La questione del voto

F.Delemme
00martedì 26 febbraio 2013 13:57
e le false affermazioni di mario70

Non perde occasione per dimostrare quanto è intollerante e falso questo personaggio dei fumetti. Lo conosciamo come fallimentare organizzatore di fanta(fanta sta per fantasma) manifestazioni con presenze che si contavano sulle dita di una mano a promotore di cause perse contro la Congregazione Centrale dei testimoni di Geova con tanto di AVVOCATI, PRINCIPI DEL FORO (foro sta per BUCO: LA BANDA DEL BUCO) che MAI NESSUNO ha conosciuto.
Nessuno sentiva la sua mancanza, ma ha commentato una notizia (una burla presente in rete e non presa in considerazione da nessun giornalista serio e/o poco serio) dando la sua interpretazione, naturalmente FALSA e priva di riscontri oggettivi.

Una nostra pubblicazione dell'1/11/1999 riporta questo significativo articolo (in parte):


"Alla luce dei princìpi scritturali su esposti, in molti paesi i testimoni di Geova decidono personalmente di non votare alle elezioni politiche, e la legge del paese riconosce loro questa libertà. Che dire però se la legge impone ai cittadini di andare a votare? In tal caso spetta a ciascun Testimone prendere la propria decisione di coscienza basata sulla Bibbia su come intende affrontare la situazione. Se qualcuno decide di recarsi alle urne, è una decisione sua. Ciò che fa nella cabina elettorale è una questione fra lui e il Creatore.
La Torre di Guardia del 15 marzo 1951, a pagina 89, diceva: ‘Quando Cesare obbliga i cittadini a votare . . . [i Testimoni] possono recarsi alle urne ed entrare nella cabina elettorale. È qui che essi devono fare il segno sulla scheda o scrivere ciò che hanno deciso. I votanti possono fare ciò che vogliono con la loro scheda. Perciò quivi alla presenza di Dio è dove i suoi testimoni devono comportarsi in armonia con i suoi comandamenti e in accordo con la loro fede. Non è nostra responsabilità istruirli su ciò che devono fare con la loro scheda’.
Che dire se un marito incredulo insiste che la moglie cristiana si rechi alle urne? Ebbene, lei è sottoposta al marito, così come i cristiani sono sottoposti alle autorità superiori. (Efesini 5:22; 1 Pietro 2:13-17) Se ubbidisce al marito e si reca alle urne, è una sua decisione personale. Nessuno dovrebbe criticarla. — Confronta Romani 14:4."

Dimostra ancora una volta quanto è odioso questo fumettaro e quanto è IMBECILLE (naturalmente è in buona compagnia di nonna papera, perché dove l'infamia sboccia, lei è sempre presente).
csssstrinakria
00giovedì 28 febbraio 2013 10:08

Alcuni, non paghi dei risultati fallimentari delle proprie scelte, scoprono i blog dove scrivere di tutto. Mario70, alla fine, è il risultato di un parto difficile. La sua arroganza è pari alla sua ignoranza. Quando si parla di testimoni di Geova non perde occasione di offenderli alla sua maniera: da povero di spirito.
Ormai ha scelto la sua strada e lasciamogliela percorrere. Ora sostiene un concetto trinitario confuso che non rappresenta nessun dio se non quello che altri hanno inventato anche per lui. Se gli sta bene, "contento lui, contenti tutti...".
Noi non abbiamo bisogno di trovare doppie nature e usare termini come "sostanza", "natura", "consustanziale" per dimostrare l'indimostrabile. Si è fatto convincere (uso il suo stesso linguaggio arrogante ma più soft) che questo ragionamento potrebbe essere logico, ma non trova alcun riscontro nelle Sacre Scritture.
Il secondo "Adamo" con due nature non regge.
[SM=g7377]
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