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21/03/2014 13:23 | |
La nostra casella di posta elettronica è stata intasata da moltissime mail con riferimento ad una trasmissione di Italia1 andata in onda mercoledì scorso.
Ero a conoscenza di questa trasmissione ma non mi sono interessato più di tanto. Normalmente in trasmissioni del genere, i nostri detrattori escono fuori dagli armadi tutte le loro manifestazioni psicopatologiche. Alcune esperienze sono senz'altro vere e dimostrano che le loro famiglie e non la nostra Confessione religiosa, erano degli esempi di degrado culturale e sociale. Però fa comodo attribuire delle responsabilità agli altri e in questo caso ai testimoni di Geova. I fuoriusciti con queste caratteristiche devono trovare una spiegazione alle LORO disgrazie familiari, retaggio di un ambiente malsano. La cosa più naturale è appiopparle a qualcuno: al destino, agli spiriti, al governo e... ai testimoni di Geova. Per questa gente è troppo difficile prendersi le proprie responsabilità perché è gente codarda. E una trasmissione del genere cade a fagiolo.
Pubblichiamo una considerazione che ci arriva dal Centro Studi Storico-Sociali Siciliani che riteniamo interessante.
"Il filosofo e saggista statunitense, Ralph W. Emerson ha scritto: “Leggo per trovare delle perle di saggezza”.
Parafrasando il pensiero di questo filosofo, egr. Sig. Pelazza, dopo aver seguito il suo servizio andato in onda ieri in terza serata, ci creda, non ci ha fatto trovare nessuna perla di saggezza.
A parer nostro non è necessario ascoltare e visionare per contraddire e confutare, è solo un andar dietro al vento. Sig. Pelazza, lei, prima di dedicarsi al giornalismo d’assalto con tanto di riprese, tagli e montaggi, avrebbe dovuto soppesare e valutare gli aspetti più elementari del culto professato dai testimoni di Geova.
Il suo servizio riportava la seguente didascalia: Testimoni di Geova e trasfusioni.
Forse da piccolo o da grande non lo sappiamo, sognava di fare una carriera da giornalista, ma probabilmente si è dedicato a fare tutt’altro. Ad esempio non sa che uno degli aspetti più conosciuti dei testimoni di Geova è il loro rifiuto delle trasfusioni di sangue per non disubbidire a un comando divino, accettando essi peraltro possibili terapie alternative. Al riguardo, è necessario spiegarle il perché del rifiuto delle trasfusioni di sangue da parte dei testimoni di Geova. A sostegno delle loro convinzioni essi citano alcuni passi del Vecchio e del nuovo testamento, e a conferma, si rifanno a dichiarazioni dei Padri della Chiesa (Minucio Felice, Origene, Cirillo di Gerusalemme e molti altri fra cui Tertulliano che in apologia del cristianesimo libro IX, 10 scrive:”Parimenti, dove si trovano coloro che, PER GUARIRE DALL'EPILESSIA, succhiano, durante uno spettacolo di gladiatori, con avidità sitibonda, il sangue ancor caldo scorrere dalla gola dei prigionieri sgozzati nel circo”?
I testimoni di Geova interpretano che il divieto biblico di nutrirsi di sangue si applicherebbe anche alle trasfusioni in quanto esse non sarebbero che un metodo più diretto per nutrire l’organismo.
Sia condivisa o meno questa interpretazione, ai fini della questione il problema non è rilevante, il loro diritto di rifiutare la terapia emotrasfusionale è perfettamente lecito in quanto fondato sul diritto positivo (art. 13 e art. 32, 2° comma, della Costituzione; artt.610 e 613 del codice penale; art. 14, ultimo comma, del D.P.R. 27/03/1969, n.128; art. 1 della legge 13 maggio 1978, n. 180; art. 1 e 33 della legge 23 dicembre 1978, n. 833; ecc.), e confermato dalla giurisprudenza (l’art. 32 della Costituzione è la chiave di volta del problema della libertà individuale e della tutela della salute), e dall’etica medica (il nuovo codice deontologico del medico, approvato dal Consiglio Nazionale degli ordini dei Medici Chirurghi e degli odontoiatri il 15 luglio 1989, stabilisce quanto segue: “In ogni caso, la volontà del paziente, liberamente espressa, deve rappresentare per il medico elemento al quale ispirare il proprio comportamento… In ogni caso, in presenza di esplicito rifiuto del paziente capace di intendere e di volere, il medico è tenuto alla desistenza da qualsiasi atto diagnostico e curativo, non essendo consentito alcun trattamento medico contro la volontà del paziente). "
Per i minori il potere di dare o rifiutare il consenso a un determinato trattamento sanitario spetta ai genitori. Quando il medico ritiene che il rifiuto delle trasfusioni sia pregiudizievole per il minore, chiede l’intervento del giudice minorile ai sensi dell’art. 333 del codice civile. Si deve comunque fare rilevare che in queste situazioni prevale sempre il parere dei sanitari in quanto è impensabile che il giudice minorile, sprovvisto di cognizioni mediche, sia in grado di fare una propria valutazione approfondita dei casi presentatigli. Ne discende che la problematica è affidata all’esclusivo arbitrio dei sanitari dando luogo talvolta alla soppressione della libertà religiosa senza che esista realmente conflitto col diritto costituzionale primario della vita. E spesso i magistrati, sulla base dei pareri dei medici, sono stati indotti a commettere gravissimi abusi.
La questione qui affrontata è profonda e complessa, ed è comprensibile che, riguardando la vita degli individui, susciti emozioni atte però anche ad essere strumentalizzate per facili condanne discriminatorie. E a sentire certi detrattori dei testimoni di Geova, ne ricaviamo una conferma.
Prima di liquidare questioni con facili bollature è bene esaminarle a fondo. La liquidazione pura e semplice ha quasi sempre come matrice il pregiudizio e lascia aperte ferite morali che incidono negativamente sullo spirito di tolleranza nel paese.
E allora ci chiediamo, Sig. Pelazza, cosa ha voluto trasmettere a noi semplice umanità se non lo sdegno per aver strumentalizzato un argomento che andava trattato con il dovuto rispetto?
Le altre alchimie del servizio ci asteniamo dal commentarle. Non sappiamo chi segue le sue trasmissioni, ma chiunque sia, se in grado di intendere e di volere, di fronte a questo scempio intellettuale sarà rimasto se non sconvolto almeno molto stupito.
Cordiali Saluti
CSSSS"
Quod nullum est, nullum producit effectum[Modificato da F.Delemme 21/03/2014 15:44] |