Scomunicatori...

Molti non sanno che in pieno post dopoguerra, il 1° luglio 1949, la Congregazione del Sant'Uffizio, ora chiamata Congregazione per la Dottrina della Fede, pubblicò un decreto che destò interesse e solidarietà popolare, conosciuto come “Scomunica ai comunisti”: con esso la Chiesa Cattolica prendeva esplicitamente e categoricamente le distanze dall'ideologia comunista.

Secondo il Diritto Canonico, non si tratta di una scomunica data dalla Santa Sede di propria spontanea e irrazionale iniziativa, ma della dichiarazione ufficiale che i cristiani, ovvero i battezzati in Cristo, che professano, difendono e propagano la dottrina comunista si trovano “ipso facto” in situazione di scomunica, perché aderendo ad una filosofia atea, immorale, materialistica e anticristiana sono diventati apostati della Fede. E’ fondamentale sapere che, pur essendo passati tanti anni, di fatto questo atto di scomunica non risulta ancora essere estinto totalmente ed esplicitamente.
La scomunica della Santa Sede nei confronti dei comunisti continua ad essere valida tutt'ora. Non è mai stata revocata. Stranamente i Nazisti e i Fascisti non ne hanno neppure una. Forse erano bravi ragazzi simpatici a Papa Pio XII.

Dalla rete.

Perché questo trattamento diverso?