gesù ha dato origine alla creazione, durante quest’opera, chi l’ha veramente attuata e come? Se Gesù ha dato origine alla creazione, perché senza Gesù quest’ultima non sarebbe esistita, allora Gesù è Dio in quanto creatore insieme a Dio Padre e infatti è scritto che è della stessa sostanza del Padre. Nella vostra bibbia, è scritto che Egli è il riflesso della [sua] gloria e l’esatta rappresentazione del suo stesso essere: si capisce che è dello stesso genere di Dio Padre, sono Dio in Uno, non la stessa persona ma tre in uno, Padre, Figlio e Spirito Santo. Dite che Gesù è un figlio primogenito della Creazione, nel senso che è la prima creatura creata da Dio, ma anche in esodo 4,22 il signore Dio si rivolge al popolo di Israele con tale titolo, perché è il popolo eletto come lo è Gesù, il figlio eletto, unigenito. In tutta la bibbia il termine figlio unigenito è riferito solo a Gesù, che significa questo termine? Che è l'unico figlio generato dagli stessi genitori. La chiesa non fa giochi di prestigio, chi li fa è la vostra Wt, che usa la cronologia riportata in Luca 3:38, come la prova che Adamo è il figlio di Dio, dove è scritto che Gesù è figlio del tal dei tali, e poi segue che è figlio di Dio, ma non che il tal dei tali sia il figlio di Dio, questo è un gioco di prestigio. Assunzione e ascensione sono parti della verità della bibbia, che riguardano la resurrezione di Gesù, testimoniata dalla grotta ritrovata vuota ( qui dite che il corpo di Gesù è stato disintegrato, altro vostro trabocchetto ) chi non le comprende vuol dire che non ha letto davvero la bibbia. Finora mi ha mostrato le scritture che però provano il contrario, non quello che afferma lei. Un dio creatore declassato ad arcangelo, il quale ha dato vita ad altri angeli e e all’intero creato, pilotato da Dio Padre di cui è della stessa sostanza che però non è Dio, non è credibile né supportato dalla bibbia. Non mi starò a ripetere se non l’ammettete, bene sono problemi vostri, ma non ponete domande senza senso all’inizio di una discussione, ritenendo poco plausibile la divinità di Gesù. Saluti



Se non sono salti mortali questi!
La informo che Adamo fu il primo figlio umano di Dio per il semplice fatto che era stato creato da Dio. Lei può dire tutto quello che vuole.
In Giobbe si parla di figli angelici, non c'è motivo di dare "dei titoli"alle creature spirituali, a cosa servirebbero? Gli angeli sono figli di Dio, la Bibbia è chiara sotto questo aspetto.

Il popolo d'israele era il "popolo scelto da Dio", la sua "proprietà", in questo caso Dio considera Israele suo figlio.
Far dire alla Bibbia cose che non esistono, mi pare una forzatura.

In merito a "assunzione" e "ascensione", è un gioco di prestigio della chiesa cattolica. Lo conferma un commentatore cattolico: "Fu assunto in cielo (Volgata:assumptus est); questo verbo, preso nel suo valore etimologico, indica che la virtù di Dio portò Gesù in cielo".
Ma la chiesa cattolica non è d'accordo con la Bibbia, la chiesa afferma che si è autorisuscitato e non usa il termine "ASSUNTO", perché darebbe l'idea di un'ascesa operata da terzi.

Per finire, secondo il mio modesto parere, la chiesa cattolica ha sminuito l'unicità di Dio dando ad altri (Gesù e lo spirito santo) quello che è di Dio.

Admin-Rosvita
OFFLINE
02/12/2008 12:47

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Sebbene le parole unigenito (μονογενής) e primogenito (πρωτοτοκος) possano essere talora usate in greco senza uno stretto riferimento alla generazione o all'ordine della generazione, non si deve negare che il Figlio di Dio sia stato realmente generato dal Padre prima di tutti i secoli. La parola prototokos (πρωτοτοκος) indica nel Nuovo Testamento sia il primo nato di donna (Matteo 1,25; Luca 2,7; Ebrei 11,28) sia il primo per ordine, rango e dignità senza stretto riferimento alla nascita e all'ordine della generazione (Romani 8,29; Colossesi 1,15-18; Ebrei 1,6; Apocalisse 1,5). Anche la parola monogenes (μονογενής) è usata nelle scritture greche-cristiane sia nel senso di figlio unico (Luca 7,12; Luca 8,42; Luca 9,38) che nel senso di figlio unico prediletto e molto amato (Giovanni 1,14; Giovanni 1,18; Giovanni 3,18; Ebrei 11,7; 1 Giovanni 4,9). Isacco, figlio d’Abramo, venne detto “yachid” (cioè unico) nel testo ebraico di Genesi 22,2. La Bibbia dei Settanta tradusse approssimativamente con “agapetos” (cioè diletto o molto amato), tenendo forse conto dell’esistenza di Ismaele. Nel Nuovo Testamento fu però ristabilita la forma “monogenes” a totale conferma dell’unicità d’Isacco secondo la promessa. Nella Bibbia dei Settanta in Esodo 11,5 “Primogenito di Faraone” è il primo figlio del re egiziano, mentre nel Salmo 89,27-28 prototokos è usato nel senso di “capo”, “leader”, “primo”, “re messia”. Di Davide viene infatti detto: “Egli mi invocherà: Tu sei mio padre, mio Dio e roccia della mia salvezza. Io lo costituirò mio primogenito (πρωτοτοκος), il più alto tra i re della terra.” Occorre notare che per "primo creato" il greco ha protoktistos (πρωτοκτιστος) e non prototokos (πρωτοτοκος). Secondo Basilio di Cesarea, Apollinare di Laodicea, Teodoreto di Ciro, Didimo ed Ambrogio se l’apostolo Paolo avesse voluto dire “primo creato” e non “primo generato", avrebbe pertanto sicuramente usato πρωτο (primo) κτιστος (creato) e non πρωτο (primo) τοκος (generato), visto che conosceva in profondità le sfumature della traduzione greca dei Settanta (si vedano, a tal proposito, i casi emblematici di Ebrei 1,6 e di Ebrei 10,2-5).

