Testimoni di Geova: Risposte a domande

Eucaristia: in bocca o in mano?

  • Messaggi
  • OFFLINE
    F.Delemme
    Post: 7.191
    Post: 4.407
    Età: 68
    Sesso: Maschile
    00 05/02/2013 13:56
    Il circo equestre dei cattolici

    Non siamo interessati a criticare le disposizioni della chiesa cattolica, però è abbastanza curiosa la questione relativa al prendere l'ostia "sacra": in bocca o in mano?

    Ecco cosa si trova in rete:

    "La Madonna ci chiede di ricevere l' Eucaristia in ginocchio, direttamente dalle mani del sacerdote, perché solo i sacerdoti possono prendere l' Ostia in mano: solo loro hanno le mani consacrate come i 12 apostoli, i primi 12 sacerdoti consacrati da Gesù.

    Padre Pellegrino Ernetti descrive nel suo libro “La Catechesi di satana” ciò che piace a lucifero, come si sa da alcuni esorcismi: “la particola alla mano, così posso calpestare il vostro Dio, quel Dio che io ho ucciso, e posso celebrare le mie messe (le messe nere) con i miei sacerdoti che ho strappato a Lui …"

    ECCO I COMMENTI DEI CATTOLICI:

    Quando Gesù Istituì L'Eucarestia durante l'Ultima Cena disse:
    MANDUCATE (TRADUZIONE IN LATINO ) cioe' quasi masticate, mangiate...
    ERGO, si può "Masticare".


    "Non va assolutamente masticata, va sciolta a poco a poco dolcemente in bocca, mentre compito e fermo reciti le preghiere o rifletti sulla caducità delle cose terrene, vita tua compresa. Credi che l'ostia sia come la gomma da masticare?"

    "Forse solo io qui ho fatto il mio catechismo negli anni 60, e a me hanno insegnato, appunto, che non si mastica, perchè è il corpo di Cristo ed è famoso l'episodio di chi - non ricordo chi - aveva dei dubbi, spezzò l'ostia sull'altare e ne uscì del sangue a macchiare la stoffa che era sull'altare, e questo credo sia un miracolo che ogni tanto si ripete, come quello di San Gennaro. Evidentemente molte regole sono cambiate, nel frattempo, magari la cosa migliore è parlare col tuo parroco."

    "Al catechismo mi insegnarono a non masticarla, ma io puntualmente la mastico altrimenti mi si attacca al palato!"


    Che confusione...
    [Modificato da F.Delemme 05/02/2013 14:05]
  • OFFLINE
    F.Delemme
    Post: 7.191
    Post: 4.407
    Età: 68
    Sesso: Maschile
    00 05/02/2013 14:10

    Dice sul network totustuus.it un certo Panfilo: «Sono sempre stato contrarissimo a ricevere l’eucaristia in mano e ho fatto “obiezione di coscienza” non prendendola finora, dato che tutti si sono conformati alla nuova moda (e io passo da ribelle). Mi domando comunque quando sia nata questa direttiva e soprattutto il motivo che ne era alla base (che non riesco a capire)». Gli risponde Sara: «In effetti me lo sono domandato anch’io per un bel po’, poi ho fatto ricerche e ho scoperto che nel 1989 la Cei, con il decreto “Sulla comunione eucaristica”, decise di autorizzare questa modalità in Italia, prevedendo prima un tempo in cui si potessero istruire correttamente i fedeli sul “come”».

    Già, ma perché la Cei prese una simile decisione? Su tutelaeucarestia.org la spiegazione è storica: si cita Henri Leclercq che nel suo Dictionaire d’Archeologie Chretienne dice che la comunione sulla mano è pratica antica ma non in uso nella Chiesa, quanto nell’eresia ariana (non credevano nella divinità di Gesù) e nestoriana (non riconoscevano le due nature di Cristo). La convinzione della Chiesa, invece, è sempre stata la seguente: dalla cosciente certezza e dalla tangibile fede nella presenza di Cristo veramente in carne e ossa nascosto dietro i veli della materia, non può non nascere l’adorazione, e l’adorazione interiore non può e non deve rimanere intimistica sensazione, deve essere forma, esteriorità riempita dal cuore. Di qui il costante osteggiare il permesso di ricevere l’eucaristia sulla mano anche perché, come disse il Concilio di Trento, al di là di poche eccezioni, nella Chiesa di Dio fu consuetudine costante che i laici ricevessero la comunione dai sacerdoti, mentre i sacerdoti si comunicavano da sé.

    Si tratta d’una consuetudine che spinse san Tommaso a scrivere: «Nessuno la tocchi (l’eucaristia), tranne chi è stato consacrato; dunque anche il corporale e il calice sono consacrati, e si necessita delle mani di un sacerdote per toccare questo sacramento»; e che venne inserita da san Pio X nel suo Catechismo. Nemmeno il Nuovo Messale Romano la abrogò, tanto che all’articolo 117 si legge che il comunicando «tenens patenam sub ore, sacramentum accipit».

