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Guerra agli edifici di culto dei TdG

Forse non tutti sanno che nel 1990 per i tipi della casa editrice Fusa di Roma, l'Associazione europea dei testimoni di Geova per la tutela della libertà religiosa, pubblicò il libro "Intolleranza Religiosa alle soglie del Duemila".
Questo volume presentava un quadro delle discriminazioni e dei soprusi patiti in Italia dalle minoranze religiose e in particolar modo dai Testimoni di Geova.
L'opposizione da parte delle organizzazioni discriminatorie non può ovviamente trascurare la costruzione degli edifici di culto.

Evidenziamo il caso relativo alla "Sala delle assemblee di Treviso".

L'infondata e insistente propaganda delle organizzazioni discriminatorie incide indubbiamente sugli enti locali territoriali, molti dei quali ostacolano i progetti dei Testimoni di Geova nel campo dell'edilizia di culto.
Un caso di grave opposizione è quello avvenuto a Canizzano, località compresa nel Comune di Treviso, dove le comunità locali dei Testimoni di Geova hanno acquistato un appezzamento di terreno destinato urbanisticamente all'edilizia di culto. Il Sindaco di Treviso con lettera 28 dicembre 1984 comunicava che "il progetto di nuova costruzione della sala dei congressi di cui all'oggetto, è stato esaminato con parere favorevole dalla Commissione Edilizia nella seduta n. 27 del 30.11.1984". Pertanto il 27 novembre 1985 la locale associazione dei Testimoni di Geova richiedeva la concessione edilizia. Successivamente, in data 8 marzo 1986, lo stesso Sindaco comunicava che "la Commissione Edilizia nella seduta n. 5 del 14.02.1986 ha espresso parere favorevole al progetto in oggetto. Il rilascio della relativa concessione edilizia è subordinato alla presentazione da parte di Codesta Associazione del computo metrico estimativo delle opere da eseguire, previste nel progetto presentato".


1° parte