Il termine πρωτοκτιστος non è contenuto nel Nuovo Testamento ma era già conosciuto ed utilizzato nei primi secoli dell'Era Volgare. Clemente Alessandrino (153-207) usò, per Gesù Cristo, il termine πρωτοκτιστος σοφια (sapienza creata per prima) su influenza della traduzione greca di Proverbi 8,22 proposta dalla Settanta, mentre Atenagora, nel 177 in una supplica all'imperatore Marco Aurelio, parlò di "Primogenito (πρωτοτοκος) del Padre, non creato, ma dal principio presente nella mente eterna del Padre". A proposito del Logos di Dio, Giustino parlò, invece, semplicemente di "Primogenito (πρωτοτοκος) di Dio". ". Sebbene in Genesi 1,1 la Settanta avesse tradotto correttamente l’ebraico barà (ברא) = creare con il verbo greco epoieo (εποιεω è una variante di ποιεω), in Proverbi 8,22 la Versione dei Settanta tradusse l'ebraico quanah (קנה) = comprare, possedere e generare con il verbo greco ektiseo (εκτισευ è una variante di κτιζω) che vuol dire fare, fondare, costruire, fabbricare, edificare, partorire, dare alla luce. Pur essendo tale verbo molto efficace dal punto di vista figurato, la Settanta aprì la strada ad interpretazioni carnali e giustificò traduzioni errate (mi creò), peraltro presenti in alcuni Padri della Chiesa (Tertulliano, Clemente Alessandrino, Origene, Eusebio di Cesarea) e in non poche recenti autorevoli versioni bibliche. Anche interpretando πρωτοτοκος di Colossesi 1,15 nel senso di "primo", "capo" e "leader", non si ha per forza un genitivo partitivo come sostiene qualche autorevole commentario biblico. "Primogenito della creazione" come “Principio della creazione” (Rivelazione 3,14) sono infatti genitivi di relazione, dove nulla prova che "Primogenito" e “Principio” siano parte della creazione stessa . Per comprendere ciò basta infatti considerare che un leader è tale anche in relazione ad un gruppo di elementi rispetto a lui eterogenei: il capo degli schiavi è infatti spesso un liberto (o un uomo libero) e non uno schiavo, il capo dell'esercito un politico e non un militare, il capo dei medici un dirigente amministrativo e non un tecnico, il capo dei muratori un geometra (o un architetto) e non un capomastro. Un esempio biblico di genitivo di relazione è contenuto in Esodo 12,29 dove si parla del "primogenito del prigioniero": qui si parla certamente di "uno dei figli del carcerato" ma è estremamente difficile che anch'egli sia "un prigioniero" .
Tratto da: http://digilander.libero.it/domingo7/IL%20FIGLIO%20PRIMOGENITO%20E%20UNIGENITO.htm
[Modificato da (titti75) 02/12/2008 12:47]
OFFLINE
Post: 2.069
Post: 2.067
Città: ISOLA DELLE FEMMINE
Età: 56
Sesso: Femminile
03/12/2008 10:38

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
(titti75), 02/12/2008 12.47:

Sebbene le parole unigenito (μονογενής) e primogenito (πρωτοτοκος) possano essere talora usate in greco senza uno stretto riferimento alla generazione o all'ordine della generazione, non si deve negare che il Figlio di Dio sia stato realmente generato dal Padre prima di tutti i secoli. La parola prototokos (πρωτοτοκος) indica nel Nuovo Testamento sia il primo nato di donna (Matteo 1,25; Luca 2,7; Ebrei 11,28) sia il primo per ordine, rango e dignità senza stretto riferimento alla nascita e all'ordine della generazione (Romani 8,29; Colossesi 1,15-18; Ebrei 1,6; Apocalisse 1,5). Anche la parola monogenes (μονογενής) è usata nelle scritture greche-cristiane sia nel senso di figlio unico (Luca 7,12; Luca 8,42; Luca 9,38) che nel senso di figlio unico prediletto e molto amato (Giovanni 1,14; Giovanni 1,18; Giovanni 3,18; Ebrei 11,7; 1 Giovanni 4,9). Isacco, figlio d’Abramo, venne detto “yachid” (cioè unico) nel testo ebraico di Genesi 22,2. La Bibbia dei Settanta tradusse approssimativamente con “agapetos” (cioè diletto o molto amato), tenendo forse conto dell’esistenza di Ismaele. Nel Nuovo Testamento fu però ristabilita la forma “monogenes” a totale conferma dell’unicità d’Isacco secondo la promessa. Nella Bibbia dei Settanta in Esodo 11,5 “Primogenito di Faraone” è il primo figlio del re egiziano, mentre nel Salmo 89,27-28 prototokos è usato nel senso di “capo”, “leader”, “primo”, “re messia”. Di Davide viene infatti detto: “Egli mi invocherà: Tu sei mio padre, mio Dio e roccia della mia salvezza. Io lo costituirò mio primogenito (πρωτοτοκος), il più alto tra i re della terra.” Occorre notare che per "primo creato" il greco ha protoktistos (πρωτοκτιστος) e non prototokos (πρωτοτοκος). Secondo Basilio di Cesarea, Apollinare di Laodicea, Teodoreto di Ciro, Didimo ed Ambrogio se l’apostolo Paolo avesse voluto dire “primo creato” e non “primo generato", avrebbe pertanto sicuramente usato πρωτο (primo) κτιστος (creato) e non πρωτο (primo) τοκος (generato), visto che conosceva in profondità le sfumature della traduzione greca dei Settanta (si vedano, a tal proposito, i casi emblematici di Ebrei 1,6 e di Ebrei 10,2-5).

