Per evitare fraintendimenti, è necessario chiarire il rapporto fra la Legge mosaica sul sangue e la sua relazione col Decreto Apostolico.
Gli eventi che portarono al divieto del sangue di Atti 15:29 furono i seguenti: alcuni uomini della Giudea scesero fino ad Antiochia ed iniziarono a dire che la circoncisione era necessaria per la salvezza. Ciò creò una divisione che fece sì che Paolo e Barnaba, tra gli altri, decidessero di portare la questione relativa alla circoncisione davanti agli apostoli e gli anziani di Gerusalemme.
In quel contesto fu fatta un'affermazione importante: "E' necessario circonciderli e ordinare loro di osservare la Legge di Mosè". Questo condusse ad una discussione tra gli apostoli e gli anziani. Ne seguì un dibattito, con dichiarazioni di Pietro, Paolo, Barnaba e Giacomo.
Pietro sostenne che si veniva salvati per mezzo dell'immeritata benignità del Signore Gesù e non grazie all'osservanza della Legge. Giacomo, dopo gli interventi di Paolo e Barnaba concluse che le persone delle nazioni che si fossero rivolte a Dio avrebbero dovuto essere accolte senza che si richiedesse loro di osservare strettamente la Legge.
A causa delle parole di Giacomo (Atti 15:21), alcuni hanno concluso che il motivo per cui egli inserì nella sua lettera il comando di astenersi dal sangue fu che voleva mantenere gli insegnamenti di Mosè.
Tralasciando tutto l'iter, è chiaro, leggendo tutte le fasi del dibattito, che Geova comandò al suo popolo di astenersi dal mangiare sangue perché era stato riservato per l'espiazione dei loro peccati.
Il punto è: Significa questo che ci dobbiamo astenere dal sangue rifiutando le trasfusioni?
Nella Bibbia non troviamo nessun specifico riferimento alla trasfusione di sangue.
Il sangue, secondo la leggenda era provvisto del potere di ridare giovinezza e forza e di allungare la vita.
La prima trasfusione di sangue di cui si ha conoscenza avvenne nel 1492 e coinvolse papa Innocenzo VIII che ricevette il sangue da tre sani e robusti ragazzi, appartenenti al suo seguito, compensati con un ducato ciscuno. Qualche giorno dopo, l’illustre paziente muore: il “tonico che allungava la vita”, era risultato inefficace contro la malattia e la vecchiaia. Comunque anche i tre govani, abbondantemente salassati, morirono per collasso cardiocircolatorio ed il medico curante si diede alla fuga.
Però è interessante notare che sebbene Giacomo si rifacesse alla Legge mosaica che menzionava nello specifico il "mangiare" sangue, egli non disse di astenersi dal mangiare sangue ma, semplicemente, di
ASTENERSI DAL SANGUE. Non pose alcuna condizione e non lo limitò al "mangiare" o al "bere", come per il cibo.
Questo ultimo passaggio è importante perché Giacomo, sotto la guida dello spirito di Dio, scegliendo di non condizionarlo, sottolinea l'importanza del fatto che si considerino attentamente i diversi usi del sangue che potrebbero violare il comandamento di Dio di astenersi da esso.
[Modificato da F.Delemme 10/10/2010 12:58]