    Ma allora come si arrivò al 1989? Come fu possibile che, d’un tratto, anche in Italia come in altre parti del mondo i fedeli (tranne alcune eccezioni) si trovassero a ricevere l’eucaristia in fila indiana e sulla mano?
    [Modificato da F.Delemme 03/11/2015 09:21]
  • OFFLINE
    F.Delemme
    Post: 7.191
    Post: 4.407
    Età: 68
    Sesso: Maschile
    00 05/02/2013 14:11

    A Benedetto XVI, tuttavia, non interessa un ritorno al passato fine a se stesso quasi a voler proporre un conservatorismo di chiusura vecchio stile. Egli, semmai, intende ricordare che, soprattutto in campo liturgico, come anche in quello esegetico, ecclesiologico etc, essere riformatori significa riattualizzare il passato in un’ottica di continuità. Per questo insiste col rigore liturgico. Per questo, ad esempio, vuole riaccogliere in seno alla Chiesa i lefebvriani esigendo da loro non l’accettazione del nuovo rito, quanto quella di tutti i testi conciliari. Per questo approva, dopo mesi di attesa (ma comunque approva), gli statuti dei neocatecumenali chiedendo loro, all’opposto dei lefebvriani, soltanto maggiore rigore liturgico: dovranno ricevere la comunione in piedi, attorno all’altare, senza più rimanere seduti come avveniva prima.

    La liturgia, per il Papa (vecchio o nuovo rito che sia) è il centro della vita di fede e, dunque, deve essere vissuta con rispetto, in continuum con il passato, secondo regole e precetti certi, senza abusi d’ogni sorta. E così deve essere vissuto il momento solenne della ricezione del corpo di Cristo.

    Il Papa, insomma, dando l’eucaristia sulla lingua ai fedeli, ha voluto offrire un segnale. La cosa ha fatto e fa discutere non solo i liturgisti, i cerimonieri papali, i capi dicastero della curia romana e i teologi. Ma anche la base.
  • OFFLINE
    F.Delemme
    Post: 7.191
    Post: 4.407
    Età: 68
    Sesso: Maschile
    00 05/02/2013 14:14

    Come per la Trinità, i cattolici hanno le idee molto chiare.

    Vuoi vedere che ne faranno una guerra "santa"? Ho sentito dire che chi prende l'ostia con le mani è equiparato ad un eretico e sappiamo bene come la chiesa cattolica ha trattato gli eretici. [SM=g27994]
  • OFFLINE
    csssstrinakria
    Post: 1.101
    Post: 1.040
    Sesso: Maschile
    00 05/02/2013 14:32

    Non dimentichiamo che in casa cattolica l'eucaristia è legata al digiuno.
    C'era una disposizione o un precetto, ora caduta in disuso e annullata. Per esempio, la prescrizione del digiuno da effettuare prima di recarsi a ricevere la Sacra Particola. Ricordo che mia nonna, secondo disposizione ecclesiastica, non toccava cibo nelle 24 ore antecedenti alla partecipazione alla "santa messa". Col tempo, il il precetto prevedeva il digiuno dalla mezzanotte del giorno precedente. Nel frattempo mia nonna è morta e ora la norma impone di non mangiare cibo un'ora prima della santa messa, anzi, la cogenza è rimasta per l'ora calcolata dalla distribuzione dell'eucaristia.

    Certa gente, sarcasticamente afferma, quando presentiamo alcuni argomenti sotto una luce diversa, chei nostri nuovi intendimenti siano delle scelte a luce intermittente.
    Naturalmente si tratta di disinformazione e di pochezza culturale. Sfido chiunque, nel corso della propria vita a non aver cambiato certe scelte ideologiche. Alla luce di avvenimenti e studi teologici, non abbiamo avuto paura a correggere le nostre scelte. Chi ci canzona, non ha idee di come si renda ridicolo.
  • OFFLINE
    csssstrinakria
    Post: 1.101
    Post: 1.040
    Sesso: Maschile
    00 05/02/2013 14:38
    Re:
    csssstrinakria, 05/02/2013 14:32:


    Non dimentichiamo che in casa cattolica l'eucaristia è legata al digiuno.
    C'era una disposizione o un precetto, ora caduta in disuso e annullata. Per esempio, la prescrizione del digiuno da effettuare prima di recarsi a ricevere la Sacra Particola. Ricordo che mia nonna, secondo disposizione ecclesiastica, non toccava cibo nelle 24 ore antecedenti alla partecipazione alla "santa messa". Col tempo, il il precetto prevedeva il digiuno dalla mezzanotte del giorno precedente. Nel frattempo mia nonna è morta e ora la norma impone di non mangiare cibo un'ora prima della santa messa, anzi, la cogenza è rimasta per l'ora calcolata dalla distribuzione dell'eucaristia.

    Certa gente, sarcasticamente afferma, quando presentiamo alcuni argomenti sotto una luce diversa, chei nostri nuovi intendimenti siano delle scelte a luce intermittente.
    Naturalmente si tratta di disinformazione e di pochezza culturale. Sfido chiunque, nel corso della propria vita a non aver cambiato certe scelte ideologiche. Alla luce di avvenimenti e studi teologici, non abbiamo avuto paura a correggere le nostre scelte. Chi ci canzona, non ha idee di come si renda ridicolo.




    Sull'eucaristia c'è un'altra discussione:
    freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?c=155258&f=155258&idd...