| | | OFFLINE | Post: 7.191 Post: 4.407 | Età: 68 | Sesso: Maschile | |
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11/03/2008 23:11 | |
Secondo la chiesa cattolica, i sette re di Riv. 17:10 "...sono anche sette re, dei quali i primi cinque sono passati, uno c'è e l'altro non è venuto ancora; ma quando apparirà, rimarrà per poco tempo", cosa raffigurano?
Si parla di sette re, ma "SENZ'ALTRO si tratta della serie degli imperatori romani. I primi cinque appartengono al passato, il sesto è vivente, mentre il settimo deve ancora venire; però non avrà un regno lungo. Inoltre, uno dei sette ritornerà per occupare l'ottavo posto nella serie...Se la bestia in questione raffigura il Nero redivivus, il computo dell'autore sarebbe il seguente: i primi cinque sono: Caligola, Claudio, Nerone, Vespasianoe Tito; il sesto, vivente, è Domiziano; il settimo, dal breve regno, è Nerva. L'Anticristo, sotto le spoglie del Nero redivivus, sarebbe l'ottavo. La serie inizierebbe con Caligola ESCLUDENDO gli imperatori della famiglia Giulia...Non entrerebbero nel computo neppure i tre successori di Nerone..."
In sostanza, la chiesa applica a sette imperatori il versetto 10 del cap. 17 di Rivelazione. Però, gli imperatori sono molti di più; cosa fare? Si scelgono a caso (?!?).
Qual è il metodo di interpretare questi versetti? La logica ermeneutica dovrebbe costringere la chiesa cattolica a tenere conto di tutti i fattori. Non si possono applicare o interpretare i versetti senza un riscontro oggettivo.
Nessuno sbeffeggia questo modo di interpretare? Come mai? Dove sono i critici dell'ultima ora? Perché in nessun sito si considerano questi aspetti?
La risposta è semplice: sono dei presuntuosi ignoranti che assemblano frasi prese qua e là da vari forum. Così diventano tutti teologi.
[Modificato da F.Delemme 28/01/2014 14:38] |
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