Il termine πρωτοκτιστος non è contenuto nel Nuovo Testamento ma era già conosciuto ed utilizzato nei primi secoli dell'Era Volgare. Clemente Alessandrino (153-207) usò, per Gesù Cristo, il termine πρωτοκτιστος σοφια (sapienza creata per prima) su influenza della traduzione greca di Proverbi 8,22 proposta dalla Settanta, mentre Atenagora, nel 177 in una supplica all'imperatore Marco Aurelio, parlò di "Primogenito (πρωτοτοκος) del Padre, non creato, ma dal principio presente nella mente eterna del Padre". A proposito del Logos di Dio, Giustino parlò, invece, semplicemente di "Primogenito (πρωτοτοκος) di Dio". ". Sebbene in Genesi 1,1 la Settanta avesse tradotto correttamente l’ebraico barà (ברא) = creare con il verbo greco epoieo (εποιεω è una variante di ποιεω), in Proverbi 8,22 la Versione dei Settanta tradusse l'ebraico quanah (קנה) = comprare, possedere e generare con il verbo greco ektiseo (εκτισευ è una variante di κτιζω) che vuol dire fare, fondare, costruire, fabbricare, edificare, partorire, dare alla luce. Pur essendo tale verbo molto efficace dal punto di vista figurato, la Settanta aprì la strada ad interpretazioni carnali e giustificò traduzioni errate (mi creò), peraltro presenti in alcuni Padri della Chiesa (Tertulliano, Clemente Alessandrino, Origene, Eusebio di Cesarea) e in non poche recenti autorevoli versioni bibliche. Anche interpretando πρωτοτοκος di Colossesi 1,15 nel senso di "primo", "capo" e "leader", non si ha per forza un genitivo partitivo come sostiene qualche autorevole commentario biblico. "Primogenito della creazione" come “Principio della creazione” (Rivelazione 3,14) sono infatti genitivi di relazione, dove nulla prova che "Primogenito" e “Principio” siano parte della creazione stessa . Per comprendere ciò basta infatti considerare che un leader è tale anche in relazione ad un gruppo di elementi rispetto a lui eterogenei: il capo degli schiavi è infatti spesso un liberto (o un uomo libero) e non uno schiavo, il capo dell'esercito un politico e non un militare, il capo dei medici un dirigente amministrativo e non un tecnico, il capo dei muratori un geometra (o un architetto) e non un capomastro. Un esempio biblico di genitivo di relazione è contenuto in Esodo 12,29 dove si parla del "primogenito del prigioniero": qui si parla certamente di "uno dei figli del carcerato" ma è estremamente difficile che anch'egli sia "un prigioniero" .
Tratto da: digilander.libero.it/domingo7/IL%20FIGLIO%20PRIMOGENITO%20E%20UNIGE...




Ci metta qualcosa di suo. Risponda alle questioni aperte, non sono interessata a copia/incolla. Sviluppi il suo intelletto.

Admin-Rosvita
OFFLINE
03/12/2008 11:30

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Amministrazione Forum., 29/11/2008 11.06:


“Unigenito” deriva da gennào (generare). E' più giusto tradurre “figlio unigenito” che “Figlio unico”. Certe differenze, anche se sottili, bisogna evidenziarle.

In quanto all’uso del termine nelle Scritture Greche Cristiane o “Nuovo Testamento”, ha il significato di unigenito. In Gv. 3:16,18; e 10:4 e 9 la relazione di Gesù con Dio non è soltanto paragonata a quella di un figlio unigenito con suo padre: è quella del Figlio unigenito con il Padre. μονογενής non significa soltanto l’unicità, l’incomparabilità di Gesù; in tutti i passi giovannei egli o è indicato esplicitamente come il Figlio o è pensato come tale (Gv.1:14). μονογενής in Giovanni indica l’origine di Gesù. Egli è μονογενής in quanto è l’unigenito”.

Alla luce delle chiare prove fornite dalle Scritture stesse, non c’è ragione per contestare le traduzioni che mostrano che Gesù non è solo un Figlio di Dio unico o incomparabile, ma è anche il suo “unigenito Figlio”, generato da Dio nel senso che ha avuto origine da lui. Questo è confermato dai riferimenti apostolici a questo Figlio come “il primogenito di tutta la creazione” e “Colui che è stato generato [forma di gennào] da Dio” (Col 1:15; 1Gv 5:18), e da Gesù stesso che afferma di essere “il principio della creazione di Dio”. —Ri 3:14.

Gesù è l’“unigenito Figlio” (Gv 3:16) in quanto è l’unico dei figli di Dio, spirituali o umani, creato esclusivamente da Dio, dato che tutti gli altri furono creati tramite, o “per mezzo di”, questo Figlio primogenito.

Admin-Rosvita

Ci metta qualcosa di suo. Risponda alle questioni aperte, non sono interessata a copia/incolla. Sviluppi il suo intelletto.

Admin-Rosvita



La smetta con l’ipocrisia del copia ed incolla. Anche lei ha copiato parola per parola. Il post che evidenzio sopra è copiato da questo sito:
http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20080214041706AA1bLYq
Lo sapevo ma non ho detto nulla, perché sarebbe stato sterile ai fini della discussione. Mi interessa la verità, informazioni attendibili che una mente aperta può imparare ad assimilare.

In conclusione, non si può pretendere con la massima sicurezza che Gesù non sia Dio e che addirittura sia l’Arcangelo Michele, essendo egli l’unico, il primo e l’ultimo ad essere generato. Ignorate delle scritture dove viene evidenziato che Gesù ha il potere di resuscitare delle vite, di far risorgere il tempio del suo corpo. Anche i giudei avevano capito che Gesù dichiarando più volte che Dio era Suo Padre, diceva di essere uguale a Dio. Questa per loro era una bestemmia che portava alla pena di morte:
Giovanni 5,18
Proprio per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo: perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.
Giovanni 10,32
Gesù rispose loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre mio; per quale di esse mi volete lapidare?»,
Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un'opera buona, ma per la bestemmia e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio.

La chiesa sostenendo che Gesù, Jahvè e Spirito Santo sono uguali perché della stessa sostanza, non viene sminuita nessuna delle tre persone, come al contrario fate voi,con Gesù declassandolo ad una creatura potente spirituale.
Anche Lo Spirito Santo è un’entità della stessa importanza di Dio che pensa e che parla e non è una forza impersonale:
Marco 3, 28-29
28 In verità vi dico: tutti i peccati saranno perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie che diranno; 29 ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna».
Luca 12,10
Chiunque parlerà contro il Figlio dell'uomo gli sarà perdonato, ma chi bestemmierà lo Spirito Santo non gli sarà perdonato.

