Il Sindaco ostacola

Le maire s’oppose aux Témoins de Jéhovah
Ce mouvement chrétien controversé veut bâtir un lieu de culte au bord de la N20. Ses recours ayant échoué, le maire a délivré le permis de construire. Mais il espère encore contrer le projet.

Ils sont connus pour faire du porte-à-porte, annonçant la fin du monde. Hier, le député-maire d’Etampes, Franck Marlin (UMP), a adressé un courrier à Brice Hortefeux, ministre de l’Intérieur en charge du culte, afin de lui demander de se positionner clairement sur le statut des Témoins de Jéhovah. Après avoir été répertorié en 1995 dans la liste des sectes, ce mouvement chrétien est désormais considéré par l’Etat, depuis 2001, comme un groupement « à fondements idéologiques très divers ».

Par son initiative, l’élu espère arriver à ses fins, et empêcher l’ouverture d’un nouveau lieu de culte, appelé salle du Royaume, dans sa ville.

Installés depuis les années 1960 dans le quartier Saint-Gilles, à Etampes, les Témoins de Jéhovah souhaitent déménager. « Notre salle est devenue trop petite pour nos 250 fidèles », explique le président de l’association locale, Karol Krzyzanowski. En 2002, un permis de construire est déposé à la mairie pour un terrain qu’ils ont acquis dans le quartier du Petit-Saint-Mars, le long de la N 20. Franck Marlin s’y est toujours opposé.

Mais après trois recours judiciaires et de lourdes astreintes financières, il a dû le délivrer le 12 novembre. Mais le maire prépare ses derniers jokers. « L’accès au chantier posera problème. Seules deux entrées sont possibles, l’une est privée, l’autre appartient à la municipalité. Comment vont-ils faire passer leurs engins ? Je peux refuser d’accorder l’autorisation du chantier. »

Et, comme l’opposition, il évoque la possibilité pour les riverains de déposer un recours sur les nuisances liées aux travaux. « C’est une voie sans issue très étroite. Ils vont nous envahir avec leurs véhicules », confirment Claudette et Didier, des retraités qui vivent en face de la future salle. D’autres inquiétudes se font aussi ressentir. « J’ai dix petits-enfants, confie Maria, 55 ans. Nous ne leur laisserons plus la même liberté dehors car on se pose beaucoup de questions sur ce mouvement. »

Les Témoins de Jéhovah ne comprennent pas cet acharnement. « Ils ne peuvent pas nous empêcher d’exister localement. En France, il y a des lois qui s’imposent à tous », souligne Guy Canonici, le président de la fédération nationale. « Tout sera fait pour ne pas gêner qui que ce soit, même pendant les travaux », assure Karol Krzyzanowski. L’Essonne compte officiellement 5000 fidèles et 14 salles du Royaume.

Fonte:
www.leparisien.fr/essonne-91/le-maire-s-oppose-aux-temoins-de-jehovah-01-02-2011-129...

Il Sindaco si oppone ai Testimoni di Geova
I testimoni di Geova vogliono costruire un luogo di culto cristiano accanto alla N20 ma il sindaco li ostacola. Nessuno ha appoggiato il sindaco che è stato costretto a rilasciare la concessione edilizia. Ma lui spera ancora di bloccare il progetto.

I testimoni di Geova sono noti perché vanno di porta in porta, annunciando la fine del mondo. Ieri, il sindaco e deputato di Etampes, Franck Marlin (UMP), ha inviato una lettera a Brice Hortefeux, ministro dell'Interno in carica per il culto, per chiedergli di prendere una posizione chiara sullo status dei Testimoni di Geova. Dopo essere stato elencato nel 1995 nella lista delle sette, il movimento cristiano dal 2001 è considerato dallo Stato come gruppo "con i fondamenti ideologici diversificati".
Con questa sua iniziativa, spera di arrivare al suo scopo: impedire l'apertura di un nuovo luogo di culto chiamato Sala del Regno nella sua città. Si riuniscono dal 1960 a Saint-Gilles, Etampes, a causa della loro crescita, i Testimoni di Geova hanno deciso di andare altrove: "La nostra attuale sala del Regno è diventata troppo piccola per i nostri 250 fedeli", dice il coordinatore locale dell'associazione locale, Karol Krzyzanowski.
Nel 2002 è stato presentato un progetto per una nuova costruzione al Consiglio Comunale per un appezzamento di terreno acquistato nella zona di Petit-Saint-Mars, lungo la N20. Il Sindaco Franck Marlin è sempre stato contrario a dare l’autorizzazione..
Ma dopo i ricorsi dei testimoni di Geova e le pesanti sanzioni pecuniarie communate al Comune il 12 novembre ha dovuto firmare l’autorizzazione. Ma il sindaco si prepara ad ostacolare la costruzione, ha un jolly nella manica: "L'accesso al terreno sarà un problema. Una parte è privata, l’altra è di proprietà del Comune. Senza le necessarie autorizzazioni non possono accedere e pertanto posso rifiutarmi di dare l’autorizzazione”.
Il Sindaco sta istigando i residenti affinché presentino un ricorso per evitare la costruzione del luogo di culto.
"La nostra zona sarà invasa dalle loro automobili, dichiarano Claudette e Didier, due pensionati residenti nella zona. Anche altri si sono lamentati: “Io ho dieci nipoti, dice Maria, 55 anni. Noi non avremo più la stessa libertà di prima e ci poniamo molte domande su questo movimento. "
I Testimoni di Geova non capiscono questa animosità. Guy Canonici, il presidente dell’Associazione Cultuale dei Testimoni di Geova ha detto: "Non possono vietare la nostra presenza a livello locale. In Francia ci sono leggi che valgono per tutti". "Tutto quello che faremo non darà fastidio a nessuno, anche quando inizieremo i lavori di costruzione", dice Karol Krzyzanowski. In Essonne operano ufficialmente 5.000 testimoni di Geova che si riuniscono in 14 sale del Regno.

Se il sindaco di Etampes, Franck Marlin (UMP), è in guerra contro i Testimoni di Geova, i partiti d'opposizione sono di tutt'altro parere.
Gli elettori di Etampes si dimostrano solidali verso i testimoni di Geova anche se hanno delle "riserve su questo movimento religioso", e chiedono di rispettare il principio di laicità deplorando l'atteggiamento del sindaco Franck Marlin.
Presenti fin dal 1960 a Saint-Gilles, la comunità cristiana dei testimoni di Geova vuole costruire una nuova chiesa, più grande di quelle esistenti sul territorio. L'assessorato all'edilizia si è sempre opposto a questo progetto e ora spera di impedire l'apertura del cantiere. "Facciamo osservare all'opinione pubblica che la presenza dei testimoni di Geova a Saint-Gilles non ha mai creato problemi di ordine pubblico, noi condanniamo questi ostruzionismi politici", dice il gruppo.
Gilles Guenot non condivide questo parere e ha detto "non voglio questa nuova costruzione." "Sono preoccupato, così questo posto diventerà la "Città di Geova".

Che dire? Gli intolleranti e i razzisti sono duri a morire.
Con questa gente è un combattimento continuo.
Io se fossi un cittadino residente a o in Etampes, farei pagare al sindaco tutti i soldi di penale che il tribunale ha inflitto al comune per aver ostacolato la realizzazione di questo luogo di culto.