Questa generazione:

L'utente col nickname @ndre@88 mi ha chiesto via mail delle informazioni e fra queste in particolare:
"Poi mi piacerebbe, se ti va, di spiegarmi l'intendimento della generazione riportato nella w 15/04/2010 Grazie Andrea ciao."

Caro Andrea, innanzitutto ti ringrazio per avermi scritto.
Su questo argomento i soliti noti nei forum che ormai conosciamo hanno fatto la solita ipocrita disinformazione.
Con la chiarezza che mi distingue espongo il mio pensiero.

La rivista prende in esame il ruolo dello spirito santo in relazione a vari argomenti relativi alle nostre scelte di fede.
Il paragrafo 13 ci riporta indietro di due anni presentandoci una domanda: "A quale generazione si riferiva? Come spiegava l'articolo "Cosa significa per voi la presenza di Cristo?" (La Torre di Guardia del 15 febbraio 2008, pp.21-25).
È chiaro che la rivista evidenzia il materiale presente in quella pubblicazione.

Facciamo ora una riflessione.
"Questa generazione non passerà affatto finché tutte queste cose non siano avvenute" è la guida diretta, la rivelazione divina. Le parole di Gesù si prestano ad interpretazione o no? Certo. Interpretare, come ebbi a scrivere tempo fa, non è sinonimo di profetizzare. L'interpretazione prevede necessariamente, come in questo caso, la speculazione e la raffinatura col passare del tempo e con l'adempimento di avvenimenti e di fatti a carattere mondiale, si dimostrerà se era falsa o vera.

Nel 1995 la nostra rivista esaminava ancora una volta le parole di Gesù.
Al sottotema: La generazione che vede il segno, la rivista affermava:
"In passato questa rivista ha spiegato che nel I secolo l’espressione “questa generazione” che ricorre in Matteo 24:34 significava “la generazione contemporanea dei giudei increduli”. Quella spiegazione sembrava ragionevole perché in tutti gli altri brani biblici in cui Gesù usò il termine “generazione” esso ha una connotazione negativa, e perché nella maggior parte dei casi Gesù qualificò la generazione con un aggettivo negativo, come “malvagia”. (Matt. 12:39; 17:17; Mar. 8:38) Si pensava (NOTA: il verbo fa riferimento a coloro che hanno formulato il pensiero precedente) pertanto che, nell’adempimento moderno, Gesù si riferisse alla malvagia
“generazione” di increduli che avrebbe visto sia gli aspetti che dovevano caratterizzare il “termine [syntèleia] del sistema di cose” sia la fine (tèlos) del sistema stesso."

Questa stessa rivista (La Torre di Guardia dell'1 novembre 1995) affermava onestamente, ricalcando una riflessione fatta precedentemente alcuni anni prima:
"Ansiosi di vedere la fine di questo sistema malvagio, a volte i servitori di Geova (NOTA: anche in questo caso si fa riferimento a chi scrive) hanno fatto congetture sul tempo in cui sarebbe scoppiata la “grande tribolazione”, collegandolo anche con quella che poteva essere la durata di una generazione a partire dal 1914. Tuttavia ‘induciamo il cuore alla saggezza’ non facendo congetture sul numero di anni o di giorni che compongono una generazione, ma riflettendo su come “contare i nostri giorni” lodando Geova con gioia. (Salmo 90:12)
Già quindici anni fa la rivista chiariva il punto di vista facendo una netta separazione fra Guida divina e fallibilità umana.

In questi scritti notiamo chiaramente la differenza fra quello che Dio ha fatto scrivere (guida divina) e quello degli scrittori della rivista (fallibilità umana).
In tutta la storia della nostra Confessione si differenziano sempre la Guida e la direzione. La Guida viene da Dio, è fuor di dubbio. Questa Guida è perfetta.

Ritorniamo brevemente alla rivista del 15 aprile 2010. Nel paragrafo 14 sono riportate le seguenti parole:
Cosa significa per noi questa spiegazione? (sta facendo riferimento sempre alla rivista del 15 febbraio 2008) Anche se non si può determinare l'esatta durata di questa generazione, è bene tener conto di alcuni aspetti legati al termine "generazione".
Collegandosi al pensiero già espresso nel 2008, la rivista presenta uno studio speculativo (pensiero fallibile) su come può essere inteso il termine generazione.
Tutto ciò conferma la nostra evidente ricerca della comprensione dei propositi di Dio, raffinando col tempo il nostro punto di vista escatologico avendo sempre in mente che spetta a Dio la Guida e all'uomo comprenderne la direzione.

Non ravviso pertanto nessuna novità a quanto scritto nel 2008 ma un'ulteriore comprensione del possibile significato di generazione che non allunga e non accorcia il tempo secondo il punto di vista di Dio.

La Torre di Guardia non fa altro che un escursus di quelle che sono state le variazioni di alcuni aspetti del nostro Credo.
Ma anche se ci fossero stati ulteriori cambiamenti, tutto rientrerebbe in quello che giustamente ha affermato Filippo, cioè lo studio degli avvenimenti mondiali e l'applicazione di questi ultimi alla profezia biblica.
La nostra Organizzazione religiosa non è statica e fa bene a tenersi impegnata allo studio degli scritti sacri.
Abbiamo dato prova di onestà e quando abbiamo avuto torto o la nostra speculazione andava in una direzione, abbiamo fatto i cambiamenti necessari nella speranza di riportare la nostra opinione in più stretta conformità con quella della parola di Dio.
Alcune persone si agitano e sguazzano nell'acqua dell'intolleranza e dell'ipocrisia pensando di saper nuotare. Non hanno capito che c'é differenza fra sguazzare e agitarsi con realizzare qualcosa che conta.
Se avessero fatto della critica costruttiva, tanto di cappello, ma come sempre cadono nello squallore della depravazione intellettuale.
Che continuino a sguazzare pensando di saper nuotare, questo non ci preoccupa affatto.

Stefania

Qualche imbecille si è inventato che noi testimoni di Geova non possiamo "criticare" il Corpo Direttivo della nostra organizzazione pena essere ripresi o tenuti d'occhio.
Questo post, scritto e pubblicato nel 2010 mette al muro i nostri detrattori, tutti quelli che cercano peli su tutto.