Marco 13,11
E quando vi condurranno via per consegnarvi, non preoccupatevi di ciò che dovrete dire, ma dite ciò che in quell'ora vi sarà dato: poiché non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo.
Luca 2,26
lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore.
Atti 13,2
Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, lo Spirito Santo disse: «Riservate per me Barnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho chiamati».

A questo proposito vorrei farle una domanda: se lei fosse una madre importante e popolare,vorrebbe che anche suo figlio fosse importante come lei o preferirebbe che venisse adombrata la figura di suo figlio per esaltare maggiormente la vostra? Cosa preferirebbe?



OFFLINE
Post: 2.069
Post: 2.067
Città: ISOLA DELLE FEMMINE
Età: 56
Sesso: Femminile
03/12/2008 11:48

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
(titti75), 03/12/2008 11.30:



La smetta con l’ipocrisia del copia ed incolla. Anche lei ha copiato parola per parola. Il post che evidenzio sopra è copiato da questo sito:
http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20080214041706AA1bLYq
Lo sapevo ma non ho detto nulla, perché sarebbe stato sterile ai fini della discussione. Mi interessa la verità, informazioni attendibili che una mente aperta può imparare ad assimilare.

In conclusione, non si può pretendere con la massima sicurezza che Gesù non sia Dio e che addirittura sia l’Arcangelo Michele, essendo egli l’unico, il primo e l’ultimo ad essere generato. Ignorate delle scritture dove viene evidenziato che Gesù ha il potere di resuscitare delle vite, di far risorgere il tempio del suo corpo. Anche i giudei avevano capito che Gesù dichiarando più volte che Dio era Suo Padre, diceva di essere uguale a Dio. Questa per loro era una bestemmia che portava alla pena di morte:
Giovanni 5,18
Proprio per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo: perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.
Giovanni 10,32
Gesù rispose loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre mio; per quale di esse mi volete lapidare?»,
Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un'opera buona, ma per la bestemmia e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio.

La chiesa sostenendo che Gesù, Jahvè e Spirito Santo sono uguali perché della stessa sostanza, non viene sminuita nessuna delle tre persone, come al contrario fate voi,con Gesù declassandolo ad una creatura potente spirituale.
Anche Lo Spirito Santo è un’entità della stessa importanza di Dio che pensa e che parla e non è una forza impersonale:
Marco 3, 28-29
28 In verità vi dico: tutti i peccati saranno perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie che diranno; 29 ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna».
Luca 12,10
Chiunque parlerà contro il Figlio dell'uomo gli sarà perdonato, ma chi bestemmierà lo Spirito Santo non gli sarà perdonato.

Marco 13,11
E quando vi condurranno via per consegnarvi, non preoccupatevi di ciò che dovrete dire, ma dite ciò che in quell'ora vi sarà dato: poiché non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo.
Luca 2,26
lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore.
Atti 13,2
Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, lo Spirito Santo disse: «Riservate per me Barnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho chiamati».

A questo proposito vorrei farle una domanda: se lei fosse una madre importante e popolare,vorrebbe che anche suo figlio fosse importante come lei o preferirebbe che venisse adombrata la figura di suo figlio per esaltare maggiormente la vostra? Cosa preferirebbe?





Le rispondo alla prima domanda.
E' lei l'ipocrita che continua ancora una volta a dire cose false. La sottoscritta non ha motivo di copiare da nessuna parte. Della pagina di collegamento è la prima volta che ne sento parlare.
Si ricordi che la nostra è un'associazione ed abbiamo migliaia e migliaia di informazioni.
Diamo informazioni a chicchessia, pertanto, l'utente ha sicuramente attinto dalle nostre informazioni che si possono ricevere semplicemente scrivendo alla nostra e.mail.
Questo a titolo di CORRETTA INFORMAZIONE e non di parole dette al vento.

Admin-Rosvita
OFFLINE
Post: 2.069
Post: 2.067
Città: ISOLA DELLE FEMMINE
Età: 56
Sesso: Femminile
03/12/2008 12:04

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
88915503=(titti75), 03/12/2008 11.30

In conclusione,

Di quale conclusione parla?

non si può pretendere con la massima sicurezza che Gesù non sia Dio e che addirittura sia l’Arcangelo Michele, essendo egli l’unico, il primo e l’ultimo ad essere generato.

Lei ha certezza di queste cose?

Ignorate delle scritture dove viene evidenziato che Gesù ha il potere di resuscitare delle vite, di far risorgere il tempio del suo corpo.

Come consigliato anche al sig. Mario, legga gli stessi avvenimenti negli altri vangeli, così incomincia a capire le parole di Cristo.

Anche i giudei avevano capito che Gesù dichiarando più volte che Dio era Suo Padre, diceva di essere uguale a Dio.

Questo lo dice lei. C'erano altri motivi, legga bene la Bibbia. Lasci stare il copia/incolla.

Questa per loro era una bestemmia che portava alla pena di morte:
Giovanni 5,18

La bestemmia era dire di essere DIO e non di "capire" che una persona dice di esserlo.

Proprio per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo: perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.
Giovanni 10,32
Gesù rispose loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre mio; per quale di esse mi volete lapidare?»,
Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un'opera buona, ma per la bestemmia e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio.

Si faceva Dio o diceva di esserlo? Forse i Giudei fraintendevano?

La chiesa sostenendo che Gesù,

Su quale base "sostiene?"

Jahvè e Spirito Santo sono uguali perché della stessa sostanza,

Tutti gli essere umani sono della stessa sostanza, ma ognuno è un essere ben distinto dall'altro.

non viene sminuita nessuna delle tre persone, come al contrario fate voi,con Gesù declassandolo ad una creatura potente spirituale.

Per me è una bestemmia dire che Dio è uno, tre o due. Queste sono cose da supermercato "Prendi tre e paghi uno".

Anche Lo Spirito Santo è un’entità della stessa importanza di Dio che pensa e che parla e non è una forza impersonale:
Marco 3, 28-29
28 In verità vi dico: tutti i peccati saranno perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie che diranno; 29 ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna».
Luca 12,10
Chiunque parlerà contro il Figlio dell'uomo gli sarà perdonato, ma chi bestemmierà lo Spirito Santo non gli sarà perdonato.

