La Bibbia menziona soltanto il nome di due angeli: Gabriele (valoroso di Dio) e Michele -arcangelo- (chi [è] simile a Dio?). Alcuni angeli, forse per evitare di ricevere indebito onore o venerazione, a volte nascosero la propria identità a coloro ai quali apparvero (Gen. 32:29; Gdc. 13:17,18).
I nomi personali denotano individualità.
Alcuni negano che i singoli angeli abbiano una personalità distinta, sostenendo che siano forze impersonali inviate a compiere la volontà di Dio,
ma questo non è ciò che la Bibbia insegna.
Come per gli uomini, il nome degli angeli può essere cambiato: così l'angelo dell'abisso (Riv. 9:11) diventa
Abaddon o
Apollion "distruzione".
C.E.M.