L’Idiota di Dostoevskij

F.Delemme
00lunedì 16 aprile 2012 22:44
e gli imbecilli internettiani

Leggendo l’Idiota di Dostoevskij, mi sono venute in mente le parole di un imbecille che scrive: “Quando un povero figlio nato in una famiglia di TDG va alle scuole elementari (tralasciando l'asilo) e si vede umiliato ogni volta che deve uscire durante l'ora di religione, non festeggiare i compleanni, non partecipare alle feste e via dicento......si sta rispettando la sua libertà?” (c’è scritto dicenTo e così lo lascio).
A dire il vero gli imbecilli che commentano e plaudono a questo loro simile, sono più di uno. Pensavo: ma il bambino che festeggia un compleanno IMPOSTOGLI DA UN GENITORE, ha fatto una libera scelta?
Ho avuto questa esperienza quando ho visto la figlia di una mia amica addobbata per le feste carnescialesche.
Le chiesi cosa stesse facendo vestita da "Heidi". Mi rispose che era stata la mamma a conciarla in quel modo mentre lei voleva l’abito di "Biancaneve". Le dissi che gli abiti sono tutti uguali, e lei a piangere perché la mamma l’aveva vestita in quel modo.
Parlai alla mamma, scherzandoci su, siamo amici, da quando eravamo in fasce, e mi rispose: “senti lasciami stare perché la porto a casa a schiaffi. Alla malora, lei, il carnevale, i compleanni e quello xxxxxx di suo padre che gli ha organizzato un compleanno di xxxxx ed ora per ricambiare sono stata costretta a fare questa pagliacciata.
Questo vissuto fa capire che i decerebrati sono certi genitori che IMPONGONO ai poveri figli la partecipazione a compleanni, carnevalate, feste religiose, ecc. senza che i loro figli capiscono il significato di quello che gli viene imposto.
Però gli imbecilli offendono i testimoni di Geova che nel rispetto della costituzione del loro paese, ISTRUISCONO I PROPRI FIGLI secondo le alte norme morali della Bibbia.
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