Questo versetto non dice che lo spirito santo sia uguale a Dio e Gesù. Lei stessa usa la parola "entità". Usi la parola "persona".
Ha visto il film l'illusionista?


Marco 13,11
E quando vi condurranno via per consegnarvi, non preoccupatevi di ciò che dovrete dire, ma dite ciò che in quell'ora vi sarà dato: poiché non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo.

Dove è scritto che è Dio?

Luca 2,26
lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore.

Una persona sopra un'altra persona, a cavalluccio?


Atti 13,2
Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, lo Spirito Santo disse: «Riservate per me Barnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho chiamati».

Abbiamo un indizio, lo spirito santo può parlare. Significa che è una persona? In Eden non parlò il serpente? E un'asina non profferì parola? Tenti con un altro versetto.

A questo proposito vorrei farle una domanda: se lei fosse una madre importante e popolare,vorrebbe che anche suo figlio fosse importante come lei o preferirebbe che venisse adombrata la figura di suo figlio per esaltare maggiormente la vostra? Cosa preferirebbe?

Questa è una domanda di una banalità estrema.
Dio è Dio, e Gesù è Gesù. se dovessero giocare al superenalotto e uno dei due dovesse vincere, godranno della vincita insieme.
Contenta?





OFFLINE
04/12/2008 12:41

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Giovanni 5,18

La bestemmia era dire di essere DIO e non di "capire" che una persona dice di esserlo.
Si sta facendo lo sgambetto da sola. Se la bestemmia era di dire di essere Dio, e per questo c’era la pena di morte e Gesù non lo era per voi, quindi nemmeno per loro i giudei, perché dovevano condannarlo?

Proprio per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo: perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.
Giovanni 10,32
Gesù rispose loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre mio; per quale di esse mi volete lapidare?»,
Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un'opera buona, ma per la bestemmia e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio.

Si faceva Dio o diceva di esserlo? Forse i Giudei fraintendevano?

O fraintendete voi? Forse per i Giudei era parso normale il fatto che se Gesù si dichiarava figlio di Dio, era ovvio che dovesse essere per forza Dio, ragion per cui le sue affermazioni facevano scalpore, non soltanto perchè era figlio di Dio ma perché era Dio stesso. Se fosse stato un dio, come lo erano gli altri dei terrestri spesso venerati dai pagani ( vedi atti 12,21-22), non avevano alcuna ragione di condannarlo a morte, in quanto era uso comune tale pratica. Ma quelli che erano fedeli a Gesù, lo consideravano Dio, basti pensare al fatto che lasciavano tutto per seguirlo. Non è venerazione questa? E quando si prostravano per adorarlo?

La chiesa sostenendo che Gesù,

Su quale base "sostiene?"

Jahvè e Spirito Santo sono uguali perché della stessa sostanza,

Tutti gli essere umani sono della stessa sostanza, ma ognuno è un essere ben distinto dall'altro.

Ha detto bene. Solo che trattandosi di Dio, sebbene si tratti della stessa sostanza, e di tre persone diverse essi comprendono una divinità. Lei non comprende questo mistero dell’unicità di Dio, e lo trasforma in un’affaruccio da ipermercato, ma mi creda non c’è niente da ridicolizzare. L’unicità della divinità è supportata dalla bibbia, persino in genesi, nel capitolo della creazione vi è l’antica Trinità, vi è un plurale degli elohim, che non significa Dio, ma Dèi, essendo il plurale della parola singolare El o Elhoa, l’autore del capitolo della Genesi, nel testo originale, scrive: “E Elhoim disse e non: “E El disse”, e il verbo è coniugato nella terza persona singolare! E la parola Elohim, riferita a Dio, ricorre oltre 2600 volte, ed è quasi sempre accompagnata da un verbo singolare. Questo nonostante la Bibbia sia monoteistica, ha creato non pochi problemi e domande nell’ esegesi: Genesi 1,26: “Dio disse: facciamo l'uomo, che sia la nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza … ecco, l'uomo è diventato come uno di noi". Si è mai chiesta come mai nella formula battesimale viene detto “nel nome del Padre e del Figlio…” e non nei nomi? Lei dubita che lo Spirito Santo sia una persona? Il nome, sappiamo che anticamente significava persona, ma lo Spirito Santo non ha un nome, e per questo in realtà la formula vuol dire precisamente nella persona del Padre, del Figlio e del Spirito Santo. Infatti gli Ebrei non pronunziavano il nome di Jahvè, ragion per cui ecco che la Trinità acquista un senso. Ed acquista anche un senso la comunione NEL Padre nel Figlio e nello Spirito Santo, perchè tutti, grazie all’adozione al Padre potessimo diventare partecipi della Loro divinità.
1Corinzi 1,9
fedele è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione del Figlio suo Gesù Cristo, Signore nostro!
1Corinzi 10,16
il calice della benedizione che noi benediciamo, non è forse comunione con il sangue di Cristo? E il pane che noi spezziamo, non è forse comunione con il corpo di Cristo?
2Corinzi 13,13
La grazia del Signore Gesù Cristo, l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi.
1Giovanni 1,3
quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. La nostra comunione è col Padre e col Figlio suo Gesù Cristo.


non viene sminuita nessuna delle tre persone, come al contrario fate voi,con Gesù declassandolo ad una creatura potente spirituale.

Per me è una bestemmia dire che Dio è uno, tre o due. Queste sono cose da supermercato "Prendi tre e paghi uno".

Anche Lo Spirito Santo è un’entità della stessa importanza di Dio che pensa e che parla e non è una forza impersonale:
Marco 3, 28-29
28 In verità vi dico: tutti i peccati saranno perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie che diranno; 29 ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna».
Luca 12,10
Chiunque parlerà contro il Figlio dell'uomo gli sarà perdonato, ma chi bestemmierà lo Spirito Santo non gli sarà perdonato.

