Non era sarcasmo. E non stiamo nemmeno parlando di credenze ebraiche. Io in qualità di TdG ho il pieno diritto di non credere nell'immutabilità di Dio, non esiste alcun "dogma" del genere al quale io per regolamento debba a tutti i costi aderire al fine di dichiararmi tale.
Per quanto riguarda la nostra esegesi del Nome non capisco cosa c'entri a riguardo l'opinione ebraica, mi va benissimo che tu sia ben educato ma dovremmo anche cercare di restare in tema e il tema è la Trinità (con tutto ciò che ne consegue).
Hai elencato una serie di premesse che appartengono ad una "cosmogonia" che non condivido, nel caso specifico sto parlando della tua concezione di tempo che sta alla base dei sillogismi che proponi. Mi avvalgo semplicemente del diritto di pensarla diversamente.
ps. per quanto riguarda il Nome e la sua etimologia ti invito a leggere cosa dice l'enciclopedia Encarta.
Geova
Forma italianizzata del nome del Dio del popolo ebraico, Jehovah. Nelle Scritture il nome della divinità veniva rappresentato col tetragramma JHVH, senza le vocali, che vennero introdotte solo in epoca postbiblica nell’ebraico scritto. Col tempo gli ebrei smisero di pronunciare il nome divino in base a un’interpretazione di testi come Esodo (20:7) e Levitico (24:15). Con vocalizzazione scritta ebbero origine varie forme del nome divino, tra cui Geova e, più recentemente, Yahweh. Etimologicamente, si ritiene si tratti della terza persona singolare del verbo hawah, che significa 'essere, divenire, manifestarsi'. In questo senso il nome di Dio andrebbe tradotto con una di queste espressioni “Egli è”, “Egli diviene” o “Egli si manifesta”.
it.encarta.msn.com/encyclopedia_761552990/Geova.html