Testimoni di Geova poco credibili?
I testimoni di Geova ammettono francamente che nel corso degli anni il loro intendimento del proposito di Dio ha subìto molti aggiustamenti. Ritengono che la conoscenza del proposito di Dio è progressiva, quindi devono esserci dei cambiamenti.
Il proposito di Dio non cambia, ma la luce che egli dà di continuo ai suoi servitori richiede che
essi modifichino il loro punto di vista.
Bibbia alla mano, i Testimoni fanno notare che la stessa cosa avvenne anche ai fedeli servitori di Dio del passato. Abraamo aveva un’intima relazione con Geova; ma quando partì da Ur quell’uomo di fede
non sapeva in quale paese Dio lo stesse conducendo, e per molti anni non fu affatto sicuro di come Dio avrebbe adempiuto la promessa di fare di lui una grande nazione. (Gen. 12:1-3; 15:3; 17:15-21; Ebr. 11:8)
Dio rivelò molte verità ai profeti,
ma c’erano altre cose che essi allora non comprendevano. (Dan. 12:8, 9; 1 Piet. 1:10-12)
Anche Gesù rivelò molte cose agli apostoli, ma sino alla fine della sua vita terrena disse loro che
avrebbero dovuto imparare tante altre cose. (Giov. 16:12) Alcune di queste
non furono comprese finché gli apostoli non videro ciò che stava effettivamente accadendo in adempimento della profezia. — Atti 11:1-18.
Come ci si poteva aspettare, quando i cambiamenti hanno richiesto che si accantonassero idee radicate,
per alcuni è stata una prova. Inoltre non tutti gli aggiustamenti dottrinali sono avvenuti semplicemente, in una volta sola. A motivo dell’imperfezione, a volte c’è la tendenza ad andare a un estremo o all’altro prima di riconoscere la posizione corretta. Ciò può richiedere tempo. Perciò
alcuni che sono inclini a essere critici hanno inciampato in questo.
In certi periodi le speranze e le previsioni degli Studenti Biblici sono state messe in ridicolo dai critici. Eppure tutte quelle speranze e previsioni
si basavano sul vivo desiderio di vedere l’adempimento delle infallibili promesse di Dio ben note a quei cristiani zelanti.
Nel 1975 ci fu delusione quando
le previsioni relative all’inizio del Millennio non si concretizzarono. Di conseguenza alcuni lasciarono l’organizzazione.
Altri furono disassociati perché cercavano di minare la fede dei compagni. Senza dubbio la delusione relativa alla data ebbe il suo peso, ma in certi casi i motivi erano più profondi. Alcuni individui sostenevano pure che non fosse necessario partecipare al ministero di casa in casa. Altri non si accontentarono di andarsene; cominciarono a opporsi con violenza all’organizzazione di cui avevano fatto parte e ricorsero alla stampa e alla televisione per diffondere le loro idee.
Ad ogni modo i disertori furono relativamente pochi.
Dallo studio delle Scritture ispirate gli Studenti Biblici smisero di celebrare il Natale. Prima di allora gli Studenti Biblici avevano sempre celebrato il Natale in tutto il mondo, e per l’occasione alla sede mondiale di Brooklyn si faceva gran festa.
Ma poi si comprese che l’osservanza del 25 dicembre è in realtà pagana e che questa data era stata scelta dalla cristianità apostata per facilitare la conversione dei pagani. Si capì pure che Gesù non poteva essere nato d’inverno, dato che all’epoca della sua nascita i pastori pascolavano le greggi nei campi, qualcosa che non avrebbero fatto di notte a fine dicembre. (Luca 2:8)
Gli Studenti Biblici appresero che il battesimo scritturale non consiste nell’aspergere i neonati,
ma nel seguire il comando di Gesù riportato in Matteo 28:19, 20, cioè di immergere i credenti che sono stati ammaestrati. Capirono anche che la divisione in clero e laici non è scritturale. (Matteo 23:8-10)
Per anni gli Studenti Biblici portarono come distintivo la croce e la corona, e dal 1891 al 1931 questo simbolo comparve sulla copertina della “Torre di Guardia”. Ma nel 1928 venne messo in risalto che un cristiano doveva distinguersi non per il simbolo che portava, ma per l’attività che svolgeva in qualità di testimone. Nel 1936 fu spiegato che l’evidenza indicava che Cristo era morto su un palo, non su una croce a due bracci
Tutto ciò cosa indica?
Che i testimoni di Geova sono svegli ed attenti agli avvenimenti mondiali. Se necessario, col tempo, alla luce di nuove scoperte, hanno il coraggio di confrontarsi e cambiare il loro punto di vista se è in armonia agli scritti sacri.
Sfidiamo chiunque a dimostrare che le religioni a cui appartengono insegnano sin dalla loro nascita le stesse dottrine o gli stessi dogmi.
Sfidiamo chiunque a dimostrare che i loro propri ragionamenti o punti di vista sono rimasti invariati dalla nascita all'età adulta in presenza di nuovi sviluppi e confronti.
Chi ci accusa di essere falsi profeti, sono soltanto degli ipocriti. Sono soltanto dei sobillatori che non offrendo nulla di buono, si sono specializzati nell'arte della demagogia.