Questo versetto non dice che lo spirito santo sia uguale a Dio e Gesù. Lei stessa usa la parola "entità". Usi la parola "persona".
Ha visto il film l'illusionista?

Non l’ho visto, ma ho compreso la sua ironia. Se è peccato mortale bestemmiare contro lo Spirito Santo ma non contro Gesù, vuol dire che è di un importanza maggiore di quello che si vuol far credere. Il mistero consiste proprio in questo, se lei non vuole crederci parlando di supermercati che niente ci azzecca, è perché non vuole comprendere.

Marco 13,11
E quando vi condurranno via per consegnarvi, non preoccupatevi di ciò che dovrete dire, ma dite ciò che in quell'ora vi sarà dato: poiché non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo.

Dove è scritto che è Dio?

Se lo Spirito Santo è detto "Paràclito", "consolatore" e Gesù, nel suo discorso di addio promette ai suoi discepoli di mandargli al suo posto un consolatore e in Gv 14,16 lo Spirito è chiamato "altro paraclito", a significare che il primo paraclito è lo stesso Gesù, vuol dire che è Dio. Esso procede dal Padre e dal figlio perché è il loro Spirito Santo e dunque è Dio. Lo Spirito Santo ha partecipato alla creazione di tutte le cose, pertanto se parla, pensa, ed è una persona inclusa nella formula battesimale, non si può sminuire la sua importanza, è ovvio che sia Dio.

Luca 2,26
lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore.

Una persona sopra un'altra persona, a cavalluccio?


Atti 13,2
Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, lo Spirito Santo disse: «Riservate per me Barnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho chiamati».

Abbiamo un indizio, lo spirito santo può parlare. Significa che è una persona? In Eden non parlò il serpente? E un'asina non profferì parola? Tenti con un altro versetto.
In tali versetti è il diavolo che ha la forma del serpente a parlare e all’asina fu aperta la bocca dal Signore perché potesse difendersi dall’uomo che la bastonava continuamente, invece in atti 13,2, è proprio lo Spirito Santo a parlare, non vi è nessuna figura rappresentante che parla per esso. Lo Spirito che opera fin dalla creazione, che già aveva « parlato per mezzo dei profeti», dimorerà presso i discepoli e sarà in loro, per insegnare loro ogni cosa e guidarli « alla verità tutta intera » (Gv 16,13) perciò procede eternamente dal Padre e dal figlio come da un solo principio e per una sola spirazione.

A questo proposito vorrei farle una domanda: se lei fosse una madre importante e popolare,vorrebbe che anche suo figlio fosse importante come lei o preferirebbe che venisse adombrata la figura di suo figlio per esaltare maggiormente la vostra? Cosa preferirebbe?

Questa è una domanda di una banalità estrema.
Dio è Dio, e Gesù è Gesù. se dovessero giocare al superenalotto e uno dei due dovesse vincere, godranno della vincita insieme.
Contenta?
Il solo fatto che non risponde alla domanda per quanto lei dice che sia banale e fa dell’ironia, mi fa pensare che lei non è interessata alla verità, e al reale pensiero di Dio, ma solo a confutarmi. Che risposta è questa, che Dio è Dio e Gesù è Gesù? Non è lo stesso pensiero della Chiesa Cattolica?.
Se non riesce a comprendere la natura della Trinità pensi allo stato della materia: solido, liquido e vapore. Per quanto sia formata dalla stessa materia, si presenta in tre diversi stati. Nella trinità si tratta di tre persone diverse ma di una sola sostanza. Tutto quello che è del Padre, lo stesso lo ha donato al suo unico Figlio generandolo, ad eccezione del suo essere Padre, anche questo procedere dello Spirito Santo a partire dal Figlio, lo riceve dall'eternità dal suo Padre che ha generato il Figlio stesso.
OFFLINE
Post: 1.101
Post: 1.040
Sesso: Maschile
04/12/2008 16:37


Alcune versioni delle Scritture Greche Cristiane presentano un problema quando traducono citazioni delle Scritture Ebraiche in cui il “Signore” cui si fa riferimento è chiaramente Geova Dio. Si confronti ad esempio Luca 4:19 con Isaia 61:2 nella versione di Salvatore Garofalo o in quella di Bonaventura Mariani.
Alcuni sostengono che Gesù abbia preso da Geova il titolo di “Signore” e che il Gesù venuto nella carne fosse in realtà Geova, ma questa asserzione non ha nessuna base scritturale. Nelle Scritture Geova Dio e suo Figlio Gesù Cristo sono sempre chiaramente distinti. Gesù fece conoscere il nome del Padre e Lo rappresentò. (Giovanni 5:36, 37).

Negli esempi che seguono, notiamo le citazioni delle Scritture Ebraiche come compaiono nelle Scritture Greche.
Dio e il suo Unto, o Messia, sono menzionati insieme in Atti 4:24-27, che cita Salmo 2:1, 2.
Il contesto di Romani 11:33, 34 si riferisce chiaramente a Dio, Fonte di ogni sapienza e conoscenza, citando Isaia 40:13, 14.
Scrivendo alla congregazione di Corinto, Paolo ripete la citazione “Chi ha conosciuto la mente di Geova?”, e aggiunge: “Ma noi abbiamo la mente di Cristo”. Il Signore Gesù ha rivelato ai suoi seguaci la mente di Geova su molte questioni importanti. (1 Corinti 2:16).

A volte un passo che nelle Scritture Ebraiche si riferisce a Geova si adempie in Gesù Cristo, in virtù del fatto che Dio gli ha delegato potere e autorità. Per esempio, Salmo 34:8 ci invita a ‘gustare e vedere che Geova è buono’. Ma Pietro lo applica al Signore Gesù Cristo quando dice: “Se avete gustato che il Signore è benigno”. (1 Pietro 2:3) Pietro ne estrapola un principio e mostra che vale anche per Gesù Cristo.
L’applicazione che ne fa Pietro non identifica il Sovrano Signore Geova con il Signore Gesù Cristo.

