Il versetto 1 del capitolo 21 dell'Apocalisse ha una spiegazione ambigua da parte di un commentario cattolico.
Il versetto così recita: "
Poi vidi un cielo nuovo e una terra nuova. Infatti, il cielo e la terra di prima erano scomparsi; neppure il mare c'era più."
Questo il commento:
"L'espressione che nell'Antico Testamento (cf. Is 65,17) aveva un senso piuttosto simbolico e si riferiva alla restaurazione e al rinnovamento del popolo eletto per opera del Messia, qui sembra avere un senso più reale: in prospettiva escatologica l'espressione indica il radicale rinnovamento del mondo attuale, già teatro di peccato e di morte (cf. Mt 19,28; Rm 8,19-23; 2Pt 3,13)."
Pagg.163,164 Apocalisse con note di Angelo Lancellotti Edizioni Paoline. Revisione di Pietro Rossano e Carlo Martini. Imprimatur 3/11/1970.
Il commentatore evidenzia un aspetto interessante in contrasto con la dottrina cattolica.
In Isaia 65:17 afferma che è evidente il simbolismo, in Rivelazione (Apocalisse) invece l'espressione SEMBRA AVERE UN SENSO PIÙ REALE. Questo è evidenziato dalla seconda parte del commento, "
Indica il radicale rinnovamento del mondo attuale". Non sta parlando della speranza diversa, prima terrena ed ora celeste così come insegna la chiesa cattolica, ma parla di RINNOVAMENTO RADICALE.
Quindi, secondo questa spiegazione, LA NUOVA TERRA È UNA TERRA RINNOVATA RADICALMENTE.
Cosa insegnano i testimoni di Geova?
"... Al loro posto ci saranno un nuovo cielo e una nuova terra,
una nuova società terrena sotto un nuovo governo, il Regno di Dio. (Si confronti Riv. 20:11)
Rivelazione, il suo grandioso culmine è vicino! pag. 301.
[Modificato da csssstrinakria 01/08/2011 09:41]