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Testimoni di Geova: Risposte a domande

"Mio Signore, mio Dio"

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    biblista
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    00 04/09/2008 20:40
    http://apologetica-biblica.blogspot.com/2008/09/mio-signore-mio-dio.html

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    pavel43
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    00 04/09/2008 20:59
    Giovanni 20,28
    E Tommaso rispose, e gli disse: Signor mio, e Dio mio!

    Dall'esitazione e dal dubbio, egli passa subitaneamente alla fede più esaltata. Egli è vinto dalla evidenza; la gloria di Cristo risuscitato gli si rivela, ed egli non sa trovare altre parole che la breve esclamazione: "Signor mio e Dio mio". Alcuni scorgono in queste parole di Tommaso una esclamazione di sorpresa, per quello che vedeva; ma i Giudei avevano un rispetto troppo profondo per il santissimo nome di Dio per servirsene, per esprimere la sorpresa o la maraviglia. Non è possibile attribuire una tal profanità ad un apostolo. È chiaro che, con queste parole, Tommaso professa la sua fede non solo nella risurrezione di Cristo, ma pure nella sua divinità. Per lui il Signore è pure il suo Dio. Gesù, per parte sua, accetta in quel senso medesimo le parole di Tommaso, poiché non le corregge, come non aveva corretto i Giudei che lo accusavano di farsi "uguale a Dio" Giovanni 5:18.” Per questo i Giudei più che mai cercavano d'ucciderlo; perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.”
    Egli dunque approva e gradisce la confessione che fa qui Tommaso di credere nella sua divinità.

    da laparola.net
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    F.Delemme
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    00 12/12/2013 15:01

    Alcune riflessioni sulle parole di Tommaso a Gesù: "Mio Signore, mio Dio!":

    donfrancobarbero.blogspot.it/2008/03/signore-mio-e-dio-...

    Non si capisce quale ragione avesse Giovanni, in quel contesto, di mettere sulla bocca di Tommaso una eventuale attestazione di divinità.
    Il messaggio evangelico è disarmante per semplicità, sono "i figli del modernismo" a vederci cose diverse. Né Giovanni né Tommaso hanno inteso il messaggio in maniera diversa.
    [SM=x1061966] No all'ipocrisia e alla diffamazione. Tolleranza zero.
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    F.Delemme
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    00 12/12/2013 15:09

    È interessante la spiegazione che dà il libro "A Sua immagine" pagg. 179 e 180:

    Che dire allora delle parole di Tommaso? Non si rivolse a Gesù riconoscendolo quale Dio? Cosa intendeva dire, quando si rese conto che l’uomo davanti a sé era Gesù il risorto e, mettendogli il dito nelle ferite, gli disse: “Mio Signore e mio Dio!”? (Gv 20, 28)
    Di certo, Tommaso non stava menzionando alcuna Trinità ... L’espressione greca pronunciata da Tommaso è: “ho kurios mou kai ho theos mou”, che letteralmente si traduce: “il Signore di me e il Dio di me”. La probabilità più ovvia è che l’espressione si riferisca alla persona di Gesù, dal momento che è preceduta dalle parole: “gli disse”. La presenza dell’articolo ‘ho’ (il) è data dalla costruzione della frase, che fa precedere theos (Dio) dal pronome mou (mio). In questo caso la grammatica greca richiede che mou sia preceduto dall’articolo determinativo, e dunque non ha una particolare rilevanza semantica in quanto alla sua determinazione. – [MOULE, An Idiom Book of New Testament Greek, pagg. 116-117]
    Con le parole: “Mio Signore e mio Dio”, dunque, Tommaso stava prendendo atto della natura divina di Cristo, poiché, solo un essere divino, glorificato, poteva manifestarsi in tal modo.
    Tommaso sapeva che Gesù era morto. Trovarselo davanti, e appurarne l’effettiva identità, servì a smontare del tutto la sua incredulità. Nulla toglie, comunque, che quelle parole fossero l’esclamazione di esultanza di Tommaso, per ciò che i suoi occhi stavano vedendo con meraviglia; un po' come dire: “Oh, mio Dio!”. Ma nella frase è presente il termine greco tradotto “gli”. Questo rende l’espressione direttamente rivolta a Gesù. Quindi, pensare alle parole di Tommaso come a una esclamazione rivolta al Padre, diventa una chiave di lettura molto remota, benchè non impossibile.
    Al di là dell’aspetto interpretativo, le parole di Tommaso non asseriscono né sostengono in alcun modo l’ipotesi che Gesù abbia rivestito contemporaneamente due nature differenti: Uomo-Dio.


    Dal libro "A Sua immagine" - Eidon Edizioni.
    [Modificato da F.Delemme 12/12/2013 15:13]
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