Le relative posizioni di Dio e di suo Figlio Gesù Cristo sono rese molto chiare dall’apostolo Paolo quando dice: “Effettivamente c’è per noi un solo Dio, il Padre, dal quale sono tutte le cose, e noi per lui; e c’è un solo Signore, Gesù Cristo, per mezzo del quale sono tutte le cose e noi per mezzo di lui”. (1 Corinti 8:6; 12:5, 6) Scrivendo alla congregazione cristiana di Efeso, Paolo identificò il “solo Signore”, Gesù Cristo, e lo distinse molto chiaramente dal “solo Dio e Padre di tutti”. — Efesini 4:5, 6.

Rivelazione 11:15 riporta le seguenti parole: “Il regno del mondo è divenuto il regno del nostro Signore [Geova Dio] e del suo Cristo, ed egli regnerà per i secoli dei secoli”.
Il Dizionario dei concetti biblici del Nuovo Testamento dice: “Quando Cristo avrà vinto tutte le potenze (1Cor 15,25), si sottoporrà a Dio, il Padre: solo allora il regno di Gesù raggiungerà il suo obiettivo e Dio sarà tutto in tutti (1Cor 15, 28)”. Alla fine del suo Regno millenario, Cristo Gesù restituirà al Padre, l’Iddio Onnipotente, il potere e l’autorità che gli erano stati delegati. Così tutta la gloria e l’adorazione vengono giustamente rese a Geova, “l’Iddio del nostro Signore Gesù Cristo”. (Efesini 1:17).

Benché Gesù sia ora il Signore dei signori, non è mai chiamato Dio degli dèi. Geova resta il Supremo, al di sopra di tutti. Dio sarà così “ogni cosa a tutti”. (1 Corinti 15:28) La signoria di Gesù gli conferisce il ruolo di legittimo Capo della congregazione cristiana. Nondimeno Gesù Cristo, nella sua elevata posizione, rimane ugualmente sottoposto al Padre, “affinché Dio domini su tutti”.

“Quando parlano di Dio, gli scrittori del Nuovo Testamento intendono l’Iddio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo. Quando parlano di Gesù Cristo, non ne parlano come se fosse Dio, né lo ritengono tale. Egli è il Cristo di Dio, il Figlio di Dio, la Sapienza di Dio, la Parola di Dio. Perfino il Prologo di S. Giovanni, che più si avvicina alla dottrina nicena, dev’essere letto alla luce dell’esplicito subordinazionismo dei Vangeli nel loro insieme; e in greco il Prologo, con il [theòs] privo di articolo, è meno esplicito di quanto non sembri in inglese”, o in italiano.John Martin Creed, “The Divinity of Jesus Christ”.
05/12/2008 10:51

Re:
csssstrinakria, 04/12/2008 16.37:


Alcune versioni delle Scritture Greche Cristiane presentano un problema quando traducono citazioni delle Scritture Ebraiche in cui il “Signore” cui si fa riferimento è chiaramente Geova Dio. Si confronti ad esempio Luca 4:19 con Isaia 61:2 nella versione di Salvatore Garofalo o in quella di Bonaventura Mariani.
Alcuni sostengono che Gesù abbia preso da Geova il titolo di “Signore” e che il Gesù venuto nella carne fosse in realtà Geova, ma questa asserzione non ha nessuna base scritturale. Nelle Scritture Geova Dio e suo Figlio Gesù Cristo sono sempre chiaramente distinti. Gesù fece conoscere il nome del Padre e Lo rappresentò. (Giovanni 5:36, 37).

Negli esempi che seguono, notiamo le citazioni delle Scritture Ebraiche come compaiono nelle Scritture Greche.
Dio e il suo Unto, o Messia, sono menzionati insieme in Atti 4:24-27, che cita Salmo 2:1, 2.
Il contesto di Romani 11:33, 34 si riferisce chiaramente a Dio, Fonte di ogni sapienza e conoscenza, citando Isaia 40:13, 14.
Scrivendo alla congregazione di Corinto, Paolo ripete la citazione “Chi ha conosciuto la mente di Geova?”, e aggiunge: “Ma noi abbiamo la mente di Cristo”. Il Signore Gesù ha rivelato ai suoi seguaci la mente di Geova su molte questioni importanti. (1 Corinti 2:16).

A volte un passo che nelle Scritture Ebraiche si riferisce a Geova si adempie in Gesù Cristo, in virtù del fatto che Dio gli ha delegato potere e autorità. Per esempio, Salmo 34:8 ci invita a ‘gustare e vedere che Geova è buono’. Ma Pietro lo applica al Signore Gesù Cristo quando dice: “Se avete gustato che il Signore è benigno”. (1 Pietro 2:3) Pietro ne estrapola un principio e mostra che vale anche per Gesù Cristo.
L’applicazione che ne fa Pietro non identifica il Sovrano Signore Geova con il Signore Gesù Cristo.

Le relative posizioni di Dio e di suo Figlio Gesù Cristo sono rese molto chiare dall’apostolo Paolo quando dice: “Effettivamente c’è per noi un solo Dio, il Padre, dal quale sono tutte le cose, e noi per lui; e c’è un solo Signore, Gesù Cristo, per mezzo del quale sono tutte le cose e noi per mezzo di lui”. (1 Corinti 8:6; 12:5, 6) Scrivendo alla congregazione cristiana di Efeso, Paolo identificò il “solo Signore”, Gesù Cristo, e lo distinse molto chiaramente dal “solo Dio e Padre di tutti”. — Efesini 4:5, 6.

Rivelazione 11:15 riporta le seguenti parole: “Il regno del mondo è divenuto il regno del nostro Signore [Geova Dio] e del suo Cristo, ed egli regnerà per i secoli dei secoli”.
Il Dizionario dei concetti biblici del Nuovo Testamento dice: “Quando Cristo avrà vinto tutte le potenze (1Cor 15,25), si sottoporrà a Dio, il Padre: solo allora il regno di Gesù raggiungerà il suo obiettivo e Dio sarà tutto in tutti (1Cor 15, 28)”. Alla fine del suo Regno millenario, Cristo Gesù restituirà al Padre, l’Iddio Onnipotente, il potere e l’autorità che gli erano stati delegati. Così tutta la gloria e l’adorazione vengono giustamente rese a Geova, “l’Iddio del nostro Signore Gesù Cristo”. (Efesini 1:17).

