Sono del parere che chi è idolatra effettivo nasce e vive e muore da idolatra convinto fino alla fine che la sua è vera vita o amore.
Non può essere ravvivato a pentimento
Se io assumo degli aminoacidi da un animale o da una pianta, questo è una cosa, ma se da un essere umano ci vuole tanto a capire che è tutta altra cosa ? Posso bermi l'acqua dal corpo di un essere umano perchè nel caso sono assetato in fin di vita in un deserto?.
Chi ragiona in modo oggettivo appunto idolatra, oltre a far lo gnorri, ne fa della questione una discussione tecnica della vita, e quindi pensando che gli aminoacidi oggettivamente sono sempre gli stessi sia vegetali che umani, non ne farà differenza, se assunti da una pianta o animale, quanto da un uomo.
Questo facendo purchè non lo si faccia al cospetto di un idolo?
(Più che sviare gli altri in questo modo si sta cercando di sviare se stessi)
La discussione della carne sacrificata all'idolo ovviamente non centra nulla con il divieto in questione che valeva a prescindere se l'animale veniva o no messo su un altare al cospetto dell'invisibile Dio.
Poichè la questione era quello che l'animale era, e di cui il suo sacrificio sull'altare ne era l'effetto e non la causa.
Cioè era anima inferiore, era ANIMA anche se in modo relativo, cioè una rappresentazione vivente dell'uomo, e di Dio..Rivelazione .
E di fronte a Dio non ne puoi fare completamente una cosa nel caso animale, tanto più nel caso umano, ciò significando che non ne puoi disporre
a partire dal suo sangue.
Questo era il punto che volevo far osservare quando dicevo che detta sacralità posta sull'altare era vissuta in rapporto a questo valore conferito alla vita che è nel sangue.
Non mi si venga a dire che sull'altare veniva posta la vita fine a se stessa, come se fosse stata la vita in se del peccatore il peccato.
La finalità e l'indirizzo del messaggio in Levitico è lampante.
Certo che se della vita ne facciamo un valore oggettivo, allora ha ragione TiTTi che dice che è amore un certo modo di applicare la sacralità della vita, ma è un tipo di amore in rapporto a questa idea oggettiva o idolatra della sacralità della vita .
In pratica io potrei dire che è amore il gesto della persona che morendo dispone che i suoi compagni nel bisogno di nutrirsi si sfamino con le sue carni, per amore della loro vita.
Posso dire similmente che l'amore di una notte, con una donna qualsiasi è amore, anche vitale, perchè a detta di qualcuna salva qualcuno in senso psicologico, e forse pure dal suicidio.
E amore quello che prova il fedele al cospetto di un idolo, e che ama bacia teneramente, essendo per lei la personificazione ovviamente relativa del suo dio, instaurando mediante l'idolo un rapporto visivo e di contatto..però è sommariamente un rapporto oggettivo, strumentalizzante.
Ma pur non negando il sentimento di amore, ciò non toglie per me che tale amore è male indirizzato, e mal vissuto., pensando bene ma facendo male, vivendo o anteponendo una realtà oggettiva della vita, per la quale in base alle occasioni, sarà molto più facile essere condotti da idee di strumentalizzazione e mercificazione umana di massa.
Ad esempio Anni fa si attribuiva al mostro alieno l'allevamento di animali umanizzati per attingere agli organi e avere vita anche eterna...ma chi è oggi il vero mostro..?
( E come il cristo di una certa chiesa nella chiesa cattolica)
E il cosiddetto Dracula da allontanare a croce santa (santa?)?
Si risponderà non è errore o peccato perchè solo la forzatura come violenza è peccato ma se ce consenso.
Un esempio banale, la cena delle Ande è divenuta la apparente innocua cena pasquale celebrata dagli apostoli
Purchè non sia vissuto al cospetto di un idolo?
La stessa cosa allora potremmo dire di due persone che fanno occasionalmente sesso senza conoscersi, o degli omosessuali, perchè cè il consenso reciproco.
Quindi diremmo lo stesso dello scambio delle mogli..solo coi pedofili non si può giustificare perchè non cè consenso reciproco.
Tutto poi sarebbe lecito con questa chiave di giudizio, basta che ci sia il consenso reciproco, questo per essere al passo coi tempi, e proprio come dicevo come degni figli di questi tempi che sono al cospetto di Armaghedon.