Benché Gesù sia ora il Signore dei signori, non è mai chiamato Dio degli dèi. Geova resta il Supremo, al di sopra di tutti. Dio sarà così “ogni cosa a tutti”. (1 Corinti 15:28) La signoria di Gesù gli conferisce il ruolo di legittimo Capo della congregazione cristiana. Nondimeno Gesù Cristo, nella sua elevata posizione, rimane ugualmente sottoposto al Padre, “affinché Dio domini su tutti”.

“Quando parlano di Dio, gli scrittori del Nuovo Testamento intendono l’Iddio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo. Quando parlano di Gesù Cristo, non ne parlano come se fosse Dio, né lo ritengono tale. Egli è il Cristo di Dio, il Figlio di Dio, la Sapienza di Dio, la Parola di Dio. Perfino il Prologo di S. Giovanni, che più si avvicina alla dottrina nicena, dev’essere letto alla luce dell’esplicito subordinazionismo dei Vangeli nel loro insieme; e in greco il Prologo, con il [theòs] privo di articolo, è meno esplicito di quanto non sembri in inglese”, o in italiano.John Martin Creed, “The Divinity of Jesus Christ”.


TNM
Atti 17:18; 29
Ma certuni dei filosofi epicurei e stoici si misero a conversare con lui in tono polemico, e alcuni dicevano: “Che vuol dire questo chiacchierone?” Altri: “Sembra che sia un proclamatore di divinità straniere”. Questo avveniva perché dichiarava la buona notizia di Gesù e la risurrezione.
29 “Vedendo, perciò, che siamo la progenie di Dio, non dobbiamo immaginare che l’Essere Divino sia simile all’oro o all’argento o alla pietra, simile a qualcosa di scolpito dall’arte e dall’ingegno dell’uomo.
Romani 1: 20
Poiché le sue invisibili [qualità], perfino la sua sempiterna potenza e Divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo, perché si comprendono dalle cose fatte, così che sono inescusabili;
Colossesi 2:9
perché in lui dimora corporalmente tutta la pienezza della qualità divina.

CEI
Atti 17:18
Anche certi filosofi epicurei e stoici discutevano con lui e alcuni dicevano: «Che cosa vorrà mai insegnare questo ciarlatano?». E altri: «Sembra essere un annunziatore di divinità straniere»; poiché annunziava Gesù e la risurrezione.
Atti 17:29
Essendo noi dunque stirpe di Dio, non dobbiamo pensare che la divinità sia simile all'oro, all'argento e alla pietra, che porti l'impronta dell'arte e dell'immaginazione umana.
Romani 1:20
20 Infatti, dalla creazione del mondo in poi, le sue perfezioni invisibili possono essere contemplate con l'intelletto nelle opere da lui compiute, come la sua eterna potenza e divinità;
Colossesi 2:9
È in Cristo che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità,

Che cosa voglio dimostrare? Che cosa dice il greco? Vediamo:
Atti 17:18 “Xenôn daimoniôn dokei kataggeleus einai,”
Atti 17:29 “genos oun huparchontes tou theou ouk ofeilomen nomizein chrusôi ê argurôi ê lithôi, charagmati technês kai enthumêseôs anthrôpou, to theion einai homoion”
Rom.1:20 “ta gar aorata autou apo ktiseôs kosmou tois poiêmasin nooumena kathoratai”
Col.2:9 “hoti en autôi katoikei pan to plêrôma tês theotêtos sômatikôs”.

Allora vediamo At 17:18:
"Xenôn daimoniôn dokei kataggeleus einai".


1) xenon = aggettivo genitivo plurale di "xenos" ovvero "straniero"
2) daimonion = questa espressione differisce da "theiotes - theotes", ed è sostantivo genitivo plurale di "daimonion", un espressione prolungata di "daimon" che può indicare sia una divinità o un essere soprannaturale o un demone. Il sostantivo "daimon" può indicare una divinità o dio o dea. Nel NT questo termine assume il significato di "demone" o "spirito maligno".

In At 17:29 abbiamo "to theion einai homoion". L'aggettivo "theion" è accusativo singolare di "theios" che indica proprio il "divino". Quindi è giusto tradurre "la divinità sia simile" (trad.letterale). Poi ci sarebbe da tradurre il resto, ma il senso di "theion - theiotes" deriva dall'aggettivo theios "divino".

In Ro 1:21 "ta gar aorata autou apo ktiseôs kosmou tois poiêmasin nooumena kathoratai, hê te aidios autou dunamis kai theiotês, eis to einai autous anapologêtous". Il termine "theiotes" indica come detto la divinità, il "divino" o la "natura divina". Perciò tradurre divinità va bene.

In Cl 2:9 "theotes" è diverso da "theiotes" in quanto il primo deriva da un sostantivo "theos", il secondo da un aggettivo "theios". Quindi, letteralmente è "deità", ma dato che è un pò passato in disuso, si preferisce tradurre con "divinità".

Non serve consultare altre opere o autori per sapere se Cristo è o non è Dio. Se vai a vedere la traduzione ti rendi conto che cosa vuol dire il testo originale. La vostra nuovo mondo ha tradotto correttamente in tutti i passi tranne che nell’ultimo, in colossesi 2.9 dove viene messa in dubbio la divinità di Cristo. Quindi se in Cristo abita tutta la pienezza della Deità o della Divinità, perché come già detto "theotes" è diverso da "theiotes", non capisco perché tradurre in altro modo, qualità divina che non c’è, e non rende il greco così da negare la Sua divinità. Addirittura il demonio è tradotto l’Essere Divino, con la E maiuscola, qualcosa di peggio di come è stato tradotto Cl 2:9.



[Modificato da (titti75) 05/12/2008 11:49]
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
- - - - . . . . . . . . . . . . . - - -Rispetta i bambini. No alla pedopornografia. - - - . . . . . . . . . . . . . - - - -



Il libro "La Tua Parola è Verità", 50° anniversario della Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture è possibile acquistarlo scrivendo una mail al Centro Studi Storico-Sociali Siciliani.
Mail: info@csssstrinakria.eu


Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 16:35. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com